Maigret

Film 2022 | Drammatico, +13 89 min.

Regia di Patrice Leconte. Un film Da vedere 2022 con Gérard Depardieu, Jade Labeste, Mélanie Bernier, Aurore Clément, André Wilms. Cast completo Titolo originale: Maigret. Genere Drammatico, - Francia, 2022, durata 89 minuti. Uscita cinema giovedì 15 settembre 2022 distribuito da Adler Entertainment. Consigli per la visione di bambini e ragazzi: +13 - MYmonetro 3,41 su 23 recensioni tra critica, pubblico e dizionari.

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Ultimo aggiornamento venerdì 9 settembre 2022

Patrice Leconte dirige Depardieu nei panni di Maigret. Tratto dal romanzo di Georges Simenon "Maigret e la giovane morta". In Italia al Box Office Maigret ha incassato 791 mila euro .

Consigliato sì!
3,41/5
MYMOVIES 3,50
CRITICA 3,33
PUBBLICO 3,39
CONSIGLIATO SÌ
Un adattamento che raccoglie in sé le tre spiccate identità di Leconte, Depardieu e Simenon.
Recensione di Paola Casella
martedì 23 agosto 2022
Recensione di Paola Casella
martedì 23 agosto 2022

Una ragazza di provincia, giunta a Parigi piena di speranze, viene uccisa, e il commissario Maigret, che non conosce neppure l'identità della giovane, ha il compito di individuare il colpevole di quell'omicidio. Nel corso delle indagini il commissario, cui è stato impedito dal medico di fumare l'imprescindibile pipa per via di un problema non identificato ai polmoni, incontra un'altra ragazza di provincia che suscita in lui sentimenti di protezione, la cui vicenda verrà in qualche modo collegata a quella della sconosciuta uccisa. Saranno molti gli indizi da seguire, e porteranno non solo ad identificare il colpevole, ma anche a ricostruire il ritratto di un sottobosco ambiguo e predatorio nascosto dietro la sfavillante Ville Lumière.

Basato (molto liberamente) sul romanzo di Georges Simenon "Maigret e la giovane morta", Maigret sembra un adattamento classico, al limite del convenzionale, ma può contare su tre grandi risorse portate in dote da altrettante figure maschili.

La prima è la presenza dietro la cinepresa di Patrice Leconte, che colora la narrazione della tenerezza e la malinconia che caratterizzano tutto il suo cinema, nonché di quella pietas che lo accomuna al leggendario commissario francese che "non giudica mai nessuno" e diffida dei giudici, pronti ad accontentarsi delle spiegazioni più ovvie. La seconda è la corpulenza di Gerard Depardieu, che regala al suo Maigret una gravitas fisica e morale, portando in dono la sua immagine pubblica di "peccatore" in affanno e regalando al commissario una dimensione crepuscolare. Infine, in filigrana, si intravvede la biografia tormentata di un altro "peccatore", Georges Simenon, uomo di eccessi alimentari e sessuali, coprotagonista di una relazione ambigua con la figlia Marie-Jo sfociata nel suicidio della ragazza, poco più che ventenne.

A questa fecondazione incrociata fra identità maschili si aggiunge la caratteristica che con ogni probabilità ha contribuito all'enorme successo di pubblico che Maigret ha ottenuto oltralpe: l'evocazione visiva ed emotiva di una quintessenzialità francese fatta di quai, café chantant e fisarmoniche, rinvigorita dagli innesti della cultura belga di Simenon (deliziosa la citazione del celebre dipinto del conterraneo Magritte "Ceci n'est pas une pipe"). Questo Maigret inizia con una vestizione e mette a nudo un commissario, togliendogli la pipa e la possibilità di rimediare ad un dolore antico: un personaggio la cui iconica silhouette (con cappello) si staglia contro le brume parigine in forma tridimensionale, perché combina in sé lo chassis imponente di Depardieu, il sospiro sognante di Leconte, e la fallibilità umana di Simenon.

