Anni Venti. Sean Thornton torna in Irlanda, terra della sua famiglia, per stabilirvisi, dopo aver fatto fortuna - come pugile - a Pittsburg. Viene accolto dalla comunità con grande curiosità e con un po' di sospetto. Espandi ▽
Anni Venti. Sean Thornton torna in Irlanda, terra della sua famiglia, per stabilirvisi, dopo aver fatto fortuna - come pugile - a Pittsburg. Viene accolto dalla comunità con grande curiosità e con un po' di sospetto. Ma quando Sean decide di comprare la casa dov'era nato diventa simpatico a tutti. Deve però battere la concorrenza di Denhaer, uomo rozzo e prepotente, ma fratello della bellissima... Maureen O'Hara. Sean si innamora della donna, la corteggia secondo tutti i giusti riti, dopo averla chiesta in moglie. Alle nozze Denhaer si rifiuta di dare alla sorella la legittima dote. Da quelle parti il fatto è molto serio, tanto che la donna si rifiuta di consumare le nozze. Recensione ❯
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Una storia che reclama verità immortalata da un regista che continua a esporsi in prima persona senza timore. Drammatico, Iran2022. Durata 106 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
La storia di due relazioni parallele che si trovano ad affrontare un periodo di difficoltà. Espandi ▽
L'ultimo film (per prevedibili almeno sei anni) del pluripremiato regista. Una storia d'amore così forte da chiedere di essere raccontata ma che, al contempo, finisce con il reclamare una 'verità' che anche il cinema più indipendente può faticare a cogliere nella sua essenza. Ma c'è un'altra vicenda che avviene nel villaggio e che coinvolge Panahi al punto da costringerlo ad andarsene. Muovendosi su questo doppio registro riesce non solo a raccontarci due situazioni definite nel tempo e nello spazio ma anche a ricordarci come il potere espanda i suoi tentacoli anche nei luoghi più remoti approfittando dei pregiudizi e dell’ignoranza. È fare cinema di testimonianza esponendosi in prima persona ponendosi dietro e davanti alla macchina da presa non avendo il timore di firmare così la propria condanna pur di raccontare senza costrizioni servili. Recensione ❯
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Un capolavoro accolto trionfalmente in tutto il mondo nel quale E.T. fa la parte del leone. Fantastico, USA1982. Durata 115 Minuti. Consigli per la visione: Film per tutti
Un extraterrestre indifeso, abbandonato dai suoi compagni sulla Terra, viene aiutato da un bambino a ritrovare la strada di casa. Espandi ▽
Un alieno dal corpo basso e tozzo, dagli enormi piedi e dalla testa schiacciata viene lasciato sulla Terra dai suoi compagni di esplorazioni. Vagando per un bosco giunge a una casa abitata da una donna con i suoi 3 figli: Michael, Elliott e Gertie. Elliott ne scoprirà la presenza e lo nasconderà in casa. Quando i fratelli ne verranno a loro volta a conoscenza si coalizzeranno per difenderlo dagli adulti che lo cercano. Ben presto però l'extraterrestre avrà bisogno di cure mediche. Recensione ❯
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Un'autofiction rigorosa che riscrive e rimette a fuoco un decennio di conquiste sociali supersoniche. E altrettante contraddizioni. Documentario, Drammatico - 2022. Durata 61 Minuti.
La scrittrice francese Annie Ernaux, Premio Nobel 2022 per la Letteratura, ci apre il baule dei ricordi, tirando fuori video amatoriali girati tra il 1972 e il 1981. Espandi ▽
Nel 1972 Annie Ernaux e suo marito Philippe, rispettivamente insegnante (non ancora scrittrice) e segretario comunale, vivono ad Annecy. Quando acquistano una cinepresa Super 8, tra le novità tecnologiche portatili di quegli anni, a filmare è quasi sempre Philippe. Dopo la separazione tra i due, nei primi anni '80, quelle immagini rimangono a lungo non viste, finché non vengono riportate alla luce dal figlio David. Si tratta di istantanee di vita familiare, ricorrenze, escursioni all'aperto e di alcuni viaggi compiuti dai quattro tra il 1972 e il 1981. Il figlio David (1968) ne immagina un nuovo assemblaggio, se pure osservando l'ordine cronologico e propone alla madre di apporre ad esse un commento critico, antidescrittivo, da incidere con la propria voce narrante.
Una nuova narrazione, con l'occhio dell'autrice riconosciuta, che ha il lusso e l'onere di potersi riguardare con la distanza non solo temporale ma emotiva con cui scrive i propri libri.
