Una donna affronta le conseguenze di un gesto estremo fatto per amore del figlio. Espandi ▽
Teresa è stata appena licenziata. Ogni giorno deve arrangiarsi da sola e occuparsi di Antonio, il bambino di un anno, che porta sempre con sé. Convive con il suo compagno Pietro in un quartiere periferico di una città del Lazio. Lui però non è affidabile e mancano i soldi per tirare avanti. Un giorno torna a casa e vede che il partner è minacciato da un creditore che poi si avventa contro di lei. Per difendersi, lo accoltella. Va in carcere ed esce dopo dieci anni. Quando però torna a casa tutto è cambiato. Pietro è in imbarazzo e Antonio, ormai cresciuto, la ignora. Recensione ❯
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Dopo l'esperimento, in tandem con Romero, di Due occhi diabolici, Argento torna a una storia gialla più tradizionale. Sullo stile dei suoi prim... Espandi ▽
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Marina Ripa di Meana, uno dei personaggi più noti della "dolce vita" romana, ora felicemente sposata e scrittrice di successo, mentre è in un albergo ... Espandi ▽
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Il film è tratto dal testo teatrale La Palestra di Giorgio Scianna. Espandi ▽
I genitori di tre studenti di terza media vengono convocati nella palestra della scuola dalla preside. Franco, il padre di Cristian, compra e vende immobili e ha una relazione clandestina con Carmen, mamma di Giordano, mentre Aldo e Rossella, lui adibito all'accoglienza in un ospedale, sono i genitori adottivi di Arsen, un ragazzino di origine africana. La preside ha per il quartetto una notizia choc: una compagna di scuola dei loro figli li accusa di averla assalita, immobilizzata e stuprata proprio nella palestra in cui i genitori sono convenuti. E gli adulti passeranno dall'incredulità al desiderio di salvare i propri ragazzi ad ogni costo.
Educazione fisica parte da una premessa totalmente implausibile: che una preside che si dice dotata di una grande etica e di un forte senso di protezione nei confronti dei più vulnerabili, invece di rivolgersi alle autorità per denunciare un crimine come la violenza sessuale su una minore riunisca (nel suddetto edificio) e avvisi i genitori dei responsabili di quel crimine, a rischio di inquinamento delle prove e delle testimonianze dei minori.
Anche la recitazione del cast non riesce a rendere verosimili i singoli ruoli, in particolare quello della preside interpretata da Giovanna Mezzogiorno. Recensione ❯
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Il ritratto intraprendente di una donna che ci ricorda di lottare contro le leggi imposte dal potere dominante degli uomini. Drammatico, Italia, Francia2022. Durata 102 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Una ragazza scatena l'ira del figlio del boss del paese. Espandi ▽
Nella Sicilia degli anni Sessanta, Lia Crimi ha ventun anni e un sogno 'celeste': essere una Madonna nella rappresentazione natalizia. Ma il prete, come il Paese, fa resistenza a questa ragazza che ama dissodare i campi col padre e ha una simpatia spiccata per Lorenzo Musicò, figlio del boss locale. Ma quel sentimento di ammirazione volge presto in disprezzo. Rapita e violata da Lorenzo, lo denuncia ai carabinieri. Inizia per Lia un lento calvario che la condurrà in tribunale a sfidare una legge che tutela la 'fuitina' e lo stupro, che protegge il maschio aggressore e riduce la donna a un corpo violabile. Con la complicità di Marta Savina, Gusmano disegna un ritratto dinamico e intraprendente di una giovane donna con aspirazioni (essere attrice della propria vita e dentro un ‘quadro vivente’), con desideri precisi e affatto conformi.
