TROVASTREAMING Tutti i film drammaticidistribuiti da Cineteca di Bologna
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Una favola post apocalittica che omaggia il cinema, raccontato come un presidio umano e civile. Drammatico, USA2020. Durata 126 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Un film di finzione su un tempo che speriamo di non vivere: la fine del mondo per motivi climatici. Espandi ▽
2086. Un ragazzo africano si rivolge all'occhio della cinepresa consegnandole le ultime parole dell'umanità. È infatti l'unico essere umano rimasto sulla terra, dopo che tsunami, sismi e inondazioni l'hanno ridotta ad un cumulo di macerie per lo più sommerse da un mare rosso, e non è rimasto più nessuno cui poter raccontare storie. Ma l'esigenza di raccontare storie dura fino a che gli esseri umani continuano a vivere, e il veicolo attraverso il quale quelle storie vengono raccontate fino all'ultimo è il cinema.
Last Words racconta la parabola di un'umanità alle soglie dell'estinzione attraverso il peregrinare del ragazzo africano dall'Italia alla Grecia insieme ad un anziano ex regista statunitense, a seguito di una Chiamata verso una possibile sopravvivenza che li spingerà al ritrovamento del saper (soprav)vivere insieme.
Il film è quindi una favola post apocalittica ma anche un'ode al potere del cinema di renderci immortali. L'intuizione di Nossiter, avvenuta prima della pandemia, che il mondo andasse incontro ad una calamità che avrebbe unito nella disavventura persone delle più diverse nazionalità è frutto della sua sensibilità artistica e ambientale, e la messinscena è sontuosa, complice la magnifica fotografia di Clarissa Cappellani. Recensione ❯
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Il ritratto tenero e commovente di una ragazza solare fin dal nome a dispetto delle sue circostanze. Drammatico, Italia2021. Durata 95 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
La vita di una ragazza viene stravolta dal forte rapporto che ha con il padre. Espandi ▽
Dopo il successo con il lungometraggio di esordio Manuel, Dario Albertini torna al grande schermo con una maturità superiore, mettendo bene a frutto il suo passato di documentarista, e in particolare il primo lavoro, Slot – Le intermittenti luci di Franco, che seguiva la quotidianità di un giocatore d’azzardo compulsivo. Questa volta però Albertini sceglie di mostrare le ricadute su chi sta vicino a un giocatore, e in qualche misura dipende da lui per la sua sopravvivenza. Con Gioia il regista e sceneggiatore (insieme a Simone Ranucci) disegna in punta di penna il ritratto di una ragazza solare fin dal nome a dispetto delle sue modeste circostanze, che si muove con leggerezza operosa all’interno di una comunità solidale mai raccontata con condiscendenza.La bella mano di regia di Albertini riesce a non essere mai impositiva o invadente e racconta con tenera partecipazione i sogni e le speranze di un’anima giovane e incontaminata, che conosce la nobiltà del lavoro e riesce a frequentare squallidi motel senza sporcarsi, nonché ad usufruire delle nuove tecnologie senza lasciarsene fagocitare. Recensione ❯
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Con una naturalezza non da tutti, si alternano sorrisi e lacrime in una storia comune a molti. Drammatico, USA2019. Durata 136 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Una coppia con un figlio si separa. Baumbach filma con verità e compassione il percorso legale e psicologico che conduce alla fine di un matrimonio. Espandi ▽
Charlie, regista di teatro, e Nicole, sua moglie e attrice, si stanno separando. Lui lavora a New York, lei si è trasferita a Los Angeles per lavorare in televisione, insieme hanno un figlio. Nicole chiede il divorzio, e Charlie deve lottare per continuare a vivere nella sua città senza perdere la custodia condivisa del bambino. 14 anni dopo Il calamaro e la balena, Baumbach torna a parlare di divorzio, stavolta dal punto di vista degli adulti, avvicinandoli nell'intimità dei tanti primi e primissimi piani di cui fa uso.
