International Film Festival Rotterdam 2023 produzione italia
52.ma edizione dell'International Film Festival Rotterdam, il programma dei 16 filmitaliani. Rotterdam - 25 gennaio/5 febbraio 2023. Le recensioni, trame, listini, poster e trailer, ordinabili per:
StelleUscitaRankTitolo
Un coraggioso documentario sulla migrazione che si affida ad una narrazione prima emotiva poi estetica. Documentario, Tunisia, Francia, Italia2023. Durata 153 Minuti.
La storia di un uomo che è fuggito dalla Libia ed è in attesa del permesso di soggiorno italiano. Espandi ▽
Tanto è già stato raccontato sui traumi della migrazione verso l'Occidente alla ricerca della "vita migliore", a volte mitica. Con grande pathos, questo film esplora un'altra rotta, costruendo un filo narrativo dall'esperienza quotidiana di Abderhaman, un migrante fuggito dalla violenza in Libia e in attesa del permesso per rimanere in Italia. Recensione ❯
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Un ragazzo raggiunge un gruppo di uomini e insieme aspettano che si faccia vivo un mistico nemico. Espandi ▽
Luka, un giovane soldato assetato di battaglia, si annida in un fortino isolato dove gli uomini aspettano invano da secoli che un mistico nemico colpisca. Un adattamento contemporaneo del romanzo cult di Dino Buzzati "Il deserto dei tartari". Recensione ❯
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Un meraviglioso viaggio assurdo e allucinatorio che cela una profonda amarezza per la nostra società. Drammatico, Austria, Italia2023. Durata 75 Minuti.
Un film onorico e surreale in cui si riflette su temi attuali. Espandi ▽
Un ipnotico e immaginifico viaggio che cerca di incantarci con le sue profonde riflessioni sull’uomo e sulla natura, ma che si perde dei meandri del suo ermetismo. Edgar Honetschläger fa confluire in questa sua ultima fatica tutti i capisaldi della sua poetica, tutti quei temi che hanno costellato una produzione ormai più che ventennale contraddistinta da un cosmopolitismo e da una versatilità del tutto fuori dal comune. Il regista abbandona per un momento la sua consueta attitudine ribelle e rivoluzionaria per fare posto a una certa mestizia nostalgica: attraverso un citazionismo esasperato tutto imperniato sulla classicità, il regista austriaco rimpiange l’età dell’oro dell’uomo: quella in cui la società non era ancora nata. Questo meraviglioso viaggio allucinatorio ed evocativo pecca, da una parte, di esagerato idealismo e, dall’altra, di prospettiva storica e realistica. I greci stessi lo sapevano fin troppo bene: non c’è stata epoca, nella storia umana, in cui i contemporanei non fossero convinti di essersi ormai lasciati l’età dell’oro alle spalle. Recensione ❯
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Bellocchio affronta la serialità come il più geniale degli showrunner. Una pagina 'ignobile' della nostra storia raccontata con impeto sanguigno e indignazione. Drammatico, Italia2022. Durata 330 Minuti.
