13ª edizione del Biografilm Festival, il programma dei 50 film genere documentario. Bologna - 9/19 giugno 2017. Le recensioni, trame, listini, poster e trailer, ordinabili per:
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L'attrice norvegese Gorild Mauseth affronta il compito quasi impossibile di interpretare Anna Karenina in una lingua che non ha mai parlato nel paese d'origine dell'autore. Espandi ▽
Gørild Mauseth, grande attrice norvegese, non ha mai recitato in russo, ma decide di accettare la sfida di interpretare Anna Karenina a Vladivostok. Parte così per un viaggio in treno attraverso la Russia, sulle tracce di Anna, della sua terra, della sua storia e della sua lingua, in numerose tappe che la arricchiranno di incontri e di splendidi scenari. Mentre cerca l'Anna di Tolstoj, però, si rende conto che sta cercando la "sua" Anna, e in definitiva se stessa. Recensione ❯
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Quando nel 1990, in una spoglia stanza di Parigi, Michel Houellebecq cominciò a scrivere il suo famoso saggio Rester vivant, era sull'orlo del baratro. Se non vi cadde, fu grazie alla letteratura. Oggi Iggy Pop rilegge intensamente le sue parole e dialoga con lo scrittore, interrogando anche, con le parole del testo, lo spettatore. La riflessione è incentrata sul confine sottile tra individualità, eccentricità e follia, sugli spazi sempre più stretti in cui ci dimeniamo alla ricerca di un equilibrio impossibile, sul ruolo dell'artista nella società, sulla possibilità per le parole di salvarci, ancora e sempre, la vita. Con un messaggio di speranza al di là di ogni cinismo: bisogna andare avanti, a ogni costo, tirare fuori la propria poesia anche se uscendo lacera l'anima: "Non abbiate paura, il peggio è passato". Recensione ❯
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Una storia d'amore che illustra i dilemmi e le conseguenze inevitabili dell'ambizione. È un film sulla lotta di una donna per l'indipendenza, una donna che cerca di riuscire con la propria arte nel mondo estremamente competitivo della danza. Espandi ▽
Bobbi Jene Smith ha lasciato gli Stati Uniti per unirsi alla Batsheva Dance Company di Tel Aviv, dove ha trovato un maestro nel coreografo Ohad Naharin, creatore del Gaga, il "linguaggio del movimento". Star della compagnia, Bobbi ha anche trovato l'amore con un collega, Or. Eppure, dopo dieci anni in Israele, non si sente a casa né soddisfatta: decide di tornare negli Stati Uniti. Il film di Elvira Lind è un percorso emozionante in questo momento di transizione, e segue la costruzione della nuova, originale coreografia di Bobbi mentre l'artista fa i conti con la vita a San Francisco e con le difficoltà della relazione a distanza con Or. Un film pieno di grazia che incarna nella poesia del corpo la danza più difficile della vita, quella delle relazioni e della realizzazione di sé. Recensione ❯
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Un documentario sull'Afghanistan che viene mostrato sotto una nuova luce. Espandi ▽
Produttore, regista, attore, autodistributore di oltre 110 film, Salim Shaheen è il volto indiscusso di un'incredibile non-industria cinematografica. Autodidatta, gira insieme ai suoi amici un film dietro l'altro, recita, canta, balla, viene riconosciuto per strada e acclamato dalla folla a più riprese come una sorta di eroe popolare. Nothingwood è il nome di questa terra cinematografica di nessuno. Quella che non ha mezzi, soldi, speranze. Non è Bollywood, non è Hollywood, non ha strutture nè professionisti, e tuttavia è cinema. Un cinema che ha come unico grande protagonista proprio Shaheen. Recensione ❯
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Un'opera intimista che rivela un'indagine sulla natura umana, del rapporto con il dolore e con la maternità. Documentario, Drammatico - Colombia2016. Durata 80 Minuti.
