Un'epopea horror interconnessa e multipiano sulla scomparsa di studenti delle scuole superiori in una piccola città. Espandi ▽
Nella fittizia cittadina americana di Maybrook, in Pennsylvania, 17 bambini, sui diciotto di una classe delle elementari, sono misteriosamente scappati di casa, nel cuore della notte, alle due e diciassette minuti. Le indagini non arrivano a niente e un mese dopo, in seguito a un'assemblea con i genitori, che prelude alla riapertura della scuola, la vita di alcune persone legate alla scomparsa viene stravolta da un crescendo di eventi sempre più inquietanti. Si tratta della maestra Justine, di Archer, il padre di uno dei ragazzi scomparsi, e di un poliziotto di nome Paul che ha una relazione extraconiugale con Justine.
Il nuovo film del promettente regista di Barbarian è una fiaba nera, che porta con originalità il folk horror nella provincia americana contemporanea.
Le cautele sulla privacy dei genitori, sul mantenere comportamenti sempre appropriati - tanto da stigmatizzare una insegnante che si permette di abbracciare un bambino o di portarne a casa un altro rimasto appiedato - o sulla riservatezza delle indagini, sembrano il primo bersaglio satirico di Weapons. Recensione ❯
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Una storia di vendetta che vede come protagonista una ballerina dal passato turbolento. Espandi ▽
Un gruppo di uomini e donne con uno strano marchio sul polso, l'omicidio del padre, la fuga per la vita - questo è tutto quello che la piccola Eve ha impresso del suo passato. Dopo anni di addestramento in coreografici balletti con e senza la pistola grazie alla protezione della Ruska Roma, Eve è pronta a prendersi il suo posto nel mondo come Kikimora, figura leggendaria del folklore slavo e assassina di punta del clan.
In una delle sue missioni, però, Eve si imbatte di nuovo in quel marchio al polso, e una volta che la Direttrice si rifiuta di rivelarle cosa sa, la Kikimora imbocca il suo sentiero di vendetta, disposta persino ad incontrare il Boogeyman in persona, cioè John Wick.
C'è il mondo di John Wick, c'è Keanu Reeves stesso e c'è anche una sequenza action con i lanciafiamme da annotare. Ballerina parte come side-project, poi si trasforma in spin-off e infine diventa cross-over, cercando contemporaneamente di erigere una propria mitologia e di espandere il racconto fondativo da cui prende le mosse. Recensione ❯
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Varie storie all'interno di un ristorante di New York nel quale varie culture si mescolano. Espandi ▽
Al The Grill, ristorante iperfrequentato di New York, lavora una moltitudine di persone, tra cucina, sala e uffici. Ognuno con i suoi problemi, ognuno con le sue isterie. Tra di loro ci sono Estela, che trova un posto di lavoro. Julia, che dovrà prendere una decisione importante e Pedro, a cui l'esperienza di cuoco cambierà per sempre la vita.
Il primo merito del nuovo film di Alonso Ruizpalacios è ricordarci cosa sia davvero una cucina di un ristorante, al netto della rappresentazione idealizzata di certe pellicole patinate di successo.
Il film manda in frantumi l'utopia di un futuro migliore per tutti, quell'american dream tradito dalla realtà di tutti i giorni Recensione ❯
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Un ritorno a Downton Abbey per il terzo film della saga. Espandi ▽
Al loro ritorno dalla stagione londinese a Downton Abbey, i Crowley dovranno affrontare una serie di "cambi della guardia": il maggiordomo Carson passerà le consegne a Parker, mentre la fidanzata di Parker, Daisy Mason, prenderà il posto della cuoca Mrs. Patmore. Ma mentre la transizione fra Daisy e Mrs. Patmore è armoniosa, quella fra Carson e Parker è problematica perché il primo rifiuta di abbandonare il ruolo con il quale ha retto Downton Abbey per decenni.
