Everything Everywhere all At Once

Film 2022 | Azione, Avventura, Commedia, +13 139 min.

Regia di Dan Kwan, Daniel Scheinert. Un film Da vedere 2022 con Michelle Yeoh, Stephanie Hsu, Ke Huy Quan, James Hong, Jamie Lee Curtis. Cast completo Genere Azione, Avventura, Commedia, - USA, 2022, durata 139 minuti. Uscita cinema giovedì 6 ottobre 2022 distribuito da I Wonder Pictures. Consigli per la visione di bambini e ragazzi: +13 - MYmonetro 3,72 su 30 recensioni tra critica, pubblico e dizionari.

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Ultimo aggiornamento venerdì 3 febbraio 2023

Il film definitivo sul multiverso con le icone del cinema Michelle Yeoh e Jamie Lee Curtis dirette dal duo di registi visionari The Daniels. Il film ha ottenuto 10 candidature e vinto 7 Premi Oscar, 6 candidature e vinto 2 Golden Globes, 10 candidature e vinto un premio ai BAFTA, 1 candidatura a British Independent, Il film è stato premiato a National Board, 13 candidature e vinto 5 Critics Choice Award, ha vinto 4 SAG Awards, 7 candidature e vinto 6 Spirit Awards, ha vinto un premio ai Writers Guild Awards, ha vinto un premio ai Directors Guild, ha vinto un premio ai CDG Awards, ha vinto un premio ai Producers Guild, Il film è stato premiato a AFI Awards, 2 candidature e vinto un premio ai NSFC Awards, ha vinto 3 Critics Choice Super, In Italia al Box Office Everything Everywhere all At Once ha incassato 2,7 milioni di euro .

2022
Consigliato assolutamente sì!
3,72/5
MYMOVIES 5,00
CRITICA 3,43
PUBBLICO 2,74
CONSIGLIATO SÌ
Un cinema insieme cinefilo e popolare, carico di sovversione e con un'ambizione narrativa senza limiti.
Recensione di Andrea Fornasiero
venerdì 23 settembre 2022
Recensione di Andrea Fornasiero
venerdì 23 settembre 2022

Evelyn e il marito Waymond sono cinesi americani con una tipica impresa di famiglia: una lavanderia a gettoni. Sono però indietro con le tasse e devono presentarsi presso l'ufficio della IRS con vari documenti che giustifichino la detrazione delle spese. Della famiglia fanno parte anche il nonno materno Gong Gong e la figlia Joy, che è in una relazione lesbica mal digerita dalla madre. Nell'ufficio di Evelyn la banalità della sua vita viene travolta da una sconcertante missione: il multiverso è in pericolo e la donna, assumendo in sé le capacità delle proprie varianti da altri mondi, deve cercare di arrestare una misteriosa entropia cosmica.

Everything Everywhere All at Once sfida i Marvel Movie sul loro territorio narrativo con i mezzi del cinema indipendente e ne esce vincitore grazie alle molte soluzioni artigianali e all'affettuoso omaggio al cinema di Hong Kong.

Ci sono infatti le mani dalle dita giganti e amorfe che paiono uscite dai film di Michel Gondry e c'è il kung fu che fa uso di oggetti comuni come armi, dagli spazzoloni ai dildo, nello stile dei combattimenti slapstick di Jackie Chan. La sceneggiatura era infatti stata inizialmente scritta nel 2016 per Chan, ma poi i registi hanno preferito una protagonista femminile, più insolita e pure più al passo con i tempi, del resto Michelle Yeoh nelle arti marziali non è seconda a nessuno.

La "villain" è una Jaime Lee Curtis logorata da una vita nell'ufficio delle tasse, con tanto di pancia prostetica, ma che non manca di sfoderare la propria grinta. All'insegna del recupero di un cinema passato ci sono poi il mitico James Hong, reso immortale da Grosso Guaio a Chinatown e il sorprendente ritorno di Ke Huy Quan, alias Jonathan Ke Quan, attore vietnamita americano che da bambino aveva partecipato a Indiana Jones e il tempio maledetto e I Goonies. È invece quasi un esordio quello di Stephanie Hsu, che al cinema aveva avuto solo ruoli minori ed era per lo più nota per La fantastica Signora Maisel in Tv, dove interpreta Mei Lin, la nuova compagna di Joel.

Il casting guarda dunque molto agli anni 80 del cinema americano e punta sulla comunità asiatica, trasfigurando in senso eroico (ma pure comico e autocritico) la sua vita in America, assai più di quanto non abbia fatto Shang-Chi e la leggenda dei dieci anelli che invece si spostava presto in location lontane e in mondi fantastici.

Everything Everywhere All at Once lascia che la storia abbracci molte realtà diverse, come Doctor Strange nel multiverso della follia - che peraltro in America è uscito più o meno nelle stesse date invitando ulteriormente il confronto - ma riesce anche a mantenere il racconto nel mondo asiatico-americano, un po' come ha fatto il film della Pixar Red.

Everything Everywhere All at Once è diretto dai "Daniels" ossia da Daniel Kwan e Daniel Scheiner - registi di videoclip già fattisi notare con l'originalissimo Swiss Army Man - Un amico multiuso - ed è una scommessa dei fratelli Russo in veste di produttori.

Nel loro presentare varie realtà, i Daniels omaggiano anche Wong Kar-wai, con un universo in cui la protagonista è una star di un film che ha la stessa estetica di In the Mood for Love. Mentre in altri mondi toccano l'assurdo più assoluto, arrivando a protagonisti incarnati in pietre immobili, quasi fossimo in un film di Quentin Dupieux.

Quella dei Daniels è un'ambizione narrativa che non si ferma di fronte al budget e miscela riferimenti alti e comicità fisica, l'assurdità di un mondo dove si fanno le cose con i piedi e l'umorismo spudorato sulle penetrazioni anali, il tragico e il comico e soprattutto il fantastico e l'ordinario. Così Everything Everywhere All at Once riesce in un'impresa unica: imporre un immaginario originale, un modo di fare cinema cinefilo e popolare al tempo stesso, ricco di idee tanto di sceneggiatura quanto di messa in scena, senza rinunciare alla carica artigianale e sovversiva del cinema low budget.

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Un film imperdibile, dall'animo indie ma dal destino mainstream.
Overview di Roberto Manassero
giovedì 30 giugno 2022

L'hanno definito un «vortice anarchico di generi» (The New York Times), un mix impazzito di commedia nera, fantascienza, fantasy, film d'arti marziali e animazione. Naturalmente c'entrano i multiversi, una missione salva-mondo, la trasformazione di una donna comune in una eroina... Tutto quanto va di moda oggi, insomma, che un film dall'animo indie ma del destino mainstream come questo fonde con dispendio di intuizioni e possibilità.

Negli Stati Uniti, dov'è stato presentato al Festival di Austin South by Southwest, Everything Everywhere All at Once (cioè, «Tutto ovunque in una volta sola», titolo che più esplicativo non si potrebbe) è stato prima un successo di critica e poi, inaspettatamente e clamorosamente, anche di pubblico, raccogliendo qualcosa come 60 milioni di dollari di incasso (che arrivano a 89 se si allarga il dato a tutto il mondo).

Per la casa di produzione A24 - ormai un brand del cinema d'autore americano, qui arricchiato dalla presenza dei Russo Brothers come produttori - si tratta del maggior successo di sempre, superiore anche ad Hereditary (2018) di Ari Aster. Merito della formula creata dai due registi del film, i cosiddetti "Daniels", cioè Daniel Kwan e Daniel Scheinert, che hanno convogliato riflessioni esistenziali e soluzioni narrative generate dalla concezione degli universi molteplici, a partire dalla crisi di mezza età di una donna comune.