Tra attori alleniani, paradossali claustrofobie sotto il cielo della California, Baumbach, Johansson e Driver raccontano una storia di tanti con una naturalezza non da tutti, illuminando il legame nella divisione, alternando sorrisi e lacrime, senza mai perdere in intensità. Recensione ❯
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Il ritratto di una dignità umana così profonda e inalienabile da trasformare ogni cosa in straziante bellezza. Drammatico, Messico, USA2018. Durata 135 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
La storia di diverse generazioni di una famiglia durante gli Anni Settanta a Città del Messico. Espandi ▽
Messico, 1970. Roma è un quartiere medioborghese di Città del Messico che affronta una stagione di instabilità economico-politica. Cleo è la domestica tuttofare di una famiglia benestante che accudisce marito, moglie, nonna, quattro figli e un cane. Perché nel Messico dei primi anni Settanta tutto coesiste: il benessere ostentato dei padroni e la schiavitù dei nullatenenti. In un bianco e nero pastoso che mescola ricordi nostalgici e denuncia sociale, Cuaron torna alle proprie radici e racconta il Messico della sua infanzia. Roma è il suo film più intensamente personale e più provocatoriamente politico e racconta un intero Paese attraverso il suo frattale minimo, il più indifeso. Ma il miracolo del film è quello di costruire il ritratto di una dignità umana così profonda e inalienabile da trasformare ogni cosa in straziante bellezza. Recensione ❯
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È la storia di un angelo che vola sopra Berlino all'indomani della seconda guerra mondiale. Si prende cura di una bella ragazza, artista di circo. Espandi ▽
Nel cielo grigio sopra Berlino, nelle sue vie e nei suoi edifici si aggirano innumerevoli angeli non visibili agli adulti ma individuati dai bambini. Essi possono sentire i pensieri di ognuno e cercare, mettendosi loro accanto, di lenire i dolori dei più sofferenti. Due di loro, Damiel e Cassiel, si ritrovano periodicamente per raccontarsi le reciproche esperienze. Damiel è quello a cui pesa maggiormente la propria condizione: vorrebbe poter diventare uomo per percepire il senso della materia e della quotidianità. Grazie a una trapezista e a un attore riuscirà a prendere una decisione fondamentale. Recensione ❯
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Tra echi della New Hollywood e immaginario iperrealista, il personale e folgorante esordio di Sofia Coppola. Drammatico, USA1999. Durata 95 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +16
Cinque sorelle fra i quindici e i diciannove anni vivono infelici, tormentate da genitori che credono di fare il loro bene. Espandi ▽
A metà anni '70, in una cittadina della provincia americana, i coniugi Lisbon hanno una vita agiata: lui insegna matematica, lei è casalinga e insieme allevano secondo rigidi principi religiosi cinque bellissime figlie, di età compresa fra i tredici e i diciassette anni: Cecilia, Lux, Bonnie, Mary e Therese. Dopo il primo, inspiegabile suicidio di Cecilia, la famiglia in lutto prova a riprendere a vivere, ma la voglia di libertà delle ragazze, l'interesse dei ragazzi loro coetanei e in particolare il corteggiamento di Lux da parte del bello della scuola, Trip, faranno precipitare le cose.
Torna in sala grazie alla Cineteca di Bologna l'esordio nel lungo di Sofia Coppola, all'epoca ventisettenne e già capace di esprimere uno stile personale e folgorante, tra echi della New Hollywood e immaginario iperrealista.
