Un fratello e una sorella scoprono un rituale terrificante nella casa isolata della loro nuova madre adottiva. Espandi ▽
Dopo la scomparsa del padre, trovato morto sotto la doccia, Andy vorrebbe l'affidamento della sorella Piper, ipovedente, a cui è molto legato. Però gli mancano tre mesi ai diciotto anni e perciò vengono affidati provvisoriamente a Laura, una ex assistente sociale che ha perso la figlia dodicenne Cathy, annegata. In casa c'è anche Oliver, un altro ragazzino affidato. Laura ad un certo punto sembra seguire un suo piano diretto a qualcosa di oscuro e tenebroso.
Dopo il successo di Talk to Me, questa nuova opera dei gemelli Philippou conferma le loro qualità nel saper costruire vicende macabre con un consistente sottofondo drammatico e psicologico: la storia in sé batte terreni già noti, ma lo fa con grande intensità e convinzione.
Dopo una prima metà nel corso della quale vengono presentate situazioni e personaggi accumulando stranezze e inquietudini, la seconda metà preme decisamente il pedale sull'acceleratore della violenza e del gore in modo efficace e impressionante in un parossismo nel quale i nodi vengono al pettine e il piano delittuoso deflagra in pieno. Recensione ❯
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I Roses, famiglia modello, crollano: il fallimento di Theo e il successo di Ivy ribaltano i ruoli, trasformando il matrimonio in una guerra spietata. Espandi ▽
Sulla carta i Roses sono una famiglia modello. Theo è un architetto famoso, Ivy la fantasiosa chef di un ristorante, hanno due figli e la loro vita sembra scorrere per il meglio. Finché l’ultima monumentale creazione di Theo crolla davanti agli occhi di tutti, mentre il ristorante di Ivy diventa di colpo virale e, di lì a breve, super affollato. Equilibri, ritmi di vita e ruoli di potere si ribaltano, e la coppia entrerà sempre più in crisi. È la perfetta decostruzione della commedia romantica: una rielaborazione in chiave rigorosamente british dell’eterno binomio amore e odio, diversa dal precedente da ogni punto di vista (finale compreso) e dotata di un inconfondibile umorismo scorretto e tagliente. È bravissimo McNamara a descrivere le altalene emotive e dialettiche che seguono i ribaltamenti dei ruoli e il talento indiscusso, e noto a livello planetario, dei due protagonisti fa il resto: Benedict Cumberbatch e Olivia Colman nell’inedita “coppia che scoppia” funzionano alla grande, dimostrandosi abili a cambiare registro di continuo, passando dall’ironico al grottesco, dalla commedia al dramma. Recensione ❯
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Un ritorno a Downton Abbey per il terzo film della saga. Espandi ▽
Al loro ritorno dalla stagione londinese a Downton Abbey, i Crowley dovranno affrontare una serie di "cambi della guardia": il maggiordomo Carson passerà le consegne a Parker, mentre la fidanzata di Parker, Daisy Mason, prenderà il posto della cuoca Mrs. Patmore. Ma mentre la transizione fra Daisy e Mrs. Patmore è armoniosa, quella fra Carson e Parker è problematica perché il primo rifiuta di abbandonare il ruolo con il quale ha retto Downton Abbey per decenni.
In realtà il passaggio di autorità più delicato rischia di essere quello fra Robert Crawley e sua figlia Mary, pronta a prendere le redini della sontuosa proprietà nello Yorkshire, ma ostacolata da un padre fieramente tradizionalista (benché spalleggiata dalla madre americana Cora), e funestata dall'ostracismo della comunità aristocratica perché ha appena divorziato dal marito, diventando pietra dello scandalo e "paria sociale".