Protagonista del film è Evelyn Quan Wang, una cinese-americana che gestisce una lavanderia con il marito Waymond. Sull'orlo del fallimento finanziario e del divorzio, incapace di accettare l'omosessualità della figlia Joy, Evelyn viene a sapere da un'agente dell'agenzia delle entrate americane (interpretata da Jamie Lee Curtis) che in infiniti altri mondi esistono altre versioni di sé stessa e delle persone che ama coinvolte in altre forme di conflitto. In particolare, in uno di questi mondi, l'Alphaverse, dopo la morte della leader Alpha Evelyn il potere è stato preso da Jobu Topaki, ex Alpha Joy, cioè la versione alternativa della figlia di Evelyn, e tocca proprio a lei, a Evelyn, salvarlo dalla distruzione...

Da questa premessa nasce una trama intricatissima divisa in tre parti ("Everything", "Everywhere", "All at Once"), in cui Evelyn scopre altri mondi ancora (in uno le persone hanno hot dog al posto delle dita...) e impara a menare le mani, a sopravvivere ad assalti, a conoscere grazie al legame con gli altri universi i propri punti di forza e i punti deboli degli avversari.

Inizialmente pensato per Jackie Chan, il film è stato riscritto dai due registi e sceneggiatori pensando a una protagonista femminile e in particolare all'attrice malese-cinese Michelle Yeoh, mattatrice e forza della natura. Seguendo l'evoluzione del personaggio da donna dimessa a eroina sicura di sé, la trama costruisce una parabola esistenziale che dal nichilismo della relatività assoluta, attraverso per l'appunto un frullato di generi, stili, formati e sonorità (la musica è firmata da Son Lux, raffinato musicista indie newyorchese), arriva a celebrare l'unica certezza che rimane, e cioè la capacità di guardare e notare l'amore e la bellezza che ci circondano.

La morale, insomma, è molto semplice, ma a contare in Everything Everywhere All at Once - come del resto in buona parte del cinema americano, fondato, dai franchise alle serie tv a film come Wise Guy, sulla possibilità dei multiversi narrativi - è il percorso con cui ci si arriva: tortuoso, autoreferenziale, pasticciato, frullato.

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PUBBLICO
RECENSIONI DALLA PARTE DEL PUBBLICO
sabato 25 febbraio 2023
Lizzy

Insomma, qua qualcosa non va: o sono io che sono rimbambita o questo film se non alla pari è anche peggio del terribile "Chicken Park". E come nel pasticcio orrendo di Calà qua non funziona nulla e tutto è buttato alla rinfusa come capita. Facile, troppo facile infilare mille citazioni, mille situazioni, colori ed effetti e scene varie, mescolare il tutto in uno shaker [...] Vai alla recensione »

domenica 12 febbraio 2023
mauro.t

Evelyn è una cinese di mezza età che gestisce col marito Whymond una lavanderia a gettoni negli USA. La donna sta attraversando un momento un po’ critico: il padre, che parla solo cinese, è in arrivo da Hong kong, il marito sta pensando al divorzio, ma soprattutto è in difficoltà con le richieste del fisco. Mentre lei e Whymond si avvicinano all’incontro [...] Vai alla recensione »

venerdì 8 settembre 2023
Sandro Signorelli

 Personalmente, dopo lo sconcerto legato ad una storia che devia su binari del tutto surrealistici ed un po’ kitsch ma che trasuda il palese divertimento da parte dei due Daniel, ho intravisto una potente metafora dei tempi attuali attraverso le immagini e la storia alla base del film: -        I molteplici mondi raccontati sono visibili, schematizzati  [...] Vai alla recensione »

domenica 9 aprile 2023
Alessandro Spata

 - Credo nel cinema che non esclude lo spettatore. Ma a tutto ci sarà un limite? - Schizzi di “multiverso  cinematografico” si spargono copiosi sullo spettatore inerme. Questi Daniels (multi)versatili o decidi di prenderli in blocco oppure provi a scansarli per sempre. Ma noi che siamo come i bambini alle prese con i barattoli di vernice ci piace imbrattarci [...] Vai alla recensione »

giovedì 20 luglio 2023
harroldthebarrel

Film probabilmente concepito e girato sotto l'effetto di una buona quantità di acidi e una dose altrettanto notevole di presunzione. Un'accozzaglia di scene e di interminabili e martellanti sequenze ad alto tasso di effetti speciali, in fin dei conti ripetitive, il tutto sembra costruito solo per fare "ammunina". La pretesa sarebbe quella di inserire tutta questa paccottiglia [...] Vai alla recensione »

giovedì 11 maggio 2023
Eletra

Cominciamo col dire che è un film divertente, cosa che non guasta mai. Ha molti livelli di lettura, molti universi in cui si sviluppano le sue rutilanti avventure e in ognuno ci sono momenti di puro intrattenimento, con tante idee sorprendenti e parecchie citazioni sparse. Le tematiche trattate sono un numero sconsiderato, a seconda di quanto si vuole approfondire la questione.

mercoledì 15 marzo 2023
Matteo_Moscarda

"Everything everywhere at once" è un esperimento delizioso e riuscito, quantomeno in rapporto agli obiettivi e agli intenti che si era posto. Dovrebbe prevalere una generale sensazione di simpatia da parte degli spettatori, una simpatia che genera indulgenza, nel momento in cui il film non soltanto non si prende sul serio, ma anzi non fa che distruggere se stesso e qualsiasi altra [...] Vai alla recensione »

sabato 25 febbraio 2023
Cioppi70

Ho visto il film in italiano ed in inglese. In italiano non si capisce una cippa perché con la traduzione hanno cambiato pure la storia in maniera sostanziale, così annullando la possibilità del pubblico di capirci qualcosa. Inoltre si perde completamente la grande interpretazione degli attori ed il sarcasmo, che è il 50% della storia.

lunedì 10 ottobre 2022
Pegg94

Un film assurdo, folle, apparentemente senza senso ma dove si capisce tutto e dove ogni elemento ha un suo scopo. Probabilmente un CULT istantaneo. L’idea del multiverso non era mai stata esplorata così, con questa brutale ed esplosiva inventiva ed originalità (seppur citando spesso e volentieri pellicole blasonate, tra tutti MATRIX) .

mercoledì 25 maggio 2022
SteveKP

Viaggio parecchio per lavoro e ho potuto vedere questo film ad inizio maggio 2022. Il film è tutto quello che Doctor Strange o l'ultimo Matrix non sono riusciti a fare con il concetto di multiverso con una frazione di budget. Il cast è spettacolare, con i tre principali attori in assoluto stato di grazia: Michelle Yeoh conferma, se ce ne fosse stato bisogno, di essere una attrice [...] Vai alla recensione »

martedì 14 marzo 2023
erman

L' oscar a un tale film è un' offesa all'intelligenza

lunedì 20 febbraio 2023
Vieri

Film demenziale. Una storia insulsa, senza capo ne coda, con la trama inesistente, un continuo rincorrersi da una scena all'altra di assalti, schiaffi botte, inseguimenti senza motivo. La Curtis ridotta a fare la macchietta. Soldi buttati via. Quasi da chiedere il rimborso al regista. Una schifezza epocale. Non si capisce come possa essere piaciuto ai vari critici titolati che fanno recensioni anche [...] Vai alla recensione »

lunedì 13 marzo 2023
Peer Gynt

Riempi il vuoto di tutto quello che ti salta in mente e il vuoto sembra pieno! Siamo di fronte a una commedia demenziale fantascientifica che eleva al ruolo di supereroe salvatore di tutti gli universi un'immigrata cinese, madre di famiglia incapace con famiglia sconclusionata al seguito. La poveretta si trova a vivere una vita schizofrenica, sballottata com'è fra la sua piatta vita [...] Vai alla recensione »

venerdì 14 ottobre 2022
Francesco

Una mediocre interpretazione del lavoro scientifico di un fisico bravo ma dimenticato che negli anni sessanta scrisse un libro dal titolo: l'interpretazione a molti mondi della Meccanica Quantistica (tradotto) ora se gli autori conoscevano questo lavoro non so , ma la realizzazione filmica è scientificamente rozza e filmica mente molto mediocre lunga confusa e alla fine tutto lo spazio è [...] Vai alla recensione »

domenica 26 marzo 2023
THE MOON

Sono sbalordito soltanto da una cosa ,come si può dare sette oscar a questo film.questa cosa, non ha ne interpretazione ne musica ne scenografia ne sceneggiatura ne alcun che si possa premiare con un oscar.Lo vedo più per serata pizza e birra per farsi due risate su scene  veramente stupide ed inutili.è un'accozzaglia di cose frullate e messe dentro perchè qualche [...] Vai alla recensione »

giovedì 23 marzo 2023
Kostanzo

Fa piacere scoprire che siamo in diversi a considerarci rimbambiti e fuori dal main stream. Facciamo parte di quel popolo che al metaverso, et similia, facciamo versacci. In oltre 2 ore di rumoroso spettacolo (si fa per dire) l'unico momento sensato è stato il dialogo fra due sassi in un paesaggio affascinante: dicono che <questo mondo è di mer.

