American Born Chinese

Film 2023 | Fantascienza 30 min.

Regia di Destin Daniel Cretton, Johnson Cheng, Dennis Liu [II], Dennis A. Liu, Lucy Liu, Erin O'Malley, Dinh Thai, Peng Zhang [II]. Una serie con Ben Wang [II], Yann Yann Yeo, Chin Han, Ke Huy Quan, Jimmy Liu. Cast completo Genere Fantascienza - USA, 2023, Valutazione: 3 Stelle, sulla base di 1 recensione. STAGIONI: 1 - EPISODI: 8

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Ultimo aggiornamento martedì 30 maggio 2023

Il mondo di Jin Wang va in pezzi quando dopo l'incontro con un nuovo studente straniero si ritrova coinvolto in una battaglia con divinità mitologiche cinesi. La serie ha ottenuto 1 candidatura a Directors Guild,

Consigliato assolutamente no!
n.d.
MYMOVIES 3,00
CRITICA
PUBBLICO
CONSIGLIATO SÌ
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Un originale teen drama sovrannaturale che omaggia il fantasy cinese cinematografico e televisivo.
Recensione di Andrea Fornasiero
martedì 30 maggio 2023
Recensione di Andrea Fornasiero
martedì 30 maggio 2023

Jin Wang è un liceale americano di origine cinese, l'unico della sua classe, ma un giorno arriva a scuola anche un ragazzo di un programma di scambio: Wei-Chen, che cerca di fare amicizia con lui attraverso la comune passione per un manga. Wei-Chen nasconde però un segreto, è infatti il figlio di Sun Wukong, il re delle scimmie, ed è fuggito dal paradiso con il mitico bastone di ferro del padre. È in cerca della quarta leggendaria pergamena e i suoi sogni gli hanno indicato che Jin sarà la sua guida in questa impresa. Ad aiutare Wei-Chen c'è la divinità della grazia e della compassione, Guanyin, ma ci sono anche forze dell'oscurità, guidate da Niu Mowang il demone toro, che prepara un'insurrezione contro il regno celeste dell'imperatore di giada e vuole impossessarsi del bastone di ferro.

Teen drama sovrannaturale molto originale sia per l'inserimento di combattimenti di kung fu, con tanto di uso di cavi "invisibili" e sfide alla gravità nella tradizione del wuxiapian, sia per l'omaggio al fantasy cinese cinematografico e televisivo.

Molto liberamente tratto dall'omonimo fumetto di Gene Luen Yang, ne è una vera e propria riscrittura, che lo declina al medium televisivo al punto da introdurre il personaggio di uno stereotipato cinese in una sit-com vintage e da realizzare un intero episodio nello stile di un fantasy cinese televisivo, con trucchi posticci e scenografie volutamente al risparmio.

Non tutto però sembra integrarsi al meglio e alcune star, appena acclamate per Everything Everywhere All at Once hanno personaggi piuttosto marginali o che comunque interagiscono poco con il resto del cast. La più presente tra loro è senz'altro Michelle Yeoh, nei panni della dea Guanyin, che comunque incontra solo nelle ultime puntate alcune dei protagonisti e non incrocia mai i genitori di Jin Wang. Il personaggio di Ke Huy Quan è poi presente in un mondo a parte, quello della Tv: la sit-com dove interpreta un cinese caricaturale, cosa per cui ancora soffre, è tornata popolare in rete grazie a un meme. Ritiratosi nella vita come attore (in parallelo con la vicenda di Ke Huy Quan) viene richiamato in Tv per un un talk show, dove coglie l'occasione per fare un discorso di rito sulla rappresentazione delle minoranze.

Del resto in American Born Chinese la rappresentazione è una questione centrale: il protagonista vive con difficoltà la sua etnia asiatica e vorrebbe solo essere considerato un ragazzo come gli altri. Nel fumetto rifiutava di farsi incasellare come cinese fino al punto da trasformarsi magicamente in bianco, rinnegando quindi la propria natura. Nella serie non ci si spinge a tanto, ma vediamo comunque Jin Wang parlare alla scuola per difendere un altro ragazzo che ha fatto del cyberbullismo verso di lui. È un momento di grande conflitto interiore, che però viene velocemente superato dall'accumularsi di altri eventi, limitandone dunque l'esito drammatico.

Del resto American Born Chinese è pur sempre un prodotto Disney per ragazzi e vuole essere prima di tutto edificante. Quindi va bene mostrare gli errori di un ragazzo, ma non trasformarli nel principio di una lacerante dissociazione. Meglio sublimare il tutto nella ricerca della quarta pergamena, negli alti e bassi dell'amicizia con Wei-Chen e pure in una storia d'amore con una ragazza bianca - sicuramente la parte meno riuscita della serie.

Fanno capolino da Everything Everywhere All at Once anche James Hong, nella puntata meta-televisiva, e Stephanie Hsu, nel ruolo di una gioielliera che promette di tornare con maggior peso nella prossima stagione. Pressoché ignoti invece i protagonisti, tranne per Chin Han, che è apparso in numerosi film e serie americane, spesso come villain o come caratterista. Dietro la macchina da presa del primo e dell'ultimo episodio - quelli con il più alto tasso spettacolare nei combattimenti - troviamo il regista hawaiano Daniel Destin Cretton, che dopo Shang-Chi e la leggenda dei dieci anelli sembra essere diventato il nome di riferimento per il wuxiapian targato Disney.

Lo showrunner è invece l'attore e autore Kelvin Yu, che qui rimane solo dietro le quinte, ma è un volto noto per esempio agli spettatori di Master of None. Chissà che non entri in scena nelle prossime stagioni, così come Lucy Liu, che pure ha firmato un episodio da regista della serie.

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DISNEY+
martedì 30 maggio 2023
Andrea Fornasiero

Una libera riscrittura dell'omonimo fumetto di Gene Luen Yang. Disponibile su Disney+. Vai all'articolo »

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