Cipria

Film 2022 | Documentario, +13 55 min.

Anno2022
GenereDocumentario,
ProduzioneItalia
Durata55 minuti
Regia diGiovanni Piperno
Uscitamercoledì 8 marzo 2023
TagDa vedere 2022
DistribuzioneCinecittà Luce
RatingConsigli per la visione di bambini e ragazzi: +13
MYmonetro 3,50 su 4 recensioni tra critica, pubblico e dizionari.

Regia di Giovanni Piperno. Un film Da vedere 2022 Genere Documentario, - Italia, 2022, durata 55 minuti. Uscita cinema mercoledì 8 marzo 2023 distribuito da Cinecittà Luce. Consigli per la visione di bambini e ragazzi: +13 - MYmonetro 3,50 su 4 recensioni tra critica, pubblico e dizionari.

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Ultimo aggiornamento lunedì 13 marzo 2023

1941: l'Italia fascista precipitava nella guerra, ma le donne si affannavano per partecipare al concorso ideato da Zavattini e raccontare la loro vita. Per farne un film: questo... In Italia al Box Office Cipria ha incassato 6,5 mila euro .

Consigliato sì!
3,50/5
MYMOVIES 4,00
CRITICA 3,00
PUBBLICO
CONSIGLIATO SÌ
Un doc struggente che rende giustizia alle storie di tre donne italiane.
Recensione di Paola Casella
lunedì 27 febbraio 2023
Recensione di Paola Casella
lunedì 27 febbraio 2023

Nel 1941 l'imprenditore Giuseppe Visconti di Modrone chiese ad un celebre pubblicitario, Dino Villari (poi ideatore di quello che sarebbe diventato il concorso Miss Italia), di concepire una campagna promozionale per una nuova cipria prodotta dalla sua azienda. Villari ingaggiò lo sceneggiatore Cesare Zavattini, e insieme lanciarono il concorso "I film della vostra vita", cui le italiane avrebbero potuto partecipare raccontando la loro vera storia, magari puntando su "un vicenda romanzesca, un episodio curioso o interessante". Le storie più belle sarebbero state pubblicate e radiosceneggiate, e la migliore sarebbe diventata addirittura un film. In giuria c'erano i registi Luchino Visconti e Vittorio De Sica, figlio di Giuseppe, la scrittrice italo-cubana Alba De Cespedes e lo stesso Zavattini.

Tre furono le vincitrici - Maria Andrea Giraudo Baretto, Donata Falci e Zefferina Bianco - ma le loro storie non videro mai la luce, spazzate via dalla guerra.

La storica dell'arte, museologa e autrice di progetti culturali per radio e televisione Anna Villari ha ritrovato quei racconti inediti, e insieme al regista Giovanni Piperno li ha portati sul grande schermo attingendo da molti archivi, in primis quello storico Luce Cinecittà e quello Nazionale del Film di Famiglia, Home Movies. Il risultato è un film di realtà dove le immagini fanno da contrappunto alle parole, principalmente quelle di Maria, impiegata nubile che lascia le campagne per cercare la sua strada in un'officina di città, ma inframmezzate dalla storia di Donata, dalla vita avventurosa fra Parigi e le Filippine, e da quella di Zefferina, la più piccola danzatrice del circo. La voce narrante è di Lucia Mascino, che ha anche collaborato alla scrittura con Anita Miotto.

Ciò che rende struggente Cipria (il cui titolo, più che il prodotto di bellezza, evoca qualcosa di impalpabile e di evanescente come sono state quelle storie) è la volontà di tante donne di raccontarsi, accedendo al privilegio maschile di rendersi protagoniste e all'aspirazione di lasciare un segno delle loro esistenze quotidiane, ritenute altrimenti poco interessanti e non degne di essere tramandate alla posterità. Il concorso "I film della vostra vita" ha suggerito a quelle donne che "nella vita di ognuna di noi c'è qualcosa che merita di essere raccontato", qualcosa che potrebbe perfino ambire all'immortalità del "cinematografo".

Naturalmente il cinema stesso si sarebbe rivelato spesso tutt'altro che immortale a causa della deperibilità della pellicola e delle numerose epurazioni. Ma ben più effimera sarebbe stata la speranza delle tre vincitrici del concorso, che non avrebbero mai visto le loro storie realizzate: Piperno e Villari rendono loro tardiva giustizia, restituendo al nostro sguardo quel punto di vista femminile che tanto spesso la storia (anche del cinema) ha occultato.

Piperno, anche autore della fotografia con Angelo Marotta, proietta le immagini d'archivio su superfici insolite - testate di letto, muri di cascine, botti di vino, muri di officine o poltrone di sala cinematografica - unendo quotidianità e mistero, e il montaggio di Patrizia Penzo cuce insieme (con cuciture invisibili) le immagini, mentre le dissolvenze e i ralenti ne aiutano lo scorrere. Altrettanto fluidamente le raffinate musiche originali del gruppo finlandese electro jazz RinneRadio si amalgamano con le canzoni d'epoca, tra cui si possono riconoscere le voci di star dell'epoca come il Trio Lescano o Achille Togliani.

La scelta dei volti femminili è particolarmente interessante, perché quei volti (e corpi) contengono un'idea di modernità, un principio di emancipazione. Attraverso di loro Cipria racconta una storia d'Italia in parte declinata al femminile: le fabbriche e la progressiva alienazione delle lavoratrici, il divario fra campagna e città e fra classi sociali destinate ad incontrarsi solo temporaneamente nei nuovi spazi di lavoro, la differenza incolmabile fra le "donnine facili" e le "donne da sposare", il Fascismo e il colonialismo che hanno affidato alla manodopera femminile la fabbricazione delle armi da guerra.

Cipria, come dice il sottotitolo del film, non è solo il racconto delle vite di tre donne che non ci sono più, ma il film della nostra vita di italiani e italiane, immortalata nella sua dimensione quotidiana da un'angolazione non assurta in precedenza all'onore della Storia.

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giovedì 15 dicembre 2022
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giovedì 23 febbraio 2023
 

Regia di Giovanni Piperno. Da mercoledì 8 marzo al cinema. Guarda il trailer »

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