mercoledì 15 marzo 2023
Brando

Ma no! A parte l'indiscutibile bravura degli attori ... questo film è semplicemente presuntuoso, arrogante e brutto. 

sabato 28 gennaio 2023
Stramonio70

Se questo è il film di punta dell'Academy di quest'anno agli Oscar con ben 11 candidature, allora vuol dire che ormai sono veramente alla frutta. Uno dei film più stupidi, inutili e pretenziosi che io abbia mai visto. Premiare solo l'"originalità" nel cinema senza guardare minimamente a "forma" e "sostanza" ormai è diventata la prassi. Film spazzatura di cui fra qualche mese nessuno si ricorderà più! [...] Vai alla recensione »

giovedì 23 marzo 2023
Annalisa

Film decisamente brutto e a tratti di una volgarità unica ma poi tutti quegli Oscar....ma si può premiare un film del genere e attori così mediocri quando c'era in sala Cate Blanchett interpretazione unica, sublime inTar oppure il magnifico film gli spiriti dell'isola. Invece con questo film ha vinto la mediocrità assoluta, il vuoto e l'obrobrio.

mercoledì 22 marzo 2023
Flaw54

Il cinema è finito se questo film vince l' Oscar! Ridatemi il cacciatore! Ma accetto anche i Vanzina!

giovedì 16 marzo 2023
Giovanni_B_southern

Forse è una mossa commerciale per attrarre i più giovani al cinema. Non lo so. 3 ore per esprimere un concetto basic : prendi la realtà e la vita per quella che è poichè, alla fine, è la migliore possibile. Combatti per questo e quello che ritieni importante. Il tutto infarcito con stilemi tardo adolescenziali.

mercoledì 15 marzo 2023
bigfish

Cerco di non scadere nella volgarità, che per una volta sarebbe meritata, ma questo (film?) sì che è una c...a  pazzesca!! Però siccome sono uscito mezzora prima della fine non escludo che l'ultimmezzora sia da Oscar....

martedì 14 marzo 2023
blackredblues

Come al solito non starò a narrarvi la trama che potete leggere ovunque. Anzi un minimo sì dai: donna emigrata cinese va a vivere negli Stati Uniti e lì trova una vita ansiò gena stressante e caratterizzata da notevole insoddisfazione. Malgrado ciò da uno o più universi paralleli riceverà la risposta al perché è forse anche una possibilità [...] Vai alla recensione »

lunedì 30 gennaio 2023
santospago

sinceramente un film che mi ha annoiato, fa il verso ad altri fantasy, la storia e poco convincente e non si capisce molto.

giovedì 20 ottobre 2022
Teone

Forse sto diventando vecchio, ma dopo un'ora avrei voluto solo essere a casa. Purtroppo sono rimasto.  Inguardabile 

martedì 28 marzo 2023
Adriana Bianchin

Sono andata a vederlo perché ha fatto incetta di Oscar, quindi ho ritenuto doveroso accertarmi di persona di che si trattava. Ammetto che lo sforzo registico, per così dire "di genere" (la coppia di registi/sceneggiatori è specializzata in videclip) possa essere stato anche notevole, tuttavia il riconoscimento insito nell'assegnazioone di un Oscar, in particolar modo [...] Vai alla recensione »

lunedì 20 marzo 2023
Dalila Novelli

Un film assolutamente noioso. Ben confezionato ma di contenuto confuso. Tanto rumore per nulla. Immagini di arte marziale lunghe e inutili. Impossibile arrivare fino alla fine anche per una come me che non molla mai. Sorgono ormai molti dubbi sull'autenticità delle valutazioni degli Oscar. Assolutamente sopravalutato.

lunedì 20 marzo 2023
SimoBirilli

E' film che lascia il segno da poterlo considerare Miglior film e vincere una statuetta? NO.Va di moda l'argomento del multiverso così come va di moda fare trame complicate e ingarbugliate perchè (pare) fa (più) fico.Durante la visione ho mollato più volte la presa davanti allo schermo e (sarà un caso) almeno 3 persone ronfavano beatamente in più momenti della visione.

domenica 19 marzo 2023
THE MOON

Un premio Oscar a chi riuscirà a dare un perché ai sette premi Oscar ricevuti da questo film. Perché se per vincere la statuetta bisogna oggi realizzare film allucinati come questo o la grande bellezza, allora abbiamo sbagliato tutto. , la prima parte da speranze e ancora ti lascia qualche interesse e coinvolgimento, la seconda parte sfocia nel grottesco con scene imbarazzanti [...] Vai alla recensione »

mercoledì 15 marzo 2023
marco8

Ho resistito per quaranta minuti. Quando la storia cominciava a ingarbugliarsi ho pensato di fare di meglio.

mercoledì 15 marzo 2023
L''Imbecille

Probabilmente ho visto un altro film. Cercavo di vedere "Everything everywhere ecc. ecc." ma sono invece incappato in un qualcosa di incredibilmente sciocco, puerile, altro che <<un film che piace ai millennials>>. Se fosse davvero così siamo persi: una cinematografia che volge al termine. Migliore attore, migliore attrice ecc.

mercoledì 1 febbraio 2023
Felicity

Everything Everywhere All at Once parte con le migliori premesse, ma prima ancora di arrivare a metà strada i Daniels se ne accorgono, si dicono “ammazza che idea geniale che abbiamo avuto”, e si fermano a congratularsi con loro stessi. E si incartano. Le idee migliori vengono ripetute fino a che non perdono la loro forza, e le idee meno riuscite vengono stirate e ripetute pure [...] Vai alla recensione »

domenica 29 gennaio 2023
Kyotrix

Visto ieri sera. Mi aspettavo un capolavoro...probabilmente non l'ho capito io? L'ho trovato decisamente noioso, senza emozioni, trama ridicola poco sviluppata, ho faticato a non addormentarmi. Dal trailer mi aspettavo qualcosa di diverso. Film troppo astratto, psicologico, dai soliti sentimenti america.

lunedì 17 ottobre 2022
ROSMERSHOLM

Caotico pastiche un po' derivativo e ripetitivo, che ha comunque il pregio di osare molto. Paradossalmente però, il limite maggiore è nella storyline: un piccolo melodrammino familiare, condito con pseudo riflessioni sul metaverso, politicamente corretto e col classico happy end.

domenica 16 ottobre 2022
Paulyz

Film meno profondo di quanto gli altri scrivono. Pacchiano, non originale nella trama nè nell'esecuzione, accozzaglia di idee già viste che nella totalità non funzionano. Personaggi macchiettistici, morale spicciola che ti viene forzata nell'ultimo atto per riabilitare il resto del film. Al posto di sviluppare le idee centrali (i personaggi, il cambio di te stesso nel multiverso [...] Vai alla recensione »

lunedì 10 ottobre 2022
renata

Non ce l'ho fatta !.  non ci sono arrivata fino  alla fine . Dopo un'ora e venti  di insopportabili zummate, di confusione inenarrabile di effetti speciali puerili di noia mortale non volevo continuare a farmi del male. se poi intendevano metterci in guardia sui pericoli della manipolazione  cerebrale ci sono riusciti devastandomi il mio di cervello   , non ho [...] Vai alla recensione »

venerdì 7 ottobre 2022
Musashi

Era tantissimo tempo che non assistevo ad uno spettacolo peggiore. Noiosissimo, lungo, spesso incomprensibile. Non potrò più fidarmi dei consigli di my movies. Peccato poter dire solo mediocre. E' molto peggio

venerdì 7 ottobre 2022
Vilma

Non aspettatevi nulla,non è fantascienza, la trama è confusionaria,pare un film per bambini,a tratti mi sono appisolata.bah

domenica 26 marzo 2023
Sara14

Ho dovuto resistere per non andarmene dalla sala dopo la prima ora. L'argomento del metaverso è affrontato in maniera frettolosa, caotica e confusa, il film sembra un mix tra un videogioco ed un tentativo di lanciare messaggi colmi di profondità (dal mio punto di vista, fallito). Ci sono tanti riferimenti sessuali che non hanno nessun senso in quel contesto.

