tina
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sabato 16 aprile 2005
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quando a dominare e' l'irrazionale...
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Non sapremo mai perché all'improvviso succede quel succede ne "Gli uccelli". C'è chi cerca di avanzare ipotesi scientifiche, chi si rifugia nella paura per dar colpe al "diverso" che, si sa, ovunque va fa danni, chi alla fine in silenzio decide di soccombere e darla vinta all'avversario. E' forse questo il quid che rende "Gli uccelli" il vero capolavoro di Hitchcock, perché quando si è in grado di trasmettere inquietudine senza sangue ed assassini con una storia alle spalle, allora giù il cappello e godiamoci l'Arte. E quando poi si riesce a far vincere l'irrazionale, a fare in modo che domini tutto un film, analizzando le reazioni umane, quello è capolavoro puro. Perché gli uccelli alla fine vincono.
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Non sapremo mai perché all'improvviso succede quel succede ne "Gli uccelli". C'è chi cerca di avanzare ipotesi scientifiche, chi si rifugia nella paura per dar colpe al "diverso" che, si sa, ovunque va fa danni, chi alla fine in silenzio decide di soccombere e darla vinta all'avversario. E' forse questo il quid che rende "Gli uccelli" il vero capolavoro di Hitchcock, perché quando si è in grado di trasmettere inquietudine senza sangue ed assassini con una storia alle spalle, allora giù il cappello e godiamoci l'Arte. E quando poi si riesce a far vincere l'irrazionale, a fare in modo che domini tutto un film, analizzando le reazioni umane, quello è capolavoro puro. Perché gli uccelli alla fine vincono. In un susseguirsi di scene rimaste nella storia del cinema (quella famosissima della scuola ad esempio), si arriva all'ultima incredibile immagine: il nemico osserva minaccioso e diffidente la resa dell'avversario, lo guarda mentre intimidito alza bandiera bianca e và via. Non sapremo mai perché questa guerra sia stata combattuta, né quale premio ci fosse in palio, sappiamo solo che dopo aver visto questo film non guarderemo più nello stesso modo gli uccelli che volano in cielo.
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[+] immortale e indimenticabile classico di hitchcock
(di antonio montefalcone)
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flegiàs tn
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martedì 1 aprile 2008
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il maestro, vola sempre più in alto!
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Il maestro del brivido ha con questo incredibile film superato se stesso. Per la seconda volta, dopo Rebecca, la prima moglie, Hitchcock si ispira ad un racconto di Daphne Du Maurier regalandoci quello che è sicuramente il suo film più originale. Si discosta dal comune giallo o thriller e dal classico plot, tanto caro ad Hitch, dell’innocente ingiustamente accusato di qualche crimine che deve riscattarsi da solo, magari con l’aiuto della bella di turno. Questa volta i protagonisti, tra i quali una splendida Tippi Hedren, si trovano immersi in uno scenario apocalittico, dove gli uccelli vittime storiche della crudeltà umana, diventano improvvisamente spietati e calcolatori carnefici.
Melanie Daniels (Tippi Hedren), una donna ricca e fascinosa, viene scambiata dal protagonista maschile Mitch Brenner (Rod Taylor) per una commessa di un negozio di uccelli.
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Il maestro del brivido ha con questo incredibile film superato se stesso. Per la seconda volta, dopo Rebecca, la prima moglie, Hitchcock si ispira ad un racconto di Daphne Du Maurier regalandoci quello che è sicuramente il suo film più originale. Si discosta dal comune giallo o thriller e dal classico plot, tanto caro ad Hitch, dell’innocente ingiustamente accusato di qualche crimine che deve riscattarsi da solo, magari con l’aiuto della bella di turno. Questa volta i protagonisti, tra i quali una splendida Tippi Hedren, si trovano immersi in uno scenario apocalittico, dove gli uccelli vittime storiche della crudeltà umana, diventano improvvisamente spietati e calcolatori carnefici.