Una serie interamente dedicata al rapimento e all'assassinio di Aldo Moro. Espandi ▽
“Aldo Moro è l’Italia”, si dice in Esterno Notte, la serie in sei puntate con cui Marco Bellocchio rimette mano al racconto del caso Moro, vent’anni dopo il suo Buongiorno, notte. Ed è proprio come cartina di tornasole del nostro Paese che Bellocchio affronta di nuovo quel vulnus, rifrangendo la vicenda attraverso vari prisma. Bellocchio affronta la serialità come il più geniale degli showrunner, perché invece di puntate crea stazioni della Via Crucis per un morituro predestinato dalle sue scelte politiche e personali: e il ticchettio con cui comincia il racconto segnala l’inizio del conto alla rovescia della sua parabola cristica. La maestria di Bellocchio e dei suoi cosceneggiatori sta nel raccontare con impeto sanguigno e indignazione, nel giustapporre momenti e immagini (il montaggio impeccabile è di Francesca Calvelli), nell’evocare fantasmi, nel trovare gli accompagnamenti musicali giusti (compresa un’Internazionale “wagneriana”), nell’intessere immagini di archivio e frammenti di TG che ci ricordano lo stupore annichilito con cui tutti abbiamo seguito la vicenda. Il registro con cui Bellocchio ripercorre questa “storia ignobile” da par suo si muove fra il grottesco e il ridicolo, fra l’impasse istituzionale e il delirio ideologico delle BR. Un mondo che “si ci fosse luce sarebbe bellissimo”, ma che invece è l’esterno notte della nostra coscienza. Recensione ❯
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Un crime come non se ne vedevano da tempo. Spiazzante, teso, con personaggi sempre sul punto di esplodere. Drammatico, Italia2023. Durata 99 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Un action movie sulla storia di vendetta e riscatto di una poliziotta infiltrata in una banda criminale. Espandi ▽
La prima regia cinematografica di Patitucci è orgogliosamente dentro il genere, in questo caso il crime, in un modo così diretto da essere perfino sprezzante. Un crime, dicevamo, come non ne vedevamo da tempo da queste parti, tirato, sottopelle, duro più nei sentimenti che nei corpi. Corpi, poi, sempre sul punto di esplodere, ma mai davvero ottusamente pompati, piuttosto induriti controvoglia, piagati non sull’epidermide ma più a fondo. La Ragonese è tutta spigoli, Arcangeli quasi felpato, e se la prima ti respinge con i silenzi e i vuoti della sua vita, il secondo ti fa avvicinare con la sua voglia di cambiare e il suo progetto di fuga. Patitucci cerca uno sguardo per narrare tutto questo e lo trova. Non calcando la mano sul lato più action della vicenda ma tirando su, con pazienza e precisione, un film più d’atmosfera che di movimento, creando la tensione non con lo scontro ma con la minaccia. Recensione ❯
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A metà fra il documentario e la finzione, un film pasoliniano che racconta con onestà quasi neorealista lo sguardo affossato di Vera. Drammatico, Austria, Italia2022. Durata 115 Minuti.
Quanto può pesare su una persona l'essere la figlia di una star internazionale e di un uomo dal quale non si è ereditata la bellezza perfetta? Moltissimo, a giudicare dall'esistenza di Vera Gemma, figlia minore di Giuliano, che ha alterato il suo aspetto fisico con il preciso intento di assomigliare più a una trans che ad una donna e si domanda ogni giorno quale sia il suo "vero" talento. I registi Tizza Covi e Rainer Frimmel le cuciono addosso una storia che sta a metà fra il documentario e la finzione, e che aspira ad essere ciò che il nome della sua protagonista preannuncia: un portatore di verità, in un mondo di inganni e sotterfugi.
Vera Gemma, che per la sua interpretazione di se stessa ha vinto il premio come Miglior Attrice della sezione Orizzonti alla Mostra di Venezia, è una presenza metacinematografica convincente e commovente.
I due registi raccontano i loro protagonisti senza esercitare su di loro alcun giudizio morale e con totale aderenza filmica, cogliendone da vicino la tristezza e la poesia, in primis quelle di Vera, con il suo sguardo affossato che si fa carico del dolore del mondo Recensione ❯
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Il racconto degli ultimi giorni di Aldo Moro Espandi ▽
