Pasolini incontra i grandi protagonisti del cinema italiano come Bertolucci, Ferretti, Morricone e Donati. Espandi ▽
"Pasolini ha letteralmente cambiato la vita a un numero incalcolabile di persone", dice il giornalista e regista David Grieco nel documentario Pier Paolo Pasolini - Una visione nuova, parlando anche di se stesso. E spesso quelle si trovavano ai poli opposti dello spettro sociale: "Ho a che fare solo con gli analfabeti e con i grandi intellettuali", amava estremizzare PPP, che considerava la cultura media "sempre corruttrice" e rifuggiva la medietà (ovvero la mediocrità) in ogni sua manifestazione.
Da Sergio e Franco Citti a Bernardo Bertolucci, da Laura Betti a Vincenzo Cerami, da Ninetto Davoli allo scenografo Dante Ferretti, dal costumista Danilo Donati al montatore Nino Baragli, Pasolini è stato anche un "rabdomante di talenti", in particolare quegli attori che, ricorda Caterina D'Amico, "adoperava in quanto icone" oppure, come dice Daniele Luchetti, "esseri umani trovati che portavano in scena il loro punto di vista sul mondo".
Il film è un tassello importante nella ricostruzione di una figura caleidoscopica come quella del regista e autore, e compensa la semplicità della confezione filmica con la ricchezza delle testimonianze e l'individuazione di una chiave di lettura importante: quella della "bottega Pasolini" fatta di artisti ispirati da quel Maestro sui generis. Recensione ❯
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Un film sull'amicizia e sulla separazione emotiva che accade quando due migliori amici di sempre devono fare i conti con il fatto che uno di loro sta per iniziare una nuova vita. Espandi ▽
Adam si sta per sposare con Sarah. Durante la cerimonia però c'è il migliore amico di lui, Bav, che fa una gaffe dietro l'altra. Ma è solo l'inizio. Bav ha bisogno di attenzioni nel momento sbagliato e parte con loro per il viaggio di nozze. Ad un certo punto Bav conosce Lucas, un gangster italiano che si innamora di Sarah. Dopo che Bav ha combinato un altro disastro durante un party nella villa del boss rompendo degli oggetti di inestimabile valore, i neosposi sono costretti a separarsi. Per risarcire Lucas, Adam e Bav devono infatti partire in direzione della Slovenia per consegnare un carico di droga.
The Honeymoon ha un problema di scrittura ed è abbastanza sorprendente per uno sceneggiatore come Craig che è spesso riuscito a combinare la commedia con un respiro macabro come in Funeral Party di Frank Oz e Il funerale è servito di Neil LaBute, oppure ha creato un ritmo scatenato come in Tre uomini e una pecora.
Il viaggio in Italia del film, nel tentativo di ribaltare gli stereotipi sulle commedie sentimentali girati nel nostro paese da produzioni statunitensi e inglesi (come in questo caso), finisce per confermarli. Recensione ❯
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Una commedia leggera e frizzante su due fratelli opposti e costretti a riscoprire il loro legame. Commedia, Italia2023. Durata 90 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Due fratelli completamente diversi: uno abita in Toscana e lavora in un supermercato, l'altro tenta di fare l'attore in giro per il mondo ma torna al paese d'origine quando scopre che l'unica zia ancora in vita è gravemente malata. Espandi ▽
Fred e Fosco sono due fratelli agli antipodi. In crisi professionale e personale (e a corto di soldi), Fred torna al paese tentando invano di riallacciare i rapporti, ma l’improvvisa morte della zia e il suo bizzarro testamento costringono i due fratelli a una convivenza forzata che finirà per giovare ad entrambi… Al suo esordio alla regia, l’attore Luca Calvani firma una commedia fresca e frizzante, mettendosi in gioco e prendendosi in giro nel ruolo di Fred che è quasi la sua caricatura, ma con sfumature e pennellate che conferiscono spessore e profondità al personaggio. L’incontro tra due caratteri e due mondi distanti funziona bene come architrave di una commedia che segue gli schemi classici del genere e sa come farlo, strappando anche qualche risata grazie all’affiatamento del cast e a una sceneggiatura ben calibrata. Recensione ❯
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Una chimera di genere capace di mettere assieme i simboli hollywoodiani, l'incedere indie e il respiro europeo. Drammatico, Fantascienza - Polonia2021. Durata 98 Minuti.
