A ben guardare, la popolazione dei gaudenti decadenti non è romana al 100, a cominciare dal protagonista. Non può piacere un affresco sociale fatto soltanto da imprenditori traffichini, scrittori di dubbio talento, poetastri e pseudointellettuali presenzialisti TV (che mai hanno veramente lavorato in vita loro), è uno spaccato impietoso e lucido di un'Italia ricca, che però non produce nulla di valido, ma spende e spreca.Il parallelo coi cinepanettoni francamente non regge. C'è un sottofondo di amarezza, nostalgia per il passato e per la giovinezza perduta e la presenza incombente della morte, non certo la battuta grassa che pretende di far ridere. C'è qualche breve scena di nudo, che francamente non dà alcun valore aggiunto, ma a mio avviso il film non stanca.
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A ben guardare, la popolazione dei gaudenti decadenti non è romana al 100, a cominciare dal protagonista. Non può piacere un affresco sociale fatto soltanto da imprenditori traffichini, scrittori di dubbio talento, poetastri e pseudointellettuali presenzialisti TV (che mai hanno veramente lavorato in vita loro), è uno spaccato impietoso e lucido di un'Italia ricca, che però non produce nulla di valido, ma spende e spreca.Il parallelo coi cinepanettoni francamente non regge. C'è un sottofondo di amarezza, nostalgia per il passato e per la giovinezza perduta e la presenza incombente della morte, non certo la battuta grassa che pretende di far ridere. C'è qualche breve scena di nudo, che francamente non dà alcun valore aggiunto, ma a mio avviso il film non stanca. Quello che disturba di più è il vuoto di valori e sentimenti che caratterizza le vicende dei vari personaggi.
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