In realtà il passaggio di autorità più delicato rischia di essere quello fra Robert Crawley e sua figlia Mary, pronta a prendere le redini della sontuosa proprietà nello Yorkshire, ma ostacolata da un padre fieramente tradizionalista (benché spalleggiata dalla madre americana Cora), e funestata dall'ostracismo della comunità aristocratica perché ha appena divorziato dal marito, diventando pietra dello scandalo e "paria sociale".
Downton Abbey - Il Gran Finale resta una favola dai toni caramellati, imbevuta di nostalgia per i balli di società, i begli abiti da sera e un'etichetta che, rispetto alla volgarità e maleducazione del presente, suscita viscerale nostalgia. Lì "non è ancora come in America" (soprattutto quella di oggi), tutti sanno come comportarsi (e qual è il loro posto assegnato nella società), tutti custodiscono (o spifferano) piccoli e grandi segreti. Recensione ❯
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Garland torna su un fronte di guerra. E offre un'intensa indagine sul male profondo che si annida nell'animo americano. Guerra, USA, Gran Bretagna2025. Durata 95 Minuti.
Un'immersione nella sconvolgente realtà dei conflitti moderni. Espandi ▽
Iraq, 2006. Un gruppo di Navy Seals statunitensi si rifugia in un'abitazione per studiare le prossime mosse: quando sorge il sospetto di un attacco imminente da parte di una banda armata, i soldati tentano una sortita, ma un'esplosione riduce in fin di vita due di loro.
A breve distanza da Civil War, film che ha scioccato un'America già squassata di suo dalla lotta intestina tra Democratici e Repubblicani, Alex Garland torna su un fronte di guerra. Chi si attendeva un pamphlet antimilitarista, chi una continuazione del discorso avviato con Civil War. Ma Warfare non è niente di tutto questo, o quantomeno non lo è in maniera canonica.
Per Garland e Mendoza il videogioco-già-giocato-da-qualcuno è l'unica metafora possibile per una tecnica e una tattica di combattimento (il titolo è Warfare, infatti) che hanno rimosso il lato umano fino al puro nonsense. Recensione ❯
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I Roses, famiglia modello, crollano: il fallimento di Theo e il successo di Ivy ribaltano i ruoli, trasformando il matrimonio in una guerra spietata. Espandi ▽
Sulla carta i Roses sono una famiglia modello. Theo è un architetto famoso, Ivy la fantasiosa chef di un ristorante, hanno due figli e la loro vita sembra scorrere per il meglio. Finché l’ultima monumentale creazione di Theo crolla davanti agli occhi di tutti, mentre il ristorante di Ivy diventa di colpo virale e, di lì a breve, super affollato. Equilibri, ritmi di vita e ruoli di potere si ribaltano, e la coppia entrerà sempre più in crisi. È la perfetta decostruzione della commedia romantica: una rielaborazione in chiave rigorosamente british dell’eterno binomio amore e odio, diversa dal precedente da ogni punto di vista (finale compreso) e dotata di un inconfondibile umorismo scorretto e tagliente. È bravissimo McNamara a descrivere le altalene emotive e dialettiche che seguono i ribaltamenti dei ruoli e il talento indiscusso, e noto a livello planetario, dei due protagonisti fa il resto: Benedict Cumberbatch e Olivia Colman nell’inedita “coppia che scoppia” funzionano alla grande, dimostrandosi abili a cambiare registro di continuo, passando dall’ironico al grottesco, dalla commedia al dramma. Recensione ❯
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Un dramma toccante sulla lotta per la paternità e la resistenza in un Paese ostile, con un Romain Duris in stato di grazia. Drammatico, Francia, Belgio, Giappone, USA2024. Durata 98 Minuti.