Film a tesi, Primadonna si concentra sul trauma, sulla necessità di lottare e di illuminare il pubblico su idee consolidate, intorno alla mascolinità e al suo potere dominante, dalla legge e dagli uomini. Recensione ❯
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Un thriller dal clima neo-western che ha il merito di creare due personaggi principali di grande statura. Drammatico, Italia2022. Durata 105 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Il Delta del Po è il teatro dello scontro tra bracconieri e pescatori. Due uomini si affrontano tra le nebbie scoprendo la propria vera natura in un duello che non prevede eroi. Espandi ▽
Delta, seconda regia di Michele Vannucci dopo il buon esordio di Il più grande sogno, è un’espressione della “core mission” di Groenlandia, quella che immagina un cinema di genere italiano che sa interpretare il paese e il territorio in tutta la sua specificità. Stavolta il luogo prescelto è alla fine della pianura padana, tra i tortuosi flussi d’acqua del delta del Po. Un mondo uggioso, popolare, fatto di povertà ma anche di attaccamento identitario alla tradizione del luogo. La legge è inefficace, il che contribuisce a creare un clima da neo-western dove ci si scontra direttamente, senza il tramite del sistema. Oltre ad evocare un ottimo senso dell’ambiente, e a legare la storia a circostanze specifiche della vita reale, il merito più grande del film è di creare due personaggi principali opposti ma di uguale statura, senza buoni e cattivi ma semplicemente prodotti delle rispettive esperienze. Cinema dai mezzi imponenti e dagli ottimi risultati tecnici, che racconta storie del paese attraverso i codici intensi del thriller e dell’action. Recensione ❯
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Un film all'insegna del divertimento più puro, del ridere per ridere, oltre ogni costrizione imposta dalle leggi della buona sceneggiatura. Comico, Italia1984. Durata 111 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +16
La coppia formata da Roberto Benigni e Massimo Troisi ha scritto, diretto e interpretato il film. Espandi ▽
1984. Saverio, un maestro elementare, e Mario, un bidello, imboccano con la macchina una strada secondaria per evitare l'attesa di un passaggio a livello quando accade l'impensabile: un'improvvisa tempesta li porta indietro nel tempo fino al 1492. Dopo lo sgomento e la paura iniziali, Mario s'invaghisce della dolce Pia mentre Saverio pensa che la cosa più giusta da fare sia correre a Palos per fermare Cristoforo Colombo, impedendogli così di scoprire le Americhe. Recensione ❯
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Loris è un buon diavolo che s'arrangia come può per campare, e oltretutto non farebbe mai male a una mosca. È quindi logico che venga accusato di esse... Espandi ▽
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Un regista non riesce a completare il suo ultimo film su Giacomo Casanova. Comincia ad essere tormentato da sogni e visioni dello stesso personaggio che vuole raccontare. Espandi ▽
Con Il ritorno di Casanova, liberamente tratto dal romanzo omonimo di Arthur Schnitzler, Gabriele Salvatores si confronta sia con il passare inevitabile del tempo, tema del suo film-nel film-nel film, che con un gigantesco fantasma cinematografico, il Federico Fellini di 8 ½ e Il Casanova. È questa l’atmosfera sospesa, da quadro di Magritte, la forza del film, insieme all’interpretazione intensa e nuda di Toni Servillo, fragilissimo dietro la maschera del grande autore e dell’uomo di mondo, sfuggente e inadeguato davanti alla violenza dell’attrazione che prova verso Silvia, altro fantasma, questa volta di giovinezza leopardiana. Ma Il ritorno di Casanova è anche una riflessione sul cinema e la sua impermanenza “se non c’è un pubblico che vuole vederlo”, nonché sui registi che non sanno vivere al di fuori del set, sui giornalisti gossippari, sui montatori mai celebrati e invece coautori dei film dei loro registi. Un film pieno di una grazia dolorosa cui Servillo si abbandona senza opporre resistenza. Recensione ❯
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Un film di fantasmi che esce dai canoni di genere per riflettere sui traumi che la guerra lascia nell'inconscio. Drammatico, Francia, Italia, Polonia, Belgio2023. Durata 92 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Un arruolato della Legione Straniera incrocia il destino di un uomo che sta cercando di salvare il suo villaggio. Espandi ▽
Aleksei è un giovane bielorusso che per raggiungere la Francia è costretto ad aderire alla Legione Straniera. Si troverà così a combattere sul delta del Niger dove un giovane, Jomo, a sua volta combatte contro le multinazionali che sfruttano il territorio. Disco Boy è un film che parla di guerra uscendo dai canoni del genere per affrontare sensazioni e traumi che permangono nell’inconscio. È un film di fantasmi quello che Abbruzzese ci propone. Sono ectoplasmi della memoria che tornano a tormentare chi ne ha visto e toccato concretamente i corpi e non può più liberarsene. Non è un film, come altri ne abbiamo visti, sui corpi militari speciali e sulla loro struttura gerarchica pressoché assoluta. Abbruzzese si colloca semmai sulla scia di chi, come Clint Eastwood con Flags of Our Fathers e Lettere da Iwo Jima ha mostrato la guerra dai fronti opposti. Recensione ❯
