| Titolo internazionale | The Day I Found a Girl in a Trash |
| Anno | 2021 |
| Genere | Drammatico, Fantascienza, |
| Produzione | Polonia |
| Durata | 98 minuti |
| Regia di | Michal Krzywicki |
| Attori | Michal Krzywicki, Dagmara Brodziak, Marek Kalita, Philippe Tlokinski (II) Weronika Humaj, Konrad Kapica, Justyna Suwala, Kordian Rekowski, Grzegorz Palkowski, Edyta Januszewska. |
| Uscita | giovedì 23 marzo 2023 |
| Tag | Da vedere 2021 |
| Distribuzione | PFA Films |
| MYmonetro | 2,89 su 11 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento venerdì 17 marzo 2023
L'ex attivista sociale Simon Hertz annuncia online che vuole suicidarsi e che il suicidio sarà trasmesso live sul suo canale streaming durante la notte di Capodanno 2028/2029. In Italia al Box Office 2028 - La ragazza trovata nella spazzatura ha incassato nelle prime 5 settimane di programmazione 5,3 mila euro e 3,7 mila euro nel primo weekend.
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CONSIGLIATO SÌ
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L'Automazione è arrivata, ma non è quella che ci aspettavamo: con una svolta smisuratamente giustizialista e securitaria, dal 2026 la Polonia ha legiferato che i crimini più gravi vengano puniti con, appunto, l'Automazione - ai condannati viene impiantato un collare attorno al collo che gli inietta una droga chiamata Vaxina, rendendoli docili e privi di memoria. Reintegrati nella società con il nome di Automi, vengono impiegati nei lavori più ripetitivi e meccanici, riservando la possibilità a chi se lo può permettere di affittarli per i loro scopi privati, qualunque essi siano.
Contro queste pratiche di assoggettamento e sfruttamento si ergono vari gruppi di protesta, e uno dei protagonisti più importanti e conosciuti della lotta anti-Automazione è Szymon Hertz, attivista così dedito alla causa che ha deciso come gesto estremo di suicidarsi in diretta allo scoccare del Capodanno 2028. Ma ventiquattro ore prima Szymon trova nascosta nella spazzatura sotto casa un Automa donna, e tutto cambia.
Il film ha vinto, tra gli altri, il primo premio al Fantafestival 2022, e a parte qualche ingenuità generale è un ritratto deciso dei venti che spirano sull'Europa.
Dove si colloca un titolo come 2028: La ragazza trovata nella spazzatura, opera del duo Michal Krzywicki e Dagmara Brodziak, entrambi creatori del film, lui regista/sceneggiatore e attore principale (è Simon), e lei sceneggiatrice/produttrice creativa e attrice principale (è Blue)? Opera dal diametro ridotto, tanto da essere nominata al Polish Film Festival 2022 nella categoria "Microbudget Film Competition", eppure capace di creare visivamente e narrativamente un mondo complesso che preme ai bordi dell'inquadratura e del racconto, 2028 è una chimera di genere capace di mettere assieme i simboli hollywoodiani, l'incedere indie e il respiro europeo in un'unione formale a volte troppo eterea, a tratti dal fiato corto, ma sicuramente con un'idea di emozione - e di cinema - ben precisa.
Partendo da unità iconografiche e nostalgiche minime (occhiali, parrucche, professioni, ambienti tra Matrix, Blade Runner e L'esercito delle dodici scimmie), Krzywicki e Brodziak costruiscono una vicenda che nonostante la stessa richiesta del racconto di essere sempre e comunque schiacciato su Szymon e Blue, non può far altro che portarci verso altre storie, altri orizzonti. Anzi, proprio il concentrare il fuoco solo sulla fuga di Szymon e Blue permette lo schiudersi di tutto quello che sta attorno, la deriva autoritaria, i rapporti umani polarizzati, una società anestetizzata, la burocrazia opprimente.
La piccola parabola di entrambi entra nella grande storia delle genti, e se il ritorno alla vita di Blue è quello che conta ai fini della trama di genere, è il risveglio sociale di Szymon a catturare il centro emotivo e simbolico del film: attivista bloccato dalla sua codardia, ora influencer rivoluzionario sui social, Szymon non è più niente, né cittadino né amante né figlio, e la sua aspirazione suicida sembra più uno spegnere la fiamma personale che aizzare quella comunitaria. La fuga, l'amicizia, forse l'amore di Blue lo animeranno di nuovo, lui che era stato automatizzato senza nemmeno l'inoculazione della Vaxina, di una qualunque Vaxina.
2028 azzarda una retorica sci-fi che non si perde nell'alterità, ma è tragicamente a portata di mano - appena cinque anni da adesso -, un attimo dopo il presente e un attimo prima del futuro. È una distopia ancora da compiersi, da perfezionarsi, che si appoggia su stiracchiamenti della nostra quotidianità perfettamente leggibili e per questo ancora più inquietanti. Blue è una contemporanea Kaspar Hauser rivoltata al contrario, entrambi intenti a riappropriarsi del rapporto con il mondo, ma mentre lui era esiliato dalla società lei ne è posta in bella mostra.