Il racconto dei tragici giorni del rapimento di Aldo Moro, visti attraverso i molteplici punti di vista dei personaggi che di quella tragedia furono protagonisti e vittime. Marco Bellocchio, dopo Buongiorno, notte, torna su quelle drammatiche pagine della nostra storia con un nuovo originale sguardo: 'Ho voluto stavolta farne una serie per raccontare l'Esterno di quei 55 giorni italiani stando però fuori dalla prigione tranne che alla fine, all'epilogo tragico. Esterno notte perché stavolta i protagonisti sono gli uomini e le donne che agirono fuori della prigione, coinvolti a vario titolo nel sequestro: la famiglia, i politici, i preti, il Papa, i professori, i maghi, le forze dell'ordine, i servizi segreti, i brigatisti in libertà e in galera, persino i mafiosi, gli infiltrati". Recensione ❯
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Un formidabile mix di stili per smontare la retorica del Nord Europa come modello di welfare da seguire. Animazione, Drammatico - Svezia, Italia2023. Durata 143 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Delle donne senzatetto recuperano cibo dai cassonetti di un negozio mentre i dipendenti dello stesso stabile lottano per avere nuove condizioni di lavoro. Espandi ▽
In un supermercato alimentare della Svezia viene chiesto ai dipendenti di accelerare i tempi di lavoro e di mettersi a disposizione per turni brevi a chiamata con arrivo quasi immediato. A dover coordinare questa ristrutturazione viene chiamata la capo del personale Eleni la quale avrebbe diritto a un’assenza per maternità. Se non accettasse verrebbe retrocessa a semplice impiegata. Ami-Ro Sköld cancella con questo film la retorica dell’area scandinava quale modello di gestione sociale. Avevano già provveduto, nel corso di questi anni, autori di romanzi cosiddetti gialli quali Mankell o Larsson a farci comprendere che l’oro che ci sarebbe piaciuto veder luccicare nel nord Europa non era (se mai lo era stato) più tale. Sköld aggiunge la pietra tombale a qualsiasi ipotesi di tipo diverso. Lo fa con un film che non si sottrae allo scontro compiendo anche una scelta estetica di rilievo. Recensione ❯
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Un film in bianco e nero che si rivolge al passato per interrogare la contemporaneità. Espandi ▽
Inverno 1944, Monti Marsicani. Quattro uomini vagano nella neve alta. Non sappiamo da dove vengono, non sappiamo dove stanno andando. Ma sappiamo cosa fanno e per cosa lottano: sono Antonio, Pietra, Rocco e il Comandante, sono partigiani. Poi incontrano una ragazza, che li guida in mezzo alla vallata sconosciuta. È una spia? O solo un’anima spaventata? Colpi di fucile, di pistola. Qualcosa sta per succedere. I morti rimangono con la bocca aperta è un viaggio senza parole, senza appigli, senza certezze. Ma un viaggio che dobbiamo fare. È il quarto titolo di “Unwanted Series”, progetto multi-filmico che Ferraro ha dedicato e costruito attorno alle figure dei ripudiati dalla nostra storia continentale. Ogni opera è un viaggio, un passaggio, uno stendersi verso la Natura e l’Uomo. Recensione ❯
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Un uomo bipolare stringe un forte legame con una dodicenne. Questo rapporto di amicizia lo aiuterà ma al tempo stesso gli farà perdere il contatto con la realtà. Espandi ▽
Dopo parecchi anni in comunità psichiatrica per un disturbo bipolare, Alberto (40 anni) si trasferisce presso una nuova famiglia affidataria, dove incontra Vicky (12 anni): un'outsider vittima di bullismo per la sua ossessione per gli UFO. Quando Vicky nota che Alberto sta segretamente buttando via le sue medicine, i due iniziano a confidarsi. Il loro legame e l'evasione di Vicky nella fantascienza aiutano Alberto a stabilizzarsi ma al tempo stesso perde il contatto con la realtà. Una discesa che si muove sul filo del rasoio e che sfocia in incubi e allucinazioni, prima tenute a basa dai medicinali. Recensione ❯
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Un dono di gratitudine alla creazione teatrale in tutte le sue forme. Con un vero colpo di genio: il casting di Ficarra e Picone. Commedia, Italia2022. Durata 103 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
1920. L'omaggio per l'ottantesimo genetliaco di Verga è l'occasione per un ritorno in Sicilia di Luigi Pirandello. Espandi ▽
Girgenti, 1920. Nofrio e Bastiano sono becchini, ma anche attori "dilettanti professionisti". L'ottantesimo compleanno di Giovanni Verga riporta Luigi Pirandello alla sua città natale, e la morte della balia del drammaturgo favorisce il suo incontro con i due becchini. Il Maestro è in crisi creativa, e osservando di nascosto le prove della compagnia amatoriale di Nofrio e Bastiano trae ispirazione per uno dei suoi lavori più importanti, "Sei personaggi in cerca d'autore". Ciò che succede sul palco si mescola con ciò che succede dietro le quinte.
