Una rassegna che porta in Italia i migliori film provenienti dalla Croisette, il programma dei 18 film. Roma - 24/30 giugno 2024. Le recensioni, trame, listini, poster e trailer, ordinabili per:
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Una donna prende il controllo di un'attività clandestina. Espandi ▽
Dopo la morte del padre, l'attività clandestina di scommesse sportive di una famiglia operaia di Buenos Aires passa sotto controllo matriarcale. Recensione ❯
PROGRAMMAZIONE A ROMA
Barberini
giovedì 27 giugno 2024 ore 19:00
Quattro Fontane
sabato 29 giugno 2024 ore 16:30
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Un'infermiera di Mumbai Prabha si immerge nel lavoro per sopprimere ricordi dolorosi, finché un regalo non riapre le ferite del suo passato. Espandi ▽
All We Imagine As Light, opera seconda della regista indiana 38enne Payal Kapadia, coprodotta da Roberto Minervini, è una storia che ha il sapore dei romanzi di Jane Austen. Racconta con immensa tenerezza la storia di due donne (anzi tre, perché c’è anche un’infermiera più anziana, Parvati, sfrattata dalla casa in cui ha vissuto per 22 anni) i cui desideri e aspirazioni si scontrano con un assetto sociale che le relega in un angolo e preclude loro soddisfazioni e sentimenti. Un film intenso, elegante e fortemente sensuale senza essere esplicitamente sessuale (ma l’unica scena di sesso del film è una delle più realistiche e commoventi viste nel cinema recente). Kapadia si dimostra una regista eccezionale, capace di cogliere ogni sfumatura dell’universo narrato, ogni luce, ogni sguardo, ogni dettaglio, ogni piccolo spostamento dell’anima. Le corrispondono in bravura le due attrici protagoniste, Divya Prabha nei panni di Anu e soprattutto Kani Kusruti, la cui intensità recitativa fa di Prabha un magnete irresistibile, e un grido soffocato che è impossibile non ascoltare. Recensione ❯
PROGRAMMAZIONE A ROMA
Giulio Cesare
lunedì 24 giugno 2024 ore 21:00
Quattro Fontane
martedì 25 giugno 2024 ore 19:00
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Un'operazione sperimentale e insieme storica, che ritorna sul trauma del COVID e lo affronta da un punto di vista inedito. Drammatico, Cina2024. Durata 106 Minuti.
2019: in un vecchio computer riportato in vita, un regista ritrova il materiale girato dieci anni prima di un film mai finito, la storia d'amore fra due ragazzi, e decide di portare a termine il progetto. Riunito il cast dell'epoca e messa insieme una troupe, s'appresta a girare la seconda parte del film nel gennaio del 2020 in un hotel vicino a Wuhan, proprio nei giorni in cui esplode la pandemia di COVID. Confinati nella struttura in lockdown, uomini e donne dovranno sopravvivere a mesi di clausura usando smartphone e video per comunicare.
Il ritorno su un film mai finito si trasforma per Lou Ye (a Cannes quindici anni dopo il premio per la sceneggiatura per Spring Fever) in una nuova operazione sperimentale, esempio di un cinema che s'interroga sul rapporto fra immagini e realtà.