La luce di taglio, i colori smorti e l'aria asettica esprimono perfettamente un'idea di casa, di comunità e famiglia idealizzata e insieme misera. L'America di Sofia Coppola - che in seguito solo a tratti raggiungerà i livelli di questo film - è fin da subito un mito borghese; il frutto di una società impegnata da sempre a far dimenticare le sue origini. Recensione ❯
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Una quattordicenne che nessuno ama incontra per caso, durante un furioso temporale, un bracconiere. Espandi ▽
Mouchette è un'adolescente che vive in un paesino della Provenza in una situazione decisamente disagiata. Il padre e il fratello maggiore fanno attività di contrabbando mentre lei, oltre a frequentare la scuola dove viene maltrattata dall'insegnante di canto, deve occuparsi della madre gravemente ammalata e del fratellino nato da poco. Dinanzi a lei si apre solo un piccolo spiraglio di speranza nel poco tempo trascorso al Luna Park ma ripiomberà nel dolore quando incontrerà un cacciatore di frodo sofferente di epilessia che si rivelerà decisamente infido. Recensione ❯
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Una straziante allegoria della ingratitudine umana narrata attraverso la storia del povero Balthazar, un asino che passa di padrone in padrone: l'animale subisce ogni sorta d'angherie fino a quando non viene dato a un alcoolizzato, Arnold. Espandi ▽
L'asinello Balthazar viene affidato alle cure di Marie fino a quando, una volta cresciuto, non viene ceduto dal padre di lei. Inizierà per lui una vita fatta di fatiche e di continui soprusi nei suoi confronti. Anche la vita di Marie non sarà delle più facili a causa di quanto accade al genitore e della sua relazione con il malvagio Gérard. Recensione ❯
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La fantasia apocalittica del maestro del brivido e il film più astratto e più spettacolare della sua filmografia. Drammatico, USA1963. Durata 120 Minuti.
In un paesino a sud di San Francisco accadde un fatto strano: un gabbiano aggredisce una ragazza. Espandi ▽
Bodega Bay sembra un isolato e tranquillo paesino americano, fino a quando un’inspiegabile rivolta di uccelli crea il panico nella popolazione. Sotto attacco c’è anche Melanie, straniera in città, nel posto sbagliato al momento sbagliato. Per alcuni è il testamento di Hitchcock, una fantasia macabra e geniale sul terrore panico della natura. Pieno di significati nascosti, Gli uccelli è quasi un trattato di psicanalisi dove le colpe inconsce dell’uomo si concretizzano nella paura. Si tratta del primo vero horror del Maestro, imitato poi da decine di registi.
Il capolavoro di Hitchcock fu anche uno sforzo tecnico sovrumano, con veri animali e trucchi meccanici. Si rivelò una delle lavorazioni più complesse di sempre, con un risultato tuttavia eccezionale. Recensione ❯
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Un'opera che consente al suo autore di sperimentare le potenzialità del cinema. Drammatico, Francia1959. Durata 91 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +16
Lei è francese, ha avuto un tragico amore con un soldato tedesco che l'ha portata alla disperazione ma, almeno apparentemente, ha superato quel periodo angoscioso. Espandi ▽
Lei è francese, ha avuto un tragico amore con un soldato tedesco che l'ha portata alla disperazione ma, almeno apparentemente, ha superato quel periodo angoscioso. Si è sposata e ha dei figli. Arriva a Hiroshima per girare un documentario sulla città distrutta dall'atomica e incontra un giovane architetto giapponese che lavora per la ricostruzione della città. I due si innamorano e la loro breve relazione serve alla donna per rivivere, e raccontare, l'orrore della guerra. Le immagini suggerite dalla memoria della donna si alternano alla straziante visione della città, ancora bruciata. Recensione ❯
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La moglie di uno scrittore italiano, chiamato da un produttore cinematografico per una sceneggiatura, abbandona il marito per unirsi al ricco uomo di cinema. Espandi ▽
Lo scrittore Paul Javal vive a Roma con la moglie Camille. Gli viene chiesto dal produttore americano Jerry Prokosch di riscrivere la sceneggiatura di un film ispirato all'Odissea la cui regia è stata affidata a Fritz Lang che Prokosch ritiene troppo intellettuale. Il produttore è attratto da Camille e Paul lascia che i due, nonostante la contrarietà di lei, possano rimanere da soli. Da questa situazione prende forma il disprezzo che Camille inizierà a provare per il marito. Recensione ❯
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Il film che ha fatto conoscere Peter Weir in tutto il mondo. Tra fantastico e verosimiglianza. Drammatico, Australia1975. Durata 115 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +16
Quattro adolescenti,durante una gita, decidono di salire su una misteriosa montagna. Non tutte torneranno. Espandi ▽
Giorno di San Valentino del 1900. Miss Appleyard, che dirige un collegio femminile, organizza per le allieve una gita ad Hanging Rock. Solo una di loro, Sara, non potrà parteciparvi. Ad un certo punto Miranda, con altre tre amiche, di cui una piuttosto riluttante alla fatica, lascia il gruppo per salire sulla montagna. La loro decisione avrà molteplici conseguenze.
