12ª edizione del Biografilm Festival, il programma dei 27 filmitaliani. Bologna - 10/20 giugno 2016. Le recensioni, trame, listini, poster e trailer, ordinabili per:
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Torini, piccole grandi comunità di senzatetto vivono tra disagio e difficoltà, e la loro vita è tutt'altro che quella vista nei film. Espandi ▽
Ci siamo "noi", al di qua. E in un invisibile aldilà vivono "loro", i senzatetto, una società parallela sempre più numerosa e priva di diritti, ma, spesso, ricca di umanità. Il regista Corrado Franco ci porta nella quotidianità dei senzatetto torinesi, che in questi film interpretano se stessi mettendo in scena una vita più accidentata, intensa e drammatica di qualsiasi fiction, e un'emergenza sociale che la crisi degli ultimi anni ha ulteriormente acuito. Un lavoro scabro e indimenticabile il cui fulcro narrativo risplende in una scena da brivido: la marcia dei senzatetto verso l'ospedale dove dare l'estremo saluto a uno di loro: un'immagine che richiama, non per caso, il "Quarto Stato" di Pellizza da Volpedo. Recensione ❯
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Un viaggio nell'universo creativo di Andrea Pazienza, un artista che ha segnato la sua epoca. Espandi ▽
Arte fuorilegge, in qualche modo eroica. La sua opera come ribellione assoluta da gabbie e confini. Pazienza come Balzac, Dostoevskij, Goya, i massimi scrittori e illustratori capaci di tratteggiare con il più leggero sbaffo le facce e l'anima. Da dove veniva questo dono? Questo film è un viaggio in macrofotografia nelle correzioni, nelle pecette, nei materiali poveri e improvvisati di uno dei lavori più alti e abissali del ventesimo secolo italiano. Recensione ❯
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Vita e visione di Anna Piaggi, ispirazione e punto di partenza per numerosi stilisti e designer di tutto il mondo. Espandi ▽
Alina Marazzi per questo documentario su Anna Piaggi si avvale di un fornito catalogo di materiale d'archivio che comprende foto e filmati di interviste, comparsate televisive, reportage giornalistici, che come in un mosaico ci restituiscono un'immagine della sua attività di giornalista di moda dalla penna raffinata e dalla originale idea di moda. Nei filmati che via via si susseguono la vediamo in compagnia di noti fotografi che era solita frequentare, come Mario Mandrini, Ugo Mulas e Mario Dondero; con suo marito, il fotografo Alfa Castaldi; con lo stilista e fotografo tedesco, nonché amico di lunga data, Karl Lagerfeld; o ancora, con il collezionista Vern Lambert, che la accompagnava nei mercatini dell'usato a Londra a caccia di abiti e accessori provenienti da contesti ed epoche diverse, che poi lei utilizzava per comporre le sue originalissime mise. Recensione ❯
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Un atto d'amore, una storia tutta privata e familiare che coinvolge spettatori lontanissimi da quel mondo e diventa di fatto una storia di tutti. Documentario, Azione, Biografico - Italia, Tailandia2016. Durata 74 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Chantal Ughi, ex modella, attrice e cantante, ora combatte sul ring, trasformando la rabbia in grinta. Espandi ▽
Chantal Ughi brilla nella Muay Thai. Ex modella, attrice, cantante e cinque volte campionessa mondiale, combatte contro gli avversari e contro i fantasmi in un corpo a corpo che non lesina pugni e calci. Perché nella vita come nella Thai Boxe tutti i colpi sono permessi. Ma non sono i colpi a ferire ma il passato che Simone Manetti risale lentamente, inesorabilmente fino alla sorgente del dolore. In un'infanzia 'battuta' affonda il cuore combattente di Chantal, che ha debuttato al cinema con Peter Del Monte, Giuseppe Piccioni e Fulvio Ottaviano prima di raggiungere New York e volgere l'attrice in cantante nella cornice della cultura musicale underground. Ma una storia d'amore sbagliata con un sassofonista paranoico la rimette in cammino, alla ricerca di un luogo in cui riparare e quietare la 'voce del sangue', la fitta che preme dall'interno, preme e preme finché non ti decidi a respirare e a neutralizzarla. Chantal accetta la sfida e sceglie l'arma, un'arte marziale convertita in sport alla fine del XX secolo. Si trasferisce in Thailandia e impara a combattere come un thailandese, piegandosi ai costumi ancestrali di una disciplina secolare marcata da un cerimoniale religioso. Recensione ❯
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Un'opera che non è una laudatio del personaggio e che conserva anche la necessaria leggerezza. Documentario, Biografico, Commedia - Italia2016. Durata 78 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Luciano De Crescenzo, uomo dai tanti talenti e dalla pungente ironia, è un simbolo della versatilità e dell'ingegno partenopei. Espandi ▽