Un film che racconta il Giappone di oggi da un punto di vista inusuale, in cui convivono luci e ombre. Espandi ▽
Jerome, detto Jay, è un tassista francese che vive a Tokyo, ma è soprattutto un padre separato che non vede l'ora di ritrovare sua figlia Lily. In Giappone la legge non prevede l'affido congiunto. Nel frattempo aiuta la sua amica Jessica, che si trova nella sua stessa situazione, a rivedere suo figlio. Ai genitori europei la burocrazia nipponica appare come una barriera insormontabile, bisogna ricorrere a metodi più empirici, più umani, solo così l'impossibile "caccia al tesoro" filiale può trasformarsi in una concreta opportunità di incontro.
È un commovente dramma sulla paternità e insieme un'opera di sottile denuncia sulla rigida legge nipponica in tema di affidamento, Ritrovarsi a Tokyo.
È un tema decisamente inedito, quello di cui sceglie di occuparsi Guillaume Senez, regista e cosceneggiatore di evidente sensibilità, che ci ha abituato a riflessioni sulla paternità ma anche sul senso di appartenenza. Con lo spessore umano che caratterizza le sue opere precedenti, finisce questa volta per firmare un'opera toccante e malinconica, un film sulla resistenza di un uomo, o meglio di un padre-coraggio. Recensione ❯
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Un fine settimana tra amici si trasforma nel caos dopo la rivelazione che uno degli ospiti è un robot compagno. Espandi ▽
È difficile parlare del film senza svelarne i colpi di scena, il primo dei quali per altro è dichiarato già nel trailer, ma cercheremo di non farlo perché è chiaro che è stato costruito per svelarsi pezzo per pezzo solo durante la visione.
Prodotto da Zach Cregger, il regista di Barbarian, Companion è il primo lungometraggio di Drew Hancock, che si era già cimentato dietro la macchina da presa e alla sceneggiatura sul piccolo schermo. Ha infatti le caratteristiche strizzate d'occhio delle comedy televisive e un'architettura basata su sviluppi più o meno inattesi che cambiano le carte in tavole, e che funzionerebbero benissimo come cliffhanger di fine episodio in una miniserie. Tutto questo, condensato nel formato compatto di un film, fornisce un'esperienza più intensa, una piccola montagna russa di Sali e scendi e brutali sterzati o giri della morte Recensione ❯
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Un film razionalmente delineato, perfettamente autoconsapevole del posto che occupa e del modo in cui lo fa. Animazione, Avventura - USA, Giappone2024. Durata 130 Minuti.
Le gesta di Helm Hammerhand, il re di Rohan, e la creazione del Fosso di Helm, la roccaforte di Arda creata dallo scrittore inglese J. R. R. Tolkien. Espandi ▽
Le cronache della Terra di Mezzo sono affollate di epiche battaglie ed eroi leggendari, ma ci sono anche gesta meno conosciute raccontate di notte attorno ad un fuoco. Una di queste storie la ricorda Éowyn, la guerriera capace di abbattere il Re Stregone durante la Battaglia ai Campi del Pelennor, e si svolge quasi duecento anni prima della Guerra dell'Anello: Helm Mandimartello governa su Rohan, affiancato dai figli Hama, Haleth e Hera, come dal nipote Fréaláf.
Un giorno, durante un consiglio del regno, si presenta Freca, ricco possidente appartenente alla stirpe dei dunlandiani, chiedendo la mano di Hera per suo figlio Wulf; Helm rifiuta l'offerta, e nello scontro che ne segue uccide con un solo pugno Freca, scatenando l'ira di Wulf che giura vendetta.