Le riflessioni metalinguistiche sono espresse da Lou Ye con un'operazione sperimentale e insieme storica, che ritorna sul trauma del COVID e lo affronta da un punto di vista inedito. Con il passare dei minuti, però, il suo film diventa sempre di più una sorta di ricostruzione del primo lockdown della città da cui tutto è partito, Wuhan. Recensione ❯
PROGRAMMAZIONE A ROMA
Giulio Cesare
mercoledì 26 giugno 2024 ore 18:30
Quattro Fontane
giovedì 27 giugno 2024 ore 21:00
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Una donna cinese vive per sé in silenzio, celebrando la prospera Belle Epoque con canti e danze. Espandi ▽
Autoreferenziale fino all'ermetismo, Caught by the Tides è un film per iniziati: senza conoscere la filmografia di Jia Zhang-ke, grande regista della sesta generazione cinese e vincitore di un Leone d'oro con Still Life, è difficile seguire i risvolti della trama di un film con pochissimi dialoghi. È come se Jia rivisitasse in continuazione la propria filmografia e la ripercorresse per estrarre nuovi significati e leggere in tralice la storia della Cina. Era stato così per I figli del fiume giallo, in cui riannodava i fili lasciati in sospeso da Unknown Pleasures e Still Life per raccontare una nuova storia d'amore tradito. Ma se allora il regista si serviva del reenactement - rimettendo sostanzialmente in scena la stessa storia, osservata da nuove angolazioni - in Caught by the Tides Jia eleva il dispositivo a sistema, riutilizzando elementi dei suoi film precedenti come found footage per raccontare venti anni di trasformazione della Cina. Recensione ❯
PROGRAMMAZIONE A ROMA
Eden Film Center
venerdì 28 giugno 2024 ore 21:00
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La favola di Abdo che si ribella alla sua famiglia per inseguire i suoi sogni. Espandi ▽
Una favola sul musicista Abdo, che si ribella ai suoi antenati, cercando la libertà attraverso la sua arte in un mondo confinato fuori dal tempo. Recensione ❯
PROGRAMMAZIONE A ROMA
Giulio Cesare
venerdì 28 giugno 2024 ore 16:00
Eden Film Center
domenica 30 giugno 2024 ore 18:45
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Una ragazza deve affrontare il litigio tra suo padre e un suo vecchio amico. Espandi ▽
Durante un viaggio con zaino in spalla nelle Catskills, la diciassettenne Sam affronta uno scontro tra suo padre e il suo più vecchio amico. Recensione ❯
PROGRAMMAZIONE A ROMA
Eden Film Center
venerdì 28 giugno 2024 ore 19:00
Barberini
sabato 29 giugno 2024 ore 16:30
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Il viaggio di un uomo attraverso l'Estremo Oriente e della sua fidanzata che cerca di raggiungerlo. Espandi ▽
Miguel Gomes ha contribuito in maniera determinante a rendere una materia sempre più fluida la commistione di cinema documentario e di finzione. Grand Tour continua un discorso personale e lo porta in Estremo Oriente: la componente di finzione è ambientata nel passato ma è evidentemente girata nel presente, spesso in interni, anche a causa del lockdown da Covid-19. La suggestiva monocromia della fotografia e l’utilizzo di tecniche come l’iris rimandano però a un’epoca lontana del cinematografo. A rappresentare gli esterni sono invece immagini catturate da Gomes durante viaggi recenti in quei luoghi e il montaggio di vecchio e nuovo, bianco e nero e colore, documentario e finzione provoca l’effetto ossimorico desiderato dall’autore. Un effetto complessivo straniante, agevolato da un ritmo lento e suadente e dall’immersione in una vegetazione lussureggiante che culla lo spettatore in uno stato semi-onirico.Forse è cinema per iniziati, ma vale la pena provare ad avvicinarsi al culto del regista portoghese per poterlo apprezzare appieno. Recensione ❯
PROGRAMMAZIONE A ROMA
Giulio Cesare
venerdì 28 giugno 2024 ore 21:00
Quattro Fontane
sabato 29 giugno 2024 ore 18:30
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Un film minore per Lanthimos in cui l'eccesso di compiacimento e l'esilità di argomenti nuovi lo rendono un affare per pochi. Drammatico, Gran Bretagna2024. Durata 165 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Tre episodi, legati tra loro dal cast (ma con personaggi differenti) e da situazioni ricorrenti. Espandi ▽
Tre episodi, legati tra loro dal cast (ma con personaggi differenti) e da situazioni ricorrenti. Nel primo episodio un impiegato viene incaricato dal suo capo di uccidere un uomo: fallisce nel tentativo ed è costretto ad adottare stratagemmi sempre più assurdi per riparare il danno. Nel secondo un poliziotto è convinto che la moglie, scomparsa per mesi e poi ritornata dopo un viaggio, sia stata sostituita da una sosia. Nel terzo due adepti di una setta sono alla ricerca di una donna che ha il potere di restituire la vita ai morti.
