Un classico, tutto inseguimenti, del nuovo poliziesco americano anni Settanta, che riscrive il noir con un taglio documentaristico. Poliziesco, USA1971. Durata 104 Minuti.
Pop Doyle, un duro poliziotto della squadra antidroga, segue la pista di un famoso spacciatore francese. Questi sta concludendo un affare colossale, u... Espandi ▽
Jimmy Doyle "Popeye" è un poliziotto della squadra narcotici di New York dai metodi brutali e assai poco ortodossi. Messosi in cattiva luce con i suoi superiori, a causa di alcuni fallimenti professionali, Doyle è convinto di avere finalmente ricevuto la soffiata giusta, quella capace di imprimere una svolta a un'intera carriera. Un infiltrato è venuto a sapere di una grossa partita di eroina in arrivo dalla Francia. Pur senza mandato, il detective si lancia sulla pista indicatagli, che lo conduce alla mafia italoamericana locale. Con il collega Lo Russo, suo partner professionale fisso, avvierà un'indagine tutta pedinamenti e intercettazioni. Recensione ❯
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Nel "profondo Sud" degli Stati Uniti un avvocato di elevati principi difende un nero accusato di aver violentato una ragazza bianca. Il nero viene con... Espandi ▽
L'avvocato Atticus Finch (interpretato da Gregory Peck) vive tranquillamente a Maycomb, in Alabama, coi suoi figli Scout e Jem. Questi sospendono talvolta i loro giochi per tentare di avvicinarsi a quella che chiamano "la casa degli spettri", dove sanno che è rinchiuso Boo Radley, un malato di mente che essi non hanno mai visto. Un giorno un agricoltore, Bob Ewell, ubriacone e violento, denuncia allo sceriffo Tom Robinson, colpevole a suo dire di avergli sedotto la figlia diciannovenne. L'uomo si proclama innocente e il giudice Taylor chiama Atticus a difenderlo. L'avvocato, dopo essere riuscito ad evitare un linciaggio, dimostra l'infondatezza dell'accusa, ma la giuria dichiara egualmente colpevole Tom. Questi, invece di attendere il ricorso in appello, fugge e viene ucciso da un secondino. Intanto Bob Ewell ha giurato di vendicarsi di Atticus, e una sera assale Scout e Jem mentre tornano a casa; interviene però provvidenzialmente uno sconosciuto che uccide l'assalitore e salva i due ragazzi. Lo sconosciuto salvatore è Boo Radley, che si era affezionato ai due ragazzi pur senza aver mai avuto modo di rivolgere loro la parola. Recensione ❯
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Mike, Nick e Steven stanno per partire per il Vietnam e uno di loro si sposa con una cerimonia che coinvolge l'intera comunità di origine russa. Non tutti faranno ritorno e chi lo farà sarà profondamente cambiato nel corpo e/o nell'animo. Espandi ▽
Clairton, Pennsylvania. Tre amici sono in procinto di partire per il Vietnam lasciando il loro lavoro nell'acciaieria locale. Sono Mike, esperto cacciatore di cervi cui però spara un solo colpo, Nick, innamorato di Linda che interessa anche a Mike e Steven che, prima di partire, sposa Angela, che è incinta ma non di lui. Il Vietnam sarà per loro un'esperienza estrema che li segnerà in vari modi.
Quanto sopra per sottolineare come si tratti di un film che, come affermò Cimino alla consegna degli Oscar, non vuole fare storia o documentazione ma che si avvale delle esperienze di vita vissuta. È ciò che Quentin Tarantino vede come determinante, ritenendo che non si tratti tanto di un film sul Vietnam quanto piuttosto della radiografia di un nucleo di persone comuni trasformate dalla presenza di una guerra che si svolge altrove.