Il film è un prodotto razionalmente delineato, addirittura quadrato, perfettamente autoconsapevole del posto che occupa e del modo in cui lo fa (cosa molto rara nell'orizzonte produttivo dei blockbuster hollywoodiani...). Recensione ❯
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Un body horror capace di andare al di là del genere e diventare racconto universale. Espandi ▽
Millie e Tim sono una coppia un po' traballante: lui è un musicista rock sempre alla ricerca di un successo che non arriva, lei è un'insegnante brillante e con un maggior senso pratico. I due decidono avventurosamente di fare un passo importante trasferendosi in una casa in campagna e lasciando quindi la vita della metropoli per un luogo più appartato. Lei si impiega come insegnante nella vicina cittadina, mentre lui porta avanti la sua musica. Durante una passeggiata in un bosco vicino, però, i due cadono in una buca che conduce a una caverna, proprio mentre infuria un temporale. Fanno buon viso a cattivo gioco e passano la notte nella caverna, risvegliandosi al mattino con le gambe incollate insieme da quella che pensano sia una muffa. Riescono a staccarsi e a ritornare su e quindi a casa, ma qualcosa è successo. Qualcosa che prosegue e determina cambiamenti progressivi nei loro corpi e nell'attrazione, sempre più "fisica", che provano l'uno per l'altra. Recensione ❯
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Allen si rifà a Sofocle e Aristofane per sperimentare generi e modi di raccontare l'amore. Commedia, USA1995. Durata 95 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +16
Allen torna al grande divertimento con questo film in cui l'autobiografia torna a fare capolino. Si trova nei panni di un uomo che, convinto dalla moglie ad adottare un figlio, non resiste al bisogno di sapere chi sono i genitori naturali. Espandi ▽
Allen torna al grande divertimento con questo film in cui l'autobiografia torna a fare capolino. Si trova nei panni di un uomo che, convinto dalla moglie ad adottare un figlio, non resiste al bisogno di sapere chi sono i genitori naturali. Riesce così a scoprire la madre che fa la pornoattrice e rischia di innamorarsi proprio di lui. A commentare e, in qualche misura, a dirigere gli eventi è un coro greco con tutti i ruoli al posto giusto. La tragedia si muta in commedia ma l'uomo contemporaneo è costretto a confrontarsi con i dilemmi di sempre, sembra dire Allen. Nell'antichità era il teatro il luogo privilegiato della rappresentazione, oggi questo compito è passato al cinema e alla televisione. Recensione ❯
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Un film calato nella contemporaneità, dall'estetica immersiva molto coinvolgente. E per questo sconvolgente. Horror, Thriller - Gran Bretagna, USA2025. Durata 115 Minuti.
Il regista premio Oscar Danny Boyle e lo sceneggiatore Alex Garland si riuniscono per raccontare una terrificante storia ambientata nel mondo di 28 Giorni dopo. Espandi ▽
Sono passati quasi tre decenni da quando il virus della rabbia è fuoriuscito da un laboratorio di armi biologiche e ora, ancora in una quarantena forzata e brutale, alcuni sono riusciti a sopravvivere in mezzo agli infetti. Un gruppo di sopravvissuti vive su una piccola isola collegata alla terraferma da un'unica strada protetta anche dall'alta marea che la ricopre. Quando uno di questi lascia l'isola per una missione diretta nel profondo della terraferma, scoprirà segreti, meraviglie e orrori che hanno mutato non solo gli infetti ma anche gli altri sopravvissuti.
Siamo nel mondo creato nel 2002 da 28 giorni dopo in cui si riunisce l'affiatata coppia formata da Danny Boyle e Alex Garland, regista e sceneggiatore. 28 anni dopo è un film calato nella contemporaneità che utilizza un'estetica immersiva e molto coinvolgente.
Il film decide di dedicare una parte molto ampia nella sua economia - scelta encomiabile perché estrema ma non priva di una certa debolezza - al secondo viaggio iniziatico del figlio con la madre malata alla ricerca disperata di una cura. Recensione ❯
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Da un romanzo di Hemingway un incontro speciale che cambia radicalmente la vita di un ex colonnello. Espandi ▽
Il cinquantenne colonnello statunitense Richard Cantwell ha ancora poco tempo da vivere. Raggiunge Venezia seguito dal sergente Jackson. Ha combattuto in Italia ed ora vuole solo andare a caccia di anatre in laguna. Incontrerà una donna molto giovane, la contessa Renata Contarini, con la quale sperimenterà sensazioni forse mai provate prima.
