Anno | 1955 |
Genere | Drammatico |
Produzione | Italia |
Durata | 106 minuti |
Regia di | Michelangelo Antonioni |
Attori | Gabriele Ferzetti, Yvonne Furneaux, Ettore Manni, Valentina Cortese, Eleonora Rossi Drago Franco Fabrizi, Alessandro Fersen, Franco Giacobini, Madeleine Fischer, Anna Maria Pancani, Luciano Volpato, Maria Gambarelli, Marcella Ferri. |
Tag | Da vedere 1955 |
Rating | Consigli per la visione di bambini e ragazzi: |
MYmonetro | 3,68 su 11 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
|
Ultimo aggiornamento lunedì 10 marzo 2014
Un film drammatico tratto dal romanzo "Tra donne sole" di Cesare Pavese. Ha vinto 2 Nastri d'Argento, Il film è stato premiato al Festival di Venezia, In Italia al Box Office Le amiche ha incassato 0 .
CONSIGLIATO SÌ
|
Da Roma, Clelia arriva a Torino per gestire un atelier. Appena giunta in albergo entrerà in contatto con Momina, una ragazza oziosa e di agiata condizione sociale, la cui amica Rosetta, la notte prima, ha tentato il suicidio per via di un amore non corrisposto. In breve, entrerà nel giro delle due donne, conoscendo anche Nene, ceramista di successo, e il suo uomo, Lorenzo, un pittore fallito che mal sopporta i successi della compagna. La vita di Clelia sarà presto assorbita dalle abitudini e dal modo di pensare di quest'annoiata borghesia.
Da Tra donne sole di Cesare Pavese, contenuto all'interno del trittico La bella estate, Michelangelo Antonioni estrae un'opera di forte indagine psicologica, servita da dialoghi secchi, lineari e per questo ancora più idonei a sviscerare l'indolenza in cui tutto è immerso. Con attento sguardo antropologico su una Torino borghese, vista dagli occhi di chi vi è appena ritornata da un'altra città, Le amiche fornisce un campionario umano di scorata tristezza, fatto di sotterfugi e piccole ignobiltà, fallimenti e diffusa mancanza d'amore. I rapporti tra i personaggi, infatti, sembrano fare capo soltanto ad una congenita assenza di fiducia nell'altro, all'opportunità e alla convenzione, ad una dipendenza affettiva che è gabbia e croce per entrambi i sessi. Ci sono pagine bellissime nel quarto lungometraggio dell'autore ferrarese, sequenze che racchiudono molto della sua futura poetica: la gita al mare, in cui nuovi equilibri si stabiliscono senza sottolineature o toni forti, è quasi un film nel film, la prova generale per quel cinema dell'incomunicabilità e del disagio che dal successivo Il grido renderà grande Antonioni.
In certo modo, Clelia, le amiche e gli uomini orbitanti intorno a loro hanno più da dividere con i personaggi di L'avventura e dei successivi titoli che con la fonte letteraria dichiarata nei titoli di testa: «nella conversione dalla pagina allo schermo si perdono le mitologie pavesiane e si privilegia l'attenzione nei confronti dei riti delle nevrosi, del vuoto ideale e affettivo della borghesia torinese» (Gian Piero Brunetta, Storia del cinema mondiale, Einaudi).
Fotografato stupendamente da Gianni Di Venanzo, Le amiche è pregno di un informe senso di mistero, di una noia soffusa eppure asfissiante tipica del grande cineasta. La sceneggiatura è opera di Antonioni e di due donne: Suso Cecchi D'Amico e Alba de Céspedes. Premiato con il Leone d'argento al Festival di Venezia.
Tratto dal romanzo Tra donne sole di Cesare Pavese, è la storia di quattro donne che vivono a Torino. Clelia lavora; Nene si strugge per il marito infedele; Rosetta s'annoia e poi si suicida; Momina intriga. Uno dei primi film italiani con ritratti femminili ben delineati. L'opera migliore del primo Antonioni.
Clelia è appena arrivata a Torino per dirigere un atelier di alta moda. Nella stanza d'albergo accanto alla sua, una ragazza di nome Rosetta tenta il suicidio dopo una delusione d'amore; e mentre Rosetta viene ricoverata, Clelia entra a far parte del piccolo gruppo di amiche della giovane, che comprende l'elegante e cinica Momina e la ceramista Nene, compagna del pittore Lorenzo, l'amante di Rosetta.