Downton Abbey - Il Gran Finale resta una favola dai toni caramellati, imbevuta di nostalgia per i balli di società, i begli abiti da sera e un'etichetta che, rispetto alla volgarità e maleducazione del presente, suscita viscerale nostalgia. Lì "non è ancora come in America" (soprattutto quella di oggi), tutti sanno come comportarsi (e qual è il loro posto assegnato nella società), tutti custodiscono (o spifferano) piccoli e grandi segreti. Recensione ❯
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Basso budget ed alte ambizioni per un film diventato già un caso cinematografico senza però rivoluzionare il genere. Horror, Thriller - USA2025. Durata 72 Minuti.
Un'opera prima low budget e indipendente, nata come esperimento da un cortometraggio firmato dallo stesso regista. Espandi ▽
Dopo aver subito un lutto in famiglia, la stabilità mentale del giovane Todd torna a scricchiolare. In città può contare ormai solo sulla sorella Vera. Nonostante l'apprensione per la sua salute, il fratello fugge e si trasferisce a tempo indeterminato, insieme al cane Indy, in un'isolata casa di campagna. Un tempo ci viveva il nonno, ma è stato abbandonato perché infestato da un fantasma maligno. Se ne accorge ben presto solo il toller che prova a difendere il padrone rincorrendolo ogni giorno tra gli angoli di casa e il giardino. Mentre premonizioni, apparizioni e assalti si intensificano, Todd taglia i rapporti con la sorella, diventando sempre più fragile e vulnerabile, cosicché l'unico che può trovare una soluzione agli assalti soprannaturali è il cagnolino. Recensione ❯
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Un omaggio, solo parzialmente riuscito, a New York e a Fuori orario, sotto forma di pulp movie nostalgico a rotta di collo. Thriller, USA2025. Durata 109 Minuti.
Un ex giocatore di baseball sull'orlo del tracollo psicologico. Espandi ▽
New York, 1998. Mancata promessa del baseball e alcolista, Hank ha imparato ad accontentarsi di poco e fuggire dalle responsabilità, nonostante la fidanzata Yvonne lo sproni a cambiare. Quando l'amico punk londinese Russ gli affida il gatto Bud, l'ultima cosa che si aspetta è di trovarsi coinvolto in un giro losco di narcotraffico: a fargli visita sono gangster russi che lo riempiono di botte per ottenere delle informazioni. È l'inizio di una reazione a catena che spingerà Hank al limite, inseguito da malavitosi psicopatici per tutta New York.
Quello di Aronofsky è un omaggio a New York, di cui visitiamo ogni luogo entrato nell'immaginario collettivo, in un tour che ha inizio con un'inquadratura delle Torri Gemelle e procede attraverso Flushing Meadows, Shea Stadium e Coney Island.
E per traslato diviene un tributo a un'epoca più semplice e lineare del cinema, in cui erano consentiti una leggerezza e un gusto per l'affabulazione oggi smarriti. Recensione ❯
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Il nono capitolo dell'universo cinematografico di The Conjuring, la saga da oltre 2 miliardi di dollari di incasso al box office mondiale. Espandi ▽
Nel 1986, in una cittadina della Pennsylvania, per la sua cresima, la giovane Heather Smurl riceve in regalo dai nonni un vecchio e grande specchio comperato in un mercatino. Subito le cose cominciano a farsi strane. Heather e la sorella Dawn pensano che la colpa sia dall'inquietante specchio e così lo buttano di nascosto nella spazzatura. Le cose però non migliorano, tra visioni orribili e fatti inquietanti che coinvolgono tutta la famiglia Smurl. I coniugi Ed e Lorraine Warren, indagatori del paranormale, si sono di fatto ritirati dalla ricerca sul campo, dopo l'infarto che ha colpito Ed nel film precedente, limitandosi a incontri e conferenze, supportati dalla figlia Judy, che è una sensitiva come sua mamma e si è felicemente fidanzata con l'ex poliziotto Tony. Padre Gordon, che ha collaborato più volte con i Warren, va a visitare gli Smurl in seguito al fragore mediatico suscitato dal loro caso e capisce che c'è davvero qualcosa di mostruoso in atto. Però muore in circostanze tragiche e misteriose prima di poter approfondire. Judy, sconvolta come i genitori dalla morte di padre Gordon, capisce che la stessa è collegata a quanto sta accadendo in Pennsylvania e capisce anche che quella famiglia in pericolo va aiutata. Recensione ❯
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Consapevole di non poter tenere testa all'originale, il sequel-reboot sceglie la via dell'umiltà e della sintesi. E non sbaglia. Commedia, USA2025. Durata 85 Minuti.