Roberto Andò è eccezionale direttore d'orchestra di questa "storia semplice" che non indulge nel melodramma né scollina nella farsa, e trova la sintesi di tutti gli elementi in scena: miseria e nobiltà, storia e Storia, buio e luce, ispirazione e pantomima.
Valentino Picone e soprattutto Salvo Ficarra sono maschere estremamente efficaci nella loro esagerazione drammaturgica, e il loro casting è un vero colpo di genio: due guitti che non distinguono finzione e realtà, e per i quali il confine fra tragico e comico è costantemente superabile. Recensione ❯
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Una storia d'amore e identità, una sinfonia mediterranea che è riscoperta del proprio posto nel mondo. Drammatico, Italia2022. Durata 117 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Dopo quarant'anni di lontananza Felice torna lì dov'è nato, il rione Sanità, nel ventre di Napoli. Espandi ▽
Dopo molto tempo trascorso fra il Libano e l'Egitto Felice, diventato imprenditore benestante, torna a Napoli, la città dove ha vissuto fino ai 15 anni. Sua madre Teresa, "la sarta migliore del Rione Sanità", abita in un basso, e accoglie a braccia aperte quel figlio che credeva perduto per sempre. A poco a poco Felice riprende contatto con un mondo che aveva messo forzatamente da parte e incontra Don Luigi, un prete che combatte la camorra cercando di dare un futuro ai giovani del rione. Ma Felice ha anche bisogno di ricongiungersi con Oreste, amico fraterno e compagno di scorribande adolescenziali, che della camorra è diventato un piccolo boss. E a nulla valgono i consigli ad andarsene da Napoli e dimenticare quell'amicizia pericolosa: come se fosse possibile, lasciarsi alle spalle una città che ti è entrata per sempre nel cuore. Recensione ❯
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Un progetto di grande interesse che talvolta si fa sedurre dal gusto della stranezza fine a se stessa. Drammatico, Polonia, Italia2022. Durata 86 Minuti.
La rilettura di un classico di Bresson che inquadra le relazioni sociali nel mondo moderno. Espandi ▽
Jerzy Skolimowski si mette nella testa dell’asino, animale intelligente e sensibile, costretto allo spettacolo dell’umana violenza e dell’umana insensatezza, e ne visualizza i pensieri, i ricordi, i desideri. Il risultato è un film che vorrebbe essere quasi senza autore, identificarsi con il cinema stesso, con l’atto della visione, che è sempre soggettiva, investita e dettata dalle emozioni. L’intenzione, dunque, è di grande interesse e ci sono dei momenti del film che ne raggiungono l’ambizione, ma in altri, sfortunatamente, il regista si fa sedurre dal gusto della stranezza fine a se stessa (cavalcata, con la proverbiale ironia, dalla regina di queste incursioni attoriali ai limiti del situazionismo: Isabelle Huppert) oppure da un’estrema semplificazione del discorso, che sfocia nel sentimentalismo. Recensione ❯
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Un film da far vedere nelle scuole per la dolcezza e la precisione con cui si racconta l'Italia di coloro che vennero definiti come gli ultimi. Animazione, Francia, Italia, Belgio, Svizzera, Portogallo2022. Durata 70 Minuti.
L'emigrazione italiana in Francia in un film in stop motion poetico e personale. Premio della giuria ad
Annecy. Espandi ▽
Quella che con un tono altisonante potrebbe definirsi la ‘saga’ degli Ughetto viene narrata con profonda dolcezza e partecipazione da un discendente. Grazie all’utilizzo della stop motion e di pupazzi in plastilina alti 23 centimetri il regista ha raccontato con dolcezza, ma anche con precisione storica, l’Italia di coloro che vennero definiti come gli ultimi. Di quelli cioè di cui lo Stato si ricordava quando doveva mandarli a morire nelle tante guerre che hanno costellato la prima metà del secolo scorso. Salvo poi non offrire loro altro che la strada dell’emigrazione. Un film come questo, grazie alla tecnica adottata e ai toni utilizzati, dovrebbe essere mostrato nella scuola dell’obbligo per ricordare a tutti, sin dalla più giovane età, che il passato del nostro Paese va conosciuto e non dimenticato. Anche e soprattutto quando si pronuncia con disprezzo la parola ‘migranti’. Recensione ❯
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