Un ritratto intenso e profondo di un gigante che ha cambiato per sempre la settima arte. Documentario, Italia2022. Durata 107 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Un ritratto intimo e inedito del grande regista che rivoluzionò il cinema. Espandi ▽
Un documentario su un regista che ha cambiato il cinema non solo di genere e che ha influenzato coloro che sono stati suoi coevi ma anche chi, venuto dopo, si è avvalso delle sue intuizioni e visioni per sviluppare la propria visione della settima arte. Sergio Leone ci viene raccontato con dovizia di particolari e con una intensità che non cede mai alla retorica celebrativa. Ricco di materiali anche inediti e sempre di grandissima qualità (grazie anche alla collaborazione di Gianluca Farinelli direttore della Cineteca di Bologna) il documentario non si limita a ripercorrere la filmografia di Leone arricchendola anche di preziosi aneddoti. Fa di più perché si addentra nella lettura delle scelte narrative ed estetiche cercando di indagarne le ragioni più profonde. Recensione ❯
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Un doc tenace: esporsi come oggetto cinematografico per sapere di non essere stati dimenticati da chi ci ha amato. Documentario, Italia2023. Durata 95 Minuti.
La vita della regista attraverso le parole delle persone che l'hanno amata. Espandi ▽
Dai primi anni '90, cioè dalla sua adolescenza, la regista Chloé Barreau ha iniziato a filmare con una videocamera digitale i suoi fidanzati e amanti, conservando le registrazioni. Oggi quelle immagini di feste casalinghe, uscite di gruppo e incontri amorosi, a volte clandestini, si collocano come contrappeso, pietra di paragone e rari documenti in dialogo con le interviste individuali che Barreau torna a registrare oggi con le stesse persone.
A chi appartengono i nostri ricordi? Ne siamo proprietari? Possiamo impedire a qualcuno di ricordarsi di noi? Con una serie di domande poco rassicuranti si apre questo girotondo tra (ex?) innamorati, ispirato, non solo nel titolo, al celebre saggio di Roland Barthes, quasi dichiarandosi come un suo aggiornamento.
Un'investigazione che, se per per iterazione della formula e autoreferenzialità seduttrice può a tratti risultare frustrante, d'altra parte è mossa da una volontà tenace, condivisibile, soprattutto temeraria: esporsi come oggetto cinematografico per sapere di non essere stati dimenticati da chi ci ha amato. Recensione ❯
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Rossellini racconta Rossellini: non gossip ma un bisogno autentico di andare oltre le apparenze. Documentario, Italia, Lettonia2020. Durata 90 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +10
La famiglia di Roberto Rossellini si racconta davanti alla telecamera del nipote Alessandro. Espandi ▽
Roberto Rossellini è stato un genio del cinema ed un padre spiccatamente anticonformista. I suoi amori hanno riempito le prime pagine dei giornali di tutto il mondo, scandalizzando la rigida morale degli anni Cinquanta e dando alla luce una famiglia numerosa, orgogliosamente multietnica e decisamente allargata. Alessandro, primo nipote del grande regista, ha avuto una carriera traballante da fotografo e un lungo passato di tossicodipendenza. Come primo nipote di un genio? non si sente all?'altezza del cognome?. Decide così di girare a 55 anni il suo primo film? affrontando con ironia la saga dei Rossellini e obbligando i parenti ad un?impossibile terapia familiare da|anti alla macchina da presa. Recensione ❯
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L'autobiografia sincera di un campione che non ha mai nascosto la sua vulnerabilità. Documentario, Italia2020. Durata 101 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +10
Un racconto inedito della vita privata e professionale dell'ex capitano della Roma. Espandi ▽
È la notte che precede l'addio al calcio e Francesco Totti ripercorre tutta la sua vita, come se la vedesse proiettata su uno schermo insieme agli spettatori. Le immagini e le emozioni scorrono tra momenti chiave della sua carriera, scene di vita personale e ricordi inediti. Un racconto intimo, in prima persona, dello sportivo e dell'uomo. Tratto dall'autobiografia "Un Capitano" scritta insieme a Paolo Condò. Recensione ❯
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Il trionfo dell'Italia nei mondiali dell''82 in un documentario dalle immagine inedite. Espandi ▽