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Un padre si trova a dover fronteggiare l'amore malato di un adolescente violento per sua figlia. Espandi ▽
Sergio, infermiere del 118 inizia a notare comportamenti strani in sua figlia Mia, alle prese con il suo primo amore. Un amore ossessivo e possessivo, morboso, che minaccia seriamente la sua serenità e finisce per usarle violenza fisica e psicologica. Qual è il ruolo di un padre in tutto questo? Si può proteggere una figlia dai pericoli e dalle esperienze più dolorose della vita? Sono gli interrogativi che solleva questo dramma familiare angosciante che procede in un crescendo di tensione, sfruttando la bravura dei suoi interpreti. Un film doloroso, umano, tenero e raccapricciante al tempo stesso, angosciante come pochi nella sua screziata verosimiglianza. Eppure, grazie alla sua ostinazione a mettere in questione ogni certezza senza dare nulla per scontato nel delicato mondo degli affetti familiari, capace di rimanere impresso a lungo. Recensione ❯
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Divertente e fresca commedia estiva, con reminiscenze di Moretti e Salvatores. Commedia, Italia1995. Durata 104 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +16
All'isola di Ventotene, non ancora devastata dal turismo, arrivano due gruppi. Il primo è fatto da alternativi, verdi, comunisti (parola spesso pronun... Espandi ▽
All'isola di Ventotene, non ancora devastata dal turismo, arrivano due gruppi. Il primo è fatto da alternativi, verdi, comunisti (parola spesso pronunciata): c'è chi suona canzoni rivoluzionarie, chi fa nudismo, chi si fa una "canna". Ci sono anche due lesbiche e la miglior battuta arriva da una di loro: "Sono arrivata a Milano per lavorare con Strehler, invece lavoro in comune con Formentini". Due famiglie di romani formano il secondo gruppo. Hanno dei negozi, il telefonino e vedono tutta la spazzatura della TV. I due gruppi hanno affittato due casette vicine: i primi esigono che non ci siano luce e acqua corrente. Recensione ❯
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La ri-scoperta di una figura fondamentale della nostra cultura in un'opera che ne coglie tutte le sfumature. Documentario, Italia2023. Durata 128 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
In occasione del 70° anniversario della nascita dell'indimenticabile Massimo Troisi, docufilm che ne racconta il mito e la genialità tramite materiali inediti. Espandi ▽
Mario Martone torna ad incontrare, dopo averlo fatto nella vita, Massimo Troisi riproponendolo a chi 'c'era' quando entrava progressivamente nella case (con la televisione) e nel cuore (con il cinema) degli italiani di qualsiasi latitudine e anche a chi è venuto dopo. Lo fa attraverso un percorso nella sua carriera di attore e di regista ma anche in quella di uomo con il suo carattere schivo ma estremamente sensibile. Ne ricostruisce il lavoro e le passioni tramite le testimonianze di chi, come Anna Pavignano, lo ha amato e ne ha condiviso il percorso di scrittura e di molti altri che ne hanno apprezzato la genialità e l’arte. A settanta anni dalla nascita Troisi viene ricordato in un'opera che coglie tutte i molteplici aspetti del suo essere uomo ed artista. Recensione ❯
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Un racconto libero e complice che mette in luce le risorse dei suoi protagonisti e riesce, alla fine, a farceli conoscere. Drammatico, Italia, Israele2022. Durata 96 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Benjamin e Joshua sono due gemelli omozigoti con una disabilità intellettiva e un naturale carisma. Espandi ▽
Benjamin e Joshua Israel sono due gemelli omozigoti di 19 anni di origine ebraica che hanno entrambi una disabilità intellettiva ma anche una grande caparbietà e carisma. Una volta terminata la scuola, si trovano davanti a un bivio. Cosa fare? Tra riprese a schermo intero e altre con lo smartphone, il documentario è un ricco collage che ha il merito di non lasciare isolati gli episodi – sia individuali sia di entrambi – ma di inserirli in un contesto più ampio dove si vede, gradualmente, anche ai tratti del carattere differenti tra Joshua e Benji. Valentina Bertani ha seguito Benji e Joshua per cinque anni. Il suo sguardo è spesso trasparente, complice e discreto. Mette in luce i loro limiti ma anche le loro risorse in un racconto libero che si sofferma su alcuni frammenti di un arco temporale che racchiude quasi due anni, quasi un frammento di un diario di formazione prima del finale che costringe i due fratelli a guardare avanti e a scegliere quale strada prendere. Recensione ❯
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Tullio Venturini, un pensionato vedovo, ha una figlia che fa l'attrice. È però l'unico a non sapere che lei lavora nel porno. Quando lo scopre va in c... Espandi ▽
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