Melanie Daniels (Tippi Hedren), una donna ricca e fascinosa, viene scambiata dal protagonista maschile Mitch Brenner (Rod Taylor) per una commessa di un negozio di uccelli. La donna affine alle trame della seduzione, non chiarisce l’equivoco e decide di stare al gioco. Questo la porterà, il giorno successivo, ad intraprendere un viaggio verso il paesino di pescatori dove il giovane avvocato vive con la madre (Jessica Tandy) e la sorellina, con il pretesto di consegnare alla piccola una coppia di pappagallini, gli inseparabili, regalo di Mitch per il suo imminente compleanno.
L’arrivo di Melanie nel gretto villaggio suscita dapprima l’interesse della popolazione, certamente non abituata all’intraprendenza ed allo stile delle donne di città, poi tale sentimento si tramuterà in timore ed odio. Questo perché con il suo arrivo ha inizio una lunga serie di fenomeni inspiegabili. Gli uccelli del luogo improvvisamente manifestano un’aggressività che non rientra nel loro normale comportamento.
Lo strano fenomeno assumerà nel tempo dimensioni sempre più preoccupanti: si passerà rapidamente dal ferimento della fronte della protagonista ad opera di un altrimenti innocuo gabbiano, all’uccisione di persone legate alla famiglia di Mitch, fino alle inquietanti scene finali in cui stormi di migliaia di uccelli invadono il villaggio attaccando mortalmente gli indifesi abitanti. Memorabile la sequenza che vede la protagonista rifugiarsi urlante all’interno di una cabina telefonica contro la quale decine di uccelli impazziti si scagliano violentemente infrangendone le superfici vetrate. Coraggiosissima, soprattutto in quei tempi, la scelta di filmare l’attacco dei pennuti ai bambini della scuola locale, molto politicamente scorretta. Straordinari per l’epoca gli effetti speciali, uniti ad uno stupefacente lavoro di ammaestramento dei volatili.
Quello che rende speciale questo film è soprattutto il trionfo del pessimismo, gli eventi inspiegabili rimangono inspiegati, nessun lieto fine rincuorerà lo spettatore.
I fenomeni descritti assumono le dimensioni di una terribile punizione divina, un chiaro freno alla suprema arroganza dell’uomo troppo convinto della sua identità ed invulnerabilità, ma che appartiene invece ad un mondo dove ogni essere vivente è una pedina che fa parte di un grande gioco che non è possibile controllare ma che si può solamente subire. L’immagine che chiude il film, l’automobile con a bordo i protagonisti, che si allontana prudentemente dalla casa facendosi strada in una distesa immensa di uccelli, vuole appunto sottolineare la presa di coscienza della piccolezza dell’uomo che sconfitto, è costretto ad abbandonare silenziosamente ciò che è suo, con Mitch e Melanie, novelli Adamo ed Eva, ancora una volta scacciati dal loro Eden terrestre. Grande merito va riconosciuto ai protagonisti, in particolare Tippi Hedren, modella senza alcuna esperienza di recitazione fortemente voluta da Hitchcock che ne ha fatto la sua ultima icona cinematografica, dopo Grace Kelly e Ingrid Bergman. La donna ha saputo interpretare il suo complesso personaggio in maniera magistrale, ripetendo l’impresa poco tempo dopo in Marnie ultimo capolavoro Hitchcockiano.
Ottima anche la prova di Rod Taylor, attore di talento ma, come George Peppard, poco utilizzato dal cinema. Entrambi molti anni dopo seguiranno la stessa sorte. Verranno riciclati in due serie televisive di successo, rispettivamente Masquerade ed A-Team.
Cosa usare infine, se non superlativi, per definire il personaggio della madre, apprensiva e temibile allo stesso tempo, interpretata dalla grandissima Jessica Tandy.
Il film ebbe una sola nomination all’Oscar, quella per i migliori effetti visivi (edizione del 1963), che non si concretizzò. Notevoli inoltre gli effetti sonori, gli stonati versi degli uccelli sono stati mixati per dare vita ad uno dei più agghiaccianti commenti musicali mai realizzati. Una delle ultime pellicole dirette dal maestro inglese, un distillato esauriente di tutto il suo cinema più significativo, fatto di grandi interpretazioni e di impareggiabile tecnica registica, da lasciare a futura memoria.