L'ex attivista sociale Simon Hertz annuncia online che vuole suicidarsi e che il suicidio sarà trasmesso live sul suo canale streaming durante la notte di Capodanno 2028/2029. Espandi ▽
L'Automazione è arrivata, ma non è quella che ci aspettavamo: con una svolta smisuratamente giustizialista e securitaria, dal 2026 la Polonia ha legiferato che i crimini più gravi vengano puniti con, appunto, l'Automazione - ai condannati viene impiantato un collare attorno al collo che gli inietta una droga chiamata Vaxina, rendendoli docili e privi di memoria. Reintegrati nella società con il nome di Automi, vengono impiegati nei lavori più ripetitivi e meccanici.
Contro queste pratiche di assoggettamento e sfruttamento si ergono vari gruppi di protesta, e uno dei protagonisti più importanti e conosciuti della lotta anti-Automazione è Szymon Hertz, attivista così dedito alla causa che ha deciso come gesto estremo di suicidarsi in diretta allo scoccare del Capodanno 2028. Ma ventiquattro ore prima Szymon trova nascosta nella spazzatura sotto casa un Automa donna, e tutto cambia.
2028 azzarda una retorica sci-fi che non si perde nell'alterità, ma è tragicamente a portata di mano - appena cinque anni da adesso -, un attimo dopo il presente e un attimo prima del futuro. È una distopia ancora da compiersi, da perfezionarsi, che si appoggia su stiracchiamenti della nostra quotidianità perfettamente leggibili e per questo ancora più inquietanti. Recensione ❯
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Dentro il movimento No TAV: storie, volti, luoghi di dieci anni di lotte politiche. Espandi ▽
Forza, coraggio e gioia! Questo è l'invito che Luca rivolge ai suoi compagni riuniti in assemblea. È rimasto gravemente ferito mentre tentava di rallentare l'apertura del cantiere al quale il movimento notav si oppone. Emanuela, la sua compagna, legge la lettera che Luca ha scritto in ospedale dove si sta lentamente riprendendo. I notav, tra i quali Marisa, Nicoletta e Paolo, tentano di disturbare i lavori del cantiere e di abbatterne le reti. Di notte, in piccoli gruppi, riescono ad entrare e danneggiare alcuni mezzi ma il cantiere è molto grande ed è considerato dallo Stato un'opera strategica. I lavori vanno avanti, il cantiere cresce. Il movimento notav prova a sostenere un partito politico che si dichiara notav ma Nicoletta richiama la necessità di mantenere autonomia nella lotta. Arrivano i processi, i pubblici ministeri raccontano il movimento notav dal punto di vista dello Stato e chiedono pene importanti per gli imputati. Sono passati anni e, mentre Luca ed Emanuela hanno avuto un figlio, Davide, un militante notav, è tornato dalla Siria dove ha combattuto nella rivoluzione del Rojava. La guerra mette l'individuo davanti a dilemmi ultimi e laceranti, sia combattere che non combattere sono due scelte sbagliate. Il tentativo di fermare l'opera per via istituzionale è ormai fallito: in assemblea Luca invita i compagni a prenderne atto, è in semilibertà e deve entrare in carcere ogni sera, lo accompagniamo. Mentre ci racconta di essersi lasciato con Emanuela, riconosce che sta all'individuo soltanto la ricerca della propria felicità. La lotta sulle reti del cantiere prosegue. Nicoletta viene arrestata, suo marito Silvano scende in paese per partecipare alla manifestazione in sua solidarietà. Recensione ❯
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Il racconto cinematografico di un Paese, l'Italia, nella sua attuale fisionomia, in un film fatto di sole immagini e musica. Espandi ▽
L’Italia oggi vista in un lungo percorso costituito da immagini suoni e silenzi per costruire un ritratto dello stato della nostra penisola. Si parte dal passato remoto e da tradizioni che ancora si perpetuano per giungere ai livelli massimi della tecnologia non dimenticando l’osservazione degli esseri umani nel loro quotidiano ed anche nella loro eccezionalità.
