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L'influenza de Il mago di Oz su Lynch: un'analisi critica che incuriosisce, una collezione di suggestioni messa al servizio della ricerca. Documentario, USA2022. Durata 108 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Alexandre O. Philippe indaga i legami tra Il mago di Oz (1943) di Victor Fleming e l'universo
inquietante e fiabesco di David Lynch. Espandi ▽
Tra gli autori di cinema più amati dal pubblico e studiati dalle accademie, David Lynch ha ammantato la sua opera, già pervasa di un forte senso di inquietudine, del mistero più fitto. Con un movimento contrario, il regista Alexandre O. Philippe ripassa la filmografia lynchiana come lo si potrebbe fare solo in una sala di montaggio, per dimostrare il suo stretto e duraturo debito di ispirazione con un classico statunitense del 1939, altrettanto ricco di significati e livelli di lettura: Il Mago di Oz di Victor Fleming.
A sostegno di un'idea e di un testo di riferimento comune, il film può dispiegare così, nell'arco di oltre 100 minuti, un considerevole numero di immagini e suggestioni. E grazie allo split screen, la tecnica che moltiplica lo schermo in più parti, anche lo spettatore meno informato può apprendere con chiarezza i rimandi visivi e tematici.
Incorniciato in un'ambientazione teatrale mimetica di quell'immaginario, in un'ossessione cinefila al quadrato, se da una parte Lynch/Oz dà per scontata la conoscenza profonda dell'autore di Missoula e di un titolo fortemente allegorico come Il mago di Oz, dall'altra senz'altro incuriosisce a scoprirli o riscoprirli. Si pone, più che uno studio, come una collezione di suggestioni messa a servizio della ricerca. Recensione ❯
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Una ragazza si sveglia e scopre di avere 70 anni. Espandi ▽
Una scrittrice di 30 anni trascorre un weekend selvaggio a Palm Springs e si sveglia scoprendo che si è magicamente trasformata nella se stessa di 70 anni. Recensione ❯
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Madea si prepara ad accogliere i parenti in visita per festeggiare la laurea del pronipote, ma alcuni segreti nascosti minacciano di sconvolgere la gioiosa riunione di famiglia. Espandi ▽
Madea è tornata, alleluia! Tyler Perry riporta in scena il suo amato personaggio con Madea - Il ritorno, l'ultimo film del franchise di Madea che debutterà su Netflix. L'autore, regista e produttore Perry è protagonista di questo film che racconta la festa di laurea del pronipote di Madea, minacciata da segreti nascosti e drammi familiari. Il lungometraggio vede riunite tutte le star della serie, tra cui Tamela Mann (Cora), David Mann (signor Brown), Cassi Davis Patton (zia Bam), con la partecipazione straordinaria dell'iconico attore irlandese Brendan O'Carroll nei panni di Agnes Brown, che affiancherà Madea con la sua eccezionale verve comica. Recensione ❯
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Un adattamento che raccoglie in sé le tre spiccate identità di Leconte, Depardieu e Simenon. Drammatico, Francia2022. Durata 89 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Patrice Leconte dirige Depardieu nei panni di Maigret. Tratto dal romanzo di Georges Simenon
"Maigret e la giovane morta". Espandi ▽
Una ragazza di provincia, giunta a Parigi piena di speranze, viene uccisa, e il commissario Maigret, che non conosce neppure l’identità della giovane, ha il compito di individuare il colpevole di quell’omicidio. Basato (molto liberamente) sul romanzo di Georges Simenon “Maigret e la giovane morta”, Maigret sembra un adattamento classico, al limite del convenzionale, ma può contare su tre grandi risorse portate in dote da altrettante figure maschili. La prima è la presenza dietro la cinepresa di Patrice Leconte. La seconda è la corpulenza di Gerard Depardieu, che regala al suo Maigret una gravitas fisica e morale. La terza è l’evocazione visiva ed emotiva di una quintessenzialità francese fatta di quai, café chantant e fisarmoniche, rinvigorita dagli innesti della cultura belga di Simenon. Questo Maigret cerca di “scoprire la verità senza fare troppo male a nessuno”: un concetto utopistico simile a quello felliniano, il cui sogno di felicità era poter mentire senza causare ad alcuno sofferenza. Recensione ❯
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Un film da far vedere nelle scuole per la dolcezza e la precisione con cui si racconta l'Italia di coloro che vennero definiti come gli ultimi. Animazione, Francia, Italia, Belgio, Svizzera, Portogallo2022. Durata 70 Minuti.