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a17540
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giovedì 16 giugno 2011
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un meccanismo perfetto.
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Un meccanismo perfetto. Ogni gesto, ogni parola, ogni movimento di camera è l’unico e il migliore possibile. Ogni volta che rivedo questo film, mi sembra ancora più bello, più profondo della volta precedente. Il finale aperto, che la prima volta può lasciare interdetti, è un vero colpo di genio che rende possibili le infinite chiavi interpretative elaborate dallo spettatore.
Perché gli uccelli improvvisamente attaccano gli uomini? E’ colpa di Dio, degli uomini, della natura? E’ il giorno del giudizio? A Bodega Bay, villaggio di pescatori sulla costa del Pacifico non troppo lontano da San Francisco, qualcosa è successo e a pagarne le conseguenze sono gli sfortunati abitanti.
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Un meccanismo perfetto. Ogni gesto, ogni parola, ogni movimento di camera è l’unico e il migliore possibile. Ogni volta che rivedo questo film, mi sembra ancora più bello, più profondo della volta precedente. Il finale aperto, che la prima volta può lasciare interdetti, è un vero colpo di genio che rende possibili le infinite chiavi interpretative elaborate dallo spettatore.
Perché gli uccelli improvvisamente attaccano gli uomini? E’ colpa di Dio, degli uomini, della natura? E’ il giorno del giudizio? A Bodega Bay, villaggio di pescatori sulla costa del Pacifico non troppo lontano da San Francisco, qualcosa è successo e a pagarne le conseguenze sono gli sfortunati abitanti.
O forse la colpa è di Melanie Daniels (Tippi Hedren) e della coppia di pappagalli "inseparabili" da lei acquistati come regalo per il compleanno di Cathy, la sorellina dell’avvocato Mitch Brenner (Rod Taylor) che lei desidera rivedere?
Qual è invece la colpa della dolce e sfortunata Annie Hayworth (Suzanne Pleshette), maestra della scuola locale?
Gli uccelli arrivano dal cielo, si raggruppano e attaccano gli occhi delle loro vittime senza apparente motivo e senza distinzione.
Dall’incontro tra Melanie e Rod nel negozio di animali a San Francisco al finale fuori dall'uscio di casa con migliaia di uccelli, appollaiati ovunque, che li osservano immobili e minacciosi la pellicola è un susseguirsi di quadri concepiti in maniera magistrale. Hitchcock segue le azioni e lascia che a parlare sia la successione degli accadimenti.
Questa Tippi Hedren e la Kim Novack de La donna che visse due volte (Vertigo) sono totalmente al servizio del regista e della storia e a differenza delle amate Ingrid Bergman e Grace Kelly, non aggiungono, regalandoci due pellicole che sono puro Hitch.
di a17540
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mrbuzzino
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lunedì 11 luglio 2011
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capostipite di un genere
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Perché dei comuni gabbiani, passeri, corvi attaccano con crescente furia e organizzazione il bucolico paesino di Bodega Bay con l'intenzione di far fuori gli abitanti, specie i bambini? E perché una coppia di "love-birds" se ne sta tranquilla nella propria gabbia?
Impossibile scrivere qualcosa in più di quanto già detto e scritto su questo film senza risposte, senza musiche e senza finale, che mantiene intatto tutto il suo fascino ambiguo: cosa rappresentano gli uccelli? La natura che si ribella? La paura di un attacco nucleare (siamo nel periodo della crisi dei missili a Cuba)? La paura della madre di Mitch di essere abbandonata dal figlio (non è indifferente che lei sia l'unica dei protagonisti a non essere ferita dagli uccelli e che alle due aspiranti nuore tocchino le sorti peggiori)? Una punizione biblica (quando nel finale la famiglia si consolida gli uccelli non attaccano)? O niente di tutto questo?
