Una storia d'amore cinematografica piena di speranza unita a un'emozionante avventura epica che segue il viaggio di un uomo verso la redenzione. Espandi ▽
Le vicende di un fuggitivo di nome Lin Ford (Charlie Hunnam) che cerca di far perdere le sue tracce nella vibrante e caotica Bombay degli anni Ottanta. Da solo in una città sconosciuta, Lin lotta per sfuggire ai problemi da cui sta scappando in questo nuovo luogo. Dopo essersi innamorato di una donna enigmatica e intrigante di nome Karla, Lin deve scegliere tra la libertà o l'amore e le complicazioni che ne derivano. Recensione ❯
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Un supernatural mystery drama che si focalizzerà sugli anni trascorsi da Mercoledì Addams come studentessa alla Nevermore Academy. Espandi ▽
Mercoledì Addams è una studentessa del liceo dal carattere molto particolare. Ne è la prova il fatto che è molto meglio che nessuno si avvicini al fratello Pugsley, perché per difenderlo è capace di adottare soluzioni alquanto estreme. Proprio una di queste porterà i genitori, Morticia e Gomez, a iscriverla alla Nevermore Academy, scuola privata in cui hanno studiato loro stessi durante l'adolescenza. Inizialmente ostile, presto Mercoledì si trova a proprio agio, imparando a padroneggiare i suoi poteri psichici per sventare una serie di omicidi che colpiscono la cittadina che ospita la scuola...
Ecco il teen ed ecco il mistero con una protagonista femminile forte e irriverente, e dal mix di questi elementi non può che fuoriuscire un prodotto molto simile a tutti gli altri e quindi più che prevedibile nei suoi snodi narrativi, con una conseguente e drammatica perdita di suspense.
Jenna Ortega è la vera forza di questa serie tv, perché la giovanissima attrice, classe 2002, restituisce un'ottima Mercoledì, divertente e inedita, animata da una giusta dose di ironia, cinismo e furia vendicativa. Recensione ❯
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Per Anna ogni giorno è uguale all'altro. Quando un uomo e sua figlia si trasferiscono dall'altra parte della strada, Anna inizia a credere di poter cambiare la propria vita. Espandi ▽
Fin dalla trama, questa miniserie Netflix, prodotta da Will Ferrell (direttamente dal Saturday Night Live) lascia il lettore in uno stato di confusione. È forse questo il carattere più distintivo di La donna nella casa di fronte alla ragazza dalla finestra, titolo che a molti farà venire in mente una domanda catartica: "come prego?". Ma qui sta la genialità della miniserie: il lungo titolo fa riferimento, nella storia, a un romanzo giallo che la protagonista sta leggendo, permettendo di individuare così un percorso metanarrativo che, a un occhio attento, risulterà anche dalla raffinatissima mescolanza di generi che la serie di Ferrell realizza. La donna nella casa di fronte alla ragazza dalla finestra disarticola il rapporto tra narratore e spettatore, con un racconto che non può né essere definito assurdo né verosimile. La miniserie mette costantemente lo spettatore in difficoltà, facendo sorgere domande desuete nel cinema e nella serialità: “ma come?”, “sul serio?”, “ma cosa sto guardando?” ed è proprio questa la geniale, e sottile, caratteristica che trasforma la parodia in un piacevole esercizio stilistico. Recensione ❯
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Produce la Amblin di Spielberg. Un adattamento della saga videoludica omonima, uno dei prodotti più di successo dell'ultimo decennio. Espandi ▽
Nel 26esimo secolo l'umanità ha conquistato lo spazio, colonizzando nuovi pianeti, ma ha incontrato anche un nuovo nemico: il Covenant, un'alleanza di razze aliene, unite in nome di una religione. Cercano di realizzare una misteriosa profezia e per farlo si affidano a una umana, la benedetta Makee, cresciuta tra loro e capace di entrare in sintonia con misteriosi artefatti. Tra gli umani, la dottoressa Halsey ha sviluppato una squadra di supersoldati, gli spartani, guidata da John-117, detto anche Master Chief. Ignaro del proprio passato, l'uomo è come Makee capace di entrare in sintonia con gli artefatti alieni. Per studiare questa connessione, ma pure per prenderne il controllo, Halsey installa in lui l'intelligenza artificiale Cortana.