L'emigrazione italiana in Francia in un film in stop motion poetico e personale. Premio della giuria ad
Annecy. Espandi ▽
Quella che con un tono altisonante potrebbe definirsi la ‘saga’ degli Ughetto viene narrata con profonda dolcezza e partecipazione da un discendente. Grazie all’utilizzo della stop motion e di pupazzi in plastilina alti 23 centimetri il regista ha raccontato con dolcezza, ma anche con precisione storica, l’Italia di coloro che vennero definiti come gli ultimi. Di quelli cioè di cui lo Stato si ricordava quando doveva mandarli a morire nelle tante guerre che hanno costellato la prima metà del secolo scorso. Salvo poi non offrire loro altro che la strada dell’emigrazione. Un film come questo, grazie alla tecnica adottata e ai toni utilizzati, dovrebbe essere mostrato nella scuola dell’obbligo per ricordare a tutti, sin dalla più giovane età, che il passato del nostro Paese va conosciuto e non dimenticato. Anche e soprattutto quando si pronuncia con disprezzo la parola ‘migranti’. Recensione ❯
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Al suo esordio Jasmine Trinca firma un film tra favola e realtà, in grado di trasformare il dolore in ricercata raffinatezza. Drammatico, Italia2022. Durata 93 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Una bambina ama sua madre, ma sua madre ama Marcel, il suo cane. Un evento imprevedibile le porterà in viaggio, avvicinandole e svelando loro, oltre ogni dolore, le vie grandi e segrete dell'amore. Espandi ▽
Alla sua opera prima Jasmine Trinca affronta con la consapevolezza di chi conosce la storia del cinema un tema molto personale in equilibrio tra favola e realtà. Quando un autore si trova ad affrontare il suo primo lungometraggio, se lo è nell'intimo non lavora su commissione e non accetta compromessi. Jasmine Trinca si rivela tale realizzando un film che non strizza l'occhio al box office trasfigurando un reale rapporto Jasmine/genitrice offrendogli un contesto di dolorosa astrazione. È come se l'attrice nel momento in cui dirige la sua 'opera prima' avesse bisogno di avere vicino sia chi esordisce, Maayane, sia chi invece le offre la solidità di una carriera riconosciuta e riconoscibile. In questo film di presenze/assenze, in cui quella della madre risulta dominante, il loro esserci permette a Jasmine Trinca di muovere le sue dita di regista all'esordio con la stessa partecipe perizia di quella della sua giovane protagonista sui tasti del sassofono che utilizza come strumento di comunicazione. Il sax di Jasmine è un film che saprà parlare agli spettatori che amano un cinema che sa trasformare il dolore in ricercata raffinatezza. Recensione ❯
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Finalmente una commedia italiana in cui si ride davvero ma che ha il sapore amaro della realtà. Commedia, Italia2022. Durata 91 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
I membri di un gruppo punk decidono di far arrivare una famosa band americana nella loro piccola città. Non tutto però andrà come speravano. Espandi ▽
Grosseto, 2008. Michele, Edoardo e Iacopo, amici da sempre, formano un gruppo street punk hardcore, ma non hanno una lira, un’occupazione, e neppure un luogo in cui suonare. Quando si trovano a dover ospitare in città la band americana Defense dovranno darsi da fare per organizzare al meglio tutto. Margini è (finalmente!) una commedia italiana in cui si ride davvero ma che ha il sapore amaro di una realtà che non sorride ai giovani, in particolare agli artisti. Deve moltissimo al cinema dei Virzì (Paolo, ma anche il Carlo di I più grandi di tutti) e tuttavia se ne affranca perché riesce a restare ruspante vero, e perché racconta una generazione successiva a quella di Ovosodo. È soprattutto l’energia che attraversa la narrazione a rendere coinvolgente questa storia di tentato riscatto dove funziona tutto, soprattutto la corrente nervosa e la recitazione di tre ottimi attori che sembrano fisicamente rimandi pop culturali: Edoardo (Emanuele Linfatti) una versione underground di Fedez, Iacopo (Matteo Creatini) un giovane Edoardo Gabbriellini e Valentina Carnelutti (la madre di Edo) la Nicoletta Braschi senza Benigni. Recensione ❯
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Maria è una donna delle pulizie, che è riservata, timida e goffa. Quando viene assegnata alla Scuola di Belle Arti, incontra Hubert, il bizzarro guardiano della scuola. Espandi ▽
Maria è una donna delle pulizie dalla sensibilità fuori dall'ordinario. Appassionata di scrittura, la incontriamo a casa di una cliente, nel bel mezzo di una veglia funebre, in attesa di una riassegnazione. La invieranno alla Scuola di Belle Arti a Parigi, universo a lei completamente sconosciuto. Dovrà imparare che esistono opere d'arte bizzarre (di simil burro, da non gettare nella spazzatura) e che ci sono studenti creativi da poter aiutare. Come? Attraverso le sue mani, il suo saper fare, ma anche il suo corpo.