Solo un uomo ha le pall....ottole giuste per guidare la squadra di polizia e salvare il mondo. Espandi ▽
Frank Drebin jr. ha ereditato dal padre l'infallibilità nel catturare i criminali, ma anche la goffaggine e l'atteggiamento anti-sociale, che lo rende spesso più un pericolo che una risorsa per le forze della Legge. Dopo aver sgominato una rapina, l'indagine su un caso di possibile suicidio lo mette sulle tracce di Richard Cane, magnate della tecnologia che ha escogitato un piano criminoso per riportare l'umanità a uno stadio primordiale e ferino. Ma Cane non sa con chi ha a che fare.
Il passaggio da Leslie Nielsen a Liam Neeson inevitabilmente sacrifica qualcosa in termini di vis comica, ma lo compensa con il metatesto legato all'attore irlandese, da anni incastrato in revenge movie di serie B e finalmente affrancato, in un ruolo che gli permette il lusso di irridere la sua recente carriera.
In sostanza sono 85 minuti - e la brevità aiuta - di gigantesca comfort zone, che ha pochissimo senso di esistere in assoluto nella storia del cinema, ma ha pieno diritto di cittadinanza nel particolare di un preciso target generazionale, bisognoso della consolazione nostalgica di un amarcord, seppur in tono minore. Recensione ❯
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Un'epopea horror interconnessa e multipiano sulla scomparsa di studenti delle scuole superiori in una piccola città. Espandi ▽
Nella fittizia cittadina americana di Maybrook, in Pennsylvania, 17 bambini, sui diciotto di una classe delle elementari, sono misteriosamente scappati di casa, nel cuore della notte, alle due e diciassette minuti. Le indagini non arrivano a niente e un mese dopo, in seguito a un'assemblea con i genitori, che prelude alla riapertura della scuola, la vita di alcune persone legate alla scomparsa viene stravolta da un crescendo di eventi sempre più inquietanti. Si tratta della maestra Justine, di Archer, il padre di uno dei ragazzi scomparsi, e di un poliziotto di nome Paul che ha una relazione extraconiugale con Justine.
Il nuovo film del promettente regista di Barbarian è una fiaba nera, che porta con originalità il folk horror nella provincia americana contemporanea.
Le cautele sulla privacy dei genitori, sul mantenere comportamenti sempre appropriati - tanto da stigmatizzare una insegnante che si permette di abbracciare un bambino o di portarne a casa un altro rimasto appiedato - o sulla riservatezza delle indagini, sembrano il primo bersaglio satirico di Weapons. Recensione ❯
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La storia del mistico e teologo Gioacchino da Fiore in un film che affonda per troppa enfasi. Azione, Avventura, Biografico - Italia, USA2024. Durata 90 Minuti.
Il nostro destino risiede tra due mondi paralleli, quello umano e quello trascendentale - un monaco
vissuto nel XII secolo scoprì il segreto per modificarlo. Espandi ▽
Il monaco Gioacchino da Fiore, vissuto nel XII secolo e morto nel 1202, racconta da anziano la propria storia e il proprio percorso spirituale a un discepolo. La vita di Gioacchino, nato in terra calabrese, è stata un lungo viaggio mistico, confluito nella sua vasta produzione letteraria. È ricordato come una delle figure più importanti nella teologia medievale, in particolare per la sua dimensione profetica, per il pensiero riformatore, per l'originale interpretazione della dottrina cristiana, e per le critiche alla corruzione morale della Chiesa.