Questa è la storia di Val e Clare: una madre e una figlia. Dopo la tragica morte della figlia maggiore, Val ha lasciato i suoi figli e la famiglia scappando nella giungla colombiana per cercare la sua identità. Espandi ▽
Val, la madre della regista, decise di andare a vivere lontano dalle luci e dal rumore della città, nella foresta amazzonica, quando morì sua figlia, la sorella di Clare. Quando scopre di aspettare un bambino, Clare ritiene che sia arrivato il momento di affrontare una situazione per lei da sempre irrisolta e di cercare delle risposte che non ha mai avuto. Così insieme al suo compagno Nicolas, l'occhio dietro alla telecamera, si reca dalla madre, che conduce una vita senza le comodità che una città può offrire, prima su tutte l'elettricità. Le giornate di Val sono scandite dai ritmi della natura, dove vige una ritualità del quotidiano: lo yoga al mattino, la maglia e l'uncinetto e qualche faccenda domestica al pomeriggio, le canzoni suonate alla chitarra all'imbrunire. Recensione ❯
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Una riflessione popolare e acuta sul patrimonio nazionale che davvero può salvare l'Italia: le nostre storie e la capacità di raccontarle. Espandi ▽
A Montichiello, un piccolo borgo toscano, va in scena la vita di paese: tutti gli anni, fin dagli anni Sessanta, uno spettacolo teatrale racconta la comunità e la sua storia, dalle rievocazioni del passato ai grandi temi del presente. Questo film segue da vicino la preparazione dello spettacolo, con personaggi e storie che tessono i fili di un'identità comunitaria determinata a resistere alla crisi economica e sociale. Una narrazione nella narrazione che restituisce la magia di un teatro povero e indomito, sospeso fra l'eredità del mondo rurale e il dialogo con le nuove generazioni indispensabile per mantenere viva la tradizione. Una riflessione popolare e acuta sul patrimonio nazionale che davvero può salvare l'Italia: le nostre storie e la capacità di raccontarle. Recensione ❯
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Il passato difficile di un giovane alle prese con un padre truffaldino costretto a scappare continuamente per non finire in carcere. Espandi ▽
Condensati nella famiglia Knuchel sono vizi ed euforia propri degli anni Sessanta, eccessi divenuti abitudine che li costringono a fughe continue per sopperire alle numerose e reiterate truffe del padre, fino a giungere al suo inevitabile arresto. La storia ce la racconta, rivivendola, il figlio Stefano, regista di un film coinvolgente nel catalizzare l'atmosfera tragicomica di una vita scissa fra l'avventura errante e il suo abitare il mondo evasivo della fantasia. Obiettivo il costruirsi un'identità passando per l'infanzia distillata dai ricordi - come le patinate esibizioni nei panni del cantante Claude François detto Cloclo - e tramite il confronto con il variegato parentado per capirne a fondo le particolarità Recensione ❯
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La tragica sorte di un talentuoso regista cui è stata diagnosticata una malattia neurodegenerativa a soli trentaquattro anni. Espandi ▽
Gli occhi di Simon Fitzmaurice sono quelli di un uomo che combatte il proprio demone ogni giorno. La SLA lo ha imprigionato in un blocco di carne immobile che un tempo era il suo corpo, dove l'unica forma di vita possibile sono i ricordi di quando costruiva, oltre a una carriera di regista, il progetto di una famiglia con la moglie Ruth. Come è possibile tornare a esprimersi? Per Simon, il riscatto passa da un sofisticato computer con cui interagisce grazie al movimento delle pupille, riuscendo a scrivere un libro e a dirigere un film. Un agrodolce inno alla vita che ha commosso il Sundance Film Festival, con la voce di Colin Farrell a dar voce ai pensieri del protagonista; una storia arricchita da scorci di preziose riflessioni incarnate in una natura che rifiuta di cedere al buio. Recensione ❯
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La vitalità delle nuove generazioni di nati dopo il comunismo in una Varsavia che vuole rigenerarsi ma rimane profondamente ancorata ai suoi problemi
. Documentario, Polonia2016. Durata 102 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
La terza opera di Michal Marczak, documentarista inserito nella top ten dei registi più innovativi dal Dazed and Confused Magazine. Espandi ▽
Forti dei loro vent'anni, due studenti di arte, Christopher e Michal, sperimentano un'estate di eccessi, alla continua ricerca di se stessi e di un loro posto nel mondo, passando per esperienze al limite. La rottura di Christopher con la fidanzata è come se sancisse un'epoca in cui tutto è possibile per i ragazzi, che vagano per le vie buie di Varsavia passando da una festa all'altra, in una danza scatenata senza tempo, lontana dalle responsabilità che caratterizzano l'età adulta. Michal Marczak presenta un documentario che racconta, attraverso lo sguardo dei giovani, una città che ha voglia di lasciarsi i traumi del passato alle spalle per proiettarsi con energia nel futuro delle nuove generazioni. Recensione ❯
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Giacomo Abruzzese e Angelo Milano ci portano alla scoperta di quell'ultimo magico momento di imprevedibilità e vandalismo di quella che oggi si chiama street art. Espandi ▽
Fame: bisogno molesto di mangiare, carestia, grande desiderio. Questo termine dà il titolo al Fame Festival, un evento rivoluzionario che dal 2008 al 2012 ha portato nella cittadina pugliese di Grottaglie i più grandi street artist del mondo, da Blu a Conor Harrington, da Erica il Cane a Os Games, da Escif a Vhils. Grazie al festival, nato dalla passione di Angelo Milano in un momento in cui la street art non era ancora stata sdoganata, le mura di Grottaglie si coloravano di graffiti e la cittadina ne usciva completamente reinventata. Recensione ❯
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Uno spaccato sul mercato delle riproduzioni dei capolavori d'arte e sui sogni degli artigiani che le realizzano. Documentario, Cina, Paesi Bassi2016. Durata 80 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
La storia di una scoperta di sé nella scoperta dell'arte, e una metafora potente dei travagli di una Cina in profonda transizione. Espandi ▽
A Shenzhen, a migliaia di chilometri dai Paesi Bassi, il culto di Van Gogh è più forte che mai. Dafen è una piccola città nella città, in cui fino a 10 mila contadini, convertiti in pittori, lavorano in atelier che assomigliano più a degli sweatshop, in cui vengono riprodotte a olio su tela fino a 700 copie al mese dei capolavori del pittore olandese. A commissionare le riproduzioni sono i proprietari di negozi di souvenir turistici di Amsterdam, spesso spacciandosi per galleristi. Recensione ❯
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Un ottimo esempio di cinema indipendente italiano: un'osservazione ravvicinata e intima di due dropout "gagliardi". Documentario, Italia2017. Durata 75 Minuti.