sabato 18 marzo 2023
Claudio Casali

Sicuramente non sono un cinefilo ma il film mi ha veramente deluso , una accozzaglia di frame e interscambi di scene che hanno reso la visione pesante, noiosa ed irritante ...

mercoledì 15 marzo 2023
paolomiki

Un misto tra cartone animato film di arti marziali anni settanta commedia americocinesenfantasy e non so cos'altro ancora. Sono basito, sette oscar prima li prendevano i colossal, adesso non so. Deprimente!

domenica 29 gennaio 2023
Mark Twain

Quella degli "Universi Paralleli" è un'affascinante ipotesi proposta, addirittura nella seconda metà degli anni 50, dal fisico teorico Hugh Everett III. Era talmente rivoluzionaria che non fu compresa dalla comunità scientifica e il suo autore ne fu talmente scoraggiato da abbandonare la ricerca in Fisica. Questa ipotesi è stata successivamente ripresa, sviluppata, [...] Vai alla recensione »

mercoledì 12 aprile 2023
Pacana'

... ed è stato un grave errore: se avessi letto i commenti mi sarei salvato! Non avendo trovato NULLA di gradevole in questo film, pensavo di essere io rimbambito. Ora, da un lato sono contento di far parte di una vasta schiera, dall'altro sono preoccupato per il futuro del cinema: è questa roba qua???? Mi domando fra l'altro se non si sono sentiti defraudati gli altri attori [...] Vai alla recensione »

lunedì 3 aprile 2023
amgiad

Si può anche vederlo ma, nel mio caso, dopo l' iniziale curiosità, la noia è regnata sovrana.  Diciamo che è tanta roba.. troppa roba.  Matrix anche a distanza di anni si rivede volentieri. Questo Everything ecc.ecc. non credo. Sicuramente sbaglio io e hanno ragione i giudici che gli hanno assegnato l' Oscar ma, guardando nella storia del premio, non sarebbe [...] Vai alla recensione »

sabato 8 aprile 2023
dreamers

Immaginatevi tutto il piacere di trovarvi di fronte a due ragazzini spinellati delle Medie che, ridacchiando tra loro come idioti, vi vomitano addosso la birra che si sono scolati insieme a un racconto del tipo: "poi c'è quello che si vuole picchiare nel c. il coso... e allora quell'altro che gli tira il cane sul grugno...", "no, quello è dopo.

domenica 26 marzo 2023
Roby70

2 ore e 20 di film Sembre diretto da due persone diverse ( o da uno schizofrenico) La prima ora autentica spazzatura con scopiazzature clamorose, di una noia unica Forse a causa della giovane età dei registi Il nerd dentro di loro emerge a generare un videogioco davvero scadente La seconda parte invece svolge tematiche esistenziali, emozionali e inter-generazionali molto profonde [...] Vai alla recensione »

giovedì 16 marzo 2023
Xerox

HO VISTO TUTTO IL FILM! Qualsiasi cosa voglia dire questo! Ignoro completamente quali siano state le motivazioni profonde che hanno spinto l'Accademy a dare sette oscar a questo film. Come ignoro completamente quante migliaia di persone potranno parlarne con qualche cognizione di causa in tutto il pianeta ( un bel po' mi sembrano proprio qui, su Mymovies :-).

sabato 6 agosto 2022
Alevict

Abbiamo visto il film a Bruxelles in versione originale . La storia è banale e si regge solo sul vortice di universi paralleli in cui la Michelle Yeoh (gestore di una lavanderia ) viene inviata tramite un replicante del suo grigio marito. Gli effetti speciali non sono "speciali", poiché non sono convincenti : non basta fare scorrere immagini velocemente per dare emozioni come nel primo film di Matrix. [...] Vai alla recensione »

martedì 14 novembre 2023
LP11

    Leggo commenti durissimi di persone che non hanno nemmeno provato a capire il film . Non è un capolavoro senza difetti, ma è un gigantesco film pacifista , divertente , esagerato , una piccola perla spudoratamente moderna e solo apparentemente nonsense , ma che in fondo fa riflettere sull’importanza della gentilezza in un mondo , anzi in infiniti [...] Vai alla recensione »

lunedì 15 maggio 2023
Mizar65

Non sono riuscito a guardare tutto il film perché l'ho trovato assolutamente inguardabile, inutile, noioso ed assurdo. Un guazzabuglio di scene ingarbugliate, incomprensibili e ridicole. Ma come si fa a dare tanti oscar ad un film come questo? Per me il cinema deve suscitare emozioni, positive o negative che siano, invece questo film ha suscitato in me solo una,noia mortale.

FOCUS
FOCUS
mercoledì 1 febbraio 2023
Luigi Coluccio

Torna nelle sale Everything Everywhere All at Once, successo arraffa premi e incassi dei The Daniels (al secolo Daniel Kwan e Daniel Scheinert), fresco dell’investitura di undici nomination agli Oscar del prossimo 12 marzo.

Prodotto dai fratelli Russo, il film è un continuo andirivieni tra gli universi paralleli delle infinite vite di Evelyn Quan (Michelle Yeoh), che da proprietaria di una lavanderia a gettoni si ritrova a dover difendere il Multiverso da una minaccia oscura e terribile che presto potrebbe divorarlo.

Approfittiamo della riproposizione nei cinema per mettere mano agli appunti sulla vita, l’universo e tutto quanto presi a margine di Everything Everywhere All at Once. Si comincia.

Parte 1: Everything
Nella tavoletta VAT 6505 del Museo del Vicino Oriente di Berlino c’è scritto questo: “Il numero è 4;10. Qual è il suo inverso? Procedi come segue”. E, alla fine di una breve lista di operazioni, “Questo è il modo di procedere”. Già, questo era il modo di procedere delle civiltà mesopotamiche, che a partire dal 2.000 a.C. circa già tentavano di addomesticare i terreni trapezoidali, le eredità multiple e la costruzione di clessidre con una forma inconsapevole ma efficace di algoritmi. E cosa è un algoritmo? Una sequenza di calcoli precisi ed eseguibili, possibilmente con una fine, questo è un algoritmo.

Chissà quando hanno iniziato a buttare giù la lista di operazioni trans-universali gli abitanti dell’Alphaverse, l’universo che per primo ha scoperto l’esistenza dei suoi infiniti gemelli paralleli. È da qui che proviene Alpha Waymond (Jonathan Ke Quan), la versione homo superior di quel Waymond Wang (Jonathan Ke Quan, sempre lui) sempliciotto e dal cuore grande che da tanti anni è sposato con Evelyn.

Alpha Waymond e tutti gli altri Alpha del suo universo non sono la versione definitiva di noi stessi, ma il risultato di quel tentativo di canalizzare il senso del Multiverso – qualunque esso sia, anche soltanto la storia d’amore fra due persone – all’interno di una formula che tutti possono leggere, seguire ed eseguire. Questo è il modo di procedere per, a volte, non avere paura.

FOCUS
venerdì 27 gennaio 2023
Simone Emiliani

Chissà se qualcuno avrebbe scommesso qualcosa sulle 11 nomination agli Oscar di Everything Everywhere All at Once. Sono le stesse, per esempio, di Gandhi, Viale del tramonto, Il Padrino - Parte II, Amadeus, Chinatown, La mia Africa, Joker (guarda la video recensione) e West Side Story del 1961. E a questo punto il secondo lungometraggio diretto da the Daniels (Daniel Kwan e Daniel Scheinert) potrebbe essere il grande trionfatore della notte della 95esima edizione degli Academy Awards che si svolgerà il prossimo 12 marzo.