Un documentario su Luciano De Crescenzo che ne ripercorre la vita e le attività avendolo come testimone di se stesso in prima persona e grazie ai contributi di chi lo conosce bene come Renzo Arbore, Isabella Rossellini, Bud Spencer e molti altri. Recensione ❯
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Quattro madri e i loro figli, rapporti diversi uniti dal racconto della regista che ci porta vicini a ogni singola vicenda. Espandi ▽
Daimon è un film sulla maternità che racconta di quattro donne e del rapporto con i loro figli. Si va dalla gravidanza di Lucy ai primi tre anni del bimbo di Laura, ai sette della bimba di Sara, fino ai diciassette della figlia di Chicca. Il film unisce le loro vite e i loro racconti attraverso un unico sguardo, quello della regista, che ricerca nell'osservazione e nel dialogo con le sue amiche le risposte a quelle domande che sorgono quando si decide di diventare madri. Sette anni di riprese per un film che documenta la quotidianità e l'eccezionalità della maternità in un modo intimo e naturale che ci porta vicini, anche emotivamente, al vissuto delle protagoniste. Recensione ❯
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Un viaggio all'interno dell'universo musicale del trombettista Enrico Rava. Espandi ▽
Questo viaggio nella carriera del grande trombettista italiano è anche una fuga vertiginosa nella storia del jazz: dai grandi che hanno segnato la sua musica, come Miles Davis, Louis Armstrong, Bix Beiderbecke, alla sperimentazione degli anni Sessanta e Settanta di cui Rava è stato protagonista indiscusso. Il film armonizza in un racconto sincopato e corale numerose testimonianze di musicisti e amici che hanno conosciuto Rava negli anni, affiancandolo in mille progetti in giro per il mondo. E ci presenta l'artista e l'uomo con la sua musica e le sue capacità d'improvvisazione, ma anche le sue doti di leadership, l'umorismo, l'originalità. Le qualità migliori della vita e del jazz, democrazia perfetta fondata sui valori della differenza e della libertà di espressione. Recensione ❯
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Il racconto dell'evoluzione artistica di Germano Sartelli. Espandi ▽
Le prime sculture sono in legno e ferro, poi stracci, fili metallici arrugginiti, cicche e cartine di sigarette. Dopo il 1960 è il momento di vimini, paglia, ragnatele, ciocchi. È il percorso artistico del bolognese Germano Sartelli, recentemente scomparso. Lo raccontano in questo film le voci di chi gli è stato vicino: Andrea Emiliani, Maurizio Calvesi, Marisa Vescovo, Claudio Spadoni e Dario Trento. Una ricerca artistica incessante, illuminata dalla lunga esperienza di insegnamento nell'Ospedale psichiatrico di Imola. Recensione ❯
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Un documentario sull'universo del fumettista magnus, che dialoga con chi lo ha conosciuto, vissuto, osservato. Espandi ▽
Un artista inquieto, un maniaco della perfezione, un uomo turbato dai suoi demoni interiori? Questo e molto di più è stato il bolognese Roberto Raviola, in arte Magnus, uno dei più grandi artisti del fumetto italiani, capace di spaziare dall'avventura al fantasy, dal noir al grottesco, dalla fantascienza a un erotismo al confine del pornografico. Il regista Paolo "Fiore" Angelini dialoga con l'opera di Magnus, con le persone che lo hanno conosciuto, con i personaggi che di volta in volta hanno incarnato la sua anima multiforme, per tracciare un suo ritratto attento e partecipe e indagare la ricchezza di un percorso di vita che ancora oggi nutre la nostra immaginazione. Recensione ❯
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Chiara Vigo è l'unica padrona della tecnica che le permette di ricavare il bisso dall'acqua, tradizione e maestria della lavorazione. Espandi ▽
Chiara Vigo è un Maestro; unica al mondo a conoscere il segreto della seta del mare, il bisso. Un filo prezioso che non si compra e non si vende perché appartiene al mare. Il giuramento dell'acqua, pronunciato a Sant'Antioco, in Sardegna, lega il Maestro con un altro, metaforico filo, quello di settemila anni di storia, lungo cui le generazioni si tramandano il segreto della raccolta e lavorazione del bisso marino. Una maestria che non può andare perduta e che Chiara Vigo custodisce, unica depositaria, mentre racconta ai visitatori le mille storie di questa tradizione antica. Il film ci porta nel cuore di un rito affascinante, sospeso tra una rara abilità artistica e la sacralità delle leggi che legano uomo e natura. Recensione ❯
