Mistero a Saint-Tropez

Film 2021 | Commedia, +13 89 min.

Titolo originaleMystère à Saint-Tropez
Anno2021
GenereCommedia,
ProduzioneFrancia
Durata89 minuti
Regia diNicolas Benamou
AttoriChristian Clavier, Benoît Poelvoorde, Thierry Lhermitte, Jérôme Commandeur Rossy De Palma, Virginie Hocq, Vincent Desagnat, Gérard Depardieu, Philypa Phoenix, Nicolas Briançon, Elisa Bachir Bey, Laurent D'Elia, Julien Jakout.
Uscitagiovedì 30 giugno 2022
DistribuzioneMedusa
RatingConsigli per la visione di bambini e ragazzi: +13
MYmonetro 2,29 su 14 recensioni tra critica, pubblico e dizionari.

Regia di Nicolas Benamou. Un film con Christian Clavier, Benoît Poelvoorde, Thierry Lhermitte, Jérôme Commandeur. Cast completo Titolo originale: Mystère à Saint-Tropez. Genere Commedia, - Francia, 2021, durata 89 minuti. Uscita cinema giovedì 30 giugno 2022 distribuito da Medusa. Consigli per la visione di bambini e ragazzi: +13 - MYmonetro 2,29 su 14 recensioni tra critica, pubblico e dizionari.

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Ultimo aggiornamento giovedì 30 giugno 2022

Una commedia esilarante con un goffo detective combinaguai in una villa lussuosissima. In Italia al Box Office Mistero a Saint-Tropez ha incassato 54,5 mila euro .

Consigliato nì!
2,29/5
MYMOVIES 2,50
CRITICA 2,07
PUBBLICO
CONSIGLIATO NÌ
Tra commedia e polar, Christian Clavier ripropone il suo repertorio comico con gag a ripetizione.
Recensione di Simone Emiliani
giovedì 30 giugno 2022
Recensione di Simone Emiliani
giovedì 30 giugno 2022

Saint-Tropez, agosto 1970. Come ogni anno, il miliardario Croissant e sua moglie Eliane invitano il meglio dello show-business nella loro sontuosa villa. Tra gli ospiti ci sono, tra gli altri, Carmen definita come "una specie di Jeanne Moreau spagnola", un produttore cinematografico, una giovane attrice promettente che aspetta la chiamata di Alain Delon, un famoso cantante, uno scultore e un regista greco. Il sabotaggio dell'auto della coppia però rovina il clima di festa. Così Claude, pensando di essere vittima di un attentato, contatta il suo amico Jacques Chirac, segretario di stato al Ministero delle Finanze, per indagare sul caso. I migliori poliziotti di Parigi però non sono disponibili e l'unico ispettore libero è Botta, a cui manca qualche settimana per andare in pensione. Arrogante e incompetente, cercherà di risolvere il caso con i suoi metodi fuori dal comune.

Incrocia la commedia e il polar, tra Claude Zidi-Philippe Noiret di Il Commissadro, il tenente Colombo apertamente citato soprattutto nella scena in cui Botta riunisce tutti gli ospiti della villa dicendogli che tra loro c'è il colpevole e soprattutto Blake Edwards.

I titoli di testa e la figura dell'ispettore goffo e imbranato, sono un diretto riferimento a Clouseau nella saga della Pantera Rosa. Le gag a ripetizione sui continui disastri nella villa e durante la festa richiamano invece la magnifica distruzione del set di Hollywood Party. Christian Clavier, ripropone il suo repertorio comico con consumato mestiere. L'attore è anche tra gli sceneggiatori insieme a Jean-Marie Poiré, il regista della trilogia di I visitatori che vedeva proprio Clavier come protagonista, nei panni dello scudiero di Goffredo di Montalcino, accanto a Jean Reno. Il primo film di quella saga, tra l'altro, aveva avuto un incredibile successo al botteghino.

Con Mistero a Saint-Tropez la commedia poliziesca francese cerca così di modernizzarsi con un look stile La belle époque nei colori della Francia dell'estate del 1970 e ripropone l'incrocio tra demenzialità e scorrettezza. Il film indovina qualche trovata come quella di Botta che, dopo essersi fumato casualmente dell'hashish nella sua pipa, danza come una marionetta impazzita non facendo prendere i cocktail agli invitati.

