Titolo originale | Bienvenue chez les Ch'tis |
Anno | 2007 |
Genere | Commedia, |
Produzione | Francia |
Durata | 106 minuti |
Regia di | Dany Boon |
Attori | Kad Merad, Dany Boon, Zoé Félix, Philippe Duquesne, Line Renaud, Michel Galabru Anne Marivin, Guy Lecluyse, Patrick Bosso, Zinedine Soualem, Jérôme Commandeur, Stéphane Freiss. |
Uscita | venerdì 31 ottobre 2008 |
Distribuzione | Medusa |
MYmonetro | 2,97 su 10 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento giovedì 30 marzo 2017
Julie vive in una graziosa cittadina nel Sud della Francia, ma soffre di depressione. Philippe, il marito, funzionario delle poste, per farla finita cerca il trasferimento sulla riviera francese, ma viene mandato in un villaggio del nord. In Italia al Box Office Giù al nord ha incassato 3,1 milioni di euro .
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CONSIGLIATO SÌ
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Philippe è direttore di un ufficio postale in Provenza. Obbligato al trasferimento tenta di farsi mandare in Costa Azzurra e, per ottenere l'assegnazione, inscena un trucco che viene scoperto. A questo punto potrebbe temere il licenziamento. Invece gli accade...di peggio. Viene destinato all'ufficio postale di Bergues nel Nord-Pas de Calais. Non c'è nessuno che non lo compatisca, perfino un agente della polizia stradale lo commisera quando viene a conoscenza della sua meta. La moglie, caduta praticamente in depressione alla notizia, non lo segue.
Giunto a destinazione tutto sembra così come era stato narrato. I locali parlano un dialetto pressoché incomprensibile, il cibo non è allettante e l'appartamento dove dovrebbe andare a vivere è privo di mobilio. Ma ben presto le cose cambiano. Philippe, grazie all'umanità del postino Antoine e dei colleghi dell'ufficio scoprirà che si può vivere (e vivere bene) anche al Nord ma come farlo capire a sua moglie?
Successo travolgente al box office francese questo film di Daniel Boom (che il pubblico italiano ha imparato a conoscere grazie a Il mio migliore amicodi Patrice Leconte). Un successo quasi inatteso perché il tema non era dei più semplici: il pregiudizio e, soprattutto, un pregiudizio legato a una regione della Francia. Il Nord sopra Parigi (l'area di Lille) è considerato dai francesi un luogo buio, dove fa freddo e piove sempre abitato da gente rude, poco socievole e dai gusti strani. Per di più parlano un dialetto-lingua detto Ch'timi perché in quell'idioma la 's' francese suona 'ch' e il 'toi' e 'moi' diventano 'ti' e 'mi'. Kad Merad nel ruolo di Philippe riesce a rendere perfettamente il disagio di chi parte con addosso il fardello del pregiudizio verso una destinazione in cui dovrà permanere per un non breve periodo. I primi incontri non faranno che rafforzare la prima impressione ma non si tratta che della facciata. La comprensione è possibile e si sviluppa grazie alle piccole situazioni quotidiane e ad un pizzico di commedia con qualche tratto di surreale (vedi la consegna a domicilio della posta con progressiva ubriacatura dovuta agli utenti ospitali).
Quello che alla commedia italiana riesce sempre più difficile fare sembra invece ancora possibile in Francia: coniugare il divertimento con l'umanità e con un messaggio non declamato e non didascalico. È ancora possibile conoscersi e comprendersi nonostante la sedimentazione di stereotipi. È sufficiente provare ad andare oltre, provare a capirsi. Magari anche arredando, con mobili presi qua e là, un appartamento e mangiando in piazza le frites. Boom, che è del Nord, da tempo attendeva il momento di poter lavorare su questi temi. C'è riuscito e il pubblico francese gliene ha dato calorosamente atto. Cosa accadrà da noi? Il glorioso doppiaggio italiano è chiamato al miracolo.