Tra diario e sogno, un film stralunato che celebra la ricchezza dei margini, e le loro sorprendenti possibilità di riscatto. Espandi ▽
Dario e Maury vivono a Roma e stanno insieme da circa vent'anni. Lungo quest'arco di tempo, nel microcosmo nudista e omosessuale della spiaggia di Capocotta, si sono costruiti i personaggi del "Principe" («perché con tutti i calci in culo che mi ha dato la società io me so' dato il titolo») e della "Contessa". Alter ego cercati con pazienza, umiltà, follia, istinto di sopravvivenza, accompagnati da misês stravaganti che ondeggiano tra pop, vintage, carnevalesco e coatto. Cinefili, disinibiti, nati per la performance, sul palco gratuito di quella spiaggia hanno messo e mettono in scena la loro ricerca di un altrove, di un'alterità netta, piena di dignità. Recensione ❯
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Un film documentario sulla vita di Francesca Alinovi, membro attivo del mondo dell'arte italiana e americana negli anni '70 e nei primi anni '80, fino al suo assassinio nel 1983. Espandi ▽
"I Am Not Alone Anyway" racconta le vicende di Francesca Alinovi, ricercatrice del DAMS uccisa a Bologna nel 1983. Una storia inquietante ed estremamente attuale, che prende luogo nella Bologna post-anni '70, affascinante e morbosa, proprio come morbosi sappiamo essere i fatti del "caso Alinovi". Tuttavia, il racconto che la Santi decide di fare non si sofferma a indagare la morte della ricercatrice e critica d'arte, quanto piuttosto la vita, la produzione artistica e la personalità travolgente che ha caratterizzato e reso celebre in tutto il mondo la giovane donna tragicamente uccisa nel capoluogo emiliano. Recensione ❯
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Le vite multiculturali degli inquilini del grattacielo di Rimini, alla ricerca di una conciliazione, che riguarda l'Italia intera. Espandi ▽
Fin dalla sua inaugurazione nel 1959 il Grattacielo di Rimini non ha lasciato indifferenti, monumento al progresso che si elevava al di sopra della vecchia Italia povera e rurale, monolite di cemento e vetro destinato ai cittadini più abbienti. Poi, gradualmente, l'euforia del boom economico è scemata. È rimasto un corpo estraneo allo scenario urbano, che echeggia debolmente un passato di interni pop e folli riunioni condominiali, miti della vacanza di massa e vizi della riviera romagnola. Tra le storie di ieri e l'umanità che lo abita oggi si muove lo sguardo curioso di questo film, che esplora le vite multiculturali dei nuovi inquilini alla ricerca di una conciliazione, che riguarda l'Italia intera, fra ciò che avremmo voluto essere e ciò che stiamo diventando. Recensione ❯
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Nell'Italia fascista degli anni Trenta, molti abitanti del borgo di Borgo, costretti dalla povertà o motivati da un senso di avventura, emigrarono nelle colonie dell'Impero d'Africa Italiano. Espandi ▽
Racconto sulle colonie fasciste in Africa, "terra promessa" che avrebbe dovuto rafforzare le conquiste del regime in Africa, un sogno destinato a fallire miseramente. A pagare il prezzo più caro furono gli italiani emigranti che, spinti dalla fame e dalla povertà, lavorarono per accaparrarsi il proprio "posto al sole" per poi veder crollare le proprie poche certezze. Il film intreccia i drammatici eventi della nostra Storia nazionale ai piccoli grandi eventi personali e familiari: l'epopea di queste persone ci è svelata dalle parole, dalle memorie e delle immagini che la regista rinviene in casa di suo zio, anch'egli al tempo partito verso l'"oltremare". Recensione ❯
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