Nuovo volto del cinema italiano, è meritevole del Premio Marcello Mastroianni per aver affrontato, nel 2012, due personaggi completamente opposti, mettendo davanti alle cineprese di Ciprì e di Bellocchio follia e immoralità, abusi e umiliazioni, e lasciando attoniti spettatori e critica per ore. Un testa a testa fra lui e gli altri altisonanti nomi di questi due titoli (di Toni Servillo, Giselda Volodi, Aurora Quattrocchi, Isabelle Huppert, Maya Sansa, Alba Rohrwacher) che dimostrano quanto sia abile nel calarsi nei panni più inconsueti, ma sottilineano anche un rapporto quasi libidinoso con l'arte della recitazione, alla quale si è avvicinato con solida e matura convinzione, ma soprattutto coraggio.
Gli studi sotto Spicuzza e Ronconi
Fabrizio Falco nasce il 20 agosto 1988 a Messina, in Sicilia, ma cresce a Palermo. Durante gli anni liceali, si avvicina alla recitazione e partecipa a diversi spettacoli per la regia di Maurizio Spicuzza, attore e regista palermitano che sarà fondamentale nella sua professione). Nel 2007, dopo aver frequentato la scuola Teates di Michele Perriera, sentendo che la sua strada è il palcoscenico, si iscrive all'Accademia Nazionale d'Arte Drammatica Silvio D'Amico (malgrado sia stato preso anche alla Scuola di teatro dello Stabile di Genova), dove si diploma nel 2010, sotto la direzione del grande Luca Ronconi (che poi lo vorrà in "In cerca d'autore studio sui sei personaggi, "Il panico", "Celestina" e "Lehman Trilogy") e di Valerio Binasco. Non si fa mancare neanche un laboratorio con Toni Servillo e altre importanti lezioni di recitazione con Michele Placido (che lo dirigerà nel corto Primi piani, del 2007), Eimuntas Nekrošius, Nicolaj Karpov, l'intensa Lilo Baur e Giorgio Pressburger.
Il Premio Ubu
La sua carriera teatrale si arricchisce così di spettacoli come "Sogno d'una notte di mezza estate" diretto da Carlo Cecchi, "La Pamela", "La cantatrice calva", "Provaci ancora Sam", "Partitura P", "L'impresario delle Canarie", "Le preziose ridicole", "Macbeth", "Galois", vincendo il premio Ubu come miglior nuovo attore under 35 del 2015.
Tv e Premio Mastroianni
In televisione, Falco appare più di rado in alcuni telefilm italiani (Don Matteo 8, Ho sposato uno sbirro 2), ma fattosi rapidamente un nome, nel 2012, esordisce al cinema con ben due pellicole. La prima è È stato il figlio di Daniele Ciprì (proprio accanto a un ritrovato Servillo), che verrà presentata alla 69° Mostra del Cinema di Venezia, proprio parallelamente alla sua seconda opera di debutto Bella addormentata, dove è diretto dal Maestro Marco Bellocchio. Nel primo, è il capro espiatorio di una grottesca famiglia a caccia di beni materiali, nel secondo recita il ruolo psicotico bipolare con reazioni violente. Alla luce di queste due straordinarie e interessanti performances vince il Premio Marcello Mastroianni a un attore emergente e ottiene anche una candidatura al Nastro d'Argento come miglior attore non protagonista.
La notorietà arrivata gli permetterà di entrare nel cast di un altro atteso film italiano, stavolta diretto dai due sapienti maestri del cinema italiano, i fratelli Paolo e Vittorio Taviani in Maraviglioso Boccaccio. Tornerà al Lido di Venezia con l'opera prima di Irene Dionisio Le ultime cose, della quale è protagonista in un cast prettamente di matrice teatrale, con il ruolo di un ragazzo che lavora in un Banco dei Pegni e che diventa amico di un ragazzo trans.
Nel 2023 è invece protagonista del film di Mirko Locatelli La memoria del mondo.