steffa
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lunedì 9 settembre 2024
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tedio
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jonnylogan
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lunedì 10 maggio 2021
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quando la coppia scoppia
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Quando Kramer contro Kramer, pluripremiata pellicola della notte degli Oscar del 1980, viene proiettata quarant’anni nel futuro il risultato è un’eccellente rivisitazione del dramma famigliare che colpì prima Meryl Streep e Dustin Hoffman e che oggi non da scampo nemmeno a Scarlett Johansson e Adam Driver, attori talentuosi capaci di descrivere, grazie all’aiuto del regista e sceneggiatore Noah Baumbach, trasversale e, fino a oggi, non certo autore di Blockbuster, oltre che molto meno noto del duo di critici costituito dai genitori, cosa significhi separarsi negli anni ‘20 del XXI secolo. Se nella pellicola diretta da Rob Benton il prologo vedeva il pubblicitario Hoffman rincasare e scoprire all’improvviso cosa stia per accadere al suo matrimonio, in tal caso tutto è già sul tavolo sin dalle prime battute.
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Quando Kramer contro Kramer, pluripremiata pellicola della notte degli Oscar del 1980, viene proiettata quarant’anni nel futuro il risultato è un’eccellente rivisitazione del dramma famigliare che colpì prima Meryl Streep e Dustin Hoffman e che oggi non da scampo nemmeno a Scarlett Johansson e Adam Driver, attori talentuosi capaci di descrivere, grazie all’aiuto del regista e sceneggiatore Noah Baumbach, trasversale e, fino a oggi, non certo autore di Blockbuster, oltre che molto meno noto del duo di critici costituito dai genitori, cosa significhi separarsi negli anni ‘20 del XXI secolo. Se nella pellicola diretta da Rob Benton il prologo vedeva il pubblicitario Hoffman rincasare e scoprire all’improvviso cosa stia per accadere al suo matrimonio, in tal caso tutto è già sul tavolo sin dalle prime battute. Dopo quasi dieci anni trascorsi assieme Charlie Barber, regista teatrale New Yorkese, e sua moglie Nicole, attrice nella sua compagnia, sono in terapia presso uno psicologo per cercare di salvare un matrimonio che gli ha lasciato in eredità un figlio di appena 8 anni. A fare precipitare le cose è la decisione di Nicole di tornare a Los Angeles per girare l’episodio pilota per una nuova serie. Da quel momento quello che sembrava essere un matrimonio in crisi diventa fonte di stress e rivendicazioni da parte dei due ex coniugi. A farla da padroni inizieranno a essere i vari avvocati che si alterneranno al fianco dei due. Dalla Femminista Nora Fanshaw, la Lynchiana Laura Dern premiata con la statuetta Oscar come migliore attrice non protagonista, al misogino Jay Marotta, il redivivo Ray Liotta, sino a Bert Spitz, Alan Alda, nuovamente presente sul grande schermo a cinque anni di distanza da Il ponte delle spie di Spielberg, che in Charlie vede il sé stesso di molti anni prima. Nel centro una famiglia californiana, quella di Nicole, che non riesce a capacitarsi del fallimento del matrimonio di quest’ultima con tanto di una madre, Julie Hagerty, direttamente proveniente da L’aereo più pazzo del Mondo, che parteggia sfacciatamente per l’ex genero.
Fra recriminazioni, favori reciproci, perché in fin dei conti l’amore ha fatto posto a un affetto fraterno e litigi perfettamente portati in scena da due fra i migliori attori della nuova generazione si arriva a un epilogo che non riesca a confezionare altre statuette oltre a quella consegnata alla Dern. Pellicola che nonostante questa mancanza lascia decisamente il segno vuoi per la bravura di tutto il cast, vuoi per un tema decisamente sentito come quello di un fallimento famigliare.
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domenica 7 febbraio 2021
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non convince
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Il film è un remake made in usa del ben più maturo scene da un matrimonio di Bergman.
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mirko
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mercoledì 19 agosto 2020
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storia di un divorzio pareva brutto
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Storia di un matrimonio parla di un divorzio. E lo fa in modo credibile, efficace e anti-retorico. E' un film toccante, doloroso ma non vittimista, con la Johansson per l’occasione più brava che bella e l’efficace Driver che dirigono un’orchestra di attori strepitosi.
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v.zera
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giovedì 4 giugno 2020
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le conseguenze dell'amore
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Non serve aver vissuto alcune tragedie della vita per comprendere la portata di questa opera d'arte. Un vero capolavoro.
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angelo
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mercoledì 6 maggio 2020
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uno dei peggiori film che abbia mai visto
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Quando ho visto i punteggi che sono stati dati a questo film ho riso per un'oretta ed ho pensato "dev'essere uno scherzo...". Uno dei film più lenti ed esasperanti che abbia mai visto.
In quattro parole: due ore di disagio.
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enrico pallazzo
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sabato 28 marzo 2020
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bel film ma ...
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Complessivamente un bel film. Ben diretto, buon ritmo, storia nel complesso interessante e ottima interpretazione dei due protagonisti.