Certo, visto oggi, gli effetti speciali segnano fatalmente il passo (ma a volte reggono ancora bene come nell'invasione dei passeri dal caminetto di casa Brenner) e un paio di scene si dilungano un po' (a casa della maestra e al bar), ma la regia di Hitccock è straordinaria: la scena che precede l'uscita dei bambini dalla scuola vale da sola mezzo film.
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Perché dei comuni gabbiani, passeri, corvi attaccano con crescente furia e organizzazione il bucolico paesino di Bodega Bay con l'intenzione di far fuori gli abitanti, specie i bambini? E perché una coppia di "love-birds" se ne sta tranquilla nella propria gabbia?
Impossibile scrivere qualcosa in più di quanto già detto e scritto su questo film senza risposte, senza musiche e senza finale, che mantiene intatto tutto il suo fascino ambiguo: cosa rappresentano gli uccelli? La natura che si ribella? La paura di un attacco nucleare (siamo nel periodo della crisi dei missili a Cuba)? La paura della madre di Mitch di essere abbandonata dal figlio (non è indifferente che lei sia l'unica dei protagonisti a non essere ferita dagli uccelli e che alle due aspiranti nuore tocchino le sorti peggiori)? Una punizione biblica (quando nel finale la famiglia si consolida gli uccelli non attaccano)? O niente di tutto questo?
Certo, visto oggi, gli effetti speciali segnano fatalmente il passo (ma a volte reggono ancora bene come nell'invasione dei passeri dal caminetto di casa Brenner) e un paio di scene si dilungano un po' (a casa della maestra e al bar), ma la regia di Hitccock è straordinaria: la scena che precede l'uscita dei bambini dalla scuola vale da sola mezzo film. Attori bravi, Jessica Tandy superlativa.
Il calco originale dei film incentrati sul tema della "natura che si ribella all'uomo", a partire da "La notte dei morti viventi" fino a "Jurassic Park", è questo capolavoro.
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gustibus
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martedì 8 gennaio 2019
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"e'la fine del mondo"
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Si e'"la fine del mondo"dice un ubriaco in un bar di Bodega Bay nei pressi di SanFrancisco.Mitch(Rod Taylor)avvocato penale e Melanie(TippynHedren)donna bella capricciosa e ricca figlia di un editore di giornali si incontrano in questa baia in un week end,a dire il vero lei era li'per catturare in amore l'avvocato.Tutto viene rovinato da un improvvisa rivolta e attacco alle persone e bimbi del luogo da migliaia(?)di uccelli di ogni genere.Come finisce?...non finisce!La natura si ribella?non si capisce!La mamma dell'avvocato comincia ad affezionarsi alla prossima nuora?..chi lo sa..Ritengo da cinefilo(My movies non mi odi)..ho circa 4500film a casa,ma questo no!Visto che il 7gennaio ce'luscita dei 55anni di questo film di A.
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Si e'"la fine del mondo"dice un ubriaco in un bar di Bodega Bay nei pressi di SanFrancisco.Mitch(Rod Taylor)avvocato penale e Melanie(TippynHedren)donna bella capricciosa e ricca figlia di un editore di giornali si incontrano in questa baia in un week end,a dire il vero lei era li'per catturare in amore l'avvocato.Tutto viene rovinato da un improvvisa rivolta e attacco alle persone e bimbi del luogo da migliaia(?)di uccelli di ogni genere.Come finisce?...non finisce!La natura si ribella?non si capisce!La mamma dell'avvocato comincia ad affezionarsi alla prossima nuora?..chi lo sa..Ritengo da cinefilo(My movies non mi odi)..ho circa 4500film a casa,ma questo no!Visto che il 7gennaio ce'luscita dei 55anni di questo film di A.Hitchcok ho voluto rivederlo in 4k rimasterizzato.E'stato ancora peggio vedere i difetti del film...fino al 50o minuto non succede nulla,se non un attacco di un gabbiano alla bella Melanie e un altro che si suicida contro una porta.Poi parte la storia...effetti speciali da ridere,sangue che assomiglia veramente al ragu',inquadrature in macchina da serie B e sfondi finti che si vedono veramente.Insomma il film e'del1963,vedendo Ben~Hur,Lawrence d'Arabia e altri non parliamo di tecnica sopraffina.Intrigo Internazionale del comunque ottimo regista e'si un capolavoro!..ma questo(per me)assieme a Topaz e'il peggior film del "grande regista"Che dire alla critica?Sbaglio io o loro?..Per il circuito mediatico sicuramente IO!..Io non cambio idea e mi tengo le ragioni.Film sicuramente datato!..ma molto!!e privo di tensione..io ho quasi 66anni e forse nel "63faceva piu'paura,chissa'?forse credo era anche vietato ai minori..Il Cinema si ama a che per questo, ed e'magnificoanche per queste discrepanze.Le tre stelle sono per amore di cio',ma anche due andavano bene.