Ma è il metodo che è ripetitivo, al di là delle situazioni: il branzino caduto a terra, la torta rovinata, vassoi rovesciati, il furgoncino della Gendarmerie che non si muove più dalla strada. Solo le espressioni impassibili e allucinate di Benoît Poelvoorde e gli scatti rabbiosi di Gérard Depardieu riescono a volte a movimentare provvisoriamente un film che non è sicuramente noioso ma che non riesce ad essere dinamico come dovrebbe. Qualche gag funziona, altre invece vanno a vuoto. Non serve accumulare situazioni comiche per dare ritmo. A Mistero a Saint-Tropez ne sarebbero bastate la metà e potevano essere sviluppate in modo più articolato e meno sbrigativo. Il quadro d'epoca resta poi solo una pallida cornice.

Ci sono anche le ombre di Diabolik nella figura dell'uomo che si aggira con la tuta di gomma per sabotare la festa e forse ai suoi movimenti nell'ombra si doveva dare più spazio. L'accoppiata Clavier-Poiré, proprio a livello di scrittura, sembra così togliere ogni spazio d'azione alla regia di Nicolas Benamou. Il suo Babysitting è stato nel 2014 una ventata d'aria fresca per la commedia francese. Con Mistero a Saint-Tropez è tornata invece indietro nel tempo.

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PUBBLICO
RECENSIONI DALLA PARTE DEL PUBBLICO
giovedì 7 luglio 2022
Giovanni_B_southern

Stile vecchio stampo. Si ride e ci si diverte. Se ci si vuole rilassare un pò è conisgliatissimo!!!!

mercoledì 6 luglio 2022
Giovanni_B_southern

Puro divertimento. Vecchio stile. Non si sbaglia mai. Divertentissimo

FOCUS
FOCUS
giovedì 30 giugno 2022
Giovanni Bogani

Se avete visto e amato gli agenti 0S117 interpretati da Jean Dujardin, se vi piace il sapore vintage dei film con Louis de Funès della fine degli anni ’60, inizio anni ’70, allora questo film è per voi. Un concentrato di attori di area franco-belga, costumi anni ’70 e auto d’epoca come se piovesse, colori sfacciati, come se il film fosse stato dipinto da un bambino, e accadimenti sfacciati, come se il film fosse stato pensato da un bambino.

Invece deve averlo pensato soprattutto Christian Clavier, che noi conosciamo per Asterix e per I visitatori. Che qui produce e scrive il film, e raccoglie attorno a sé un cast sontuoso di fuoriclasse della commedia: dal belga Benoit Poelvoorde, che nel 2015 era un Dio sadico e disperato, in Dio esiste e vive a Bruxelles, a Gérard Depardieu, ovvero il Dio extralarge del cinema francese.

Clavier si ritaglia il ruolo di un poliziotto con baffi, cappello e pipa, palesemente un Maigret al contrario: pasticcione, ciarliero, invadente, tutto quello che il personaggio dei romanzi di Simenon non era, non è stato mai. Il peggiore degli ispettori possibili. Poelvoorde è un miliardario tradito dalla moglie, Depardieu il capo della polizia, e Rossy De Palma, l’attrice dal volto picassiano, feticcio di Almodovar fin da Donne sull’orlo di una crisi di nervi, è nel film un’attrice famosa, “come Jeanne Moreau, ma meglio” ospite della villa a Saint Tropez. A proposito, poteva mancare la canzone di Peppino Di Capri? No. La troviamo subito, prima ancora dei titoli di testa.

E poi c’è un’auto, naturalmente un’auto sportiva, che viene sabotata, e rischia di mandare all’altro mondo chi la sta guidando. Un’uscita di strada spettacolare, l’auto che finisce in un campo da golf, l’inchiesta che inizia.

Ecco gli ingredienti del film. Sono sufficienti a costruire una storia avvincente? Diciamo che, se ci aspettiamo un giallo dagli snodi narrativi perfetti, abbiamo sbagliato film. L’indagine dell’ispettore interpretato da Clavier è senza una direzione, senza un filo logico, ispirata al nonsense più puro. Se ricorda qualcosa, vengono in mente i film densi di assurdo di Jacques Tati. E forse Clavier ci ha pensato, costruendo il suo ispettore Boulin, cataclisma ambulante.

È bella la ricostruzione di quelli che potremmo chiamare “gli anni Bardot”: l’attrice francese amava rifugiarsi a Saint Tropez, e magari in tanti ci siamo chiesti: ma come saranno stati quegli anni, quei kimono, quelle piscine, quelle cene? Come sarà stato vivere quegli anni e quel lusso? Beh, un po’ di tutto questo ce lo portiamo a casa.