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Ottima commedia francese incentrata sui pregiudizi e gli stereotipi che regnano in Francia nei confronti degli Ch'ti, gli abitanti del Nord. Il buon Merad, scoraggiato e imbottito, si trasferisce a Bergues, un piccolo paese presso Calais, ma anzichè trovarsi davanti a minatori rozzi e ignoranti si farà presto conquistare dall'ospitalità e dalla simpatia degli autoctoni. [...] Vai alla recensione »
Film che ha frantumato ogni record d'incasso in Francia ed è anche quello che ha ispirato (è stato letteralmente copiato a voler essere onesti) il nostro "Benvenuti al Sud". E' una commedia deliziosamente francese, che si muove agilmente tra equivoci e bugie amorose, condensando e ingrandendo a dismisura pregiudizi e stereotipi proprio per volerli ribaltare.
Il film presenta la vicenda di un direttore postale, Plilippe Ambrams, che dalla Provenza fa domanda di trasferimento. Inscena una storia per andare sulla Costa Azzurra. Ottiene il cambiamento di sede che è però al nord della Francia, vicino a Calais, dove non si parla un francese come quello di Parigi e le persone sono considerate molto rozze. La moglie dell'uomo, avvilita, preferisce restare a casa [...] Vai alla recensione »
Decisamente valido, questo" Bienvenue chez les Ch'Tis"(Dany Boon , anche autore di soggetto-da solo-e dello screenplay con Alexandre Charlot e Frank Magnier, 20o8), che parla di un dirigente delle poste in Provenza, che, per vari motivi, deve trasferirsi a Bergues, presso Lilla. I suoi pregiudizi verso il Nord francese, considerato freddo, inospitale(da qui anche il titolo, che [...] Vai alla recensione »
"Chez les Ch'tis"(Dany Boon, anche autore di soggetto e sceneggiatura, in collaborazione con due coautori, Franck Magnier e Alexandre Charlot,2008)è veramente, ormai, un classico comico irresistibile, dove la parola, tra "langue"(lingua ufficiale, colta, per semplificare) e "parole"(lingua gergale, dialetto compreso) ha un ruolo trainante, ma anche mimica [...] Vai alla recensione »
Giù AL NORD (FR, 2008) diretto da DANY BOON. Interpretato da KAD MERAD, DANY BOON, ZOé FéLIX, ANNE MARVIN, MICHEL GALABRU Nel tentativo di placare il nervosismo della moglie Julie, da cui ha avuto il figlioletto Raphael, il direttore di un ufficio postale a Salon-en-Provence Philippe Abrams tenta di farsi affibbiare una promozione, ma numerosi disabili gli passano davanti. Vai alla recensione »
Philipphe e Julie sono una coppia che vive nel sud della Francia. Hanno un figlio piccolo e il loro rapporto vive una fase di crisi. Hanno individuato nel cambiare posto, nel trasferirsi nella costa al sud la soluzione che potrebbe risolvere tutti i loro guai. Philipphe è direttore di un ufficio postale e tenta in tutti i modi di ottenere il trasferimento, ricorrendo ad un trucco che viene scoperto. [...] Vai alla recensione »
BIENVENUE CHEZ LE CH’TIS Bienvenue chez le Ch’tis è piaciuto senza far gridare al miracolo in Italia. “Carino, sì però…” è stata la generica reticenza dietro cui si è nascosta la critica ufficiale. Si tratta della consueta puzza sotto il naso davanti ad una commedia? Forse sì.
Philippe Ambrams, è direttore in un ufficio postale in Provenza; la promessa fatta alla moglie Julie di ottenere il trasferimento in Costa Azzurra si trasformerà in un boomerang perché viziata da dichiarazioni false; porterà solo ad un trasferimento punitivo, al Nord, ufficio di Bergues, nel Nord -Pas De Calais, regione ai confini [...] Vai alla recensione »
è un gioiellino questo film. Non si ride fino alle lacrime ma comunque lo si fa parecchio. Il cast è davvero eccezionale. Una delle migliori commedie che ho visto quest'anno... VOTO: 8
ALLEGRO, LEGGERO E BEN RECITATO . NON AMO LA CINEMATOGRAFIA FRANCESE E IL LORO SENSO DELL'HUMOR, MA QUESTO FILM MI E' PIACIUTO. BEN GIOCATO SUL CONTINUO FILO DELL'EQUIVOCO PER LE SOTTILI DIFFERENZE DIALETTALI E BEN SVILUPPATO IL DIFFICILE RAPPORTO CONIUGALE DI UN UOMO COMUNE. IL RISULTATO SONO DUE ORE DI LEGGEREZZA E SORRISI A TALVOLTA SI TRASFORMANO IN GUSTOSA RISATA.
