Anno | 2007 |
Genere | Drammatico |
Produzione | Italia |
Regia di | Giacomo Campiotti |
Attori | Beppe Fiorello, Ettore Bassi, Kasia Smutniak, Emanuela Grimalda, Antonella Stefanucci Carmine Borrino, Giuseppe Zeno, Paola Casella. |
Tag | Da vedere 2007 |
MYmonetro | 3,24 su 1 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
|
Ultimo aggiornamento giovedì 12 maggio 2011
La storia del medico e ricercatore Giuseppe Moscati, proclamato santo da Papa Giovanni Paolo II nel 1987. La serie è stato premiato a Roma Fiction Fest,
CONSIGLIATO SÌ
|
Giudicata miglior miniserie al Roma Fiction Festival 2007, la doppia puntata di Giuseppe Moscati si apre su Napoli agli esordi del Novecento, dove il giovane protagonista, appassionatosi alla medicina in seguito alla morte del fratello, supera il concorso per un posto all'Ospedale degli Incurabili dimostrando eccezionali capacità diagnostiche. Ma ciò che si rivela presto fuori dal comune, nella vita e nella carriera di Moscati, è l'attenzione per l'anima dei pazienti di cui cura i corpi e la grande spinta alla carità che lo porterà ad aprire le porte di casa ai poveri e ad aiutarli di tasca propria.
Lo straordinario, dunque, nella vita - anche televisiva - di Moscati, va cercato nelle scelte dell'ordinario, del quotidiano, sempre improntante a preferire l'umiltà e il sacrificio, fino all'offerta completa di sé. Il "film" (così lo annunciano i titoli di testa) di Giacomo Campiotti mette in luce, in particolare, la rinuncia all'amore della bella Elena (Kasia Smutniak), la nobildonna che Giuseppe fu sul punto di sposare, ma anche il rifiuto di una prestigiosa cattedra universitaria, motivato dalla volontà di restare fino all'ultimo in ospedale, a diretto contatto con i bisognosi.
La sceneggiatura si costruisce lungo i lati di un quadrato, ai vertici del quale stanno Moscati e l'amico di gioventù Giorgio Piromallo, da un lato, e la principessa Elena e la popolana Cloe, dall'altro. Il termometro insindacabile della classe sociale riequilibrerà i fattori in una sorta di scambio di coppie, non dettato dalla passione bensì dall'interesse.
Gli scenari fastosi della Napoli aristocratica e gli antri dickensiani dei quartieri spagnoli suppliscono in spettacolo e movimento alla difficoltà di drammatizzare una vita di scelte giuste, che non conosce l'errore e finisce (prematuramente) in gloria. Eppure, quest'ennesima e certamente non ultima biografia di un santo, sfugge alla retorica grazie all'interpretazione sentita e coinvolta di Giuseppe Fiorello nei panni del protagonista. Già credibilissimo Salvo D'Acquisto, Fiorello aderisce al personaggio di Moscati come ad una seconda pelle, mettendo in ombra tanto la Smutniak -che ha dimostrato di poter fare di meglio- quanto Ettore Bassi, che veste gli abiti di Giorgio come fossero il costume di scena di una recita, lasciando trasparire troppo spesso la finzione. Ma forse la vera sorpresa della miniserie sta nel contributo di Paolo Casella nel ruolo di Cloe: corpo e voce di grandissima verità.
Ed è proprio nella regia dei numeri musicali con cui Cloe intrattiene i popolani al Caffè Chantant che Campiotti dimostra di venire dal cinema, molto più che nell'omaggio esplicito all'invenzione dei Lumière (presentata in serata di gala mentre Moscati lotta nei bassifondi contro il diffondersi del colera) o nella sequenza pomposa e zuccherata della liberazione dei matti dall'ospedale di Torre del Greco, durante l'eruzione del Vesuvio.
Nel miracolo finale, che chiude la miniserie delegando ad una didascalia la notizia della santificazione, si racchiude un altro frammento di cinema e la sintesi di una vita dedicata all'affetto più sincero, per chi era lontano ma anche più vicino.
GIUSEPPE MOSCATI disponibile in DVD o BluRay |
DVD |
BLU-RAY |
||
€14,99 | – | |||
€14,99 | – |
Sono del parere che nessun film biografico, o come si dice in gergo bio-pic, per quanto perfetto nella tecnica, nei contenuti e nell’estetica, può raccontare l’intera vita di una persona senza lasciare “vuoti biografici” più o meno importanti. Questo limite, diventa un punto di forza, se regista ed entourage, incuriosiscono lo spettatore, “condizionandolo” [...] Vai alla recensione »
nessuna recensione, ma solo una domanda. stasera ho rivisto la fiction su moscati. sapreste dirmi come si intitola la canzone napoletana che canta cloe? grazie, rosanna