Cimino ha dovuto lottare sequenza dopo sequenza (non solo per quelle violente) con i produttori fingendo di tagliare ciò che per loro era disturbante salvo poi reinserirlo a loro insaputa. Si tratta di un film che mette alla prova lo spettatore così come mise alla prova, sia fisicamente che emotivamente, gli interpreti (De Niro dixit). Recensione ❯
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Una favola che combina con grande audacia realismo magico e poesia sociale. Drammatico, Francia, Egitto, Paesi Bassi, Grecia2021. Durata 110 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
La parabola di una donna che si ritrova ed essere il capofamiglia dopo uno strano incidente. Espandi ▽
In una baraccopoli ai margini del mondo, una madre sottomessa e silente spende tutte le sue energie per allevare i figli e soddisfare un marito autoritario, che gestisce la sua vita e la sua economia. Il ritmo monotono delle sue giornate è interrotto dal compleanno di uno dei suoi bambini. Per l’occasione prepara una torta e gonfia palloncini mentre il consorte ingaggia un mago ciarlatano che lo trasforma in pollo. Un film radicale e radicalmente singolare. È la storia di un trucco di magia andato storto. Una storia di polli metaforici, che hanno conosciuto momenti di gloria nelle riflessioni di molti pensatori. È una favola senza senso che ne cerca uno in ogni angolo lurido della città, dove l’emergenza è permanente e i diritti umani un disegno lontano. Combina con grande audacia realismo magico e poesia sociale, mettendo a dura prova lo spettatore col suo miserabilismo testardo su cui il film inciampa e si sporca, letteralmente. Ma Omar El Zohairy ci crede, crede alla sua premessa strampalata, crede in quella storia ‘da non credere’ dove l’assurdo infiltra il reale senza battere ciglio. Recensione ❯
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Un uomo, che ha un incubo ricorrente, chiede aiuto a un amico. Questi gli legge tre racconti significativi. Espandi ▽
Un uomo, che ha un incubo ricorrente, chiede aiuto a un amico. Questi gli legge tre racconti significativi: uno riferito a una donna mascherata che corteggia un uomo; l'altro a un uomo sicuro di sé, che tuttavia diventa assassino solo perché glielo hanno predetto; il terzo relativo a un acrobata, che morirà il giorno in cui una donna griderà durante il suo numero. È una terapia che funziona, tanto che il sogno servirà all'uomo per trovare l'amore. Recensione ❯
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Tentando di evocare la crudeltà delle fiabe, il film racconta bene la tragicità dell'adolescenza. Ma non va fino in fondo. Animazione, Giappone2022. Durata 116 Minuti.
Una bambina entra in un portale per poi ritrovarsi in un castello su un'isola dove dovrà trovare una chiave nascosta. Espandi ▽
Kokoro è una ragazza che non trova più il coraggio di andare a scuola. La madre non sa come aiutarla e solo un'insegnante sembra aver preso a cuore la sua situazione. Ma la vera risposta ai suoi problemi di isolamento sembra arrivare... dal suo specchio! Questo infatti si trasforma in un magico portale che le permette di raggiungere altri ragazzi in un misterioso castello dove, se troveranno una chiave nascosta, potranno realizzare un loro desiderio. Ma se non rispetteranno le regole un lupo verrà a divorarli.
La difficoltà dell'adolescenza raccontate attraverso la magia di una fiaba, pretestuosa come sono spesso le favole e in apparenza altrettanto crudele, ma senza fare davvero sul serio e andare fino in fondo.
Quel che precede la rivelazione è per lo più priva d'azione o di tensione, con dialoghi poco pregnanti, situazioni statiche dal punto di vista animato e con un buonismo di fondo che rende poco credibili i personaggi in favore di un messaggio di solidarietà. Senz'altro ben intenzionato, ma sminuito dall'artificiosità della situazione e soprattutto dalla povertà della scrittura dei caratteri. Recensione ❯
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Dopo aver affrontato ne Il palloncino bianco e Lo specchio le tematiche infantili, con Il cerchio, l'iraniano Jafar Panahi, rivolge il proprio sguardo all'universo femminile. Espandi ▽
Dopo aver affrontato ne Il palloncino bianco e Lo specchio le tematiche infantili, con Il cerchio, l'iraniano Jafar Panahi, rivolge il proprio sguardo all'universo femminile. Otto ritratti di donne, otto storie di quotidiana sopravvivenza raccontate con la semplicità di un linguaggio che non cerca di emozionare lo spettatore, ma al contrario di accompagnarlo, mantenendo il più possibile un punto di vista distaccato. Il cerchio rimanda, in qualche modo, alla circolarità e alla frammentazione della narrazione, che descrive uno dopo l'altro ciascun personaggio. Le vicende si succedono apparentemente in modo del tutto casuale. Recensione ❯
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Un plastico altoborghese - a cui manca un respiro di vita - che riflette sulla mascolinità gravata dai sensi di colpa. Drammatico, Italia2022. Durata 126 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Il film, diretto da Francesca Archibugi, è tratto dal romanzo "Il Colibrì" dello scrittore fiorentino Sandro Veronesi, vincitore del Premio Strega 2020. Espandi ▽
La vita di Marco Carrera, medico e padre di famiglia, scorre su binari apparentemente tranquilli, in realtà è irta di percorsi paralleli, coincidenze mancate, occasioni non colte e strade non prese. La moglie Marina tradisce il marito compulsivamente e lo accusa di avere una relazione con Luisa Lattes, una donna italofrancese conosciuta al mare in gioventù. E ha ragione, perché da sempre Marco intrattiene con Luisa un rapporto mai consumato, di quelli che la realtà non può contaminare ma che alimentano un desiderio ostinato e una passione segreta. Completano il quadro famigliare la figlia di Marco e Marina, Adele, il fratello di Marco, Giacomo, il ricordo della sorella Irene morta a 24 anni, e due genitori eternamente conflittuali ma incapaci di vivere lontani. In mezzo a loro Marco fa come il colibrì: sbatte forsennatamente le ali per rimanere fermo allo stesso posto, mentre intorno il mondo e i rapporti inevitabilmente cambiano.