La regia si prende il suo tempo per dipanare una storia tutto sommato semplice, ma ricca di sottotesti e impreziosita da dialoghi letterari (che speriamo la traduzione italiana rispetterà), e si concede digressioni strazianti come il racconto del tappezziere di Vilnius che vede in ogni ragazza la propria figlia scomparsa (come forse lo stesso Simenon). Questo Maigret cerca di "scoprire la verità senza fare troppo male a nessuno": un concetto utopistico simile a quello felliniano, il cui sogno di felicità era poter mentire senza causare ad alcuno sofferenza.


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PUBBLICO
RECENSIONI DALLA PARTE DEL PUBBLICO
sabato 21 gennaio 2023
Eugenio

Ondivago, sapido di cinismo ma pregnante, capace di vivere grazie soprattutto al physique du role di Depardieu questo omaggio accorato di Patrice Leconte a Maigret. Un Maigret stanco, intristito, a tratti malato (a cui il dottore leva la pipa per una non meglio precisata malattia polmonare), ma vero. Un Maigret che beve vino bianco perché “il caso così come è iniziato, deve [...] Vai alla recensione »

domenica 16 ottobre 2022
Maramaldo

La lezione di Magritte non aiuta. L'opera cinematografica frequenta già la falsificazione, parte spesso da idee confuse, prende partito viscerale. Meglio nel presente caso attenersi al criterio saggio e concreto di Paola Casella che ci vede tre "ispiratori". Direi la coabitazione coatta di tre anime diverse che non possono che becchettarsi, ciò che in politica suscita angosce [...] Vai alla recensione »

domenica 2 ottobre 2022
Marco

Ho messo due stelle solo per il rispetto che ho di Laconte e dei suoi film migliori, ma non è certo in questo film che lo si ritrova. Un film deludente, depresso e deprimente. Qui e là si intrevade forse l'intenzione di focalizzare stati d'animo compressi e taciuti, ma l'esito è sinceramente nullo. Depardieu inutilmente monocorde e noioso, la vicenda raccontata banalmente, [...] Vai alla recensione »

domenica 22 gennaio 2023
JonnyLogan

Parigi. Anni ‘50. il cadavere di una giovane ragazza con numerose ferite con arma da taglio, viene ritrovato in un parco cittadino. Il caso viene affidato al commissario Maigret che prima di tutto dovrà riuscire a scoprire l’identità della vittima. In una capitale francese lugubre e invernale si muove l’ennesima trasposizione cinematografica del personaggio creato [...] Vai alla recensione »

domenica 16 ottobre 2022
ralphscott

L'umanità di Maigret incontra il gran mestiere di Depardieu, ispettore credibile, mai caricaturale, sensibile e protettivo, determinato, coinvolto come fosse un padre. La castrante madre di Aurore Clément é l'altra star della vicenda, indomita custode dei segreti di famiglia. Parigi anni '50 é raccontata senza facili nostalgie, con scene e fotografia privi di eccessi.

sabato 15 ottobre 2022
cardclau

Il film di Patrice Leconte MAIGRET, tratto liberamente dal libro, che non ho letto, Maigret et la jeune morte, potrebbe fare un po’ arricciare il naso a quelli che a un “film policier” richiedono una serie di sfolgoranti di colpi di scena e un finale altrettanto a sorpresa. Che ovviamente a loro non sarebbe mai venuto a mente, per quanto si fossero sforzati.

domenica 25 settembre 2022
Flaw54

Film che non lascia niente: banale, insipido, incapace di restituire le atmosfere del libro e privo di una effettivo approfondimento dei personaggi che appaiono vere e proprie macchiette. Monocorde in maniera eccessiva il Maigret di Depardieu.

martedì 20 settembre 2022
LBavassano

Doverosamente premesso che della fedeltà di un film al romanzo da cui è tratto, o cui si è ispirato, non me ne importa nulla, ed anzi, una pedissequa fedeltà, a mio parere, rende la trasposizione cinematografica puramente e semplicemente inutile, così come trovo stucchevole l'affermazione "mi ha deluso, non mi ha restituito le atmosfere del libro": le immagini di un film non potranno mai corrispondere [...] Vai alla recensione »