Siamo di fronte ad una trascinante storia di trasformazione e viaggio interiore, di incontro e confronto con l'arte ma anche con l'altro. Una storia anche universale, come è universale il desiderio di scoprirsi, di darsi un'altra possibilità, di emanciparsi e di nutrire il proprio animo di arte e relazioni appaganti.
Il film si rivela un grazioso e godibile ritratto di una donna decisa a riappropriarsi dei propri desideri, metafora utile e convincente per suggerire a chi guarda che non è mai troppo tardi per essere felici. Recensione ❯
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Una commedia che vorrebbe aggiornare Notting Hill ma non è mai credibile, nemmeno come favola. Commedia, USA2022. Durata 112 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Un' improbabile storia d'amore che parla di due persone diverse alla ricerca di qualcosa di vero in un mondo dove il valore di ciascuno è dettato dalla quantità di "mi piace" e numero di follower. Espandi ▽
Kat Valdez salirà sul palco duettando con Bastian, canteranno la loro nuova hit, Marry Me, e poi lui le chiederà di sposarlo. Milioni di follower assisteranno alla scena e migliaia di loro saranno presenti al concerto live, l'evento più atteso della pop culture odierna. È per puro caso, invece, che a quel concerto ci finisce anche Charlie Gilbert, professore di matematica alle medie, divorziato, disperatamente alla ricerca del legame perduto con la figlia dodicenne; che Kat Valdez scopre che Bastian la tradisce un attimo prima di essere assunta in scena; che, confusa e arrabbiata, la pop star decide di sposare uno sconosciuto qualunque e posa lo sguardo proprio sullo spaesato Charlie, rivoluzionandogli l'esistenza. Recensione ❯
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Un fantasma chiede la mano di un uomo prima di reincarnarsi. Espandi ▽
Un agente di polizia trova un invito nuziale per poi scoprire che il proprietario della busta è in realtà un fantasma che dall'aldilà chiede la mano dell'uomo prima di reincarnarsi. Cosa succede quando un umano e un fantasma formano un legame speciale? Una commedia d'azione, introspettiva, queer e soprannaturale dove tutti questi ingredienti eterogenei trovano la giusta armonia. Recensione ❯
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Un thriller venale confuso tra commedia umana, maschilismo di ritorno e una spruzzata di #balancetonporc. Thriller, Francia2022. Durata 142 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Un ballerino si innamora di un ex star del cinema. Insieme mettono in atto una truffa. Espandi ▽
Margot seduce Adrien nella sontuosa villa di Martha, attrice capricciosa sul viale del tramonto. Margot è una femme fatale ghiotta di diamanti, Adrien uno gigolo di star in declino. Amante annoiato di Martha, Adrien perde la testa per Margot che seduce polli benestanti per garantirsi un ricco avvenire. I due si intendono a meraviglia, nel letto e nella vita, dove tramano truffe incredibili a beneficio e a danno dei miliardari della Costa Azzurra. Ma l'abuso di seduzione e la totale mancanza di scrupoli saranno fatali. Sempre in levare e vano, come la vita dei super-ricchi che vorrebbe smascherare, Masquerade è girato tra Nizza e Cannes e confuso tra commedia umana, maschilismo di ritorno e una spruzzata di #balancetonporc, per non dispiacere nessuno. Soffriamo con gli attori nei panni di personaggi esagerati e falsi, mediocri e impossibili da amare. Personaggi assurdi che si credono in una commedia degli anni Cinquanta ma finiscono per inciampare in una trama inutilmente complessa che gira a vuoto, usa lo "sperma" come collante (noblesse oblige!) e non riesce a suscitare un briciolo di empatia. Recensione ❯