Con il suo secondo lungometraggio Peter Weir si fa conoscere ed apprezzare in tutto il mondo.
Qui realizza un film che qualcuno attribuì al genere fantastico mentre altri lo ritennero così verosimile (non tenendo conto del romanzo di Joan Lindsey da cui derivava il soggetto) da andare ad indagare nella zona della montagna per venire a conoscenza dei possibili sviluppi. Perché il finale non offre alcuna soddisfazione allo spettatore sulla risoluzione del mistero. Non ci dice cioè il 'perché' di quelle sparizioni. È semmai interessato ad andare a leggere le conseguenze dell'accadimento in chi è rimasto e, a vario titolo, ne soffre. Recensione ❯
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Un duello psicologico servo-padrone allestito con abbondanza di grandangoli e profondità di campo. Espandi ▽
Barrett viene assunto come domestico da Tony, un imprenditore in campo edilizio appena tornato dall'Africa dove sta sviluppando un importante progetto abitativo. Tony ha una fidanzata, Susan, che da subito non apprezza la presenza di Barrett e ne riceve una ricambiata diffidenza. Dietro a modi e comportamenti servili e rispettosi si nasconde una personalità complessa che ha come unico scopo il dominio. Grazie all'ospitalità, che Tony autorizza, della 'sorella' Vera gliela fa cadere tra le braccia per poi svelare il loro rapporto dinanzi a Susan.
Il servo appartiene alla categoria dei film 'sovversivi' che neanche il più retrivo dei conservatori può considerare mediocri o, peggio ancora, brutti. Perché in esso tutto finisce con il convergere con la perfezione. A partire dallo studio dei personaggi su cui primeggia il Barrett di Dirk Bogarde, il cui valore non è mai stato a sufficienza riconosciuto.
Losey (e Pinter con lui) lavorano con una minuzia certosina su un personaggio muto al cui interno tutto si sviluppa. Recensione ❯
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Suggestivo film storico magistralmente interpretato dalla Loren e Mastroianni. Drammatico, Italia1977. Durata 105 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +16
6 maggio 1938. La Roma fascista è in festa per l'arrivo del Führer in visita al duce. In un edificio popolare Antonietta, una bella donna distrutta dalle gravidanze e dalle fatiche, moglie di un fanatico fascista Espandi ▽
6 maggio 1938. La Roma fascista è in festa per l'arrivo del Führer in visita al duce. In un edificio popolare Antonietta, una bella donna distrutta dalle gravidanze e dalle fatiche, moglie di un fanatico fascista, conosce (rincorrendo un pappagallo scappato dalla gabbia) il coinquilino Gabriele. È un ex annunciatore della radio, rimosso dall'incarico perché omosessuale. I due fanno amicizia e si confidano i rispettivi problemi. Avranno anche una fugace esperienza amorosa, poi tutto tornerà come prima: lei riprenderà la sua vita di casalinga frustrata, mentre lui sarà inviato al confino. Bellissimo film interpretato magistralmente dalla Loren e da Mastroianni. Recensione ❯
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Un avvoltoio pericolosamente affascinato dall'altro Klein, invisibile ed eroico. Drammatico, Italia1976. Durata 125 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +16
Il protagonista è un cinico antiquario che si arricchisce acquistando i beni degli ebrei deportati. Siamo nella Francia di Vichy, dal gennaio al luglio del '42. Mr. Klein ha un omonimo ebreo e partigiano, ricercato dalla Gestapo. Espandi ▽
Il protagonista è un cinico antiquario che si arricchisce acquistando i beni degli ebrei deportati. Siamo nella Francia di Vichy, dal gennaio al luglio del '42. Mr. Klein ha un omonimo ebreo e partigiano, ricercato dalla Gestapo. Per sfuggire alla polizia, si fa fare dei documenti falsi, ma inutilmente. Si ritrova con gli ebrei nel treno per Auschwitz. Recensione ❯
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