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samanta
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lunedì 17 giugno 2019
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thriller o film catastrofico?
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Hitchcock prese il soggetto da un racconto di Daphne Du Maurier cambiando però completamente la trama e mantendo l'attacco degli uccelli all'uomo.
Fu il film che determinò il suo passaggio all'Universal (prima girava per la Paramount) e malgrado le perplessità della casa di produzione ebbe un buon successo commerciale e un ottimo guadagno per Hitch che era anche produttore. Gli uccelli ebbe un'esecuzione sofferta sia per l'applicazione massiccia degli effetti speciali (fu la prima volta di Hitch almeno in quella misura) che per la scelta degli attori, dal momento che la protagonista Melanie Daniels è interpretata da Tippi Hedren che non aveva mai recitato dal momento che prima faceva la modella, gli altri protagonisti sono Mitch Brenner (Rod Taylor) che incontra casualmente Melanie e dal battibecco iniziale incomincia la storia, lei che va a Bodega Bay nel fine settimana per fargli uno scherzo e viene attaccata da un gabbiano, la madre di lui Lydia (Jessica Tandy) e Annie, il suo primo amore, interpretata da Suzanne Pleshette, ma nessuno di questi era un attore di richiamo.
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Hitchcock prese il soggetto da un racconto di Daphne Du Maurier cambiando però completamente la trama e mantendo l'attacco degli uccelli all'uomo.
Fu il film che determinò il suo passaggio all'Universal (prima girava per la Paramount) e malgrado le perplessità della casa di produzione ebbe un buon successo commerciale e un ottimo guadagno per Hitch che era anche produttore. Gli uccelli ebbe un'esecuzione sofferta sia per l'applicazione massiccia degli effetti speciali (fu la prima volta di Hitch almeno in quella misura) che per la scelta degli attori, dal momento che la protagonista Melanie Daniels è interpretata da Tippi Hedren che non aveva mai recitato dal momento che prima faceva la modella, gli altri protagonisti sono Mitch Brenner (Rod Taylor) che incontra casualmente Melanie e dal battibecco iniziale incomincia la storia, lei che va a Bodega Bay nel fine settimana per fargli uno scherzo e viene attaccata da un gabbiano, la madre di lui Lydia (Jessica Tandy) e Annie, il suo primo amore, interpretata da Suzanne Pleshette, ma nessuno di questi era un attore di richiamo.
E' un film inconsueto per Hitch non solo per gli effetti speciali, ma anche ad esempio per l'assoluta mancanza di una colonna sonora musicale, per sottofondo c'é essenzialmente il battito d'ali degli uccelli. E' una pellicola in cui è presente una suspence continua e assoluta fin dal momento del primo attacco dei volatili. E' da sottolineare un tema solito per Hitch: la banalità della vita quotidiana che viene interrotta da un evento imprevedibile, si pensi a Cary Grant tranquillo pubblicitario che viene rapito durante un normale incontro di lavoro in Intrigo Internazionale o a James Stewart che durante il sereno viaggio turistico con la famiglia viene coinvolto in un attentato clamoroso ne L'uomo che sapeva troppo.
