Un insegnante si trova davanti alla scelta di salvare o meno dei fuggitivi. Espandi ▽
L’insegnante iraniano Ahmad viene mandato in esilio per motivi politici in un piccolo villaggio al confine con l’Afghanistan. Qui, nonostante le difficoltà e le condizioni disagiate, continua a tenere lezioni a bambini e ragazzi, mentre cerca di rimanere in contatto con la moglie Niloofar, rimasta in carcere a Teheran per lo stesso reato del marito. Nel villaggio arriva un gruppo di profughi afghani e tra loro c’è Haseeba, una sedicenne venduta come sposa a un vecchio patriarca molto malato. Uno studente di Ahmad se ne innamora e vuole aiutarla a scappare dalla famiglia. Le vite dei due giovani sono a serio rischio, e allora Ahmad decide di favorirne la fuga.
Ambientando la storia in una terra di frontiera, Amini delinea il ritratto di due Paesi attraversati da fratture e poteri imperanti che schiacciano gli individui costringendoli in gabbie familiari, culturali, politiche. Il coraggio di lottare contro un mondo ostile e sbagliato muove la fuga dei protagonisti, in direzione Turchia; ma, correttamente, di quel viaggio non ci viene mostrato l’esito. Sotto una pioggia torrenziale, l’ultima immagine concessa è il volto bagnato di una donna, con i suoi occhi verdi che esprimono tutto tranne che speranza.