Film simpatico e semplice, che riesce a strappare più di qualche risata. Molto bravi gli attori.... Da vedere senza aspettarsi molto....
Stupenda commedia "alla francese"...delicata (si ride tanto..ma commuove anche..), bella, fresca... Diretta e recitata benissimo: 5 stelle anche al sempre superlativo doppiaggio italiano...!!!
Ottima commedia, divertentissima! Mi è piaciuta sotto tutti i punti di vista. Assolutamente da vedere!!!
Gustosa commedia francese. E' stato erroneamente pubblicizzato come un film comico dai provini, ma non e' cosi'. E' una simpatica commedia, pungente, purtroppo sottotono la prima parte, ma piu' divertente la seconda, con un ottimo finale prima esilarante e poi commovente. Promosso.
giù al nord,che ha ispirato il film italiano "benvenuti al sud"è un film dalla trama semplice...solo che ci si piega in due dal ridere!!!un ottimo dany boon fà un altrettanto ottimo film francese,con ottimebattute e ritmo fresco,una commedia che vuole diffondere un messaggio anti pregiudizio in maniera divertente,e che ci riesce benissimo grazie a un sacco di scene e [...] Vai alla recensione »
Giudizio personale: i francesi, in Europa e forse anche più in là, sono i più abili con la commedia. Sono dotati di una capacità oramai estinta, il far ridere senza essere volgari, il far riflettere con un sorriso, tutto con un eleganze ed una finezza molto sagaci e infinitamente apprezzabili. Sì, perchè di questi tempi, una commedia come Giù al Nord [...] Vai alla recensione »
Al contrario dello scopiazzato (e mal fatto) italiano, il francese è molto carino e ben recitato.
E' vero, non si riderà fino alle lacrime, ma il film lo definirei un bel gioiello del cinema francese. Divertente al punto giusto, profondo altrettanto e piacevole. Danny Boon si conferma ad ottimi livelli e anche Kad Merad in questo film pare a trovarsi a proprio agio. Il bello è che non c'è una parte noiosa, è tutto bello dall'inizio alla fine. Da vedere.
Commedia piacevole, divertente, che ben ironizza sulle differenze e gli stereotipi tra Nord e Sud esistenti in quasi tutti i Paesi
Una commedia intelligente e confezionata bene, che si lascia guardare, garantendo risate e riflessioni. Ironia sottile che centra il bersaglio. Fantastico Kad Merad, senza di lui il film non avrebbe avuto lo stesso peso.
I pregiudizi in Italia ci sono dal Nord verso il Sud e viceversa ; ma particolarmente sentiti sono quelli del Nord verso il Sud ; ma non dimentichiamo che l'Europa vede l' Italia come il suo Sud e con pregiudizi l'Inghilterra vede l'Europa che è il suo Sud ; che il nostra Sud vede con pregiudizio i Nord Africani.
In un genere "commedia-comico" dove solo la volgarità è ultimamente di moda soprattutto nel cinema italiano, Giù al Nord è una mosca bianca, perchè fa ridere, è simpatico e lo fa con genuinità e sobrietà. Ho visto il film una settimana fa e devo dire che è stata veramente una bella serata trascorsa in compagnia e questa commedia [...] Vai alla recensione »
Film certamente consigliato: molto gradevole in ogni suo aspetto, dai personaggi che lo interpretano alle musiche di sottofondo.