Comunque vada, per il film sarà un successo. Perché quando è uscito in sala per la prima volta a fine marzo negli Stati Uniti e poi per la prima volta in Italia il 6 ottobre scorso (tornerà la seconda volta il 2 febbraio) forse in pochi si sarebbero aspettati che sarebbe arrivato fino a questo punto.

Ovviamente è divisivo. C’è chi lo ha amato alla follia e c’è invece chi lo ha detestato. Al box office è andato alla grande. Costato circa 25 milioni di dollari, ne ha già incassati più di 100 in tutto il mondo e, al momento, rappresenta il più grande successo commerciale della A 24. Poi ci sono stati i Golden Globe: sei nomination e due premi vinti: Michelle Yeoh come Miglior Attrice Protagonista e Ke Huy Quan come Miglior Attore Non Protagonista.

E proprio già nella scelta del cast, Everything Everywhere All at Once, rispolvera un cinema recente ma comunque del passato che recupera contemporaneamente le geometrie wuxia di La tigre e il dragone ma anche il cocktail impazzito di generi di Grosso guaio a Chinatown attraverso le figure di Michelle Yeoh, protagonista proprio del film diretto da Ang Lee e James Hong (che interpreta il padre della protagonista) del film di John Carpenter.

FOCUS
sabato 8 ottobre 2022
Giovanni Bogani

Avresti mai pensato che un film su una donna che deve fare la dichiarazione dei redditi potesse essere folle, entusiasmante, delirante? Chi scrive non lo avrebbe mai immaginato. Fino a quando non ha visto Everything Everywhere All At Once.

Tutto in ogni dove, tutto insieme. Il titolo significa più o meno questo. E questo il film ci dà: black comedy, fantascienza, arti marziali, persino una storia d’amore. E riflessioni sul senso della vita. Tutto, in ogni dove, e tutto insieme. In un film lucidamente folle, che finisce, ricomincia, termina, riparte di nuovo, in una vertigine che ti trascina. Anche quando hai visto i titoli di coda, non sei mica sicuro che sia finita lì…

Un ufficio delle tasse e il multiverso. Una piccola lavanderia a gettone e i viaggi spaziotemporali. Una signora cinese dalla faccia qualunque e l’infinito, anzi i molti infiniti possibili. Sembra impossibile che tutto questo stia insieme. Eppure, lo fa. E lo fa partendo nel modo più dimesso, più in sordina – o più sordido – possibile: una donna di origini asiatiche che gestisce una lavanderia a gettoni. Con una figlia adolescente che non riesce più a comprendere, un padre anziano, un matrimonio ai titoli di coda. E un controllo fiscale che la attende.

Detto di passaggio, la signora – Michelle Yeoh – è una delle più grandi star del cinema asiatico d’azione, protagonista de La tigre e il dragone di Ang Lee; il marito – Jonathan Ke Quan – è stato il primo attore bambino asiatico di successo a Hollywood, nel ruolo di Shorty, il compagno di avventure di Harrison Ford in Indiana Jones e il tempio maledetto, e in quello del piccolo inventore ne I Goonies, poi rimasto lontano dal grande schermo per quasi quarant’anni, per andare a studiare all’università, imparare quattro lingue e tornare al cinema come coreografo di arti marziali sui set. E il nonno Gong Gong è James Hong, il perfido Lo Pan di Grosso guaio a Chinatown e di Blade Runner. Mentre la severa impiegata dell’agenzia delle Entrate è Jamie Lee Curtis, Leone d’oro alla carriera a Venezia appena l’anno scorso: ci metti un attimo a riconoscerla, truce, disfatta, a mezza via fra Hulk e uno zombie.

Sembra una commedia familiare? Eh, certo. È che da lì il film accelera come quegli aerei da guerra che decollano praticamente in verticale. 

Da qui in poi, è lucidissima follia. Orchestrata dai fratelli Anthony e Joe Russo in veste di produttori – sono i registi di Avengers: Endgame (guarda la video recensione) e di un paio di Captain America – e da Daniel Kwan e Daniel Scheinert, ovvero The Daniels, alla regia. E finisci, tu spettatore, in un caos senza fine: perché la protagonista viene proiettata da un mondo all’altro, grazie al “salto tra universi”. E ritrova delle se stesse diverse, delle vite differenti: finisce sul red carpet di Hong Kong o in un canyon deserto. Evelyn scoprirà di aver vissuto mille vite diverse, o di viverle in quello stesso istante.

Anzi: scoprirà che “quella” Evelyn, la triste donna dal matrimonio finito e dagli infiniti oblò della lavanderia a gettone che gestisce, non è che quella finita peggio, di tutte le Evelyn possibili. Ma ci sono tutte le altre, tutte le Evelyn possibili: una cantante d’opera, una star delle arti marziali – e con un gioco di cinema nel cinema, vediamo filmati della “vera” Michelle Yeoh sul red carpet di Crazy Rich Asians – e molte altre Evelyn. 

FOCUS
giovedì 6 ottobre 2022
Pedro Armocida

Mettere il cinema al centro del gioco. Guardare alle quasi infinite possibilità che le serie offrono, e scegliere invece il grande schermo per intessere una delle trame più pazze, disordinate, senza capo né coda, complesse, sofisticate che solo il cinema, appunto, può contenere.

Perché se Everything Everywhere All At Once, presentato in anteprima mondiale nel marzo scorso al festival texano “South by Southwest” prima di ottenere un grande successo di pubblica e di critica (ha attualmente un punteggio del 95% su RottenTomatoes), gioca con lo spazio e il tempo, quindi il multiverso, il formato scelto, limitato ma non sintetico, è un gesto politico in un’epoca di dilazione dei contenuti.

I Daniels, al secolo Daniel Kwan e Daniel Scheinert accompagnati come produttori dai fratelli Russo e dal marchio più cool del momento, A24, scelgono di comprimere – si fa per dire – nei 139 minuti di film (ma c’era già tutto il loro stile nel videoclip di otto anni fa, 3 minuti e mezzo assolutamente da vedere, di ‘multiverso’ verticale e condominiale a corredo del pezzo “Turn Down for What” di DJ Snake e Lil Jon) una narrazione che sembra sfondare il nostro universo, aprendosi a infinite possibilità, mentre poi alla fine, a ben vedere, si limitano quasi unicamente a raccontare l’armonia, prima perduta e poi riconquistata, di una famiglia.

Addirittura il bene più prezioso al mondo? Ognuno la può pensare come vuole ma qui si tratta ‘solo’ di amplificare e di ingigantire qualcosa che in un altro cinema verrebbe raccontato in due camere e cucina. Così la protagonista di origine cinese Evelyn Wang (Michelle Yeoh in stato di grazia) che gestisce una lavanderia a gettoni diventa il deus ex machina attorno a cui ruota tutta la famiglia che, grazie al metaverso più colorato e caleidoscopico che possiamo immaginare, ricompone le sue varie possibilità di vita e, con esse, quelle della figlia adolescente omosessuale (Stephanie Hsu), del marito (Ke Huy Quan, ve lo ricorderete in Indiana Jones e il tempio maledetto e ne I Goonies) sensibile sognatore che mette gli occhi alle buste piene di vestiti della lavanderia «perché così sono più felici» ma è (in)deciso a chiedere il divorzio e di suo padre un po’ rinco (James Hong, grandissimo caratterista) però sempre lucido nel non perdere occasione per rinfacciare al figlio di aver lasciato la Cina natale. Non c’è mai pace dunque per chi sceglie di migrare.

Il plot cerca di confonderci con la divertente sottotrama dell’ispezione del fisco alla lavanderia con l’impiegata untuosa e kafkiana splendidamente interpretata da Jamie Lee Curtis, ma Everything Everywhere All At Once è la quintessenza della seconda (o terza) possibilità che ogni nostra vita, seppur piccola, meriterebbe.