Tratto dal racconto Tra donne sole di Cesare Pavese, adattato per il grande schermo dal regista Michelangelo Antonioni con Suso Cecchi D'Amico e Alba de Céspedes, Le amiche è un disincantato ritratto della classe borghese, ambientato negli eleganti salotti della città di Torino. Premiato con il Leone d'Argento al Festival di Venezia del 1955, Le amiche è una pellicola corale che ha per protagonista Clelia, interpretata dall'attrice Eleonora Rossi Drago: una giovane donna proveniente da Roma che si trova a Torino per occuparsi dell'inaugurazione di un atelier, e che verrà coinvolta nella rete di intrighi e di rivalità di un gruppo di amiche dell'alta società torinese.
Per certi versi, il film di Antonioni potrebbe apparire quasi come la versione italiana di Donne di George Cukor: anche qui, infatti, al centro della narrazione abbiamo un'interessante galleria di personaggi femminili, ritratti dal regista con sguardo asciutto e realistico. Il fulcro della trama è costituito proprio dai rapporti fra le "amiche" del titolo, tra confidenze e pettegolezzi, passioni e tradimenti che si consumano su uno sfondo tipicamente borghese, per culminare infine in un epilogo amarissimo e niente affatto consolatorio. I protagonisti (ma soprattutto le protagoniste) sono rappresentati con ammirevole finezza psicologica, per merito di una sceneggiatura accurata e ricca di sfumature, ma anche per l'eccellente direzione del cast.
Fra i vari titoli del primo periodo della carriera di Antonioni, Le amiche resta senza dubbio uno dei più riusciti, oltre che uno dei migliori prodotti del cinema italiano del decennio. Brave tutte le attrici, bravissima Valentina Cortese nel ruolo di Nene, la donna che sopporta in silenzio le infedeltà del compagno Lorenzo (Gabriele Ferzetti), un artista in crisi che farà innamorare di sé la giovane e fragile Rosetta (Madeleine Fischer).
Una ragazza di nome Clelia ,venuta a Torino da Roma,lavora come direttrice in una casa di moda.Il suo arrivo viene sconvoloto dal tentato suicidio di una giovane ragazza di nome Rosetta,presente nella sua stessa camera.Pertato Clelia in quest'occasione fara' amicizia con altre donne,in primis Momina,una nobildonna annoiata cinica ed egoista,la spudorata Mariella,e la fragile Nene.
Michelangelo Antonioni è sempre stato un passo avanti con i suoi lavori e questo film lo conferma in pieno. Un'indagine psicologica su cinque donne molto diverse fra loro in una città, Torino, notoriamente "fredda" e distaccata. La protagonista indiscussa è Clelia, splendida signora colta in trasferta lavorativa per aprire un atelier di moda. Poi c'è Momina, ricca oziosa e cinica, persa tra oggetti [...] Vai alla recensione »
Non è facile giudicare di alto livello un film degli anni '50, per chi non li ha vissuti bisogna immedesimarsi in una mentalità e in costumi molto diversi dai nostri. Nel caso de "le amiche" però ci sono riuscito subito. E' un affresco tanto sintetico quanto completo quello dipinto da Antonioni. C'è la giovane sognatrice innamorata, [...] Vai alla recensione »
Torino, anni '50. Un gruppo di amici borghesi passa le proprie giornate tra noia, pettegolezzi, colpi bassi, ipocrisia, falsità. Una di loro ha tentato il suicidio, perché innamorata di Lorenzo, già sposato con Nene. Le amiche anziché dissuaderla dall'insistere in questo amore complicato, la incentivano ad andare avanti, con le drammatiche conseguenze che ne deriveranno. [...] Vai alla recensione »
Rosetta, Nene, Momina e Clelia sono amiche. Salvo l’ultima, appartengono tutte alla ricca borghesia; vivono di pettegolezzi, di cocktails, di amori leciti e no. Clelia, invece, è nata povera, ma si è fatta strada con il lavoro, dirige una grande sartoria ed è stata accolta senza fatica nella società delle altre. Un giorno Rosetta tenta di uccidersi; i motivi si scoprono più tardi: è innamorata di Lorenzo, [...] Vai alla recensione »