La serie tratta da uno dei più grandi successi videoludici non è all'altezza delle aspettative, né dal punto di vista produttivo né, soprattutto, da quello narrativo.
Nonostante una produzione iniziata molti anni fa e supervisionata nientemeno che da Steven Spielberg con il suo studio Amblin Television, Halo è vittima di idee poco ispirate, di un manicheismo fuori tempo massimo e di effetti speciali che si fanno via via più inadeguati. Recensione ❯
[2022 - in corso] - Stagioni: 2. Episodi: 17. Serie a lunga narrazione
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Il fumetto di Neil Gaiman arriva sullo schermo in una versione più prosaica, ripulita di vere inquietudini e senza guizzi nella messa in scena. Fantasy, USA2022.
L'opera di Neil Gaiman approda alla serialità. Espandi ▽
Il fantasy metafisico di Neil Gaiman arriva finalmente sullo schermo, in una versione però troppo pulitina per restituire il fascino oscuro e visionario dell'opera di culto originale. Se i progetti di trasposizione cinematografica non potevano che essere destinati al fallimento di fronte a un materiale tanto vasto e complesso, nell'era post-Trono di Spade le saghe fantasy trovano in Tv terreno fertile. In questo caso ne è venuta una trasposizione molto fedele nella struttura della storia, con dialoghi che arrivano direttamente dai baloon di Gaiman. Il tutto è poi aggiornato a una rappresentazione più inclusiva del mondo queer, delle minoranze etniche e del femminile. La scelta di rendere la serie meno horror è stata intenzionale, ma non vincente: il risultato è una versione più prosaica di Sandman, ripulita di vere inquietudini e senza guizzi nella messa in scena. Recensione ❯
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Una serie che parla di cibo, di famiglia, della follia della routine, della bellezza del Senso di Urgenza e dei ripidi e scivolosi inconvenienti. Espandi ▽
Carmen "Carmy" Berzatto (Jeremy Allen White) riceve in eredità il ristorante di famiglia in seguito al suicidio del fratello. Il suo re-inserimento in un ambiente popolare, dopo essersi formato in cucine di alto livello mondiale, è problematico e frenetico. Ma le difficoltà più grandi del giovane cuoco saranno tutt'altro che economiche o gestionali. La nuova serie Fox firmata Christopher Storer e giunta in Italia grazie a Disney+, propone un tipo di serialità decisamente complessa e non del tutto accessibile: la sceneggiatura di The Bear è infatti scarna di eventi essenziali – poco accade, tutto cambia – e perciò si contrappone alla linearità tipica di un racconto che, a primo acchito, appare familiare, forte di riferimenti comuni e di “un’abitudine visiva” al cibo, causata dall’inflazione televisiva di factual e reality show culinari. Ciò che contraddistingue la serie è il suo ritmo – che potremmo definire imprevedibile, sconclusionato – volto a straniare lo spettatore con immagini frenetiche di cibo, fornelli, pietanze inquadrate spesso in dettagli caotici, ben lontani dalle lunghe inquadrature sul cibo (il cosiddetto food porn) che stuzzicano il desiderio dello spettatore. La cucina “The Original Beef” diventa il luogo dell'aspirazione personale, un luogo da sovvertire per raggiungere un ideale, che deve essere trasformato (e in parte tradito) da un punto d'origine esistenziale, di cui si prova vergogna, a un agognato punto d’arrivo, elevato e ideale. Recensione ❯