FOCUS
FOCUS
sabato 17 settembre 2022
Marzia Gandolfi

“La struttura era plebea. Maigret era enorme e di ossatura robusta. Muscoli duri risaltavano sotto la giacca e deformavano in poco tempo anche i pantaloni più nuovi. […] Arrivava solido come granito e da quel momento pareva che tutto dovesse spezzarsi contro di lui, sia che avanzasse, sia che restasse piantato sulle gambe leggermente divaricate…”. Georges Simenon descriveva così il commissario Maigret in “Pietro il Lettone”, prima inchiesta del suo emblematico eroe ‘nato’ negli anni Trenta. Oggetto di numerosi adattamenti cinematografici e televisivi, incarnato negli anni da Harry Bauer, Bruno Cremer, Jean Gabin, Gino Cervi…, non sorprende vedere oggi Gérard Depardieu infilare il cappotto di Maigret, quello “pesante dal collo di velluto nero”. Maigret si offre a Depardieu come un’evidenza, si ha l’impressione che l’attore non debba fare nulla. Sullo schermo, personaggio e interprete si ergono come due torri di una cattedrale. Patrice Leconte, che ha già adattato Simenon nel passato (L’insolito caso di Mr. Hire), è l’uomo giusto per tradurre la fascinazione di quella ‘offerta’. Il suo Maigret è all’altezza della sua sensibilità, riferito per piccoli tocchi da uno sguardo dinamico e pieno di umanità. L’incarnazione minimale di Depardieu, tellurico ed evanescente insieme mentre solleva la sua massa di ghisa, fa il resto.

La sua interpretazione è coerente col metodo Maigret che consiste nel non fare niente se non osservare, registrare la vita intorno, assorbirla come una spugna, immergersi nel teatro del suo caso per comprendere meglio l’ambiente e le persone che lo abitano: la vittima, i parenti, i sospetti, i testimoni… Più che gli indizi, è la psiche umana coi suoi meccanismi che il commissario esplora. Il ‘poliziotto’ del 36 di Quai des Orfèvres è maestro di flânerie e introspezione, un uomo trasportato dalle sue intuizioni e dai suoi ricordi. Leconte pesca tra le sue inchieste quella che sottolinea meglio le sue capacità investigative e lo trova più vulnerabile, nudo senza la sua pipa (“Maigret e la giovane morta”).

Il film comincia di fatto con un medico che osserva nel commissario una lassitudine, un’inappetenza, un rallentamento, un affaticamento del cuore. Maigret è invecchiato come Depardieu, che ha dato tanto al cinema e adesso è stanco. Il suo dottore lo spinge verso la pensione. Nel frattempo dovrà smettere di fumare. Una punizione esistenziale insopportabile. Senza la sua pipa, Maigret non ha più un’àncora e non sa più cosa fare delle sue grandi mani. Non smette di annusarla, di accertarsi della sua presenza mentre avanza come un funambolo, le braccia vagamente aperte come quelle di una bilancia, per scoprire chi è la giovane donna di provincia assassinata nel suo abito da sera. Dalla nebbia gli vengono incontro i fantasmi del suo passato e Maigret finisce per indagare i suoi abissi.

Il commissario ha perso sua figlia e adesso vuole dare un nome a quella ragazza ignota e aiutarne un’altra che assomiglia alla vittima e arrotonda la vita in maniera poco raccomandabile. Maigret vuole aiutarla e vuole essere aiutato, a comprendere, a restare vivo(a), ad andare avanti.