Una autofiction rigorosa, quasi un documentario naturalista, scientifico, non privo di punti di tensione, che sul piano della colonna audio non lascia spazio a facili commozioni - moderati gli interventi sonori e rumoristici sulle immagini altrimenti mute (ma la playlist di riferimento è nominata, a favore di chi vuole recuperarla). Recensione ❯
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L'impresa più temeraria di Herzog si traduce in un travagliato film di avventura, di cui persiste lo slancio epico. Avventura, Germania1981. Durata 158 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +16
Brian Sweene Fitzgerald, detto Fitzcarraldo, è un curioso personaggio che ha le sembianze allucinate di Klaus Kinski. Espandi ▽
Nei primi anni del XX secolo il melomane Brian Sweeney Fitzgerald, detto Fitzcarraldo, proprietario di una linea ferroviaria incompiuta, vuole convincere la compagna Molly, tenutaria di un bordello, e il mercante di gomma Don Aquilino a finanziare il suo sogno: costruire un teatro a Iquitos, in Perù, inaugurandolo con un’esibizione del tenore Enrico Caruso. Senza rivelare al suo equipaggio il reale intento della spedizione, Fitzgerald risale la corrente del Rio delle Amazzoni per recarsi nella regione selvaggia e inesplorata di Pachitea e raggiungere via terra l’Uyacali, aggirando delle rapide letali.
Come per Aguirre l’oro dell’El Dorado era un pretesto, così in Fitzcarraldo gli interessi nel caucciù dello sponsor di Fitzgerald sono solo uno spregevole strumento per un folle volo autolesionistico, guidato dalla superiorità dell’arte sul profitto economico. Un inno alla forza di volontà e alla sua capacità di spingere l’uomo a compiere imprese apparentemente impossibili. Recensione ❯
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Piove, un'opera seconda solidissima che segue schemi tutti suoi e ha il coraggio di dirci le cose come stanno. Drammatico, Belgio, Italia2022. Durata 93 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Il film gioca coi codici del genere thriller/horror applicati a un dramma familiare, per raccontare una società contemporanea sempre più rancorosa e sotto pressione. Espandi ▽
Roma è sommersa dalla pioggia. Le fogne tracimano, i tombini saltano. Incappucciati e zuppi vagano per la città Thomas e la sua famiglia. La loro vita si sta rompendo. Come si stanno rompendo le vite degli altri, amici, vicini, sconosciuti. Dalle fogne e dagli scarichi viene fuori una nebbia che ti entra in corpo e ti fa uscire fuori tutto il male che hai accumulato dentro. Il male che tutti hanno. Piove è il secondo titolo nella carriera di Paolo Strippoli, un altro punto a suo favore nella scalata al sistema-cinema italiano. Il regista-sceneggiatore, già segnalato l’anno scorso per il successo mondiale su piattaforma di A Classic Horror Story (co-firma Roberto De Feo, lancia Netflix), continua a lavorare sugli schemi dell’horror in un modo tutto suo, molto più personale e riconoscibile di quanto la confezione faccia intravedere. Recensione ❯
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Un ristorante deve saper gestire la pressione del giorno più impegnativo dell'anno. Espandi ▽
Lo chef Andy arriva in ritardo per il turno serale presso il suo ristorante londinese. Ai problemi personali con il figlio e l'ex-moglie si aggiungono le piccole beghe tra i membri del suo staff e un'ispezione sanitaria che ha trovato qualche magagna nella cucina. La squadra si prepara comunque ad accogliere gli ospiti, guidati dalla manager Beth, mentre l'aiuto di Andy, Carly, medita di accettare un'offerta di lavoro altrove. A complicare le cose ci si mette l'arrivo di Alistair, un tempo mentore di Andy e ormai divenuto celebrity chef in televisione. Tra i due c'è tensione, rivalità, e delle questioni di affari da risolvere.
Tutto in una notte tra i tavoli di un ristorante: il secondo film dell'attore divenuto regista Philip Barantini è un thriller serrato dall'ambientazione affascinante, che tiene la tensione alta grazie a uno scenario da incubo per ogni ristoratore, in cui ogni cosa che può andar male finisce per andare anche peggio. Barantini sposa la classica frenesia del mestiere con una veste stilistica appropriata, girando il film interamente in piano sequenza e lasciando che la macchina da presa di Matthew Lewis sgusci tra i tavoli e dietro il bancone con notevole destrezza. Recensione ❯
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Emma Thompson brilla in una commedia sulla sex positivity dai ritmi serrati e dall'animo tenero e divertente. Commedia, Gran Bretagna2022. Durata 97 Minuti.