Ottima commedia,che ha il merito di mantenere ciò che ci si aspetta da un film leggero:fa ridere. Ma gli dò una stella in più perchè riesce a far riflettere,sui luoghi comuni e le barriere spesso solo mentali che a volte sono un limite per i sentimenti. Mi piace il modo in cui è messa in risalto l'amicizia...
Questi francesi sono proprio bravi ... un altro film ben riuscito ... uno spaccato della Francia e dei francesi veramente divertente. I protagonisti poi sono davvero bravi. Interpretazioni da vita reale. Ridere è d'obbligo. Da rivedere più volte altrimenti so rischia di perdere i dettagli.
Questi francesi sono proprio bravi ... un altro film ben riuscito ... uno spaccato della Francia e dei francesi veramente divertente. I protagonisti poi sono davvero bravi. Interpretazioni da vita reale. Ridere è d'obbligo. Da rivedere più volte altrimenti so rischia di perdere i dettagli.
Questi francesi sono proprio bravi ... un altro film ben riuscito ... uno spaccato della Francia e dei francesi veramente divertente. I protagonisti poi sono davvero bravi. Interpretazioni da vita reale. Ridere è d'obbligo. Da rivedere più volte altrimenti so rischia di perdere i dettagli.
Questi francesi sono proprio bravi ... un altro film ben riuscito ... uno spaccato della Francia e dei francesi veramente divertente. I protagonisti poi sono davvero bravi. Interpretazioni da vita reale. Ridere è d'obbligo. Da rivedere più volte altrimenti so rischia di perdere i dettagli.
sarà perchè sono italiano e non capisco bene le finezze francesi! :)
Questa volta neanche i doppiatori italiani hanno potuto fare il miracolo, il cinema francese salvo rare eccezioni è inguardabile, e "giù al nord" fa diventare la commedia italiana: brillante e sublime nel suo remake, in francia, "giù al nord" ha battuto il record d'incassi per un film francese...mah! Saluti.
non ha importanza se è francese e se la commedia italiana oggi sia peggiore, ma questo film anche se facesse ridere i francesi perché ne capivano il significato ironico linguistico è completamente insulso. Scritto senza fanatasia, completamente scontato...se volevano combattere i pregiudizi li hanno invece rafforzati: la commedia non la sa fare più nessuno!
beh...sicuramente non rispecchia le aspettative!un film che in potenza potrebbe far ridere...ma che mancando, di quello che i francesi chiamano "esprit",non rende molto...ad influire negativamente è anche il doppiaggio che ci priva dei pochi attimi esilaranti che hanno fatto ridere il pubblico francese!..l'idea di combattere con la comicità il pregiudizio è sicuramente carina ma non poi così originale!...il [...] Vai alla recensione »
si ride fino alle lacrime??? mah..io ho riso in unica scena quando lui si alza dalla sedia a rotelle che poi fa una faccia che farebbe ridere anche il demonio! del resto i francesi avranno uno senso dell humor sviluppatissimo al contrario del mio..cmq un film carino da vedere se si ha tempo..
Decisamente inferiore al corrispondente film italiano (Benvenuti al sud, intendo), sia per il ritmo che per il ridicolo accento affibiato dal doppiaggio. A dire il vero non mi ha strappato nemmeno una risata. Peccato, Danny, alla prossima!
un film veramente penoso la trama è una cavolata e non fa ridere cosa che hanno puntato tutto su quello!! da parer mio non consigliato!!!
Il cinema francese non aveva mai esplorato le differenze (e i cliché) dei nordisti e sudisti del paese. Non solo. Sono pochi i film francesi ambientati al nord che non calcano la mano mostrando uno scenario deprimente e cupo. A colmare questa lacuna arriva Giù al nord, una commedia tutta da ridere che sfrutta i luoghi comuni per far riflettere su quanto siano fuori luogo. Presentato a inizio luglio come fiore all'occhiello della stagione 2008-2009 della Medusa, il film di Dany Boon ha già battuto il record di Titanic raggiungendo quota 140 milioni di euro con oltre ventuno milioni di spettatori. [...]