In questo caso l'evento è terrificante: l'assalto di stormi di uccelli contro gli innocui cittadini con ferimenti e morti, numerosi sono le scene passate alla storia del cinema: Melanie sorpresa e assalita dagli uccelli nella soffitta della casa di Mitch e sempre nella stessa casa l'irrompere di centinaia di passerotti aggressivi dal caminetto. Il finale ha fatto discutere sul suo significato: Mitch con la madre e la sorellina insieme a Melanie che è ferita, escono dalla casa e in macchina si allontanano, la ripresa accompagna la vettura finché questa si rimpicciolisce, mentre migliaia di uccelli stanno a terra e fannno ala all'automobile. Non c'e neppure il The End di rito, riusciranno i nostri a raggiungere l'ospedale? I volatili si sono calmati o stanno per lanciare un altro devastante attacco?
Il film gioca tra lil genere horror, il thriller ed anche è un anticipatore del genere catastrofico che sarà in auge nei primi anni '70. E' un film a mio avviso tra i più curati di Hitch, basti pensare che utilizzò uccelli addomesticati (nonche volatili meccanici), anche se un corvo aveva preso di mira Rod Taylor lo cercava sempre per beccarlo, nella scena della soffitta fu pure leggermente ferita la Hedren. Gli attori son un pò il punto debole: Tippi Hedren non aveva mai recitato e quindi scena per scena il regista doveva insegnarle come recitare, muovere il volto e così via durante le innumerevoli riprese, Rod Taylor era un decoroso caratterista ma nulla di più, più disinvolta Susan Pleshette che però non ebbe una grande carriera.
Come al solito le riprese sono di altissimo livello, specie le schermate dall'alto, o il soffermarsi su piccoli particolari come ad esempio le tazzine appese e rotte per l'attacco degli uccelli nella cucina di una fattoria, che anticipano la morte del fatttore ucciso dai volatili. In conclusione un film a cui non si può non attribuire 5 stelle.
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il cinefilo
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mercoledì 15 settembre 2010
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la rivolta del mondo animale secondo a.hitchcock
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TRAMA:Nella cittadina americana di Bodega Bay un gigantesco stormo di pennuti ha"dichiarato guerra"agli esseri umani e tenteranno più stragi...COMMENTO:Si tratta di uno dei film più famosi di Alfred Hitchcock e della storia del cinema e possiede numerosi pregi che lo rendono meritevole di potersi classificare come"cult movie".
La violenta ribellione dei volatili non trova,nel film,una qualsivoglia spiegazione e questo fatto spalanca allo spettatore ogni possibile chiave di interpretazione e tra queste persino la possibilità che si possa sospettare(ma questo lo potevano sapere solamente il regista e lo sceneggiatore Evan Hunter)una forma di"parallelismo"tra la ferocia degli animali e il tema del sentimento quasi morboso che lega la madre di Mitch Brenner(l'attore è Rod Taylor)al figlio.
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TRAMA:Nella cittadina americana di Bodega Bay un gigantesco stormo di pennuti ha"dichiarato guerra"agli esseri umani e tenteranno più stragi...COMMENTO:Si tratta di uno dei film più famosi di Alfred Hitchcock e della storia del cinema e possiede numerosi pregi che lo rendono meritevole di potersi classificare come"cult movie".
La violenta ribellione dei volatili non trova,nel film,una qualsivoglia spiegazione e questo fatto spalanca allo spettatore ogni possibile chiave di interpretazione e tra queste persino la possibilità che si possa sospettare(ma questo lo potevano sapere solamente il regista e lo sceneggiatore Evan Hunter)una forma di"parallelismo"tra la ferocia degli animali e il tema del sentimento quasi morboso che lega la madre di Mitch Brenner(l'attore è Rod Taylor)al figlio.
il rapporto madre-figlio si conferma nuovamente essere uno dei punti narrativi più cari al grande regista inglese e che,nelle sue opere,può emergere con modi e tonalità diversi tra loro(ma neanche troppo)ma con una costanza forse ossessiva.
Questa pietra miliare del suo itinerario cinematografico può vantare alcune delle sequenze più famose di tutti i tempi quali l'assalto dei pennuti ai bambini della scuola elementare,la scena in cui Melanie Daniels(l'attrice è Tippi Hedren)si trova chiusa dentro la cabina telefonica,le sequenze finali che sono dei veri capolavori di montaggio e tensione e la scelta assolutamente vincente di non utilizzare alcuna colonna sonora se non i rumori degli uccelli curati dal mitico compositore di musiche Bernard Hermann.