Lo sforzo visivo è vanificato dalla pesantezza narrativa e dal tono solenne, in un film che non riesce mai ad appassionare né a rendere il carisma della figura storica protagonista.
Il film di Jordan River non riesce mai davvero a restituire lo spessore del personaggio, proprio perché non fa altro che rimarcarlo costantemente con enfasi eccessiva. Il pur notevole sforzo visivo (risoluzione 12K) finisce così per essere vanificato da una pesantezza narrativa difficilmente sostenibile, dettata da una recitazione che mantiene un tono solenne dalla prima all'ultima battuta. Recensione ❯
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Jamie Lee Curtis e Lindsay Lohan riprendono i ruoli di Tess e Anna Coleman nel sequel di Quel pazzo venerdì. Espandi ▽
Il film riprende anni dopo che Tess (Curtis) e Anna (Lohan) hanno attraversato una crisi di identità. Anna ha ora una figlia e una futura figliastra. Mentre affrontano la moltitudine di sfide che si presentano quando due famiglie si uniscono, Tess e Anna scoprono che la fortuna potrebbe davvero colpire due volte. Recensione ❯
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Ethan Hunt deve fermare un'IA ribelle che controlla tutto e minaccia l'umanità. Per farlo, deve recuperare il suo codice sorgente da un sottomarino affondato. Espandi ▽
La fine del mondo è vicina ma Ethan Hunt non è lontano e riparte da dove aveva lasciato. Recuperata una preziosa chiave crociata, deve raggiungere adesso il Sevastopol, un sottomarino nucleare russo, distrutto dall’Intelligenza Artificiale, che giace sotto la calotta polare. La chiave gli permetterà di recuperare il ‘codice sorgente’ dell’IA e di disinnescarla. Mentre Hunt cerca una soluzione, l’IA prende progressivamente il controllo delle armi di distruzione di massa. Il tempo stringe, non resta che correre. Ancora e ancora. Dopo aver salvato il cinema, Tom Cruise salva il mondo. Non stiamo esagerando, perché la sua nuova missione impossibile manifesta un (buon) senso di onnipotenza. Mai come in Mission: Impossible personaggio e uomo coincidono. Isolati dal sistema, è a loro che i servizi segreti come Hollywood ricorrono per garantire la longevità del pianeta o del cinema. E alla chiamata nessuna delle due star può resistere, offrendo lo struggente spettacolo di sé in due movimenti prodigiosi che rendono obbligatorio vedere The Final Reckoning sul grande schermo. Recensione ❯
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Un film calato nella contemporaneità, dall'estetica immersiva molto coinvolgente. E per questo sconvolgente. Horror, Thriller - Gran Bretagna, USA2025. Durata 115 Minuti.
Il regista premio Oscar Danny Boyle e lo sceneggiatore Alex Garland si riuniscono per raccontare una terrificante storia ambientata nel mondo di 28 Giorni dopo. Espandi ▽
Sono passati quasi tre decenni da quando il virus della rabbia è fuoriuscito da un laboratorio di armi biologiche e ora, ancora in una quarantena forzata e brutale, alcuni sono riusciti a sopravvivere in mezzo agli infetti. Un gruppo di sopravvissuti vive su una piccola isola collegata alla terraferma da un'unica strada protetta anche dall'alta marea che la ricopre. Quando uno di questi lascia l'isola per una missione diretta nel profondo della terraferma, scoprirà segreti, meraviglie e orrori che hanno mutato non solo gli infetti ma anche gli altri sopravvissuti.
Siamo nel mondo creato nel 2002 da 28 giorni dopo in cui si riunisce l'affiatata coppia formata da Danny Boyle e Alex Garland, regista e sceneggiatore. 28 anni dopo è un film calato nella contemporaneità che utilizza un'estetica immersiva e molto coinvolgente.
