Titolo originale | Dayereh |
Anno | 2000 |
Genere | Drammatico |
Produzione | Iran |
Durata | 91 minuti |
Regia di | Jafar Panahi |
Attori | Fereshteh Sadre Orafaiy, Maryiam Parvin Almani, Nargess Mamizadeh, Elham Saboktakin . |
Tag | Da vedere 2000 |
MYmonetro | 3,45 su 7 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento giovedì 23 aprile 2015
Dopo aver affrontato ne Il palloncino bianco e Lo specchio le tematiche infantili, con Il cerchio, l'iraniano Jafar Panahi, rivolge il proprio sguardo all'universo femminile. Il film è stato premiato al Festival di Venezia, In Italia al Box Office Il cerchio ha incassato 871 mila euro .
CONSIGLIATO SÌ
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Dopo aver affrontato ne Il palloncino bianco e Lo specchio le tematiche infantili, con Il cerchio, l'iraniano Jafar Panahi, rivolge il proprio sguardo all'universo femminile. Otto ritratti di donne, otto storie di quotidiana sopravvivenza raccontate con la semplicità di un linguaggio che non cerca di emozionare lo spettatore, ma al contrario di accompagnarlo, mantenendo il più possibile un punto di vista distaccato. Il cerchio rimanda, in qualche modo, alla circolarità e alla frammentazione della narrazione, che descrive uno dopo l'altro ciascun personaggio. Le vicende si succedono apparentemente in modo del tutto casuale. Il cerchio si ricompone, chiudendosi, soltanto nel finale. Sorprende la bravura di Panahi, nell'essere riuscito a descrivere, con grande sensibilità ed efficacia - per lo più attraverso i gesti - personaggi così autentici, come quelli di queste donne costrette a vivere ai margini di una società estremamente rigida e codificata.
IL CERCHIO disponibile in DVD o BluRay |
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Leone d'Oro per questo regista iraniano, autore anche del modesto "Palloncino bianco" e del più convincente "Specchio". La Giuria lo preferi al bellissimo "Platform", cinese, credo mai distribuito in Italia. Com'è fin troppo ovvio, il "cerchio" del circolo potrebbe essere una dimensione opprimente, in quanto -anche burocraticamente- labirintica, dal quale si esce ammirando un mondo che ti sia precluso, [...] Vai alla recensione »
Il cerchio che da il titolo al film di Jafar Panahi, rappresenta lo svolgersi circolare degli eventi. Otto episodi che si collegano tra loro passandosi il testimone in un flusso narrativo continuo per ritrovarsi nel finale. Storie semplici raccontate con semplicità che hanno in comune la difficile lotta quotidiana per la sopravvivenza delle donne in una società in cui il regime [...] Vai alla recensione »
No...non mi è piaciuto questo film, l'ho trovato un mattone. Non mi ha emozionata per niente. Ho visto ultimamente vari film del genere:come " Viaggio a Kandahar" e "Osama", ma solo uno mi ha letteralmente colpita in pieno:"Mai senza mia figlia"...bellissimo!!!! Mi manca "piccoli ladri", dev'essere interessante. "Il cerchio" invece mi ha delusa, mi aspettavo molto di più.
Otto figure protaqoniste (involontarie) si passano il testimone per concludere un impalpabile cerchio. Ciò accade in una Nazione governata dalla legge islamica. Questo è il film. Il resto soffoca e sono uomini. Mi sono visto dentro quell'ospedale chiassoso e accecante. Unico conforto l'ho trovato (in quegli attimi di geniale regia) nei lunghi veli neri che oscuravano disperate madonne.
Nel titolo del film di Jafar Panahi c’è, implicito, il senso del suo intrecciarsi di racconti e insieme c’è la sua struttura. Quello e questa s'annunciano circolari: inizio e fine s’incontreranno e si confonderanno. In platea ci aspettiamo che il buio, un ulteriore nero totale, occupi di nuovo lo schermo a conclusione di queste storie di donne. E ci aspettiamo anche che siano, esse stesse, condannate [...] Vai alla recensione »
Dayereh ( cerchio) di Jafar Panahi (iraniano, già autore de Il palloncino bianco) è percorso da una costante terribile ansietà, che è la stessa delle donne protagoniste del ritratto femminile collettivo offerto dal film: un timore perenne di sbagliare, di essere colpevoli, di venir rimproverate e punite, che induce le donne a camminare rasente i muri con gli occhi bassi e l'affannoso passo veloce, [...] Vai alla recensione »
Maurizio Cabona Jafar Panahi è il terzo - con Kiarostami e Makhmalbaf - regista iraniano di fama internazionale. Col Palloncino bianco si è fatto un nome (Camera d'or, Cannes 1995) e ora arriva a Venezia in concorso e soprattutto in aura di autore. In effetti Il cerchio - ideato, montato e diretto da lui - è un film di un'ora e mezzo visibilissimo anche da chi non si occupi di etnologia o antropologia. [...] Vai alla recensione »
Poche ore nella vita di Teheran. Dal mattino a sarà inoltrata, fra strade ipertrafficate, bazar affollati e stazioni di autobus. È qui che si svolge il dramma di un gruppo di giovani donne umiliate e offese, sottomesse e derise, costrette a chinare il capo di fronte a un’organizzazione sociale graniticamente fondata sul potere maschile. Il cerchio, del regista iraniano Jafar Panahi, non lascia speranze [...] Vai alla recensione »
Fino a ieri, nonostante la notoria piacevolezza della vita di giurato (ti coccolano, vedi solo due film al giorno, dividi la giornata con persone solitamente intelligenti) non avrei voluto trovarmi nella prestigiosa giuria veneziana presieduta da Milos Forman: perché l'incubo del giurato è non avere un film che ti fa battere il cuore senza riserve. E se di buoni film ne sono passati sullo schermo della [...] Vai alla recensione »