Ciò in cui piace affondare è poi la ricostruzione fumettistica di un mondo: le divise dei poliziotti, una vecchia Simca – ci eravamo dimenticati quanto anche le automobili degli anni ’70 potessero essere brutte – o i vestiti di seta stampati, con fantasie geometriche inconfondibili. Il resto è comicità slapstick, quella del cinema muto degli anni ’10 e ’20. L’olio del motore di un’auto che si rovescia sull’ispettore e sui suoi vestiti, lui che vomita su quelli di Poelvoorde, un vassoio di cocktail che gli cade dalle mani; e ancora, l’ispettore che cade in un tombino, un rastrello che gli si conficca nel fondoschiena, un sontuoso pesce arrosto che scivola, affogato nell’olio d’oliva, sul vestito immacolato di uno degli ospiti.

Uno slalom fra le gag, legate insieme dai pantaloni a zampa, dalle acconciature afro, dai telefoni rosso fiammante, da tutto quello che fa anni ’70. Clavier recita sempre un po’ sopra le righe: più misurati di lui Benoit Poelvoorde e Gérard Depardieu, che si presta al gioco, sapendo che non si tratta della Corazzata Potemkin o di un film di Dreyer.

Insieme a Clavier e Jean-Marie Poiré, l’autore di Les visiteurs, c’è fra gli sceneggiatori Jean-François Halin, al quale si devono i due OSS117 di Hazanavicius. Insieme gli autori hanno scelto, consapevolmente, l’ingenuità degli anni in cui il cinema viveva la sua adolescenza.

E a proposito di Louis de Funès, che ci era venuto in mente all’inizio: beh, scopriamo con un certo stupore che il suo primo successo lo vedeva proprio nel ruolo di un poliziotto, e che il film si chiamava Le gendarme de Saint-Tropez, in italiano Una ragazza a Saint-Tropez. Il film lanciò il personaggio del poliziotto pasticcione, conservatore e ingenuo che de Funès interpretò in altre cinque occasioni.

STAMPA
RECENSIONI DELLA CRITICA
giovedì 7 luglio 2022
Valerio Caprara
Il Mattino

Aria condizionata e voglia di non pensare a niente costituiscono il motivo per scegliere "Mistero a Saint-Tropez", commedia demenziale d'oltralpe concepita e realizzata in omaggio alle serie della Pantera rosa e l'ispettore Clouseau dell'irresistibile Sellers. Persino l'ambientazione è vintage perché s'immagina che nell'estate 1970 della Costa azzurra all'apice della leggenda il produttore di birra [...] Vai alla recensione »

sabato 2 luglio 2022
Mariarosa Mancuso
Il Foglio

Dopo tanti film italiani per cui non troviamo altro aggettivo che "inesistenti", un brutto film francese è quel che ci vuole per rinvigorire i botteghini colpiti anche loro dalla siccità. Un tuffo all'indietro negli anni 70, con Peppino di Capri che canta il suo "Twist a Saint Tropez". Villa da miliardari, macchine da miliardari, divi del cinema e attricette di belle speranze nell'elenco degli ospiti, [...] Vai alla recensione »

venerdì 1 luglio 2022
Lucie Vidal
La Voix du Nord

Una trama che ricorda una partita a Cluedo, un cast di lusso, personaggi brillanti. Mistero a Saint-Tropez ha tutti gli elementi per catturare il pubblico estivo. Nella Costa Azzurra degli anni settanta, il miliardario Claude Tranchant (Benoit Poelvoorde), convinto di essere stato vittima di un attentato, si rivolge al suo amico ministro Jacques Chirac perché gli metta a disposizIone il miglior poliziotto [...] Vai alla recensione »

venerdì 1 luglio 2022
Alessandro De Simone
Ciak

Francia, 1970. Il miliardario Croissant e la moglie Eliane organizzano come ogni anno nella loro sontuosa villa in Costa Azzurra una festa, evento per eccellenza per il jet set. Ma qualcuno ha preso di mira la coppia e Croissant, convinto di essere vittima di un attentato, si rivolge all'amico ministro Jacques Chirac per chiedergli che sia il migliore poliziotto di Parigi a indagare sul caso.

giovedì 30 giugno 2022
Alice Sforza
Il Giornale

Il vero mistero non è quello raccontato dal film, ma come possano concepire simili sceneggiature cretine. E poi ci si lamenta se la gente diserta le sale. Estate 70, Claude e la moglie organizzano, in villa, una festa. Però, un attentato alla macchina di lei, manda tutti nel caos. Viene mandato ad indagare il commissario Boullin, emerito pasticcione.