STAMPA
RECENSIONI DELLA CRITICA
domenica 25 settembre 2022
Roberto Escobar
Il Sole-24 Ore

Cerca la verità, il commissario di Georges Simenon, ora ripreso in Maigret (Francia, 2022, 89'). La cerca, ma sperando di non far troppo male a nessuno, come aggiunge il disorientato, burbero, dolce Jules Maigret cui dà vita e corpo un imponente, misuratissimo Gérard Depardieu. Patrice Leconte e il cosceneggiatore Jérôme Tonnerre si sono ispirati molto liberamente a Maigret et la jeune morte, pubblicato [...] Vai alla recensione »

venerdì 23 settembre 2022
Frédéric Strauss
Télérama

Questo adattamento di Maigret e la giovane morta sembra già un classico, come se avesse sempre fatto parte della filmografia di Patrice Leconte e Gérard Depardieu. Già da tempo il primo (L'insolito caso di Mr. Hire, 1989) aveva sorpreso e convinto mostrando le sue affinità con l'universo di Simenon. Mentre Depardieu sembra aver sempre avuto la statura e l'andatura del leggendario commissario.

mercoledì 21 settembre 2022
Massimo Rota
Duels.it

L'enorme schiena di Maigret (Gérard Depardieu) occupa quasi tutto lo schermo. Nella sala del Pronto Intervento il commissario si trova di fronte a una pianta di Parigi, piena di lampadine che si accendono per segnalare gli allarmi, che copre un'intera parete. Con al fianco il fedele Lapointe (Bertrand Poncet) Maigret si lascia andare a una riflessione-monologo: "bisogna difendersi: non vuol dire essere [...] Vai alla recensione »

martedì 20 settembre 2022
Fabrizio Croce
Close-up

Maigret: fin dall'essenzialità del titolo il film di Patrice Leconte si presenta come il contenitore di un'atmosfera, un'epoca, un mondo: la poetica di Georges Simenon e del suo personaggio simbolo ( nello specifico il romanzo Maigret e la ragazza morta), di cui si cerca di tradurre cinematograficamente la miracolosa combinazione di lucidità, malinconica e ironia, e la cura per il dettaglio che ricostruisc [...] Vai alla recensione »

lunedì 19 settembre 2022
Raffaele Meale
Quinlan

Ha la filigrana di un'altra epoca Maigret, il film con cui torna alla regia Patrice Leconte a otto anni di distanza da Tutti pazzi in casa mia, e non solo per quella Parigi quasi decolorata, né per l'ambientazione nel cuore degli anni Cinquanta. Erano quasi sessant'anni che il commissario più celebre della letteratura - nonché il più prolifico, data la quantità di opere che Georges Simenon gli ha dedicato [...] Vai alla recensione »

lunedì 19 settembre 2022
Gianni Canova
We Love Cinema

È poco più che un'ombra nella notte. Una massa oscura che avanza nel buio. Andatura lenta, fiato corto, movimenti rallentati: appare così il Maigret di Gérard Depardieu nel nuovo, bellissimo film di Patrice Leconte, liberamente tratto dal romanzo di Simenon Maigret et la jeune morte. Nella prima scena lo vediamo dal medico che rileva in lui una certa stanchezza, oltre che una probabile inappetenza. [...] Vai alla recensione »

domenica 18 settembre 2022
Fabio Ferzetti
L'Espresso

Il titolo è infedele, l'adattamento libero, l'ambizione scoperta. Portare sullo schermo "Maigret e la giovane morta", 45mo titolo del ciclo, intitolandolo seccamente "Maigret", significa voler dare una sorta di versione definitiva, o almeno aggiornata, della creatura più celebre di Simenon. Affidarlo a un Depardieu ormai prigioniero della sua stazza (oltre che della sua storia), ma ancora di miracolosa [...] Vai alla recensione »

domenica 18 settembre 2022
Paolo Fossati
Giornale di Brescia

«Questa non è una pipa» afferma Maigret citando Magritte, mentre maneggia il fornello spento della sua, che il medico gli ha vietato di fumare. Il celebre commissario nato dalla penna di Georges Simenon è malinconico, ma fiero, nel confessare di sentirsi nudo, senza quell'oggetto così caratterizzante. Sta in questo spogliare un mito da ogni orpello la chiave di volta del film realizzato con maestria [...] Vai alla recensione »

domenica 18 settembre 2022
Valerio Caprara
Il Mattino

Se non vi hanno confortato le notizie dalla Mostra di Venezia (film con giovinetti che si nutrono di carne umana, processi a infanticide "con le loro ragioni", sofferenze di un poverocristo mostruosamente obeso, riprese ginecologiche per smascherare il mito di Marylin ecc.) non potete perdere "Maigret" che funzionerà per la vostra cinefilia meglio di un soggiorno detox in un centro Mességué.

