Tecniche di animazione sopraffine si uniscono a un racconto sofferto e al tempo stesso gioioso. Animazione, Francia, Spagna, Belgio2020. Durata 71 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Un film sull'atto del disegno, sul suo significato e sulla sua imperativa necessità. Espandi ▽
Febbraio 1939. I repubblicani spagnoli si dirigono in Francia per fuggire dalla dittatura di Franco. Il governo francese confina i rifugiati in campi di concentramento, dove si riesce a malapena a soddisfare il bisogno di igiene, acqua e cibo. E` in uno di questi campi che due uomini, separati dal filo spinato, diventeranno amici. Uno e` una guardia, e l'altro e` Josep Bartoli' (Barcellona 1910 - New York 1995), un illustratore che combatte il regime franchista. Recensione ❯
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Nella Parigi del quindicesimo secolo, una bella e sfortunata zingara, Esmeralda, è amata da tre uomini: un capitano amante dell'avventura, un poeta sa... Espandi ▽
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Una giovane e ricca ragazza americana si trasferisce in un pensionato di giovani artisti perché vuole fare l'attrice di teatro, benché non ne abbia le... Espandi ▽
Una giovane e ricca ragazza americana si trasferisce in un pensionato di giovani artisti perché vuole fare l'attrice di teatro, benché non ne abbia le qualità. Grazie all'influenza paterna riesce ad ottenere il ruolo principale in una commedia alla quale aspirava un'altra ragazza, che in quella parte vedeva la possibilità del successo e della sistemazione economica. Recensione ❯
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Un film che cattura tutta l'energia di Cecilia Mangini. L'unico possibile che poteva realizzare oggi. Documentario, Italia2021. Durata 89 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Un film anomalo che mostra tutta la forza dell'artista Cecilia Mangini. Espandi ▽
Il mondo a scatti cattura tutta la vitalità e l'energia di Cecilia Mangini, scomparsa nel gennaio 2021 a 93 anni. Il dettaglio sul suo occhio mostra il rapporto continuo tra la cineasta e la realtà. Attraversa le fasi della sua carriera ma non è un documentario biografico. Procede piuttosto per frammenti sparsi, dall'influenza di alcune riviste di fotografia come "Tempo" e soprattutto quella di propaganda nazista "Signal", alle immagini scattate alle Isole Eolie nel 1952 a Panarea e Lipari fino a quelle sul set di La legge, realizzato in Puglia da Jules Dassin nel 1958 che non sono state le classiche foto promozionali ma invece un backstage sugli attori e sugli abitanti del posto che vedevano per la prima volta come si faceva un film. Il mondo a scatti, malgrado qualche soluzione leggermente forzata (le foto che ha scattato in Vietnam che si muovono sul rumore dei bombardamenti, il ritocco con le mascherine) oggi è insieme una ricca testimonianza e, insieme, un prezioso testamento. Recensione ❯
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La versione integrale del concerto The Doors Live At The Bowl '68. Espandi ▽
Registrato il 5 luglio del 1968 all'Hollywood Bowl di Los Angeles, il concerto è stato oggi rimasterizzato da Bruce Botnick, lo stesso fonico che all'epoca si occupò della registrazione su un otto piste a bobina, e che, grazie alla più moderna tecnologia, ha potuto ricostruire non solo il video integrale del concerto, ma anche garantire un miglioramento qualitativo senza precedenti con audio surround 5.1. La nuova edizione del concerto comprende anche una ricca parte di contenuti extra. Quasi cinquanta anni dopo, la musica dei Doors e l'eredità che ha lasciato è influente più che mai. Non c'è mai stata una band che abbia così tanto rivoluzionato il rock e la società, e questo film concerto si rivolge sia ai più accaniti fan, che alle giovani generazioni che potranno scoprire il mito dei Doors. Recensione ❯
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Un scifi movie inconsueto, spiazzante, dall'estetica vintage e dai contenuti profondi e radicali. Fantascienza, USA2022. Durata 147 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Un viaggio sci-fi in un mondo futuristico dove l'uomo deve adattarsi ad un nuovo sistema. Espandi ▽