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Tre donne fanno tutto il possibile per trovare il loro posto in una prestigiosa università del New England, il cui elitarismo potrebbe mascherare qualcosa di ancor più sinistro. Espandi ▽
La professoressa Gail Bishop (Regina Hall) è stata recentemente promossa a "Master" di una residenza per studenti: è la prima volta che nello storico Ancaster College una donna nera ricopre tale incarico. Determinata a dare nuova vita a una tradizione secolare, Gail si ritrova presto coinvolta nelle sfide e nelle tribolazioni di Jasmine Moore (Zoe Renee), un'energica e ottimista matricola nera. Il periodo di permanenza di Jasmine all'Ancaster inizia con un intoppo quando le viene assegnata una stanza del dormitorio che si dice sia infestata dai fantasmi.
Le cose peggiorano quando Jasmine si scontra in classe con Liv Beckman (Amber Grey), una professoressa nel bel mezzo di una revisione del suo mandato perché accusata di razzismo. Mentre Gail cerca di mantenere l'ordine e adempiere ai doveri di Master, le crepe iniziano a comparire sulla facciata un tempo immacolata dell'Ancaster.
Dopo una carriera trascorsa a lottare per entrare nella cerchia ristretta dell'Ancaster, Gail si trova innanzi all'orribile prospettiva di quello che c'è sotto a tutto questo, e la sua domanda alla fine non è se la scuola sia infestata dai fantasmi, ma da chi. Recensione ❯
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Un originale e spiazzante giro per il mondo attraverso la spazzatura e i metodi in cui viene smaltita o riutilizzata. Documentario, Austria2022. Durata 100 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Un film sui rifiuti in aree remote e sulle persone che cercano di ripulire: un lavoro simile al sisifo dei netturbini e dei gestori dei rifiuti in tutto il mondo. Espandi ▽
L’accumulo e lo smaltimento dei rifiuti sono al centro di un documentario che mostra come viene affrontato (o trascurato) il problema e quale sia il suo impatto ambientale, in varie zone del mondo. Il tema viene indagato saltando da un continente all’altro, e passando per aree remote e diversissime tra loro: dalle vette innevate della Svizzera alle coste della Grecia e dell’Albania, dal Nepal alle Maldive, fino al Nevada. Le immagini della spazzatura che contamina il paesaggio naturale, invadendo le montagne, le spiagge, fino alla profondità degli oceani, si accompagnano alle riprese delle azioni di chi tenta di occuparsi della gestione dei rifiuti nelle varie realtà locali. Geyrhalter esplora il tema dello smaltimento dei rifiuti senza intenti didattici, ma affidandosi ad una fotografia suggestiva e al potere delle immagini). Il suo intento non è dimostrare ma semplicemente mostrare, e in questo risiede il limite ma anche il fascino di un documentario che parla quasi solo per immagini e adotta vari registri, dall’iperrealistico al visionario, sfiorando anche il grottesco e la fantascienza. Recensione ❯
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Una bambina super intelligente sviluppa uno strano potere. Espandi ▽
Matilde ha imparato a leggere a tre anni, e a quattro ha già divorato tutti i libri della biblioteca pubblica. Quando perciò comincia a frequentare la prima elementare si annoia talmente che l'intelligenza deve pur uscirle da qualche parte: così le esce dagli occhi. Gli occhi di Matilde diventano incandescenti e da essi si sprigiona un potere magico che l'avrà vinta sulla perfida direttrice Triciabue, la quale per punire gli alunni si diverte a rinchiuderli in un armadio pieno di chiodi, lo Strozzatoio, o li usa per allenarsi al lancio del martello olimpionico, facendo roteare le bambine per le trecce e lanciandole lontano. Recensione ❯
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