Uno studio serrato e denso di spunti di riflessione, per una partecipazione più consapevole. Documentario, USA2020. Durata 83 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Donald Trump è adatto per il ruolo di presidente degli US? Esperti di salute mentale rivelano le loro impressioni e i derivanti pericoli che ne conseguono. Espandi ▽
Il 20 gennaio 2017, a poche ore dalla sua elezione come Presidente degli Stati Uniti, Donald John Trump fa sapere alla stampa tramite il suo portavoce di essere insoddisfatto della copertura mediatica dell'evento, a suo parere distorta perché avrebbe evidenziato una partecipazione minore di cittadini rispetto all'insediamento di Obama. È il primo atto di una strategia di comunicazione aggressiva e compulsiva, fatta di toni autoritari, mimica mussoliniana e linguaggio rozzo e semplificato, dal vivo e sui social, che respinge le ricostruzioni e le tesi diverse dalle proprie come "fake news" e che per tutta la sua presidenza occuperà i media e preoccuperà i democratici di ogni latitudine. All'approssimarsi delle elezioni di novembre 2020, il regista e produttore Dan Partland interpella diversi psichiatri, psicologi, storici e comunicatori politici per individuare e contestualizzare i motivi che rendono il quarantacinquesimo presidente americano inadatto ("unfit") al proprio ruolo istituzionale. In maniera clamorosa ma soprattutto pericolosa per la nazione, quindi per il pianeta. Recensione ❯
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La storia di una generazione di piloti che alla ricerca della gloria hanno rischiato la vita durante il sanguinoso periodo di questo sport. Espandi ▽
Un eccezionale documentario ambientato negli anni d'oro della "Formula 1", racconta la storia di una generazione di carismatici piloti che alla ricerca della gloria hanno rischiato la vita durante il sanguinoso periodo di questo sport. Le gare di "Formula 1" non sono mai state per deboli di cuore ma per uomini sempre alla ricerca del limite. Negli anni '60 i motori delle auto da corsa iniziano a raddoppiare la propria potenza fino a raggiungere velocità incredibili. Con un nuovo pubblico televisivo, l'arrivo di denaro e sponsorizzazioni i piloti iniziano a diventare delle vere e proprie superstar, gladiatori moderni gettati nell'arena spettacolare della "Formula 1". Filmati d'archivio e interviste esclusive dei protagonisti nel periodo della nascita del più incredibile e adrenalinico sport al mondo: da Bernie Ecclestone, Max Mosley e Dr.Sid Watkins a 12 campioni del mondo del passato e presente (Sir Jackie Stewart, John Surtees, Niki Lauda, Emerson Fittipaldi, Mario Andretti, Nigel Mansell, Jody Scheckter, Damon Hill, Michael Schumacher, Sebastian Vettel , Lewis Hamilton e Jenson Button), e tanti altri. Recensione ❯
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Un "sogno realistico" per mostrare alla figlia un futuro migliore porta il regista australiano Damon Gameau alla scoperta delle possibili soluzioni al cambiamento climatico. Espandi ▽
Il docufilm è una lettera visiva indirizzata alla figlia del regista e agli spettatori di tutto il mondo per metterli in guardia circa i rischi dell’inquinamento ambientale e per mostrare che un futuro migliore è in realtà possibile. Quello che Damon Gameau intende mettere in pratica è un «sogno realistico», capace di prospettare un 2040 più equo e sostenibile grazie all’utilizzo di soluzioni già disponibili nel 2019. Pieno di speranza, 2040 – Salviamo il pianeta! cerca di informare rivolgendosi a tutta la famiglia, offrendo al pubblico un prodotto che faccia riflettere, lasciando però delle sensazioni piacevoli e positive. Il linguaggio utilizzato è quindi semplice e immediato, così che possa essere comprensibile da tutti e smuovere l’animo di grandi e piccini. Proprio per questo, 2040 – Salviamo il pianeta! può risultare a tratti banale e semplicistico - talvolta anche eccessivamente retorico - ma se ne può facilmente cogliere il motivo: il film vuole infatti arrivare a un pubblico più ampio possibile e lo fa anche grazie all’impiego di espedienti volti a coinvolgere in maniera immediata l’emotività di chi guarda. Recensione ❯
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Una discesa (senza freni) nelle ambizioni, nelle motivazioni, nelle paure e nei sogni dell' uomo Espandi ▽
Giuliano Calore, padovano classe 1938, ha fatto la storia del ciclismo estremo, affrontando le più importanti salite e discese del mondo del ciclismo senza mani, con una bicicletta senza manubrio e senza freni.