sabato 17 settembre 2022
Mariarosa Mancuso
Il Foglio

Maigret va dal dottore, si sente stanco. O debole, magari? precisa il medico che consiglia una vacanza, magari la pensione anticipata, e per carità la smetta di fumare quella pipa, almeno finché non arrivano i risultati degli esami. Così conciato ma l'attore è il sempre splendente Gérard Depardieu, a dispetto degli anni e dei chili - Maigret affronta "Il caso della ragazza morta".

sabato 17 settembre 2022
Andrea Frambrosi
L'Eco di Bergamo

Il regista francese Patrice Leconte («Il marito della parrucchiera», «L'uomo del treno», tanto per ricordare un paio di titoli di una filmografia che ne conta ormai una trentina), torna a confrontarsi con l'opera di Georges Simenon. Dello scrittore belga aveva già adattato, nel 1989, il romanzo «Les fiançailles de Mr. Hire» diventato al cinema semplicemente «Monsieur Hire» e in Italia uscito come «L'insolit [...] Vai alla recensione »

sabato 17 settembre 2022
Claudio Fraccari
La Voce di Mantova

Una ragazza viene trovata morta accoltellata nel quartiere malfamato di Batignolle. Sul posto giunge il commissario Maigret, la cui proverbiale umanità ha questa volta il corpo di Gérard Depardieu, i suoi movimenti rallentati e uno sguardo solo in apparenza torpido. Si tratta innanzitutto di scoprire l'identità della vittima e perché indossasse un vestito costoso; poi, dove dimorasse a Parigi e quali [...] Vai alla recensione »

giovedì 15 settembre 2022
Giulia Lucchini
La Rivista del Cinematografo

Mai Maigret fu più adatto. È il caso del grande Gérard Depardieu che con la sua andatura incerta, mentre fuma la pipa (anche se il medico gliel'ha sconsigliato) veste i panni del famoso personaggio letterario nato dalla penna di Georges Simenon. Protagonista di settantacinque romanzi e ventotto racconti di genere poliziesco rappresentati in numerose produzioni cinematografiche, radiofoniche e televisive, [...] Vai alla recensione »

giovedì 15 settembre 2022
Antonello Catacchio
Il Manifesto

Maigret. Così, semplicemente, senza neppure il titolo del romanzo da cui è tratto, Maigret e la giovane morta, pubblicato nel 1954. Perché questa era l'intenzione di Patrice Leconte e di Jérome Tonnerre che l'hanno sceneggiato, puntare tutto sul commissario farlo uscire dagli stereotipi in cui è rimasto imbrigliato per tanti anni. Anche perché, mentre in televisione sotto diversi cieli Maigret ha continuato [...] Vai alla recensione »

giovedì 15 settembre 2022
Lidia Saller
Il Giornale

Una ragazza di provincia, arrivata a Parigi ricca di sogni, viene trovata morta. Non si sa nemmeno quale sia il suo nome. Delle indagini sull'omicidio viene incaricato il commissario Maigret (Depardieu, molto bene nella parte). Il quale finisce per in- contrare una giovane che lo aiuterà a ri- solvere il caso. Un film convenzionale con un finale, oltretutto, che è quello che ti aspetti.