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Serie tv basata sui romanzi di "Jack Reacher" di Lee Child. Espandi ▽
Rinasce per la TV il personaggio ideato da Lee Child, in una versione molto più fedele alle pagine dei romanzi ma priva del carisma di Tom Cruise, a cui la serie cerca di supplire con un ambiguo surplus di violenza. Per tener viva la tensione durante otto episodi, la vicenda deve inevitabilmente rivoltarsi più volte, offrendo un flusso costante di antagonisti per le scene d'azione che sono il sale della serie. Alla fine la trama starebbe anche relativamente in piedi, però il manicheismo la disinnesca: non solo i cattivi sono così cattivi che sembrano usciti da un horror estremo, ma hanno anche facce che ne denunciano immediatamente la natura malvagia e corrotta. Vorrebbero insomma essere quei personaggi che "si ama odiare", ma non hanno né il carisma né l'approfondimento sufficiente. Lo showrunner Nick Santora è inoltre un veterano di serie Tv d'azione però anche da questo punto di vista Reacher, che avrebbe potuto essere un nuovo Banshee visto il soggetto estremo, riesce a brillare solo in alcuni momenti. La sensazione è che si cerchi quella violenza ma senza il coraggio di abbracciarla davvero, riportandola con ipocrisia in una sfera per nulla disturbante e del tutto hollywoodiana. Recensione ❯
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La serie tv ispirata al romanzo "Fire & Blood" di George R. R. Martin. Espandi ▽
Viserys della casata Targaryen è divenuto il Re dei Sette Regni quando suo nonno Jaehaerys ha imposto ai suoi sottoposti di scegliere tra lui e la sorella maggiore Rhaenys. Sogna di avere un figlio maschio ma la sua regina muore nel parto e suo fratello Daemon insulta la breve vita del neonato. Per questo oltraggio, Viserys decreta che il suo erede sarà sua figlia Rhaenyra. Anche quando successivamente si sposa con Alicent Hightower e ha finalmente figli maschi non cambia la propria decisione, che però sarà prevedibilmente poco apprezzata dagli altro nobili dei Sette Regni, che vorrebbero un uomo sul Trono. Crescono così i semi della futura guerra civile...
Il prequel de Il trono di spade fa tutto il possibile per dimostrarsi femminista ma la serie originale resta di ben altro livello, nonostante i draghi siano più presenti e spettacolari che mai. Vediamo draghi dalle dimensioni enormemente diverse tra loro, al punto che nell'ultimo episodio la sola testa Vhagar appare grossa quanto l'intero corpo di un altro drago, quasi fosse una sorta di Godzilla volante. Il finale regala draghi in volo come ancora non ne avevamo mai visti. Recensione ❯
[2022 - in corso] - Stagioni: 2. Episodi: 18. Serie a lunga narrazione
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Uno sguardo affascinante e allucinatorio sulla sorte dell'umanità e su ciò che verrà. Espandi ▽
La serie racconta la storia di Flynne Fisher (Moretz), una donna che cerca di tenere insieme i pezzi della sua famiglia disastrata in un angolo dimenticato dell'America futura. Flynne è intelligente, ambiziosa e predestinata. Non ha futuro, finché il futuro non bussa alla sua porta. Recensione ❯
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Irma Vep torna sullo schermo con una seria atipica, stratificata e riflessiva, che ci chiede di abbandonarci all'universo di Olivier Assayas. Drammatico, USA2022.