Paula Ortiz ambienta il romanzo dello scrittore americano sfruttando gli spazi di una Venezia deserta a causa del Covid.
La sceneggiatura fa propria la teoria Iceberg che Hemingway ha applicato nella sua opera letteraria. Schreiber è perfetto nel dare al suo colonnello la ruvidezza giusta, finalizzata ad occultare il dolore fisico ed esistenziale che sottende. I suoi sguardi, i suoi silenzi, l'apparente laconicità che non si muta mai in disinteresse ma comporta un'acuta osservazione dell'interlocutore. Così come De Angelis sa offrire a Renata la freschezza dell'età ma anche la consapevolezza dell'esplorazione dei sentimenti nuovi che sta provando. Recensione ❯
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James Gunn trasporta il supereroe originale nel nuovo immaginario mondo della DC. Espandi ▽
Rivelatosi già tre anni fa a un mondo dove vivono diversi coloriti metaumani, Superman è intervenuto in un conflitto armato tra due nazioni, per fermare un massacro. Questo ha dato vita a un incidente geopolitico complesso: la Nazione da lui ostacolata è storicamente alleata degli Stati Uniti, di cui Superman è cittadino. Un metaumano proveniente da quella nazione arriva così a Metropolis e sconfigge l'Uomo d'acciaio - è la prima volta che qualcuno ci riesce. Volato al sicuro in Antartide, Superman chiama in soccorso il supercane Krypto che, non senza prima strapazzarlo un po', lo trascina al sicuro nella Fortezza della Solitudine. Nel mentre Lex Luthor, coinvolto anche nella guerra dove Superman è intervenuto, porta avanti un insidioso piano per scoprire i segreti della sua nemesi screditarne l'immagine e avere finalmente l'autorizzazione del governo per eliminarlo.
Una nuova versione del supereroe per eccellenza, al tempo stesso classica e al passo con i tempi, capace di intercettare numerose questioni di attualità, problematizzando il concetto di un eroe che vuole solo fare del bene di fronte alle contraddizioni e alle confusioni della contemporaneità. Recensione ❯
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Animazione a rotta di collo per tutte le età, con sorprendenti tocchi di surreale. Animazione, Commedia, Fantasy - USA2025. Durata 89 Minuti. Consigli per la visione: Film per tutti
L'adattamento cinematografico del fenomeno letterario di Dav Pilkey, bestseller del New York Times, che combatte contro i crimini dei cani: Dog Man. Espandi ▽
Un agente di polizia fa coppia con il cane Greg ed è costantemente all'inseguimento del malvagio gatto Gino. Insieme sono la coppia perfetta. Dopo un incidente terribile, l'unica salvezza per i due è una fusione delle parti del corpo sopravvissute. Ne nasce Dog Man, il super-poliziotto implacabile. Ogni volta che Dog Man cattura Gino, però, questi riesce a scappare dalla prigione. E la faccenda si aggrava quando questi resuscita il malvagio Flippy, pesce dai poteri psicocinetici assetato di vendetta.
In linea con la tradizione Dreamworks, Dog Man ha il merito di respirare un'aria di libertà creativa e narrativa, in cui gli sceneggiatori non sembrano vivere nel terrore di scontentare qualche minoranza (come è ormai tipico in casa Disney) o di finire fuori target.
La compresenza di un lato mélo e uno più canonicamente poliziesco-supereroico è gestita con sapiente equilibrio, con sorprendenti tocchi di surreale. La morale edificante e educativa sulla paternità e sull'importanza dell'amicizia chiude su una nota di ottimismo un piacevole prodotto di intrattenimento, che non chiude gli occhi di fronte alle molte storture del mondo. Recensione ❯
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