Un'insegnante in pensione, vedova, si rivolge a un'agenzia di gigolò e sceglie di incontrare Leo Grande. Tra i due nascerà un rapporto di fiducia che porterà Nancy a riscoprire se stessa. Espandi ▽
Commedia brillante a sfondo sessuale che non disdegna un livello più profondo di analisi psicologica attorno ai temi di identità e sviluppo di sé, Good luck to you, Leo Grande diverte e coinvolge grazie ai dialoghi vivaci e serrati, magistralmente condotti da una Emma Thompson in grande spolvero che si ritaglia un ruolo memorabile. Spesso si parla di prove d’attore “coraggiose”, e in particolare quella di Thompson non può non considerarsi tale, per quanto il termine sia trito. Nel mettersi letteralmente a nudo davanti a uno specchio, l’attrice si fa carico del peso di conversazioni scomode non solo sulla sessualità, ma sul corpo delle donne, in particolare di una certa età, e di come e quanto esso possa mostrarsi. La regista Sophie Hyde asseconda il tutto con una visione fresca e contemporanea della “sex positivity”, e una messa in scena pulita ed essenziale che lascia ampio spazio all’esercizio teatrale tra i due protagonisti. Recensione ❯
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Ammiccamenti e citazioni al cinema di tutti i tempi per una commedia autoironica ben interpretata. Avventura, USA1998. Durata 136 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Da quando nel 1919 venne scritto, da un cronista di nera, il primo romanzo dedicato a Zorro, il cinema si è impadronito del personaggio. Già nel 1920 ... Espandi ▽
L'anziano Don Diego de la Vega, per vendicarsi del governatore che venti anni prima ha ucciso sua moglie e rapito sua figlia, addestra un giovane bandito e lo trasforma nel nuovo Zorro. Recensione ❯
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Mélo d'autore suggestivo, tra Wong Kar-wai e Hitchcock, guidato dalla stella di una giovanissima Zhou Xun. Drammatico, Germania, Cina, Francia2000. Durata 83 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Un corriere viene accusato di omicidio. Quando esce di prigione sembra incontrare l'alter ego della sua presunta vittima. Espandi ▽
Attraverso il fiume Suzhou, "sporco di secoli di rifiuti industriali e spazzatura", si mescolano racconti e leggende, storie di criminalità e di romanticismo, di donne dal medesimo volto e dai destini similari. Un fotografo e cameraman è innamorato di Meimei, ballerina di night club, mentre un corriere di nome Mardar cerca incessantemente il suo amore perduto, Moudan. Quando Mardar incontra Meimei è convinto che si tratti della sua Moudan.
Dove Wong affida i suoi racconti alle luci al neon della metropoli, Lou sceglie Suzhou, il fiume che attraversa Shanghai e che della città offre una prospettiva obliqua e inusuale. Un luogo di commercio e traffici illeciti, una transizione fluida tra civiltà e barbarie, realtà e sogno.
Alcuni spunti - tra cui la rivalità tra il narratore e Mardar, che con ogni probabilità è un'invenzione prodotta dalle pene d'amore del narratore - avrebbero forse meritato un maggiore sviluppo, ma La donna del fiume - Suzhou River vive della sua natura incorporea, sceglie di non approfondire e di sorvolare, di rimanere impalpabile come il sentimento d'amore e la sua inevitabile incompiutezza. Di scorrere, come le acque di un fiume che ha visto troppo per poterlo raccontare. Recensione ❯
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Vicari non giudica ma cerca di comprendere le ruvidità di un uomo di poche parole. Con Michele Placido in uno dei suoi ruoli più intensi. Drammatico, Italia2022. Durata 122 Minuti.
Una favola moderna, dove un vecchio e una bambina, divisi tra modernità e mondo rurale, tra il dover scegliere se partire o restare, si incontrano e mutano la traiettoria delle loro vite. Espandi ▽
Orlando è un anziano contadino della Sabina che da molti anni non ha più alcun rapporto con il figlio Valerio emigrato in Belgio. Un giorno però arriva una telefonata che comunica che Valerio è ricoverato in ospedale. Orlando parte ma arriva a Bruxelles in tempo solo per assistere alla chiusura di una bara. La porta dell'appartamento gliel'ha aperta Lyse, la nipote dodicenne che non sapeva di avere.
Daniele Vicari offre a Michele Placido uno dei ruoli più intensi di tutta la sua carriera di attore cinematografico. L'attore regala al suo Orlando tutta la ruvidità di un uomo che non ha saputo accettare una separazione, e che, soprattutto, vive come un'enorme fatica, quasi un disonore, il far emergere in superficie i propri sentimenti.