Una famosa attrice hollywoodiana arriva a Parigi per girare una serie d'autore, remake di un cult del cinema muto. Una serie che adatta l'omonimo film del 1996 firmato da Olivier Assayas. Espandi ▽
26 anni dopo il primo Irma Vep, creato attorno alle riprese di un remake cinematografico del capolavoro muto di Feuillade e all'epoca interpretato dalla vera star del cinema di Hong Kong Maggie Cheung, Olivier Assayas riprende l'idea di quel progetto e la adatta ai nostri tempi, girando per HBO la sua prima serie internazionale. La nuova Irma Vep di Alicia Vikander, bravissima protagonista di questa atipica serie, viene da lontano. Nell'incontro fra reminiscenze e rifacimenti, e nel confronto fra corpi veri e fantasmatici, di fronte allo spettatore più paziente si dischiude un gioco di scatole cinesi che prosegue in modo libero e dispersivo lungo otto episodi. Alicia Vikander prende il posto di Maggie Cheung, che non scompare veramente Dalla scena. Due donne, due corpi, due film, e in realtà un sogno solo: quello del cinema, che oggi appare offuscato dalla serialità, ma vive sempre negli occhi degli spettatori pronti a innamorarsi di Alicia Vikander come un tempo di Maggie Cheung e prima ancora di Musidora. La vera, non unica Irma Vep. Recensione ❯
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Come i giganti dell'industria hanno realizzato delle fortune alla fine del diciannovesimo secolo a New York. Espandi ▽
Marian Brook (Louisa Jacobson) deve fare il suo ingresso nella società aristocratica newyorkese della fine del Diciannovesimo Secolo. L'ingresso è forzato: reduce della perdita di un padre assente e indebitato, si troverà senza alcuna risorsa e così costretta a raggiungere le sue anziane zie (Christine Baranski e Cynthia Nixon), esponenti di una classe sociale in forte cambiamento e nei suoi ultimi anni di "reggenza". Il suo arrivo sarà concomitante all'ascesa dei Russell, una famiglia borghese arricchita che intende farsi valere in un sistema chiuso quale è quello dell'aristocrazia di fine secolo.
In molti hanno equiparato la "serie del momento" a due importanti produzioni che hanno attirato molta attenzione negli ultimi anni: da un lato Bridgerton, prodotta in casa Shonda Rhymes, che ha rianimato il racconto in costume, dall'altro Downton Abbey, di cui condivide il creatore, Julian Fellowes, ormai esperto del period drama e che forse per questo ha raggiunto una certa saturazione creativa. Della prima ha in realtà ben poco, della seconda invece fin troppo.
The Gilded Age riguarda un periodo storico ma, ancor più, il conflitto di classe. Recensione ❯
[2022 - in corso] - Stagioni: 2. Episodi: 17. Serie a lunga narrazione
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Tratto dalla storia vera di Michael Petersen, accusato di aver ucciso la moglie. Espandi ▽
Michael Peterson e sua moglie Kathleen passano insieme la serata del 9 dicembre 2001, ai bordi della piscina. Poco dopo il marito dirà di aver trovato la donna ai piedi della scalinata per il piano di sopra, moribonda e in preda a convulsioni. Kathleen muore tra le sue braccia in un bagno di sangue e lui è accusato di omicidio, ma non si trova l'arma del delitto e il processo si trascina. Il suo caso diventa anche il tema di un documentario seminale, intitolato The Staircase e destinato a lanciare il true crime di qualità televisivo.
Tra dramma famigliare, giudiziario e metatelevisivo, The Staircase è una miniserie al tempo stesso originale e parassitaria, una ricostruzione di lusso che cerca di problematizzare il documentario di Jean-Xavier de Lestrade ma perde seccamente il confronto con esso.
Colin Firth mette i panni di Peterson affrontando un grande ruolo, dove restituire le sfumature di una persona la cui vita è stata filmata per anni in situazioni intime e difficili. Il resto del cast è altrettanto di livello, a partire dalle già citate Collette e Binoche per proseguire con Michael Stuhlbarg, Rosemarie DeWitt e Parker Posey. Recensione ❯
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Colpi di scena e un giusto tasso di brutalità per una disillusa riflessione sugli interventi americani all'estero. Azione, Drammatico, Thriller - USA2022.