Ha la struttura di un viaggio quest’opera di Egidio Eronico (definirla documentario equivarrebbe ad offrirne un’immagine non consona) ma è un on the road dell’anima profonda (ma non per questo non contraddittoria) dell’Italia. Il modello remoto sembrano essere i tre film diretti da Godfrey Reggio Koyaanisqatsi, Powaqqatsi e Naqoyqatsi. Solo dal punto di vista della costruzione per suoni ed immagini però, non certo per i contenuti. Perché questi ultimi sono dettati dal desiderio profondo di andare a conoscere un’Italia crogiuolo (a volte inconsapevole) di una congerie di presenze, attività, tradizioni e costumi che ne fanno un soggetto da continuare ad osservare ed esplorare. Recensione ❯
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Un'esperienza immersiva in un disastro fitosanitario che costringe a rivedere il nostro stile di vita. Documentario, Italia2023. Durata 90 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Il viaggio di Giuseppe verso la terra del padre, nella Piana degli ulivi monumentali, laddove è imminente l'arrivo dell'epidemia. Espandi ▽
Nel Salento è in corso un'emergenza fitosanitaria causata dal batterio xylella, che priva le piante di ulivo di idratazione fino al disseccamento. Le ricadute sono ambientali, economiche, sociali, paesaggistiche. E l'infezione botanica, contro cui non esiste ancora una cura, continua la sua avanzata verso nord, vista con preoccupazione dai Paesi del Mediterraneo e dalla Comunità europea. Forse in nessun altro territorio la crisi è evidente come nella Piana degli ulivi monumentali, fra Bari, Brindisi e Taranto, dove si trovavano piante che arrivavano ad avere due secoli anni, come il cosiddetto Re. Recensione ❯
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La signora scompare: l'artista e il biografo ne seguono le tracce. Espandi ▽
In Friuli-Venezia-Giulia, nei luoghi della memoria della sua infanzia, l'artista visivo Ernst Bollinger sta per allestire la sua prossima mostra. Lo studioso d'arte Adrien lo segue mentre sta lavorando alla sua biografia. All'improvviso però Helena, moglie di Ernst, scompare senza lasciare tracce. Le indagini della polizia non portano frutti, e così Ernst e Adrien iniziano la loro personale ricerca della donna nello scenario invernale della Laguna di Grado, con l'aiuto del giovane barcaiolo Giulio. Insieme, in un viaggio interiore e attraverso quella natura incontaminata, scopriranno luoghi inesplorati dell'anima, smarrendosi per ritrovarsi.
Lo smarrimento dei protagonisti in un'atmosfera sospesa è restituito dalla fotografia suggestiva, ma l'eccessiva lentezza mette a dura prova lo spettatore.
È un cinema che richiede un grande sforzo per essere visto, concedendo poco in cambio. Non agevola nemmeno il frequente e insistito commento in voice over di Adrien, come se volesse spiegare a parole un mistero esistenziale che a parole non si può spiegare. Recensione ❯
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Cosa può accadere in un mondo in cui la distanza tra il virtuale e il reale si annulla? Espandi ▽
FoXMinD è il nuovo campione degli E-Games. Sulla piattaforma Zzip, la più seguita e commentata, si parla solo di lui e di come abbia sottratto lo scettro a B4arD_Out_OF_TuN3, ora in cerca di riscatto. La scalata è così feroce che quando FoXMinD annuncia di voler creare una squadra di giocatori, l'hype è alle stelle. Nascono così i Wind Arrows. La notte dopo l'ultimo torneo mondiale di E-Games, tutto cambia: un gruppo di cyber-rivoluzionari, i Deep Oblivion, rapiscono otto tra i più famosi gamer per farli scontrare in modalità deathmatch dentro un'arena segreta.