A breve distanza dal suo maggiore successo, Povere creature, Yorgos Lanthimos si dedica a un progetto che ricorda più gli inizi della sua carriera. Dichiaratamente e volutamente meno conciliante rispetto alle aspettative del pubblico, Kinds of Kindness assembla tre mediometraggi che portano la durata complessiva del film ben oltre le due ore. Arrivare al terzo episodio, dopo quasi tre ore di gelido sarcasmo con derive grandguignolesche può essere impegnativo per i non iniziati al cinema di Lanthimos. Recensione ❯
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Una coppia di poveri taglialegna e un dono prezioso. Una neonata sfuggita all'olocausto. Espandi ▽
Il Povero Taglialegna e la Povera Taglialegna avevano perso un figlio e non potevano più averne. Fino al giorno in cui la donna, pregando il Dio del treno che passava attraverso i campi, trovò nella neve una neonata avvolta in un telo intessuto anche con fili d’oro. Era la più preziosa delle merci di quel convoglio: gettata fuori dal padre affinché si salvasse. Il film di Hazanavicius (nato in una famiglia ebraica ashkenazita di origini polacche e lituane) grazie a una grafica molto delicata, su cui volutamente contrastano le figure degli esseri umani tutte contornate con evidenza, viene proposto al Festival di Cannes in un momento estremamente delicato della storia del popolo d’Israele ma proprio per questo assume più valore. Ci ricorda cioè come ognuno possa finire con l’essere assalito dal tarlo del razzismo e come nessuno possa pensarsene totalmente esente. Recensione ❯
PROGRAMMAZIONE A ROMA
Quattro Fontane
giovedì 27 giugno 2024 ore 19:00
Giulio Cesare
domenica 30 giugno 2024 ore 16:45
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Un ragazzo richiedente asilo ha due giorni per prepare il colloquio decisivo per ottenere la residenza. Espandi ▽
Un ciclista che consegna cibo a Parigi e richiedente asilo di nome Souleymane ha due giorni per preparare la sua storia per un colloquio decisivo per ottenere la residenza legale. Recensione ❯
PROGRAMMAZIONE A ROMA
Giulio Cesare
lunedì 24 giugno 2024 ore 19:00
Quattro Fontane
martedì 25 giugno 2024 ore 21:15
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Un'opera visionaria sulla travolgente e complessa vita di Èduard Limonov, dalla strada alla fama. Biografico, Italia2024. Durata 138 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Ispirato al romanzo biografico di Emmanuel Carrère pubblicato da Adelphi, il film ricostruisce le vicende del poeta e oppositore russo attraverso la storia di cinque suoi grandi amori in giro per il mondo. Espandi ▽
Eduard Limonov, dissidente comunque mai allineato neppure con la dissidenza, lascia l’Unione Sovietica per vivere a New York dove, continuando a scrivere, vive prima da homeless per poi diventare maggiordomo di un ricco intellettuale. Tra grandi amori che iniziano e finiscono diventa famoso grazie alle sue pubblicazioni in Francia fino a fondare un partito che si definisce bolscevico e nazionalista. Serebrennikov mette la sua visionarietà al servizio di una personalità difficile da contenere in un film. E affronta la sfida innanzitutto da russo, cioè da artista capace di leggere nel profondo l’anima tormentata non solo del suo protagonista ma anche quella di un intero popolo in un ampio arco temporale. Lo fa con la visionarietà che gli è propria che gli consente improvvisi mutamenti di stile e di ritmo che accompagnano i movimenti tellurici, ondulatori e sussultori, della vita dello scrittore. Recensione ❯
PROGRAMMAZIONE A ROMA
Quattro Fontane
sabato 29 giugno 2024 ore 21:00
Giulio Cesare
domenica 30 giugno 2024 ore 18:30
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Una saggio poetico gioiosamente esagerato e profondamente sincero. Si prende dei rischi ma fa respirare cinefilia viva. Drammatico, Francia, Italia2024. Durata 120 Minuti.