Quello che mi convince poco sono alcuni dettagli a livello di trama e personaggi che mi sembrano in alcuni casi troppo stereotipati o figli della moda del momento. Certo nessuno si aspetta da Baumbach un ritratto al vetriolo alla Solondz ma dettagli tipo quelli finali in cui l'avvocato di lei vince il suo 55% perchè più brava e lei che viene candidata al grammy alla regia (non ricordo bene il premio ma il senso era, quello sui cui era bravo il marito lei lo poteva fare con altrettanti risultati impiegandoci meno tempo) mi sembrano troppo ammiccanti verso il mood attuale (e da un regista come Baumach che adoro e di cui ben conosco tutti i film mi delude un po') anche con il rischio di far diventare il film un po' patetico nello stile film drammatico medio italiano.
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Complessivamente un bel film. Ben diretto, buon ritmo, storia nel complesso interessante e ottima interpretazione dei due protagonisti.
Quello che mi convince poco sono alcuni dettagli a livello di trama e personaggi che mi sembrano in alcuni casi troppo stereotipati o figli della moda del momento. Certo nessuno si aspetta da Baumbach un ritratto al vetriolo alla Solondz ma dettagli tipo quelli finali in cui l'avvocato di lei vince il suo 55% perchè più brava e lei che viene candidata al grammy alla regia (non ricordo bene il premio ma il senso era, quello sui cui era bravo il marito lei lo poteva fare con altrettanti risultati impiegandoci meno tempo) mi sembrano troppo ammiccanti verso il mood attuale (e da un regista come Baumach che adoro e di cui ben conosco tutti i film mi delude un po') anche con il rischio di far diventare il film un po' patetico nello stile film drammatico medio italiano.
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sabato 7 marzo 2020
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tra cappi e stancanelli
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Ho letto la Sua recensione e quella della Stancanelli. Preferisco la Cappi, perché secondo me, si scrive per gli altri; se una persona scrive per esaltare le proprie capacità linguistiche, ma difficile a farsi comprendere, mi interessa molto meno
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fabio
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martedì 3 marzo 2020
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la crisi del matrimonio
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L'accostamento più evidente è con "Kramer contro Kramer", tuttavia il film se ne discosta per l'approccio narrativo diverso, più corale e più dolente: nel film del 1979 manca quasi del tutto la figura della moglie/madre e la narrazione si concentrava sul marito/padre, inoltre lo scontro/confronto tra i "ruoli" è meno vivo.
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L'accostamento più evidente è con "Kramer contro Kramer", tuttavia il film se ne discosta per l'approccio narrativo diverso, più corale e più dolente: nel film del 1979 manca quasi del tutto la figura della moglie/madre e la narrazione si concentrava sul marito/padre, inoltre lo scontro/confronto tra i "ruoli" è meno vivo.
Toccante, rispettoso e senza forzature; il film osserva senza giudicare l'evoluzione di una crisi coniugale come tante: litigi, incomprensioni, avvocati, dolore...
Il pregio maggiore è l'equilibrio, la maturità con la quale si mette in scena il dramma. Adam Driver e Scarlett Johansson non saranno carismatici e con una recitazione d'impatto come un Dustin Hoffmann o la Streep, tuttavia riescono efficacemente nel dar vita ai loro personaggi.
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fabio
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martedì 3 marzo 2020
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la crisi del matrimonio
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L'accostamento più evidente è con "Kramer contro Kramer", tuttavia il film se ne discosta per l'approccio narrativo diverso, più corale e più dolente: nel film del 1979 manca quasi del tutto la figura della moglie/madre e la narrazione si concentrava sul marito/padre, inoltre lo scontro/confronto tra i "ruoli" è meno vivo.
Toccante, rispettoso e senza forzature; il film osserva senza giudicare l'evoluzione di una crisi coniugale come tante: litigi, incomprensioni, avvocati, dolore...
Il pregio maggiore è l'equilibrio, la maturità con la quale si mette in scena il dramma. Adam Driver e Scarlett Johansson non saranno carismatici e con una recitazione d'impatto come un Dustin Hoffmann o la Streep, tuttavia riescono efficacemente nel dar vita ai loro personaggi.
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L'accostamento più evidente è con "Kramer contro Kramer", tuttavia il film se ne discosta per l'approccio narrativo diverso, più corale e più dolente: nel film del 1979 manca quasi del tutto la figura della moglie/madre e la narrazione si concentrava sul marito/padre, inoltre lo scontro/confronto tra i "ruoli" è meno vivo.
Toccante, rispettoso e senza forzature; il film osserva senza giudicare l'evoluzione di una crisi coniugale come tante: litigi, incomprensioni, avvocati, dolore...
Il pregio maggiore è l'equilibrio, la maturità con la quale si mette in scena il dramma. Adam Driver e Scarlett Johansson non saranno carismatici e con una recitazione d'impatto come un Dustin Hoffmann o la Streep, tuttavia riescono efficacemente nel dar vita ai loro personaggi.
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