Gli Automi, infatti, sono un nuovo corpo sociale, sanzionato ma necessario, ripudiato ma integrato. E la loro unica possibilità di salvezza sembra essere quella di scappare da quello spicchio d'Europa che non è ai margini, non è sul lato più vicino al confine, ma ne sta proprio al cuore: la guerra in Ucraina, il gruppo di Visegrád, i nazionalismi continentali sono il vento che soffia su questa distopia paurosamente vicina, nel tempo e nello spazio. Krzywicki e Brodziak, alla ricerca di un posto nel mondo per i loro Szymon e Blue, pennellano questo notturno polacco fatto di campagne animate da rave invernali, spiagge spopolate, metropolitane uniche vie cittadine, uffici come bunker, dove tutto è smorto, disattivato, vuoto, in attesa di una scintilla che possa ridere linfa vitale e rivoluzionaria alla società tutta. Anche a partire da una parrucca e un paio di occhiali.
In Polonia, nel 2028, i condannati per reati gravi sono sottoposti all'automazione, che impone la rasatura della testa e un collare attraverso cui è somministrato un narcotico capace di intorpidire i sensi e cancellare la memoria dei detenuti. Questi, ridotti così a zombi, vengono usati come schiavi dallo Stato o affittati per lo stesso scopo ai privati.
«A partire dal 2026, in Polonia, le persone condannate per reati gravi vengono sottoposte all'Automazione. Le loro teste vengono rasate e al loro collo vengono fissati dei collari che somministrano costantemente una sostanza, la Vaxina. La Vaxina intorpidisce i loro sensi e li priva irrevocabilmente dei loro ricordi. Rende i condannati obbedienti. Vengono così addestrati a svolgere attività automatizzate [...] Vai alla recensione »
Nella Polonia del prossimo fu- turo chi commette un crimine è condannato a diventare qualcosa di molto simile a un robot. Il giorno in cui ha pianificato di suicidarsi per protesta, l'attivista Szymon trova una donna robot gettata nella spazzatura e decide di prendersi cura di lei. Oltre ad avere molti ed evidenti punti di riferimento nella fantascienza degli ultimi anni, il film non riesce mai a sfruttare [...] Vai alla recensione »
A partire dal 2026 in Polonia, le persone condannate per reati gravi vengono sottoposte all'automazione: le loro teste vengono rasate e al loro collo vengono fissati dai collari con cui si somministra costantemente una sostanza narcotica, la Vaxina, che intorpidisce i sensi e li priva irrevocabilmente dei loro ricordi. Rende i condannati obbedienti - e così vengono così addestrati a svolgere attività [...] Vai alla recensione »
S'immagina che in Polonia, dal 2026, i delinquenti, puniti con collare ad annullamento chimico della personalità, diventano automi a servizio. Un suicida plateale (lo programma via social) incontra una automa in fuga. Si entra in un percorso etico ed esistenziale su delitto, pena, morte. E futuro. Micro budget, e si vede, ma è ottimizzato per il risultato.
2028: la ragazza trovata nella spazzatura racconta di un futuro distopico, non troppo lontano, dove i condannati vengono trasformati in automi tramite una sostanza chiamata Vaxina, che li spoglia dei propri ricordi. Inoltre tramite un collare chiodato vengono resi muti e insensibili al dolore. L'attivista Szymon, contrario a questa nuova forma di schiavitù, per protestare ha deciso di suicidarsi in [...] Vai alla recensione »
L'inversione distopica della realtà applicata a una storia d'amore anestetizzata. Gli elementi in gioco sono quelli classici della fuga dal futuro in cattività, ma la datazione in prossimità del presente di 2028: La ragazza trovata nella spazzatura radica la fantascienza di questa opera prima di Michal Krzywicki (che ha vinto il Fantafestival 2022) su quel grumo conservatore e nazionalista di "legge [...] Vai alla recensione »
Dagmara Brodziak e Michal Krzywicki, poco più che trentenni, si sono conosciuti a una scuola di recitazione. Dopo aver preso parte ad alcune serie televisive polacche, un film e un paio di corti, sono riusciti a realizzare il loro primo lungometraggio 2028: La ragazza trovata nella spazzatura, una sorta di distopia mélo sci-fi, del quale sono entrambi autori e interpreti principali, mentre la regia [...] Vai alla recensione »
Fantascienza ravvicinata e ammonitoria, con un versante romantico che non stona, anche nel finale, diciamo, aperto. Sabato 18 marzo, ore 21, al romano cinema Aquila, gestito dalla cooperativa Cinema Mundi, verrà presentato in anteprima, rispetto all'uscita ufficiale di giovedì 23 in collaborazione con la società di Pier Francesco Ajello, "2028: la ragazza trovata nella spazzatura".
Il concorso del Fantafestival 2022 si apre con questo 2028: La ragazza trovata nella spazzatura (in originale The Day I found a Girl in the Trash), insolito esempio di sci-fi distopica di produzione polacca. L'ambientazione nel paese dell'Europa dell'Est potrebbe far pensare ad Avalon, quasi dimenticato esordio nel cinema live action del maestro dell'animazione giapponese Mamoru Oshii; ma il film di [...] Vai alla recensione »
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