Lo statuto del film racconta di ciò che saremmo voluti essere, di ciò che saremmo potuti essere. E i registi fanno carte false pur di concedere l’illusione che tutto, in tutte le parti, allo stesso tempo, sia possibile. L’aspetto visivo è dunque ipertrofico, gioca sull’accelerazione che si trasforma in accumulazione senza però disdegnare dei poetici momenti quasi al ralenti pieni di grazia e di tenerezza, utilizza il cinema nei suoi (in)utili cambi di formato, fino a immaginare un’animazione superpop e, infine, spingere il piede sul tasto delle citazioni, da 2001: Odissea nello spazio (guarda la video recensione) a In the Mood For Love a Ratatouille, ma con un occhio all’universo frammentato dei video di YouTube.

C’è poi il tributo al musical, con le coreografie delle scene d’azione che non sfruttano mai la violenza ma, anzi, la smontano sempre anche perché – teorizzano i Daniels – “a noi piacciono i film d’azione, non la violenza”. E l’azione è mossa quasi esclusivamente dal gusto per il gioco che finisce per rendere Everything Everywhere All At Once un film libero. Estenuante e estenuato nella sua irregolare tripartizione narrativa che lascia spazio a un caos molto ordinato. Un’originale anarchia piena di regole.

CELEBRITIES
venerdì 30 settembre 2022
Marzia Gandolfi

È il 1997 quando il pubblico internazionale la scopre ‘ammanettata’ a Pierce Brosnan (Ildomani non muore mai). Un Bond di più e una mano tesa verso la Cina, dove Michelle Yeoh è già una star. Se Brosnan assicura la flemmatica continuità di Bond, Yeoh soffia un’aria nuova e affronta gli avversari ad armi pari.

Nata in Malesia nel 1962, l’attrice esplode negli anni Ottanta, diventando con Maggie Cheung uno dei volti faro del cinema d’azione hongkonghese. Diretta da Sammo Hung (Bambole e botte), David Chung (Caccia spietata, Magnificent Warriors), Stanley Tong (Supercop) o Johnnie To (The Heroic Trio e Executioners), Michelle Yeoh è dinamismo e astrazione insieme, un’attrice credibile nel dramma intimo (The Lady) e nello scontro epico (La Tigre e il Dragone).

Regina di levità e grazia, rivela le sue capacità atletiche nei film di arti marziali, l’equivalente asiatico dei musical. E il suo è davvero un corpo che balla, che sfida la forza di gravità, correndo verticalmente sui muri, volando dentro foreste di bambù e posandosi in perfetto equilibrio su un ramo. Ballerina classica di formazione, studia ‘coreografia’ a Londra e corre al cinema a vedere tutti i film di James Bond. Ma “il domani non muore mai” e può aspettare.

Al debutto degli anni Ottanta diventa Miss Malesia ed è corteggiata ‘dalla pubblicità’. Il suo primo spot, girato a Hong Kong, segna il suo destino di attrice. Il suo partner è Jackie Chan ed è subito kung fu. O quasi. Assoldata dalla D&B Films, interpreta l’infermiera, l’assistente sociale, l’insegnante che si prodiga per il prossimo e viene invariabilmente minacciata dai cattivi di turno, fino a stufarsi e passare letteralmente all’azione. Apprende le arti marziali e si allena dodici ore al giorno per padroneggiare i movimenti e le regole del combattimento cinematografico, colpire l’avversario senza rompergli le ossa. Supercop le vale l’ammirazione incondizionata di Quentin Tarantino e un biglietto di sola andata per Hollywood, dove elabora uno ‘stile’ proprio e lontano da un genere codificato come il wuxiapian. Del resto il talento ‘marziale’, che l’ha resa celebre e la rende immediatamente riconoscibile non è la sola qualità di Yeoh, capace di creare ponti tra più storie e più mondi. 

Frasi
Signora Wang, è con noi?
Una frase di Deirdre Beaubeirdra (Jamie Lee Curtis)
dal film Everything Everywhere all At Once - a cura di MYmovies
STAMPA
RECENSIONI DELLA CRITICA
martedì 21 marzo 2023
Valerio Caprara
Il Mattino

Uno shaker audiovisivo folle e forsennato, un marasma di generi e toni in cui si alternano pulsioni nichiliste, melensaggini da soap per famiglie, gag demenziali e combattimenti di kung fu semi parodici. Il trionfatore assoluto dei recenti Oscar "Everything everywhere all at once" ("Tutto, ovunque, nello stesso tempo" che noi invece chiameremmo "troppo, sempre, troppo in fretta") non è nient'altro [...] Vai alla recensione »

giovedì 2 marzo 2023
Emanuele Bucci
Ciak

La vita di Evelyn Quan Wang (Michelle Yeoh), immigrata cinese negli Stati Uniti d'America, potrebbe decisamente andare meglio: la sua lavanderia è nelle mire di una rigida funzionaria del fisco (Jamie Lee Curtis) e deve gestire l'arrivo dell'anziano padre Gong Gong (James Hong), che non ha mai approvato le sue scelte, mentre il dialogo col mite consorte Waymond (Jonathan Ke Quan) e la giovane figlia [...] Vai alla recensione »

lunedì 6 febbraio 2023
Enrico Danesi
Giornale di Brescia

Evelyn e Waymond sono una coppia di cinesi naturalizzati americani, titolari di una lavanderia a gettoni. La donna è costantemente sotto pressione: alle prese con una molesta ispezione fiscale, deve anche gestire un padre decrepito e, soprattutto, non sopporta che sua figlia Joy abbia una relazione omosessuale. La mesta quotidianità di Evelyn viene improvvisamente travolta dalla notizia - prospettatale [...] Vai alla recensione »

giovedì 2 febbraio 2023
Alessandra Levantesi
La Stampa

Cinese trapiantata in Usa, Evelyn pencola sull'orlo di una crisi di nervi: gestisce una lavanderia a gettone messa sotto inchiesta dall' Agenzia delle tasse; è pentita di aver sposato un uomo, Raymond, dall'animo troppo dolce e remissivo; e ha continui scontri la figlia gay su cui da sempre riversa le proprie frustrazioni. In pratica, Evelyn sente di aver sbagliato tutto, finché da un meta-universo, [...] Vai alla recensione »

giovedì 2 febbraio 2023
Roberto Nepoti
La Repubblica

Titolare di lavanderia dalla vita a rotoli, Evelyn Wang scopre di avere tra le mani il destino del multiverso. Uscito di soppiatto in autunno, Everything è passato praticamente inosservato. Ed ecco che, ora, ce lo ritroviamo agli Oscar con più nomination di ogni altro: 11, praticamente tutte. È davvero un capolavoro questo pirotecnico mix di azione, musical, parodia di film celebri, riflessioni sul [...] Vai alla recensione »

giovedì 2 febbraio 2023
Silvio Danese
Quotidiano Nazionale

Nominato a undici Oscar, esaltato e disprezzato, torna in sala. I Daniels sono due pazzi molto lucidi. Lavorano con risultati alterni a una sorta di sfondamento del cinema narrativo spettacolare. Qui prendono il Multiverso come forma e soggetto estremi: da un ufficio delle tasse la protagonista si sposta nel tempo e nello spazio in molteplici spicchi di identità di se stessa per combattere un mostro [...] Vai alla recensione »

giovedì 2 febbraio 2023
Francesco Alò
Il Messaggero

«Ho visto la mia vita senza di te ed era bellissima». Lo dice Evelyn (Michelle Yeoh) a suo marito Waymond (Ke Huy Quan) durante Everything Everywhere All At Once firmato Daniel Kwan e Daniele Scheinert. La battuta aspra arriva durante uno dei tanti andirivieni dalle esistenze alternative di questa vecchia coppia di immigrati cinesi in Usa. In una realtà sono gestori di una lavanderia ma in altri universi [...] Vai alla recensione »