Fondendo l’estetica dei suoi primi film e gli elementi psicanalitici dei suoi ultimi lavori, David Cronenberg realizza un film di fantascienza inconsueto, spiazzante, in cui l’estetica vintage si pone in secondo piano rispetto a un contenuto radicale. Crimes of the Future invita a smarrirsi in un futuro remoto che è al contempo una verosimile prosecuzione del nostro presente. Un mondo grigio e quasi inabitabile, in cui la sovrastimolazione del corpo, sollecitato ed eccitato anche durante il sonno o durante il pasto, ha portato a un’esasperazione e nel contempo a un annullamento del piacere e del dolore. Cronenberg sembra suggerirci, provocatoriamente, che è giunto il momento di lasciarsi andare e assecondare il flusso. È impossibile fermare il progresso tecnologico, quand’anche questo comportasse la fine della nostra specie e la nascita di una nuova e non necessariamente migliore. Recensione ❯
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Dopo l'8 settembre del '43 il partito fascista di Ferrara stringe le fila, ma è lacerato tra due diverse tendenze: quella del moderato federale Bolognesi e quella del fanatico Aretusi Espandi ▽
Dopo l'8 settembre del '43 il partito fascista di Ferrara stringe le fila, ma è lacerato tra due diverse tendenze: quella del moderato federale Bolognesi e quella del fanatico Aretusi, che fa assassinare il primo e, attribuendo il delitto agli antifascisti, scatena una violenta rappresaglia, facendo fucilare undici ostaggi. Ma il tempo cancella molte cose: il figlio di una delle vittime, Franco, fuggito in Svizzera, torna a Ferrara dopo 18 anni e incontrando Aretusi gli stringe cordialmente la mano. Recensione ❯
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Un atto di coraggio, visivo e narrativo. Un gesto di gratitudine verso una città che spezza il cuore ma sforna anche bellezza, poesia e musica. Animazione, Italia2017. Durata 86 Minuti. Consigli per la visione: Film per tutti
Il film è ispirato all'omonima opera teatrale di Roberto De Simone, una fiaba dark e visionaria, ambientata in un futuro troppo lontano. Espandi ▽
Vittorio Basile è un armatore che inventa "un fiore all'occhiello dell'ingegneria navale italiana" per dare lustro alla città di Napoli. Ma l'avidità del faccendiere Salvatore Lo Giusto, detto 'o Re, e della bella Angelica Carannante, promessa sposa di Basile, mettono fine alla vita e ai sogni dell'armatore, lasciando la piccola Mia, figlia di primo letto di Vittorio, nelle grinfie della matrigna e dei suoi sei figli - cinque femmine e un "femminiello" - che affibbiano alla bambina il soprannome di Gatta Cenerentola. Riuscirà Primo Gemito, ex uomo della scorta di Basile, a riportare la legalità nel porto di Napoli e a sottrarre Cenerentola alla sua prigionia? Recensione ❯
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Quando il regista Alessandro Blasetti (che qui si presenta anche come interprete) annuncia che gli occorre un'attrice bambina "bellissima", una torma di mamme romane si riversa su Cinecittà proponendo la propria figliolanza. Espandi ▽
Quando il regista Alessandro Blasetti (che qui si presenta anche come interprete) annuncia che gli occorre un'attrice bambina "bellissima", una torma di mamme romane si riversa su Cinecittà proponendo la propria figliolanza. Tra di esse, Maddalena Cecconi, che però si lascia invischiare tra scrocconi e traffichini, con il risultato di passare attraverso una serie di umiliazioni (per lei e la sua piccolina). La bambina vince la parte, ma la madre, ormai disincantata, rifiuta. Non è forse il miglior film di Visconti, ma certo è tra i memorabili per via della prestazione di Anna Magnani, summa di ogni madre umiliata e offesa, italiana e non. Recensione ❯
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Un'opera di forte indagine psicologica pregna di un informe senso di mistero. Drammatico, Italia1955. Durata 106 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +16
Un film drammatico tratto dal romanzo "Tra donne sole" di Cesare Pavese. Espandi ▽
Da Roma, Clelia arriva a Torino per gestire un atelier. Appena giunta in albergo entrerà in contatto con Momina, una ragazza oziosa e di agiata condizione sociale, la cui amica Rosetta, la notte prima, ha tentato il suicidio per via di un amore non corrisposto. In breve, entrerà nel giro delle due donne, conoscendo anche Nene, ceramista di successo, e il suo uomo, Lorenzo, un pittore fallito che mal sopporta i successi della compagna. La vita di Clelia sarà presto assorbita dalle abitudini e dal modo di pensare di quest'annoiata borghesia. Recensione ❯
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Gli utilimi giorni di una coppia innamorata, ormai colpita dall'età e dalla demenza. Espandi ▽
Un film quasi documentario sugli ultimi giorni di una coppia di anziani innamorati (Françoise Lebrun e Dario Argento) colpiti dall'età e dalla demenza. Immaginata e orchestrata dal creatore di Enter the Void, con allusioni di Jean Eustache e thriller gialli italiani, Recensione ❯