Ogni elemento del film è altamente riconoscibile, eppure tutto viene dilatato a dismisura per sopperire a quello che invece manca.
Braschi scrive di un deathmatch che non parte dall'arena ma dal mondo che c'era prima, eppure dimentica di dare spessore reale, affilato, ai suoi personaggi. Così tutto rimane lì, tutto è quello che è: già visto ma non elaborato, già sentito ma non vissuto, già prodotto ma non riappropriato. Un colpo alla testa indolore e torni a (ri)vedere altro. Recensione ❯
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Brava e precisa, Calabria ci mostra quello che c'è dietro l'emigrazione e lo stereotipo albanese. Documentario, Italia2022. Durata 81 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Esmeralda Calabria sfida i preconcetti per restituire dignità alla memoria e con coraggio squarcia un velo sull'Albania, uno dei Paesi a noi più vicini ma a noi più sconosciuti. Espandi ▽
Gli intrecci della storia e delle vite di chi è andato via: Redi scappa dall'Albania nel 1997 per sfuggire ai disordini scoppiati in tutto il paese e raggiunge il fratello Ekland in Italia, dove si diplomerà al Conservatorio Tito Schipa di Lecce. Ekland, musicista del Teatro dell'Opera di Tirana, aveva lasciato clandestinamente l'Albania qualche anno prima. Meteli Hasa e Afe¨rdita Hasko Hasa, i genitori di Redi ed Ekland, primo ballerino dell'Opera di Tirana lui, insegnante di violoncello all'Accademia Musicale di Tirana lei, ora vivono in Puglia.
Gli intrecci della storia e delle vite di chi è rimasto: Bojken Lako, figlio di Bujar Lako, l'attore più importante del cinema albanese, scrive, dirige e produce programmi radio e tv. Irini Qirjako, Irena Saraci, Sabahet Vishnja e le altre, tutte componenti del Coro Jehona, il più importante gruppo di musica tradizionale albanese, si esibiscono nel paese e in giro per l'Europa.
Redi Hasa, con il suo violoncello e le sue musiche, ci guida alla scoperta di quello che c'è dietro l'emigrazione e lo stereotipo albanese. C'è tutta l'Albania dentro questo film, un paese dove ancora qualcuno parla a bassa voce e, come nel finale obliquo e inquieto, qualcuno ancora si chiede chi è entrato a casa sua. Recensione ❯
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Un doc struggente che rende giustizia alle storie di tre donne italiane. Documentario, Italia2022. Durata 55 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
1941: l'Italia fascista precipitava nella guerra, ma le donne si affannavano per partecipare al concorso
ideato da Zavattini e raccontare la loro vita. Per farne un film: questo... Espandi ▽
Nel 1941 l'imprenditore Giuseppe Visconti di Modrone chiese ad un celebre pubblicitario, Dino Villari di concepire una campagna promozionale per una nuova cipria prodotta dalla sua azienda. Villari ingaggiò lo sceneggiatore Cesare Zavattini, e insieme lanciarono il concorso "I film della vostra vita", cui le italiane avrebbero potuto partecipare raccontando la loro vera storia. Le storie più belle sarebbero state pubblicate e radiosceneggiate, e la migliore sarebbe diventata addirittura un film.