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Un film dove la manualità e la tipografia vengono esaltate come forme d'arte che ci riportano all'essenzialità delle parole e dei pensieri. Documentario, Italia, Svizzera2016. Durata 72 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Ritratto di Alberto Casiraghy e Josef Weiss, tra Italia e svizzera, artisti unici nel mondo della parola scritta. Espandi ▽
Proprio come Johannes Gutenberg, Alberto Casiraghy ha trasformato la sua casa di Osnago in una vera "bottega" editoriale: con una vecchia macchina a caratteri mobili stampa piccoli e preziosi libri di poesie e aforismi. Non molto lontano, oltre il confine svizzero, Josef Weiss per realizzare le sue edizioni artistiche unisce la sensibilità del grafico con la tecnica del restauratore. Silvio Soldini restituisce un ritratto insieme realistico e poetico di due artisti-artigiani che hanno scelto di fare un mestiere antico in un mondo moderno, e hanno conquistato il successo più grande. Imparare a tessere la più eterna delle magie, quella delle parole. Recensione ❯
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Malik entra in prigione a 19 anni per scontare una lunga pena ma apprende subito a caricarsi di nuove colpe, poi a sopportarle, quindi a farle fruttare. Espandi ▽
Condannato a sei anni di prigione, Malik El Djebena non sa né leggere né scrivere. Solo al mondo, appare più giovane e fragile degli altri detenuti. A prenderlo sotto la sua ala protettrice sono un gruppo di prigionieri corsi che gli insegnano tutti i trucchi per sopravvivere. Malik sfrutta, però, tutto che ha appreso a suo vantaggio facendosi amici i Mussulmani, l'altro clan del carcere. Quando esplode una guerra tra i due gruppi Malik dovrà decidere da che parte stare. Recensione ❯
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Per salvare l'azienda di famiglia, si esportano in Cina, ma quando l'età inizia a farsis entire, cosa scegliere, rimanere o tornare? Espandi ▽
Tra la via Emilia e Pechino. Emilia e Angiolo hanno sempre lavorato nella manifattura delle calze, prima come operai e poi come imprenditori, finché la crisi non li ha costretti a chiudere la loro fabbrica. Come e dove ricominciare, già sessantenni? In Cina, dove altrimenti? Così la coppia parte per la provincia di Zhejiang dove per dieci anni si dedica a trasmettere il "know how" italiano agli operai cinesi. Non sanno, i due coraggiosi artigiani, che la sfida vera viene dopo ed è il rientro in Italia. Tra esotismo e tradizione, il regista Nicola Contini affronta due temi cruciali dei nostri tempi, la crisi economica e la solitudine, filtrati dalle esperienze (intense, coraggiose, divertenti) di chi non si lascia abbattere. Né all'andata né al ritorno. Recensione ❯
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Un'immersione senza giudizio nel caos totale di due fratelli. Documentario, Biografico - Italia, USA2015. Durata 76 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Sotto la minaccia di perdere la loro casa, due fratelli ebrei ortodossi devono accettare l'intervento di esterni, aprendo un viaggio nella memoria. Espandi ▽
Un appartamento di Brooklyn e due fratelli gemelli (Abraham e Shagra). Da quando è morta la madre i due non hanno più avuto alcuna attenzione per l'ordine dell'appartamento tanto che il loro affittuario del piano di sopra ha deciso di non pagare più l'affitto. La causa? Gli odori mefitici che provengono dal loro appartamento e un invasione di scarafaggi. Si è reso quindi necessario l'intervento di una squadra di disinfestazione che seguiamo nel suo lavoro. Recensione ❯
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Leone Ginzburg, evoluzione di un risoluto oppositore del fascismo e delle sue nefandezze. Espandi ▽
Torino, 1923. Al liceo d'Azeglio di Torino un gruppo di diciassettenni si forma intorno all'insegnamento di maestri antifascisti come Augusto Monti e Umberto Cosmo. Tra loro spicca per maturità e carisma un giovane ebreo russo nato a Odessa, Leone Ginzburg. Confrontati alla fase trionfante del fascismo, ognuno di loro lotterà negli anni successivi contro la retorica e l'oscurantismo del regime, con i mezzi dell'azione politica e della diffusione culturale. La scelta più radicale sarà quella di Leone. La sua morte a soli 34 anni a Regina Coeli sotto la feroce tortura nazista; gli anni del confino, l'impegno nel Partito d'Azione e in Giustizia e Libertà, il lavoro editoriale all'Einaudi (di cui è il grande ispiratore) fanno di lui una figura centrale della cultura e dell'identità torinese negli anni in cui questa si afferma come punto di riferimento morale e intellettuale per la Nazione intera, punta di diamante di un'Italia che continua a lottare per difendere i suoi valori più alti. Recensione ❯
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