giovedì 30 giugno 2022
Marì Alberione
Duels.it

Il prologo sulle inequivocabili note di Saint Tropez Twist di Peppino Di Capri ci introduce al luogo di vacanza da vip per eccellenza in Costa Azzurra negli anni 70. E proprio nell'agosto 1970 è ambientata la vicenda: il miliardario Claude Tranchant (Benoît Poevoorde diventato nella versione italiana Claude Croissant, da cui il nomignolo con cui lo apostrofa la moglie "cornetto") e la moglie Eliane [...] Vai alla recensione »

giovedì 30 giugno 2022
Michele Anselmi
Cinemonitor.it

Pensavo che non si facessero più film così sgangherati, invece mi sbagliavo. Distribuito da I Wonder Pictures e Medusa, esce oggi, giovedì 30 giugno, "Mistero a Saint-Tropez". Lo firma un regista francese 43enne, Nicolas Benamou, e vedo che la storia è stata scritta a otto mani, un po' come succedeva ai tempi dei "cine-panettoni" nostrani. Troppe teste al lavoro.

giovedì 30 giugno 2022
Matteo Di Maria
Sentieri Selvaggi

Mistero a Saint-Tropez è una commedia diretta da Nicolas Benamou, regista di Una famiglia senza freni del 2016 e co-regista di Babysytting del 2014. Christian Clavier, attore e autore della sceneggiatura, l'ha scritta con Jean-François Halin, autore della trilogia di commedie di spionaggio Agente Speciale 117 (Missione Cairo del 2006, Missione Rio del 2009, Allerta rossa in Africa nera del 2021) dirette [...] Vai alla recensione »

mercoledì 29 giugno 2022
Giuseppe Vomero
Close-up

Musica leggera, mare a perdita d'occhio, orizzonte di cielo infinito. La località balneare più alla moda del momento. Dall'alto una villa immersa nel verde. Due piscine. Una vasca idro-massaggio all'aperto. Terrazze. Lusso sfrenato. Servitù. Cagnolini minuscoli con ciuffetto raccolto in un fermaglio col fiocco. L'ostentazione del bel vivere, del godimento a tutti i costi, soldi e champagne la formula [...] Vai alla recensione »

martedì 28 giugno 2022
Marco Minniti
Asbury Movies

Arriva in sala in apertura della stagione estiva - e a circa un anno dalla sua distribuzione originale in terra francese - questo Mistero a Saint-Tropez, nuova commedia mistery diretta da Nicolas Benamou. Una scelta distributiva che rispecchia in qualche modo il carattere "stagionale" del film di Benamou (al suo attivo la commedia del 2014 Babysitting, e il suo sequel dell'anno successivo); un soggetto [...] Vai alla recensione »

martedì 28 giugno 2022
Emiliano Morreale
La Repubblica

Uscita estiva abbastanza misteriosa, questa farsa francese vorrebbe forse inserirsi nella scia dei film di Agente speciale 117 al servizio della repubblica diretti da Michel Hazanavicius (che però da noi sono andati molto male). Anche qui un ambiente d'epoca (siamo nel 1970 in Costa azzurra), in una parodia del giallo con un ispettore (Christian Clavier) che è una specie di Maigret posseduto dall'anima [...] Vai alla recensione »

venerdì 24 giugno 2022
Massimo Brigandì
Cineclandestino

E' l'estate del 1970. Tra le lussuose ed esclusive ville di Saint Tropez qualcuno sta cercando di uccidere la baronessa Éliane Tranchant (Virginie Hocq). Le vengono manomessi i freni della sua vettura sportiva, ma solo per puro caso alla guida si mette l'amico di famiglia Jacquot (Nicolas Briançon). E' lui dunque ad avere inevitabilmente l'incidente (per fortuna non mortale) che spinge il barone Claude [...] Vai alla recensione »

mercoledì 1 giugno 2022
Alessandra De Luca
Ciak

Francia, 1970. Il miliardario Croissant e la moglie Eliane organizzano come ogni anno nella loro sontuosa villa in Costa Azzurra una festa, evento per eccellenza per il jet set. Ma qualcuno ha preso di mira la coppia e Croissant, convinto di essere vittima di un attentato, si rivolge all'amico ministro Jacques Chirac per chiedergli che sia il migliore poliziotto di Parigi a indagare sul caso.

NEWS
VIDEO
venerdì 24 giugno 2022
 

Una commedia esilarante con un goffo detective combinaguai in una villa lussuosissima. Dal 30 giugno al cinema. Guarda la clip »

TRAILER
venerdì 10 giugno 2022
 

Una commedia poliziesca tutta da ridere con Christian Clavier nel ruolo dell'improbabile Commissario Botta. Da giovedì 30 giugno al cinema. Guarda il trailer »

NEWS
venerdì 6 maggio 2022
 

Un super cast per la nuova commedia francese di Nicolas Benamou. Vai all'articolo »

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