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(di maurito91)
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donald93
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martedì 6 settembre 2011
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quando arrivate uccelli?!
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Un film che gode sempre più di fama; l'angoscia trasmessa da Hitchcock direttamente dagli uccelli non ha precedenti.
Un film così fuori dagli schemi non venne mai pensato fino ad Hitchcock...
Rivedendo però 'Gli uccelli' con occhio imparziale, cade all'occhio il troppo tempo che viene utilizzato per la prima metà del film; si sviluppa un rapporto tra la coppia protagonista ma senza mai convincere del tutto... puzza di già visto.
Come ovvio che sia, il film si risveglia con l'arrivo degli uccelli. Dopo un paio di attacchi da parte dei pennuti, vediamo un paio di sequenze d'effetto anche per noi spettatori del nuovo millennio! Su tutte spicca l'attacco degli uccelli alla festa dei bambini (tanti bei dettagli, come la bambina "beccata" da terra) ma soprattutto la caduta nel caminetto dei piccoli pennuti dentro la casa dove sono raccolti tutti.
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Un film che gode sempre più di fama; l'angoscia trasmessa da Hitchcock direttamente dagli uccelli non ha precedenti.
Un film così fuori dagli schemi non venne mai pensato fino ad Hitchcock...
Rivedendo però 'Gli uccelli' con occhio imparziale, cade all'occhio il troppo tempo che viene utilizzato per la prima metà del film; si sviluppa un rapporto tra la coppia protagonista ma senza mai convincere del tutto... puzza di già visto.
Come ovvio che sia, il film si risveglia con l'arrivo degli uccelli. Dopo un paio di attacchi da parte dei pennuti, vediamo un paio di sequenze d'effetto anche per noi spettatori del nuovo millennio! Su tutte spicca l'attacco degli uccelli alla festa dei bambini (tanti bei dettagli, come la bambina "beccata" da terra) ma soprattutto la caduta nel caminetto dei piccoli pennuti dentro la casa dove sono raccolti tutti. Attimi di terrore.
Da ricordare anche la scena del cadavere senza occhi (strappati dagli uccelli), momento crudo per quegli anni. Sequenza molto di effetto.
Concludendo, va elogiata l'atmosfera con cui Hitchcock rende tenebrosi gli uccelli, rendendo la scena finale una di quelle sequenze che non si vedono molto spesso, nemmeno nel suo cinema.
Fa storcere però il naso il fatto che non venga spiegato nulla sull'improvvisa violenza dei pennuti, lasciando un finale troppo aperto. Da "dito giù" anche il secondo attacco, troppo "macchinoso" anche ricordando che ci troviamo nei '60.
Un elogio personale alla recitazione della bambina.
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fulicchio
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lunedì 19 agosto 2013
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il sesso dei pappagalli.
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Il film è in due parti: una prima che si svolge in modo apparentemente tranquillo e convenzionale e una seconda dominata dall'attaccco degli uccelli. Ma ad una osservazione più attenta molti particolari della prima parte suggeriscono aspetti ben più inquietanti. I dialoghi della prima parte in effetti procedono con un certo non-sense, un po' come nel Godot di Beckett, con una serie di allusioni e stranezze. Melania (la nera) giunge nella cittadina con due pappagalli della specie Agapornis (amanti) comunemente chiamati Inseparabili. Ci si aspetta che siano una coppia ma quando Kathrine chiede se sono maschio e femmina Melanie dice di non saperlo! Kathrine poi è tutta un mistero.