Conosciamo un Orlando che va dall'orgoglio ferito alla disponibilità ad affrontare l'ignoto con il denaro cucito all'interno della giacca buona. Ogni sguardo rivolto verso il basso, ogni quasi impercettibile reazione contribuiscono alla costruzione di un personaggio che Vicari segue con partecipe vicinanza. Recensione ❯
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Roma, 1944. La città è stata liberata e il egista Roberto Rossellini e lo sceneggiatore Sergio Amidei hanno in mente una storia. Espandi ▽
Roma, 1944. La città è stata liberata, un gruppo di cineasti cerca di fare un film. Il regista Roberto Rossellini (Ghini) e lo sceneggiatore Sergio Amidei (Giannini) hanno in mente una storia che non ha nulla a che fare con quelle di moda, romantiche e rassicuranti. Si tratta di una vicenda di grande realismo e il film si intitolerà Roma città aperta. Rossellini e Amidei cercano un produttore, non c'è pellicola e gli attori sono diffidenti. Alla fine Anna Magnani accetta il ruolo della protagonista Pina, dopo il rifiuto di Clara Calamai. Il film è pronto, ma non trova distribuzione, la censura lo accusa di comunismo, disfattismo, di tutto. Ma ci pensa un ufficiale americano a portare la pellicola oltreoceano e a farla proiettare in una manifestazione. Comincia così la leggenda di uno dei titoli che hanno fatto la storia del cinema italiano nel mondo. Chi ha conosciuto Rossellini e Amidei dice che avevano personalità diverse da quelle espresse dagli attori. Nonostante molte critiche (incomprensibilmente) cattive, Lizzani ha lavorato bene. Suggestive, dolci e nostalgiche le situazioni di confezione del film: un coreografo gay che farà il comandante nazista, un giornalista che farà il partigiano. E poi la grande sequenza della morte di Pina. Risulta forse strana la rappresentazione di un Rossellini persino troppo domestico, minimale, senza assolutamente appeal. Se il maestro italiano era davvero così non si riesce a capire come abbia potuto conquistare la divina Ingrid Bergman. Recensione ❯
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I Dardenne raccontano una fratellanza apparentemente impossibile, semplificando lo stile ma senza rinunciare al loro umanesimo integrale. Drammatico, Francia2022. Durata 80 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Un ragazzo e una ragazza si trovano in Belgio dopo esser scappati dall'Africa. Espandi ▽
I fratelli Dardenne raccontano una fratellanza apparentemente impossibile perché non dettata dal sangue ma dalla vicinanza affettiva e dal comune bisogno. La domanda che sorge spontanea ècome mai il loro linguaggio filmico si sia apparentemente semplificato mentre il loro umanesimo integrale non abbia arretrato di un millimetro. Una delle risposte potrebbe risiedere nel desiderio dell'arrivare al più ampio pubblico possibile con vicende che traggono la loro ispirazione dalla realtà e che, come in questo specifico caso, non hanno bisogno di nomi di richiamo ma debbono trovare la loro verità proprio in un casting il più anonimo (per lo star system) possibile. In questi tempi di pandemia e di guerra le vite dei migranti sono passate in secondo piano anche per molti di quelli che prima ne sostenevano le ragioni. I Dardenne tornano a ricordarci che quelle vite ci riguardano. Recensione ❯
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L'ultimo film di Welles (poco più di un mediometraggio: 60 minuti). Tratta da una novella di Isak Dinesen (pseudonimo di Karen Blixen), è la storia di... Espandi ▽
L'ultimo film di Welles (poco più di un mediometraggio: 60 minuti). Tratta da una novella di Isak Dinesen (pseudonimo di Karen Blixen), è la storia di un vecchio miliardario di Macao che paga un marinaio e una prostituta perché gli generino un erede. La prostituta si rivela la figlia dell'ex socio del miliardario. Nessun erede nascerà. Il marinaio parte. Il vecchio si suicida. Recensione ❯
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Puro stile Blumhouse che si combina con la tensione prima nascosta e poi esplosiva del cinema di James Wan. Horror, USA2023. Durata 102 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Un'ingegnere di robotica in un'azienda di giocattoli costruisce una bambola realistica che inizia ad assumere una vita propria. Espandi ▽
Cady, una bambina di otto anni, resta orfana dopo che i genitori sono tragicamente morti in auto mentre erano in macchina con lei dopo essersi trovati davanti a una tormenta di neve. La zia Gemma fa interagire la bimba con M3gan, una bambola a grandezza naturale in grado di ascoltare, guardare e imparare e può essere, al tempo stesso, una severa insegnante ma anche la migliore amica. Con il passare dei giorni tra la bambina e la bambola s’instaura un legame fortissimo; ormai è più di un giocattolo e fa parte della famiglia. M3gan è puro stile Blumhouse che si combina con la tensione prima nascosta e poi esplosiva del cinema di James Wan, qui tra i produttori oltre ad essere co-autore del soggetto. Dirige Gerard Johnstone, al secondo lungometraggio dopo Housebound del 2014, ma si sente la mano del regista di Insidious e The Conjuring proprio per la capacità di lasciar avvertire dei segnali sinistri già all’interno delle mura domestiche e nel rapporto con la vicina di casa e il cane invadente. M3gan diventa così anche una riflessione acuta sul pericolo della scienza (“la più grande invenzione dai tempi dell’automobile”) e la dipendenza delle macchine. Recensione ❯
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