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Elio Germano fa suo Ligabue, il suo genio, il suo tormento, la sua profonda sofferenza interiore. Biografico, Italia2020. Durata 120 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
La vita del pittore Antonio Ligabue, uno dei maestri e protagonisti fondamentali dell'arte contemporanea internazionale. Espandi ▽
Antonio è figlio di emigranti. Dopo la morte della madre e varie vicissitudini, viene mandato a Gualtieri in Emilia, dove vive in estrema povertà, fino a quando lo scultore Mazzacurati lo indirizza allo sviluppo delle sue naturali doti di pittore. Elio Germano ha saputo fare suo Ligabue, offrendo un ritratto di profonda sofferenza interiore. A partire da quel corpo che si nasconde sotto una corazza da cui fuoriesce uno sguardo diviso tra paura e curiosità, Diritti racconta una vita dolorosa, che dà luogo a un'arte dalla potente vivacità cromatica. Uno strumento per sfuggire alle sofferenze di una vita marchiata da disturbi mentali e derisione. Il regista non giudica ma neppure assolve i tanti che, per ignoranza o insensibilità, mettevano alla berlina il matto e ne disprezzavano l'opera. Così come sa inquadrare con tenerezza i pochi che seppero comprenderne il tormento, ma anche la grandezza. Recensione ❯
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Opera illegale, il film è una formidabile cassa di risonanza politica, una piazza itinerante ma soprattutto un viaggio introspettivo. Drammatico, Iran2018. Durata 102 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Quando riceve il video di una giovane che implora il suo aiuto, la famosa attrice Behnaz Jafari abbandona il set e insieme a Jafar Panahi si mette in viaggio per raggiungere la ragazza. Espandi ▽
Una celebre attrice iraniana riceve il video di una ragazza che implora il suo aiuto per fuggire un destino che non è il suo. Marziyeh sogna di fare l'attrice ad ogni costo, anche a quello di suicidarsi. Allevata in un villaggio di montagna, la ragazza è allieva del conservatorio a Teheran ma un fratello autoritario la costringe a una vita rispettosa delle regole. Almeno fino a quando l'attrice prediletta non si mette in viaggio per raggiungerla. Impedito a uscire dal suo Paese e condannato a non esercitare più la sua professione, Jafar Panahi si guadagna la vita come ‘conducente'. A bordo di un taxi o di un 4x4 continua la sua riflessione nomade sulla società iraniana, in barba alla censura. Opera illegale, Tre volti è una formidabile cassa di risonanza politica. Sotto una sarabanda di incontri divertenti e poetici, il film è un autoritratto dell'artista al volante. Recensione ❯
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Il fulminante esordio alla regia di Michele Riondino porta con sé l'eredità di molto cinema. Drammatico, Italia2023. Durata 99 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Un film dal solido impianto civile e dagli echi grotteschi e arrabbiati che rimandano a La classe operaia va in paradiso di Elio Petri. Espandi ▽
1997. All’ILVA di Taranto è appena avvenuta l’ennesima morte sul lavoro, ma Caterino Lamanna, operaio addetto ai lavori di fatica nell’industria siderurgia, è pronto a darne la colpa ai sindacati. Caterino è un cane sciolto che pensa al suo imminente matrimonio con la giovane albanese Anna e si fa i fatti suoi, finché Giancarlo Basile, dirigente dell’ILVA, non lo recluta per “farsi un giro e dirgli quello che succede” in fabbrica, e resoconti in particolare le attività del sindacalista Renato Morra, che infiamma gli animi degli operai e li spinge alla ribellione. Basile offre a Lamanna la promozione a caposquadra e l’auto aziendale, ma Caterino chiede di essere mandato alla Palazzina Laf pensando che sia un luogo di privilegio riservato a pochi eletti. In realtà è un edificio in disarmo, incrocio fra una riserva indiana, un manicomio e una prigione, dove sono rinchiusi in orario di lavoro i dipendenti qualificati che hanno fatto l’onda, e che quindi sono invitati a licenziarsi o ad accettare un incarico demansionato e incoerente con la loro preparazione. Palazzina Laf segna l’esordio alla regia dell’attore Michele Riondino, ed è un esordio fulminante, che porta con sé non solo la conoscenza approfondita della storia ignobile dell’ILVA e delle sue ricadute sul territorio tarantino (dove Riondino è nato e cresciuto), ma anche l’eredità di molto cinema, dalla saga grottesca di Fantozzi fino all’alienazione stralunata di La pecora nera di Ascanio Celestini, Brazil di Terry Gilliam e Tony Manero di Pablo Larrain. Recensione ❯
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