giovedì 15 settembre 2022
Simone Emiliani
Sentieri Selvaggi

È a colori ma sembra in bianco e nero. Maigret ha un tono espressionista, cupo, sepolcrale. Certo, c'è la Parigi degli anni '50. Leconte, assieme allo sceneggiatore Jérôme Tonnerre - con cui il regista aveva già collaborato in Confidenze troppo intime, Il mio migliore amico e Una promessa - adattano infatti il romanzo Maigret e la jeune morte pubblicato da Georges Simenon nel 1954 che ha già visto [...] Vai alla recensione »

martedì 13 settembre 2022
Andrea Bellavita
Film TV

Film di fantasmi e di rifrazioni, anche troppo espliciti nel finale, molto liberamente tratto da un romanzo del ciclo di Maigret di cui riprende quasi soltanto il titolo, l'incipit e la protagonista, la jeune morte, epitome delle mille incontrate dal commissario, sul quale innesta uno sviluppo originale che, per fantasia e deliziosa morbosità, sarebbe perfetto per qualsivoglia romanzo di Simenon fuori [...] Vai alla recensione »

martedì 13 settembre 2022
Marco Minniti
Asbury Movies

Oltre trent'anni dopo il suo precedente adattamento di un romanzo di Georges Simenon, il cult movie del 1989 L'insolito caso di Mr. Hire, Patrice Leconte prende di petto il personaggio più famoso creato dallo scrittore belga, già oggetto, nel corso degli anni, di un'infinità di adattamenti cinematografici e televisivi. Questo nuovo Maigret, che vede protagonista un insolito Gérard Depardieu nel ruolo [...] Vai alla recensione »

lunedì 12 settembre 2022
Michele Anselmi
Cinemonitor.it

Basterebbe questa battuta per fare di "Maigret" un film da vedere appena esce nelle sale, giovedì 15 settembre, targato Adler Entertainment. "Ci sono casi da vino bianco, casi da Calvados, casi da birra. Questo è un caso da vino bianco" scandisce il famoso commissario, stavolta incarnato da un espanso Gérard Depardieu. Diciamo la verità: ciascuno conserva una sua propria idea di Maigret.

giovedì 1 settembre 2022
Alessandra De Luca
Ciak

Una mattina di marzo una ragazza viene trovata morta in Place Vintimille a Parigi. Indossa un abito da sera e una borsetta, ma mancano elementi per identificare il cadavere e nessuno sembra conoscerla o ricordarla. A indagare sul caso è il commissario Maigret che incontra una delinquente, stranamente somigliante alla vittima, un fatto che risveglia in lui il ricordo di un'altra scomparsa, più antica [...] Vai alla recensione »

mercoledì 31 agosto 2022
Andrea Porta
Cinequanon

Dopo il Poirot diretto ed interpretato da Kenneth Branagh (Assassinio sull'Orient Express e Assassinio sul Nilo), un altro importante commissario riappare sugli schermi del cinema: il film Maigret segna difatti il ritorno del celebre investigatore francese dopo molti anni di assenza dal grande schermo (l'ultimo film è datato 1967, con protagonista Gino Cervi).

lunedì 29 agosto 2022
Francesco Del Grosso
Cineclandestino

Patrice Leconte, Gerard Depardieu e il Commissario Jules Amédée François Maigret. Basta questo terzetto composto da pesi massimi della Settima Arte e della letteratura per scatenare un desiderio fortissimo di lanciarsi alla ricerca della sala più vicina per assistere al risultato del loro primo incontro sul grande schermo. Dal momento immediatamente successivo a quando è iniziata a circolare la notizia [...] Vai alla recensione »

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martedì 7 febbraio 2023
 

Un adattamento classico che può contare su tre grandi risorse portate in dote da altrettante figure maschili. Vai all'articolo »

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lunedì 12 settembre 2022
 

Patrice Leconte dirige un dramma tratto dal romanzo di Georges Simenon "Maigret e la giovane morta". Dal 15 settembre al cinema. Guarda la clip »

TRAILER
mercoledì 31 agosto 2022
 

Regia di Patrice Leconte. Un film con Gérard Depardieu, Jade Labeste, Mélanie Bernier, Aurore Clément, André Wilms. Da giovedì 15 settembre al cinema. Guarda il trailer »

TRAILER
venerdì 22 luglio 2022
 

Patrice Leconte dirige Gérard Depardieu nei panni del famoso commissario. Da giovedì 15 settembre al cinema. Guarda il trailer »

Jade Labeste nella parte di Betty
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