Il film decide di dedicare una parte molto ampia nella sua economia - scelta encomiabile perché estrema ma non priva di una certa debolezza - al secondo viaggio iniziatico del figlio con la madre malata alla ricerca disperata di una cura. Recensione ❯
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Un thriller claustrofobico e adrenalinico, dove ogni secondo conta e la redenzione non è contemplata. Espandi ▽
Eddie è nei guai dopo che il van con cui fa le consegne si è rotto e senza un soldo per ripararlo. Con un occhio al portafoglio e l'altro alla figlia Sarah che lo aspetta fuori da scuola, Eddie tenta maldestramente di rubare un'auto e guadagnare qualcosa. Dopo alcuni tentativi si imbatte in un SUV lasciato aperto nel bel mezzo di un parcheggio, ma è troppo tardi quando Eddie scopre che la macchina è una trappola perfetta da cui è impossibile fuggire, progettata da un misterioso William che inizia a torturarlo nei modi più disparati.
Il film di Yarovesky rinnova il genere dei confined-space movies, tutto sorretto da Anthony Hopkins e Bill Skarsgård. E se alla fine tutto risulta troppo monotono e scialbo, fissiamo per un attimo il nostro angolo sui due protagonisti, qui posti agli antipodi delle loro abituali collocazioni attoriali: Hopkins, alfiere del mimetismo che qui si sovraccarica anche e soltanto a partire solo dalla voce; Skarsgård, il corpo mutato e smontato per eccellenza degli ultimi anni degli It e dei Nosferatu, stavolta non ha niente con cui giocare se non solo sé stesso. Recensione ❯
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Un thriller psicologico dai toni visionari che racconta la discesa in un'odissea esistenziale e psichedelica di un musicista insonne. Espandi ▽
The Weeknd scrive, canta e mette in scena, Abel Tesfaye beve, strippa e coltiva relazioni tossiche. The Weeknd e Abel Tesfaye sono la stessa persona, il primo è l'alias artistico del secondo, il secondo l'avatar del primo, ed entrambi si godono il successo come popstar planetaria sempre in movimento e creazione tra concerti, videoclip e film.
Durante l'ultima performance a Los Angeles, però, The Weeknd/Tesfaye perde la voce sul palco, e quando gli viene diagnostica una disfonia di natura nervosa, i traumi di cui nutre la sua musica esplodono definitivamente. Mentre il manager Lee cerca di preservarne la carriera, The Weeknd/Tesfayer si imbarca in un viaggio allucinato con una fan, la misteriosa Ani.
The Weeknd, la star globale da milioni di dischi, si fa accompagnare in questo ultimo (?) atto da Jenna Ortega e Barry Keoghan. Il film è vanity project, quarta prova di un regista indipendente, progetto musicale e uscita cinematografica. Troviamo quindi un mix di generi giustapposti eppure necessari l'uno all'altro. Recensione ❯
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Un film d'animazione incentrato sulle creazioni iconiche di Peyo. Espandi ▽
Al Villaggio dei Puffi tutti hanno un nome, che indica un talento o una caratteristica. Solo un puffo è ancora Senza Nome, e per questo si sente emarginato e inutile. Ma un incontro casuale con il Libro Magico gli conferirà poteri unici che lo aiuteranno a guidare un'impresa indispensabile: salvare il Grande Puffo rapito da Rasamella, il fratello ancora più cattivo del Mago Gargamella. In realtà Rasamella vuole mettere le mani propri sul Libro Magico, che il Grande Puffo aveva nascosto nel Villaggio a insaputa degli strani ometti blu.
I Puffi - Il film è la versione americanizzata del fumetto franco-belga di Peyo, e mette decisamente molta carne al fuoco. I riferimenti all'attualità e al mondo delle tecnologie, così lontani dal Villaggio dei puffi dei nostri ricordi infantili, sono costanti. Il film flirta persino con il genere supereroico.
Fra gli spettatori delle nuovissime generazioni prevarrà il divertimento, ma fra quelle dei loro genitori potrebbe prevalere la nostalgia per la semplicità naïf del fumetto e del cartone (del resto già americano) originari. Recensione ❯
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