La scelta dei volti femminili è particolarmente interessante, perché quei volti (e corpi) contengono un'idea di modernità, un principio di emancipazione. Attraverso di loro Cipria racconta una storia d'Italia in parte declinata al femminile
Cipria, come dice il sottotitolo del film, non è solo il racconto delle vite di tre donne che non ci sono più, ma il film della nostra vita di italiani e italiane, immortalata nella sua dimensione quotidiana da un'angolazione non assurta in precedenza all'onore della Storia. Recensione ❯
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Una storia intrecciata e misteriosa per Giovanni Soldati. Espandi ▽
La storia, che ondeggia tra giallo, romantico, detective, parla di una ragazza Silvia (Selene Caramazza), alla ricerca del padre e di un mistero angosciante e pericoloso che la madre che poi si scoprirà essere la nonna ha sempre cercato di nascondere fin quando l'incontro con il coetaneo Luca (Marco Valerio Montesano), appassionato di casi giuridici irrisolti, non la porterà sulla via dell''Uomo di fumo. Recensione ❯
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Un'intensa storia d'amore e combattimenti clandestini all'ultimo sangue. Espandi ▽
Mark Belasko è un avvocato molto abile, capace di scagionare anche i criminali più incalliti. La sua fidanzata, Aurora, opera come medico volontario nei campi profughi, curando i bambini vittime della guerra in Siria. Mark sta cercando di aiutarla: vuole trovare i fondi necessari per la costruzione di un ospedale, e per le cure di una bambina che, senza interventi medici, è destinata a rimanere cieca. Per ottenere il suo obiettivo, accetta di partecipare ad una serie di incontri clandestini di arti marziali all'ultimo sangue, tanto remunerativi quanto pericolosi, sotto gli occhi - avidi di emozioni forti - dei ricchi scommettitori. Il suo percorso diventerà sempre più pericoloso e sempre più doloroso.
Al terzo lavoro da regista, il secondo realizzato insieme all'amico Domenico Costanzo, qui in veste di produttore, Alessandro Baccini esplora ancora il mondo delle arti marziali e dei combattimenti clandestini, già al centro del suo film d'esordio, Una ragione per combattere.
Tutto un po' già visto, una scansione narrativa piuttosto prevedibile, aderenza a molti altri film del genere. Ma le intenzioni sono buone, il messaggio passa. Vogliamo che la piccola Luna Francavilla torni a vedere la luce, e in qualche modo il film si illumina della sua prova. Recensione ❯
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Antonio Pappano dirige un cast internazionale che comprende Anna Pirozzi nel ruolo della Principessa Turandot. Espandi ▽
Alla corte della principessa Turandot, i corteggiatori che non riescono a risolvere i suoi enigmi vengono brutalmente uccisi. Ma quando un misterioso principe risponde correttamente agli indovinelli, improvvisamente tutto il potere si concentra nelle sue mani. Quando la vita è in bilico, l'amore può vincere su tutto?
La spettacolare ed emozionante messa in scena di Serban del 1984 rappresenta ormai un classico dell'opera e attinge alle tradizioni teatrali cinesi e italiane per evocare una visione dell'antica Cina intrisa di leggenda e fantasia. La musica di Puccini è ricca di meraviglie musicali - non ultimo il "Nessun dorma" immediatamente riconoscibile - e offre arie memorabili e momenti di alta drammaticità. Recensione ❯
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Daniel Pennac racconta Maradona, il santo profano che è diventato un capro espiatorio proprio come il suo Malaussène. Espandi ▽
Daniel Pennac racconta Maradona: il mito, l'icona, "San Diego" il santo profano, un capro espiatorio come il suo Malaussène e il suo impatto sulla vita e le storie di persone comuni e di maradoniani doc. In una indagine creativa e surreale, tutta ambientata a Napoli, Pennac costruisce e mette in scena uno spettacolo teatrale con la sua Compagnie MIA e cerca informazioni e racconti in giro per la città che diventa palcoscenico e megafono del mito stesso. In questo viaggio, ci racconta anche molto di sé e del suo approccio alla scrittura. Con la partecipazione straordinaria di Maurizio De Giovanni, Roberto Saviano e Luciano Ferrara. Recensione ❯
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