A riprese del film iniziate, Giuliano, che oggi ha 77 anni, decide di stupirci realizzando un ultimo record, sicuramente il più suggestivo e pericoloso fra tutti: affrontare in discesa il Passo dello Stelvio senza manubrio, senza freni, di notte, illuminando gli insidiosi tornanti con la sola luce di una piccola pila tascabile.
"48 Tornanti di Notte" mostra l'ultima follia sportiva di un personaggio a metà fra un gentiluomo d'altri tempi e un guascone da osteria, e indaga le cause che hanno trasformato una genuina passione in un'ossessione che piano piano si è sostituita ad affetti e amicizie.
Dopo 40 anni di vita ordinaria, una moglie, tre figli e un modesto lavoro all'Enel, Giuliano "ha inforcato la bicicletta e si è trasformato, come fa Superman quando indossa il suo mantello". Perchè?
"48 Tornanti di Notte" è una discesa (senza freni) nelle ambizioni, nelle motivazioni, nelle paure e nei sogni dell'uomo. Recensione ❯
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Un documentario su come Psyco ha predetto un decennio di violenza e di sconvolgimenti cinematografici senza precedenti. Espandi ▽
In 78 inquadrature e 52 tagli, la delirante sequenza di tre minuti nella doccia di Psycho ha squarciato per sempre la definizione di cinema dell'orrore. Con una combinazione impressionante di lucidità e grande arte, Alfred Hitchcock rovesciò la struttura narrativa violentemente, uccidendo un'eroina di un suo film, senza alcuna spiegazione, una giustificazione o scopo più alto. Psycho ha costretto il pubblico a riconoscere che anche gli spazi domestici più banali potevano essere teatro di un caos indicibile.
Alexandre O. Philippe arruola cinefili e registi, tra cui Guillermo del Toro, Bret Easton Ellis, Karyn Kusama, Eli Roth, e Peter Bogdanovich per analizzare le espressioni di Janet Leigh terrorizzate non solo nel contesto del film, ma anche con uno sguardo rivolto all'America del cambiamento dei costumi sociali. Recensione ❯
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Le 24 ore del 4 Luglio in tutti gli stati degli USA. Espandi ▽
Girato nelle 24 ore del 4 luglio, il film è il risultato di una riflessione apolitica, di uno sguardo profondo e irremovibile in momento storico molto complesso per l'America. Recensione ❯
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Il racconto del più grande fallimento nella storia della NSA, delle logiche economiche che l'hanno permesso e delle conseguenze che ci riguardano tutti. Documentario, Biografico, Storico - Austria2015. Durata 100 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
William Binney, al centro del caso Snowden, analizza i flussi di dati, verità nascoste emergono, ma non troppo facilmente. Espandi ▽
William Edward Binney è un critto-matematico, decodificatore, analista dell'intelligence ed ex Direttore Tecnico della National Security Agency degli Stati Uniti. Dopo la fine della guerra fredda, e dopo aver dimostrato le sue geniali capacità interpretative durante la guerra del Vietnam, Bill Binney comincia a sviluppare un programma in grado di tracciare collegamenti precisi tra due miliardi e mezzo di telefoni, che pian piano si allargano a coprire la quasi totalità di individui e mezzi di comunicazione sul globo terrestre. Il programma si chiama Thin Thread e sarebbe stato probabilmente in grado di sventare l'11 settembre, come ha dimostrato un esperimento successivo, subito secretato. Ma poche settimane prima della data fatidica, Thin Thread veniva chiuso, spento, proibito, nonostante la sua efficace funzione di sorveglianza, perché troppo economico. Il software rivale, incapace di gestire la mole di dati in arrivo senza sosta, costava però mille volte di più e dunque offriva ai vertici della NSA l'occasione di domandare al Congresso gli ingenti fondi a cui aspirava per costruire il suo impero. Con buona pace dello scopo militare per cui veniva proposto. Recensione ❯
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Un buco nel muro attraverso cui due prigionieri si guardano e pian piano si innamorano, anche se il viso e il corpo di lei sono sempre più segnati dalle torture. Sembra un romanzo ma è la storia di Amer e Raghda incarcerati in Siria per aver partecipato alle proteste contro il governo di Assad. Una volta liberati, i due giovani coronano il loro sogno di una famiglia; ma con l'arrivo della primavera araba, diventata un simbolo della rivoluzione, Raghda viene di nuovo arrestata, poi esiliata in Francia. Sean McAllister racconta un'odissea lunga quattro anni, tra gli sconvolgimenti della guerra civile e quelli della vita familiare che va in pezzi, mentre si dipana il dramma di una donna costretta a scegliere tra l'amore per il marito e i figli e i suoi ideali di libertà. Recensione ❯