Il film si avvale di un cast stellare e va sottolineata l'abilità filmica della regista, sempre più brava dal punto di vista tecnico e sempre più capace di interpretare l'estetica di un benessere che ormai, per molti, fa parte solo dell'immaginario cinematografico.
Tutti i bambini in scena riescono ad essere naturali e credibili, e questo è sempre stato un grande talento di Archibugi: scegliere, e poi lasciare cinematograficamente liberi, i minori in scena. Recensione ❯
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Dal best-seller di Alice Walker un film con ottimi interpreti, a tratti manierato e lacrimevole. Drammatico, USA1985. Durata 152 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +16
Romanzo epistolare imperniato sull'amore tra due sorelle di colore e sui loro differenti destini. Espandi ▽
Romanzo epistolare imperniato sull'amore tra due sorelle di colore e sui loro differenti destini dal 1908 al 1937. Dalla brutale negritudine dell'adolescenza all'emancipazione dell'età adulta. Tratto dal forte e pluripremiato romanzo (1981) di Alice Walker, premio Pulitzer 1983. S. Spielberg ha rischiarato la torva materia epica del romanzo con i colori romantici dell'elegia, smussando le tinte e attenuando i passaggi spinti. Recensione ❯
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Quattro malviventi si impadroniscono di un vagone della metropolitana di New York con alcuni passeggeri e il controllore, chiedendo in cambio degli os... Espandi ▽
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All'alba degli imminenti successi internazionali, una gemma di Bertolucci da riscoprire. Drammatico, Italia1970. Durata 116 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +16
Un giovane, che crede di aver compiuto un omicidio, per rientrare nella "normalità" aderisce al regime, diventandone un sicario. Espandi ▽
Il film è tratto dall'omonimo romanzo di Moravia. Un giovane, che crede di aver compiuto un omicidio, per rientrare nella "normalità" aderisce al regime, diventandone addirittura uno fra i sicari più crudeli: durante il viaggio di nozze, a Parigi, si fa affidare una pericolosa missione e uccide un professore antifascista. Il 25 luglio 1943, tuttavia, durante le manifestazioni per la caduta di Mussolini, incontra per caso l'uomo che credeva di avere ammazzato tanti anni prima: la sua tragica corsa al conformismo è stata generata da un equivoco. Recensione ❯
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Marie Kreutzer attualizza la tradizionale figura della principessa Sissi, ritratta ora come ribelle ma mai martire. Biografico, Austria, Francia, Germania, Lussemburgo2022. Durata 105 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
La storia della quarantenne Sissi che decide di dedicarsi in tutto e per tutto alla salvaguardia della sua bellezza. Espandi ▽
Corsage riesamina radicalmente la figura della bellissima Sissi rispetto al modo in cui l’aveva codificata la serie di film interpretati da Romy Schneider. Qui infatti il temperamento impulsivo e refrattario alle regole di corte della protagonista non è più un vezzo innocuo gradito al marito, ma un ostacolo al protocollo e alla serenità famigliare. Anche qui la ribellione interiore della protagonista si fa politica, precorrendo (forse eccessivamente) i tempi e mostrando una consapevolezza e un “senno di poi” difficilmente immaginabili all’epoca in cui è ambientata la storia. Addirittura Elisabetta si permette un gesto della mano allora inesistente, che contraddice il rigore formale assai realistico della scenografia e dei costumi. È comunque una metafora efficace quella del corsetto che dà il nome al titolo, entro il quale la società costringeva la vita (!) delle donne, privandole persino del respiro. E tuttavia Kreutzer non commette l’errore di fare di Elisabetta una martire, dandole anche un temperamento volubile ed egocentrico, con punte di narcisismo e di crudeltà verso le persone a lei vicine, donne comprese. Recensione ❯
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