Un ex ufficiale della CIA, che vive fuori dalla rete, si ritrova in fuga da persone che vogliono ucciderlo. Espandi ▽
Dopo trent'anni vissuti più o meno serenamente in incognito, Dan Chase trova un intruso nella sua casa e con sorprendente efficienza lo elimina. Capisce così di essere stato scoperto e di essere ancora una volta nel centro del mirino. Lo contatta infatti poco dopo Harold Harper, ex agente CIA passato all'FBI e a capo della caccia all'uomo, sperando di convincerlo alla resa. Ma Dan non si lascia intimorire nemmeno dalla minaccia che venga rovinata la vita di sua figlia e inizia a mettere in atto una elaborata controffensiva...
L'impronta registica data da Jon Watts è davvero felice e i suoi calibrati movimenti di macchina, lontani dagli a volte confusi Spider-Man, ci restituiscono il tono e la lucidità del film che l'ha fatto emergere: Cop Car.
The Old Man è inoltre una serie che non manca di colpi di scena e dal giusto tasso di scioccante brutalità: i due rottweiler che accompagnano il protagonista non sono lì per giocare a riportare la palla... Inoltre non ci si accontenta dello status quo di un uomo in fuga e le carte in tavola continuano a muoversi, rendendo la vicenda via via più intricata e internazionale. Recensione ❯
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Un racconto intrigante con sprazzi di humor pungente e misteri soprannaturali, Outer Range analizza il nostro modo di confrontarci con l'ignoto. Espandi ▽
Nel ranch degli Abbot, in Wyoming, è apparso un buco nel terreno, perfettamente circolare e senza fondo apparente. Questo evento sovrannaturale disturba la quiete tanto del capofamiglia Royal, che ne viene ossessionato, quanto quella del suo vicino Wayne Tilerson, a sua volta in qualche modo legato al fenomeno e deciso a comprare il terreno ove si è manifestato. I figli di entrambi gli uomini si vedono di cattivo occhio e una scazzottata finisce con il morto. Royal, per salvaguardare la famiglia, cerca di occultare il cadavere gettandolo nel buco, che riserva però sorprese... A complicare ulteriormente le cose c'è una ragazza di nome Autumn, una hippie con molti soldi, che è però ben più di una turista: conosce infatti il misterioso buco e ha una teoria in merito...
Il neo-western televisivo in stile Yellowstone si incontra con un mistero insondabile da Ai confini della realtà. Registi e attori di livello non bastano però a elevare Outer Range oltre il peso delle proprie pretese.
Quando si parla di Western si parla dell'America, dei suoi miti, e destrutturarli attraverso una sorta di paradosso spazio temporale è operazione molto ambiziosa. Brian Watkins, giovane drammaturgo esordiente come showrunner in Tv e che aveva già dedicato al Wyoming una delle sue piéce, è forse fin troppo cosciente della serietà del tema ed evita ogni ironia, puntando sull'atmosfera dilatata e gli elementi disturbanti. Recensione ❯
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Una miniserie che ripropone il personaggio del cavaliere senza nome. Così la protagonista mentre porta avanti una sua personale idea di giustizia non esita a uccidere e compiere altri reati. Espandi ▽
Una giovane ragazza con un futuro luminoso, con la prospettiva di lavorare nell'azienda di famiglia, dopo la morte del padre scopre segreti che la portano a decidere di voler fare giustizia una volta per tutte. Si trasforma così in "The Woman", misteriosa assassina, che comincia a seminare il terrore in un piccolo villaggio del Montana in cerca di vendetta. Nessuno conosce la sua storia, né la profonda motivazione che la spinge ad agire, ma tutti sanno che finire sulla sua lista vuol dire rischiare la vita. Guidati dal terrore e dal panico di dover fronteggiare un pericolo sconosciuto e inarrestabile, gli abitanti della città cercano un modo per fermare la giustiziera senza nome. Implacabile l'abile assassina procede nell'eliminare una serie di persone. Ha un piano in mente ma non è chiaro quali siano le sue motivazioni e dove stia andando. Si limita prima di uccidere la sua nuova vita a rassicurarla che si tratta solo di un momento di transizione ed è capace di far evadere una detenuta solo per avere determinate informazioni. Recensione ❯
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