martedì 31 gennaio 2023
Luca Pacilio
Gli Spietati

Nessuno si lamenterebbe della presenza dei match di boxe in un Rocky a scelta o di quella dei cavalli al galoppo in un western, però ci si lamenta del convulso proliferare di itinerari narrativi di Everything Everywhere All At Once (d'ora in poi EEAAO) dimenticando che, prima che una scelta di metodo, quella dei Daniels è una scelta di sostanza: il multiverso non è un pretesto o una pura ambientazione, [...] Vai alla recensione »

martedì 1 novembre 2022
Luca Pacilio
Rumore

Artefici di una produzione videomusicale che ha segnato indelebilmente gli anni 10, i Daniels (Daniel Kwan e Daniel Scheinert) già in essa facevano aderire l'exploit tecnico alle esigenze espressive del lavoro. Caratteristiche che il loro film d'esordio, Swiss Army Man, confermava ed esaltava: non temendo arditezze, i due registi assecondavano un verbo tragicomico che sottintendeva, nell'assurdità [...] Vai alla recensione »

sabato 15 ottobre 2022
Gloria Sanzogni
La Gazzetta di Parma

La A24 si conferma essere una delle case di produzione e distribuzione cinematografica più visionarie degli ultimi anni. Da «Midsommar» a «Diamanti grezzi», fino ad arrivare all'Oscar per il miglior film vinto nel 2017 con «Moonlight», si è sempre saputa distinguere dalle altre realtà statunitensi per l'originalità e la qualità delle sue produzioni.

lunedì 10 ottobre 2022
Daria Pomponio
Quinlan

Un'alta dose di folle inventiva, un pizzico di humour demenziale, citazionismo alternativamente pop e colto, un budget limitato quanto basta per garantire la libertà creativa necessaria al tutto, sono questi i principali ingredienti di Everything Everywhere All at Once, un cult movie in qualche modo persino programmatico, che punta dritto a un pubblico "di nicchia" ben sapendo quanto questo sia, e [...] Vai alla recensione »

lunedì 10 ottobre 2022
Fabio Canessa
Il Tirreno

Una scorpacciata di multiverso da cui si esce col mal di testa. Un frullato di Marvel di serie C, kung fu, fantahorror, apologo filosofico, citazionismo cinefilo, scazzottate alla Bud Spencer, farsa volgare da Boldi e De Sica, con una spruzzata di gratuiti arzigogoli sperimentali. Insomma, un gran pasticcio servito dai Daniels, due registi pieni di idee e di ambizione, che esagerano nel regalare una [...] Vai alla recensione »

domenica 9 ottobre 2022
Mauro Gervasini
Film TV

Everything Everywhere All at Once, ovvero "tutto ovunque contemporaneamente", ha incassato 100 milioni di dollari inattesi, diventando il più grosso successo della benemerita casa di produzione A24 che ha all'attivo alcuni dei migliori horror recenti, quali Hereditary e X: A Sexy Horror Story. Inattesi perché il film, inizialmente distribuito con titubanza, era stato concepito come "avventuroso di [...] Vai alla recensione »

sabato 8 ottobre 2022
Mariarosa Mancuso
Il Foglio

Il titolo va preso alla lettera. sarà mica il multiverso? Certo, il multiverso. Inizia nella lavanderia a gettoni gestita da Evelyn, madre e moglie di origini cinesi. Ha qualche problema con le tasse, viene convocata nell'ufficio della cattivissima ispettrice Jamie Lee Curtis (deformata da una pancia posticcia, vestita con due orribili toni di giallo, e tre con i capelli ossigenati) che contesta le [...] Vai alla recensione »

sabato 8 ottobre 2022
Paolo Zelati
La Voce di Mantova

Arriva finalmente in Italia "Everything Everywhere All At Once", film dal cast completamente asiatico che, in giro per il mondo, ha superato i 100 milioni di dollari di incasso. Al centro della vicenda troviamo il personaggio di Evelyn Wang (Michelle Yeoh), una donna di origini cinesi che gestisce una piccola attività - una lavanderia a gettoni - insieme al marito Waymond (Ke Huy Quan), un uomo mite [...] Vai alla recensione »

sabato 8 ottobre 2022
Giovanni Guidi Buffarini
Corriere Adriatico

Ridotta all'essenziale, è una storia di famiglia: Michelle Yeoh non va più d'accordo con il marito e non è affatto contenta che la figlia sia lesbica. Ma attenzione al titolo: Tutto, ovunque, allo stesso tempo. Perché il set del film è il Multiverso, e i personaggi hanno infiniti doppi e destini, possono essere delle pietre su un pianeta brullo oppure avere mani con i wurstel al posto delle dita.

sabato 8 ottobre 2022
Daniele De Angelis
Cineclandestino

Matrix 2.2? Oppure indiretta filiazione dei film Marvel, con i fratelli Russo nell'occasione delegati alla produzione? Di certo abbonderanno i paragoni più o meno illustri, nel cercare punti di riferimento nei confronti di Everything Everywhere All at Once. Lungometraggio intriso di follia che conferma la sublime eccentricità del cinema dei suoi creatori, i registi e sceneggiatori Daniel Kwan e Daniel [...] Vai alla recensione »

venerdì 7 ottobre 2022
Dan Jolin
Time Out

Il multiverso va di moda e i paniels, Scheinert e Kwan, esplorano quel territorio d mondi paralleli in un modo assurdo, comico e pieno d'invenzioni visive. Gli abitanti di un universo hanno scoperto un sistema per entrare nelle menti dei loro sé alternativi e assorbire le loro abilità. Per farlo devono compiere azioni tanto specifiche quanto insensate.

venerdì 7 ottobre 2022
Francesca Pistocchi
Close-up

"Il multiverso è un concetto di cui sappiamo spaventosamente poco", rivela Doctor Strange a Spider-Man nell'ultimo capitolo della saga targata Marvel. Ma ne siamo veramente convinti? Non sarebbe forse più onesto dire: "Il multiverso è un concetto di cui il cinema ci ha fatto sapere spaventosamente poco"? Eppure, a prima vista, non sembra: nel corso degli ultimi vent'anni, il grande schermo non ha [...] Vai alla recensione »

venerdì 7 ottobre 2022
Ada Guglielmino
NonSoloCinema

Impossibile da descrivere. È la prima impressione al termine delle 2 ore e venti minuti di proiezione dello stravagante, bizzarro, geniale, anarchico Everything Everywhere all at once. Un film che sfida qualsiasi categorizzazione. Una trama che si riassume in poche righe: una donna cinese di mezza età è chiamata a salvare il mondo saltellando in una serie di universi paralleli temporali e geografici, [...] Vai alla recensione »

giovedì 6 ottobre 2022
Lidia Saller
Il Giornale

Aspettatevi di tutto, ovunque, all'improvviso. Che è l'intento di un film" tanto assurdo quanto travolgente. Durante una ispezione fiscale un uomo proveniente da un'altra dimensione acquisisce le sembianze del quieto Waimond per chiedere aiuto ad Evelvn. Le cose si complicano, «i multiversi» si sovrappongono ed Evelyn dovrà fare di tutto per salvare la famiglia.

giovedì 6 ottobre 2022
Gian Luca Pisacane
La Rivista del Cinematografo

Che cos'è il Multiverso? Una dimensione parallela, la frammentazione del presente in più realtà. È ormai una colonna portante della fantascienza, ma non disdegna anche la favola. Pensiamo a Peter Pan, a quella "seconda stella a destra" che portava all'Isola che non c'è. Oggi il multi che diventa anche meta è stato sdoganato da Matrix, per arrivare fino alla Marvel che ci ha costruito un impero.

