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Raramente esco dalla sala prima della fine di una proiezione, ma stavolta non sono riuscito a sopportare la sofferenza, e dopo 60 minuti ho dovuto cedere.
Che un film voglia essere volutamente grottesco, ci puo' stare; che un film voglia utilizzare immagini volutamente "forti", pure; ma che il tutto sia fatto con un ritmo da "valeriana", degno delle migliori "ninna nanna" (che pero' poi ti fanno sprofondare in un incubo), in un contesto tutto sommato banale (scomodare un confronto con Fellini, come leggo da varie parti, mi sembra ingiusto e dissacrante per rispetto verso il grande Federico), non mi sembra dimostrazione ne di grande regia, ne di grande sceneggiatura.
La vita della "roma bene" e' noiosa, vuota, tanto da visualizzarla con immagini surreali?
Bastavano 10 minuti per dirlo, e forse con maggiore efficacia.
La macchina da presa macina immagini e immagini miscelate a volte con pochi fotogrammi, a volte con scene interminabili, il tutto per sconcertare il povero spettatore.
Il giudizio di molti spettatori sarebbe stato lo stesso se non avessero conosciuto il nome del regista o del protagonista?
Sarebbe davvero il caso di fare critiche "alla cieca".
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