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Attraversando montagne e oceani, gli atleti di La Nuit de la Glisse testimoniano i cambiamenti climatici mondiali. Espandi ▽
Sud Tirolo, Italia: Matt Annetts, snowboarder statunitense, scala una cima per regalarsi una discesa velocissima e pericolosissima in mezzo alle rocce con la sua tavola, per poi spostarsi in Norvegia con gli amici e colleghi Remi Peschier, Karsten Gefle e Wille Lindberg (mentre il sodale Casey Wesley commenta). Sulle spiagge delle isole polinesiane si allenano i giovani surfisti Tyler Larronde, Tikanui Smith, Aude Lionet Chanfour e il kite surfer Jesse Richman, di Maui, Hawaii, ma anche la giovane promessa Matahi Drollet e l'icona locale Hira Teriinatoofa. In Almeria il biker francese Antoine Bizet costruisce le piste per realizzare performance sempre più ardite. Sui Pirenei francesi Eric Deguil pratica il kayak estremo, non ancora disciplinato da una federazione. A Perpignan Max Geronzi non si separa mai dal suo skateboard, mentre Mathias Wyss e Christopher Espen non vedono l'ora di indossare le loro tute alari e lanciarsi dalle cime realizzando il sogno di Icaro. Recensione ❯
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Documentario naturista incentrato su due famiglie feline e su come insegnano ai loro cuccioli a vivere nella natura. Espandi ▽
Nella riserva naturale di Masai Mara, in Kenya, vivono in prossimità di un lungo fiume un gruppo di leoni e una famiglia di ghepardi. A nord del fiume vive Sita, una femmina di ghepardo adulta che ogni giorno deve provvedere a procacciare il cibo per i suoi cuccioli appena nati e a difenderli dalle altre creature della savana. A sud vive invece il branco di Fang, un coraggioso leone con un dente rotto impegnato a difendere la vecchia leonessa Layla e i suoi piccoli cuccioli dagli attacchi di un gruppo di grossi felini che minaccia l'integrità del branco. Recensione ❯
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Una spedizione che parte dalla costa atlantica della Namibia per giungere alla cima del Kilimangiaro alla scoperta della varietà degli ecosistemi dell'Africa. Espandi ▽
Un documentario dedicato alle bellezze della fauna e della flora africane. Una spedizione straordinaria che parte dalla costa atlantica della Namibia per giungere alla cima del Kilimangiaro alla scoperta della varietà degli ecosistemi dell'Africa. Il film è diretto da Ben Stassen, acclamato regista d'animazione e specialista del 3D, che ha realizzato le immagini attraverso le migliori tecniche stereoscopiche che ritraggono, incredibilmente da vicino, leoni impegnati in battute di caccia, la migrazione dei più grandi mammiferi del mondo, la marcia dei 15 milioni di pipistrelli di Kansaka, l'ecosistema dell'Okavango, tra gli ecosistemi marini più straordinari della Terra. I più remoti e incredibili angoli dell'Africa si svelano in African Safari 3D anche grazie all'uso di piattaforme di ripresa e telecamere speciali messe a punto dal direttore della fotografia Sean Phillips, di videocamere ad infrarossi, di una fotocamera controllata da lontano, di un aereoplano ultraleggero, e di una mini mongolfiera. Voce narrante del film sarà Pino Insegno, tra i più importanti e stimati doppiatori del panorama cinematografico italiano. Recensione ❯
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Proiezione sul tema dell'era del "dopo lavoro": molti spunti provocatori per un saggio suggestivo. Documentario, Svezia2023. Durata 81 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Il doc di Gandini intercetta e diffonde un sentimento condiviso - il rifiuto del lavoro - e forse presagisce una rivoluzione umanista e antidogmatica in arrivo. Espandi ▽
Come sarà la vita nell'era del post-lavoro? Cioè: quando l'umanità avrà automatizzato così tanti processi da rendere inessenziale la prestazione lavorativa, l'uomo come impiegherà quel "tempo libero"? È pronto ad affrontare una routine in cui il tempo lavorativo sarà quanto meno ridimensionato? Sarà in grado di abituarsi e di conferirgli un valore per l'individuo e per la società?
L'autore Erik Gandini è concentrato sulla ricerca della felicità umana, con un gusto spiccato per il paradosso, il contrasto smaccato e splendente tra opposti, come nella vistosa immagine di locandina, nella quale un automa scintillante, seduto su una sdraio in spiaggia, sembra apprezzare la lettura di un libro di carta. Il tocco e le ottiche di Fredrik Wenzel, direttore della fotografia abituale di Ruben Östlund, conferiscono alla narrazione un aspetto affascinante, glaciale e misteriosamente sospeso.
After Work intercetta e diffonde un sentimento condiviso - il rifiuto del lavoro - e forse presagisce una rivoluzione umanista e antidogmatica in arrivo. Ne aspettiamo il seguito. Recensione ❯
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