Assai indovinato (e non capita spesso) il titolo italiano di Bienvenue chez les Ch'tis, la commedia che in Francia ha battuto ogni record assoluto di incassi per un totale di quasi 25 milioni di spettatori, relegando al secondo posto perfino Titanic. In sé paradossale, l'espressione Giù al Nord gioca infatti sul ribaltamento del cliché settentrione ricco e civile-meridione povero e arretrato, che è [...] Vai alla recensione »
L'inizio è esilarante. Trasferito d'imperio fra le nebbie dell'estremo Nord, dopo essersi visto smontare una serie di espedienti che neanche in Italia, il funzionario delle poste francesi Kad Merad sprofonda nell'orrore. Il Nord del Pas de Calais? L'inferno! Una terra maledetta, corrosa dalle pioggie e da un idioma molesto: lo ch'ti, una specie di zeppola che altera suono e senso.
In patria sono andati a vederlo in massa e al box office ha fatto meglio di «Titanic». La prova più difficile, però, «Giù al Nord» («Bienvenue chez les Ch'tis») sta per affrontarla solo ora per due inoppugnabili ragioni: il cinema francese di cassetta quasi mai concede la replica in Italia e lo spunto vincente si basa tutto sul dialetto parlato nel Nord-Pas-de-Calais.
Dialogo tra un lavoratore e il suo principale. «No, non ti hanno licenziato, peggio». «Come peggio?!» «Sì, ti hanno trasferito… su al Nord». «Al Nord?! Tipo Lione?» «No no, non Lione, più su». «Non Parigi spero…!!» «No no, più su, più su…». Questo capita al povero Philippe, “dislocato” più su, nel Nord-Pas-de-Calais dove parlano il piccardo, che pronuncia la “c” (foneticamente come la nostra “s”) “ch”, [...] Vai alla recensione »
Francia, o dolce. La commedia si trova a casa sua, al di là delle Alpi, e il pubblico locale sa come premiarla alla grande (quando vale). Giù al Nord, di Dany Boon,rientra in pieno nella categoria: tanta simpatia, un sacco di gag, interpreti che strappano il sorriso. E successo record al botteghino francese. In realtà non si ride soltanto, seguendo le peripezie di Philippe, direttore di un ufficio [...] Vai alla recensione »
Ultimamente ci sono stati moltissimi film da prendere in considerazione per una recensione. Mi limito a ricordare “In Bruges” di Martin Mc Donagh, curioso thriller irlandese ambientato nella famosa città fiamminga chiamata “La Venezia del Nord” e nota nel mondo con la versione francese del nome, appunto Bruges, mentre da anni i belgi neerlandesi preferiscono usare l’equivalente fiammingo Brugge.
Per farsi trasferire nell'adorato sud, a crogiolarsi nel tepore del Mediterraneo, il direttore di un ufficio postale francese si finge sulla sedia a rotelle. Scoperto a causa di uno svarione degno di Fantozzi, è spedito per punizione all'estremo nord. Sua moglie (mai contenta) si rifiuta di seguirlo in «una terra barbara e gelata, popolata da gente rozza, con la temperatura stabile a –40°», così il [...] Vai alla recensione »
Chi tornava dalla Francia raccontava di aver visto un film straordinariamente divertente, Bienvenue chez les Ch'tis e ancora rideva mesi dopo ricordando le battute e i giochi di parole. Si tratta del più grande successo francese al botteghino di tutti i tempi, venti milioni di euro e il film è arrivato anche in Italia, tradotto come Giù al nord (proprio come lo spettacolo di Antonio Albanese, Enzo [...] Vai alla recensione »
Riuscirà quest'anno il cinema francese a incassare da noi più del solito 1 o 2 per cento, grazie a Giù al nord ? Questa commedia sui pregiudizi regionali piacerà più del Favoloso mondo di Amélie Poulain, ultimo film francese - esclusi gli atroci Astérix - di vasta eco italiana? Di certo la prima mezz'ora offre motivi per sorridere e uno (il controllo della polizia stradale per eccesso di… lentezza) [...] Vai alla recensione »