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Il film è in due parti: una prima che si svolge in modo apparentemente tranquillo e convenzionale e una seconda dominata dall'attaccco degli uccelli. Ma ad una osservazione più attenta molti particolari della prima parte suggeriscono aspetti ben più inquietanti. I dialoghi della prima parte in effetti procedono con un certo non-sense, un po' come nel Godot di Beckett, con una serie di allusioni e stranezze. Melania (la nera) giunge nella cittadina con due pappagalli della specie Agapornis (amanti) comunemente chiamati Inseparabili. Ci si aspetta che siano una coppia ma quando Kathrine chiede se sono maschio e femmina Melanie dice di non saperlo! Kathrine poi è tutta un mistero. In paese non ricordano cone si chiama, se Alice o Elisa. Tra lei e il fratello maggiore c'è una grande differenza di età che non viene minimamente spiegata! Di chi è figlia veramente? Potrebbe essere frutto di un legame edipico e quindi figlia-sorella di Mitch? Legame edipico a cui accenna Annie in un colloquio, alquanto surreale, con Melanie. Nel 1960, cioè tre anni prima degli uccelli, era uscito La Dolce Vita, con il famoso bagno nella fontana. Ne Gli Uccelli viene ripreso il tema con riferimenti alla liberazione della donna. La tematica della liberazione è anche presente ma a prevalere è il tema della realtà inconscia torbida e spaventosa mascherata dalla tranquilla e quotidiana normalità. Gli uccelli sono soltanto l'espediente che illude lo spettatore che il male proviene da altro da noi e che è pertanto inspiegabile. In realtà quando gli uccelli entrano in azione il film ha già detto quasi tutto.
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tomdoniphon
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venerdì 16 maggio 2014
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il testamento cinematografico di hitchcock
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Il paesino di Bodega Bay, vicino a San Francisco, è sconvolto da un improvviso (ed inspiegabile) attacco da parte di comuni uccelli. Il protagonista del film (l'avvocato Mich Brenner: Rod Taylor) riusicrà a portare in salvo la propria famiglia (e la nuova fidanzata Melanie Danilels: una convincente Tippi Hedren) dall'attacco dei pennuti. Vero e proprio testamento (cinematografico) del regista, il film è una straordinaria riflessione sull'angoscia (tema centrale nella filmografia del Maestro) affrontata da un triplice punto di vista: innanzitutto, quello della comunità assediata dall'attacco (di cui, genialmente, non viene fornita una ragione e, per questo, ancor più sconvolgente); in secondo luogo, quello di Melanie, che, a causa della propria ricchezza (di cui non sa che farne), non sa trovare un proprio spazio nella società; ed infine quello della madre del protagonista che ha paura che il proprio figlio l'abbandoni per sposarsi con Melanie.
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Il paesino di Bodega Bay, vicino a San Francisco, è sconvolto da un improvviso (ed inspiegabile) attacco da parte di comuni uccelli. Il protagonista del film (l'avvocato Mich Brenner: Rod Taylor) riusicrà a portare in salvo la propria famiglia (e la nuova fidanzata Melanie Danilels: una convincente Tippi Hedren) dall'attacco dei pennuti. Vero e proprio testamento (cinematografico) del regista, il film è una straordinaria riflessione sull'angoscia (tema centrale nella filmografia del Maestro) affrontata da un triplice punto di vista: innanzitutto, quello della comunità assediata dall'attacco (di cui, genialmente, non viene fornita una ragione e, per questo, ancor più sconvolgente); in secondo luogo, quello di Melanie, che, a causa della propria ricchezza (di cui non sa che farne), non sa trovare un proprio spazio nella società; ed infine quello della madre del protagonista che ha paura che il proprio figlio l'abbandoni per sposarsi con Melanie. Il film è ricco di sequenze magistrali, tra cui ne va segnalata almeno una: Tippi Hedren che aspetta davanti alla staccionata della scuola, col coretto dei bambini in sottofondo. Alle sue spalle, si vede un uccello che si posa su di una impalcatura. Poi lei si accende una sigaretta. Di nuovo vediamo l'impalcatura, questa volta con tre o quattro uccelli, ed un altro li raggiunge. Poi rivediamo lei che fuma (nervosa). Ed infine vediamo (insieme a lei) un uccello che vola verso l'impalcatura e si posa e........ora gli uccelli sono tantissimi........Signori questa si chiama suspense...questo si chima Cinema.....
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