giovedì 6 ottobre 2022
Fiaba Di Martino
Film TV

Il multiverso è vivo. Più che mai, e anche troppo: abbasso il multiverso! Intendiamoci: ci si diverte un mondo con l'opera seconda dei film & videomaker Daniels, avventurona con un'inedita Michelle Yeoh proprietaria di una lavanderia e ultima speranza dell'universo, minacciato da un villain che ha i mille volti e il cuore spezzato di sua figlia. Ma in questo marasma in cui ogni cosa è ovunque e tutta [...] Vai alla recensione »

giovedì 6 ottobre 2022
Marco Contino
Il Mattino di Padova

Siamo unici oppure infiniti? Quante versioni di noi sono astrattamente possibili? La fascinazione per il multiverso è, ormai, tema ricorrente nel cinema. E se la declinazione più immediata e fracassona è quella targata Marvel (in particolare con l'ultimo "Doctor Strange"), la coppia di registi Dan Kwan e Daniel Scheinert sperimenta una strada indipendente e, in parte, inedita, soprattutto sul piano [...] Vai alla recensione »

giovedì 6 ottobre 2022
Simone Emiliani
Sentieri Selvaggi

Tutto può accadere dentro un cerchio: lo specchio di un'immagine familiare felice con madre, padre e figlia che cantano; i panni in lavatrice; il ripetuto dettaglio dove è evidenziata con la penna una fattura irregolare; la forma del bagel. Proprio attraverso gli oggetti di quella forma geometrica regolare ci possono essere il continuo passaggo verso altri mondi, trasformazioni e passaggi nello spazio [...] Vai alla recensione »

giovedì 6 ottobre 2022
Stefano Benedetti
Cult Week

Il mondo come lo conosciamo è prossimo al collasso, inghiottito da un bagel nero gigante che risucchia ogni linea temporale. L'unica eroina in grado di impedirlo è una sino-americana di mezza età, proprietaria di una lavanderia, indietro con le tasse e imprigionata in una famiglia che più sgangherata non si può. Cosa succede quando si tira troppo la corda con acrobazie narrative su universi paralleli, [...] Vai alla recensione »

mercoledì 5 ottobre 2022
Carlotta Po
Cineforum

Sin dalla prima scena, al ritmo lento delle lunghe inquadrature iniziali, la protagonista Evelyn è mostrata come una donna qualunque, alle prese con le faccende ordinarie di una vita mediocre. Antieroina per eccellenza, vicina alla mezza età, insoddisfatta del presente, è deliberatamente incapace di curare le proprie relazioni: dal pressoché inesistente rapporto con il marito, che vorrebbe il divorzio, [...] Vai alla recensione »

martedì 4 ottobre 2022
Marco Minniti
Asbury Movies

Girato nel 2020 a ridosso del lockdown, e distribuito negli USA con successo la scorsa primavera, Everything Everywhere All at Once arriva in Italia dopo essersi già conquistato un vasto seguito di estimatori, configurandosi come un vero e proprio instant cult. Iniziamo questa nostra recensione sottolineando che, nonostante le copie pirata già da mesi abbiano reso ampiamente visibile il film diretto [...] Vai alla recensione »

NEWS
HOMEVIDEO
giovedì 27 aprile 2023
 

Il film definitivo sul multiverso è stato il trionfatore assoluto ai Premi Oscar, dove ha vinto ben 7 statuette. Vai all'articolo »

BOX OFFICE
martedì 14 marzo 2023
Andrea Chirichelli

Il film vincitore di 7 statuette torna in classifica, al quinto posto. Scopri la classifica »

OSCAR
lunedì 13 marzo 2023
Simone Emiliani

Con 7 statuette (6 nelle categorie principali) il film apre la strada al cinema del futuro. Vai all’articolo »

OSCAR
lunedì 13 marzo 2023
 

Il film si aggiudica la statuetta più ambita della serata. L'incredibile rivelazione della stagione torna nelle sale italiane.  Vai all'articolo »

OSCAR
lunedì 13 marzo 2023
 

L'attrice si è aggiudicata la statuetta per la sua interpretazione in Everything Everywhere All at OnceVai all'articolo »

OSCAR
lunedì 13 marzo 2023
 

Dan Kwan e Daniel Scheinert si aggiudicano la statuetta per la regia del loro film. Vai all'articolo »

OSCAR
lunedì 13 marzo 2023
 

Paul Rogers si aggiudica la statuetta per il lavoro sul film. Vai all'articolo »

OSCAR
lunedì 13 marzo 2023
 

Daniel Kwan e Daniel Scheinert si aggiudicano la statuetta per la scrittura del loro film. Vai all'articolo »

OSCAR
lunedì 13 marzo 2023
 

L'attrice si è aggiudicata il premio per la sua interpretazione in Everything Everywhere all At OnceVai all'articolo »

OSCAR
domenica 12 marzo 2023
Emanuele Sacchi

Ripercorriamo la carriera del Waymond di Everything Everywhere All at OnceVai all’articolo »

NEWS
venerdì 13 gennaio 2023
 

Il film rivelazione del 2022 fresco della vittoria ai Golden Globes dei suoi protagonisti Michelle Yeoh e Ke Huy Quan e favorito agli Oscar, ritorna al cinema dal 2 febbraio. Vai all'articolo »

VIDEO
lunedì 3 ottobre 2022
 

Il film definitivo sul multiverso. Il caso dell’anno al botteghino USA. Dal 6 ottobre al cinema. Guarda la clip »

CELEBRITIES
venerdì 30 settembre 2022
Marzia Gandolfi

Attraversando centinaia di realtà parallele, l’attrice può dispiegare tutte le sue capacità artistiche. Dal 6 ottobre al cinema. Vai all'articolo »

NEWS
lunedì 12 settembre 2022
 

Il film definitivo sul multiverso con le icone del cinema Michelle Yeoh e Jamie Lee Curtis dirette dal duo di registi visionari The Daniels. Vai all'articolo »

OVERVIEW
giovedì 30 giugno 2022
Roberto Manassero

Un travolgente mix di commedia nera, fantascienza, fantasy, arti marziali e animazione. Da ottobre al cinema. Vai all'articolo »

TRAILER
martedì 28 giugno 2022
 

Un film spettacolare che fonde commedia, dramma, arti marziali e romanticismo. Da ottobre al cinema. Guarda il trailer e il poster »

NEWS
martedì 7 giugno 2022
Andrea Chirichelli

In un box office particolarmente polarizzato come quello americano i numeri generati dal film destano grande sorpresa. Attesissima l'uscita italiana con I Wonder Pictures il prossimo ottobre. Vai all'articolo »

winner
miglior film
Premio Oscar
2023
winner
miglior regia
Premio Oscar
2023
winner
miglior attrice
Premio Oscar
2023
winner
miglior attore non protag.
Premio Oscar
2023
winner
miglior attrice non protag.
Premio Oscar
2023
winner
miglior scenegg.ra originale
Premio Oscar
2023
winner
miglior montaggio
Premio Oscar
2023
winner
miglior attore non protag.
Golden Globes
2023
winner
miglior attrice in un film brillante
Golden Globes
2023
winner
miglior montaggio
BAFTA
2023
winner
migliori film
National Board
2022
winner
miglior attrice
National Board
2022
winner
miglior film
Critics Choice Award
2023
winner
miglior regia
Critics Choice Award
2023
winner
miglior attore non protag.
Critics Choice Award
2023
winner
miglior scenegg.ra originale
Critics Choice Award
2023
winner
miglior montaggio
Critics Choice Award
2023
winner
premio per il miglior cast
SAG Awards
2023
winner
miglior attrice
SAG Awards
2023
winner
miglior attore non protag.
SAG Awards
2023
winner
miglior attrice non protag.
SAG Awards
2023
winner
miglior prestazione rivoluzionaria
Spirit Awards
2023
winner
miglior film
Spirit Awards
2023
winner
miglior regia
Spirit Awards
2023
winner
miglior attrice
Spirit Awards
2023
winner
miglior attore non protag.
Spirit Awards
2023
winner
miglior scenegg.ra
Spirit Awards
2023
winner
miglior scenegg.ra originale
Writers Guild Awards
2023
winner
miglior regia
Directors Guild
2023
winner
miglior film sci-fi/fantasy
CDG Awards
2023
winner
miglior produttore di un film
Producers Guild
2023
winner
film dell'anno
AFI Awards
2023
winner
miglior attore non protag.
NSFC Awards
2023
winner
miglior film di fantascienza
Critics Choice Super
2023
winner
miglior attore in un film di fantascienza
Critics Choice Super
2023
winner
miglior attrice in un film di fantascienza
Critics Choice Super
2023
SHOWTIME
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