Questa è la storia di una donna di nome Chiara. È un'attrice, figlia di Marcello Mastroianni e Catherine Deneuve. Durante un'estate Chiara decide di vivere come suo padre. Espandi ▽
Dopo una sigaretta e una canzone, Chiara Mastroianni si veste da uomo e ‘diventa’ suo padre Marcello. Davanti allo specchio si incolla i baffi, infila gli occhiali e il cappello e si mette a parlare in italiano. Fuori Parigi scorre sotto i suoi passi, intorno i suoi cari si inquietano. Non c’è giornalista francese o straniero che non abbia chiesto prima o poi a Chiara Mastroianni di parlargli di suo padre e di sua madre. E Chiara probabilmente ha risposto sempre, dissimulando l’ineluttabilità della domanda dietro l’humour. Ma l’ironia non l’ha mai messa al riparo da quello che evidentemente è il suo tallone di Achille. Marcello mio prova a esorcizzare quella vulnerabilità, a lavorare sull’idea di essere ‘figlia di…’. Non tutti possono essere la figlia di Catherine Deneuve e Marcello Mastroianni. E in quella singolarità sta tutta la questione e tutto il film di Christophe Honoré che continua il suo lavoro sulla famiglia e sulla rielaborazione della perdita dei propri cari in un film che conferisce alla sua narrazione un côté “privato”, una terapia familiare in cui ci domandiamo discreti cosa siamo venuti a fare. Tutto è vero ma niente lo è davvero in questa disforia struggente, un saggio poetico, gioiosamente esagerato e profondamente sincero, sui grandi dolori ordinari, dove tutti interpretano se stessi ma in una versione sfalsata della realtà. Recensione ❯
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Un uomo si occupa di anziani e disabili. La sua dignità però è a rischio. Espandi ▽
Oom non ha documenti né formazione formale, ma è bravo a prendersi cura degli anziani e dei disabili. Quando la sua situazione di badante in montagna diventa troppo per lui, deve scegliere tra la sopravvivenza o la dignità. Recensione ❯
PROGRAMMAZIONE A ROMA
Eden Film Center
lunedì 24 giugno 2024 ore 18:30
Eden Film Center
mercoledì 26 giugno 2024 ore 19:30
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Una ragazza vive fuori dalle norme imposte dalla società, dovendone subire le conseguenze. Espandi ▽
Satsuki, 21 anni, cambia partner senza rimorsi, sfidando le norme comportamentali del suo paese. Il suo atteggiamento caotico porta a una diagnosi errata di disturbo bipolare mentre affronta la società patriarcale giapponese. Recensione ❯
PROGRAMMAZIONE A ROMA
Barberini
sabato 29 giugno 2024 ore 18:30
Eden Film Center
domenica 30 giugno 2024 ore 21:00
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Un ragazzo trova lo scopo della sua vita aiutando due bambini disabili. Espandi ▽
Alla ricerca del cambiamento, il 21enne Simon trova uno scopo facendo amicizia con due bambini disabili che gli insegnano ad abbracciare le gioie della vita. Insieme, esplorano un mondo non progettato per loro, inventando le proprie regole per l'amore e la felicità. Recensione ❯
PROGRAMMAZIONE A ROMA
Barberini
martedì 25 giugno 2024 ore 19:00
Eden Film Center
mercoledì 26 giugno 2024 ore 21:00
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