Quando la nazionale italiana di calcio lascia il paese alla volta della Spagna, dove si giocano i campionati mondiali del 1982, il clima è prima disinteressato e poi, dopo tre pareggi iniziali, addirittura ostile nei confronti di una squadra che non convince e le cui convocazioni suscitano dubbi, a cominciare dal centravanti Paolo Rossi che non gioca da due anni. Messi di fronte all’ultimo appello in una partita decisiva contro l’Argentina di Maradona, gli azzurri si lanciano però in una cavalcata sorprendente e trionfale che nessuno si aspettava. Pochi momenti sportivi nella nostra storia sono così cinematografici come l’urlo di Tardelli, immagine simbolo di un torneo, di una generazione e di un’epoca intera. Ma tutto il mondiale del 1982 possiede in realtà la struttura drammatica perfetta, così imprevedibile nel suo rovesciamento che trasforma le tensioni e gli stenti iniziali in una incredibile vittoria finale, a Madrid contro la Germania Ovest. Lo racconta nel quarantennale del trionfo la Stand by me di Simona Ercolani, la quale rielabora per il cinema la ricetta televisiva che rese celebre Sfide. Un racconto minuzioso e le storie umane sono il trampolino che consente di abbandonarsi all’esaltazione una volta che la cavalcata si fa inarrestabile, e si finisce tutti a cantare “Cuccuruccucù Paloma” di Battiato con Bruno Conti. Recensione ❯
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La parola ai bambini, nell'esercizio di dialogo di una classe elementare romana. Prove di socialità di un cinema 'della verità'. Documentario, Italia2022. Durata 108 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +10
Alcuni bambini ridono, discutono su delle domande universali, formando di volta in volta un cerchio dove insieme si relazionano, si ascoltano e scoprono qualcosa di nuovo, anche su loro stessi. In poche parole: crescono. Espandi ▽
Roma, 2015, quartiere Esquilino, scuola Daniele Manin. I genitori accompagnano i bambini al primo giorno di scuola elementare. Per i più piccoli della prima inizia un ciclo di apprendimento, ma oltre alle canoniche lezioni frontali previste dal programma, per loro è previsto un momento extra didattico, parimenti, se non più formativo: seduti a terra, in cerchio, in mezzo ai banchi, in presenza dell'insegnante, accettano di essere ripresi dalla regista Sophie Chiarello mentre ragionano su tante questioni, ponendosi domande molto diverse tra loro.
Cinema documentario e scuola stanno in un rapporto estremamente fecondo, potenzialmente infinito, estremamente ricco di spunti narrativi e di occasioni di liberazione emotiva.
Chi guarda è catapultato, ma senza ricatti o facili strizzate d'occhio, nella condizione forse mai completamente abbandonata di avere dieci anni, come nella canzone di Alain Souchon. Un'esperienza di scoperte affascinanti. Recensione ❯
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È la nostalgia didascalica il 'desiderio' che muove un documentario che ricapitola la vita clandestina della pornografia di ieri. Documentario, Italia2016. Durata 78 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Gli esperti del settore della pornografia raccontano aspetti del mestiere e lotta contro censura e tabù. Espandi ▽
Nell'Italia degli anni '70, un Paese ancora prigioniero di una visione puritana del sesso, un gruppo di ribelli inizia una battaglia contro la censura, sfidando il "comune senso del pudore" con l'arma della pornografia. Faranno tremare non solo i benpensanti ma le istituzioni, dalla Chiesa alla politica. Chi potrebbe immaginare che una di loro, Cicciolina, finirà in parlamento. Judith Malina, Riccardo Schicchi, Cicciolina, Lasse Braun, Giuliana Gamba, Helena Velena e altri raccontano gli incerti del mestiere e la loro battaglia collettiva contro i tabù, tra eccessi e consapevolezza. Porno e libertà racconta senza veli le avventure di una banda di rivoltosi ironici e dissacranti guidata da un sogno molto concreto: raggiungere la felicità attraverso la liberazione del piacere. Recensione ❯
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Un'esperienza, è così che questo documentario viene definito da coloro che l'hanno visto.
Nel cuore degli anni '60 il Brefotrofio di "Viale Villa Pamphili" a Roma è stato un luogo di
rifugio per numerose madri desiderose di garantire un futuro migliore ai propri figli anche
attraverso l'adozione. "Dimmi chi sei, ti dirò chi sono" segue la storia di Giovanni, che
intraprende un viaggio commovente alla ricerca della sua madre biologica.
A 60 anni, Giovanni si immerge nella storia, nella legalità e nelle rivelazioni personali,
confrontandosi con la cruda realtà del suo passato sconosciuto. Recensione ❯
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Davide Ferrario racconta la biblioteca privata di Umberto Eco. Espandi ▽
Durante le sue lezioni al Politecnico di Milano o all'Università di Bologna, la voce di Umberto Eco risuonava diffusa attraverso casse installate tra i corridoi dell'ateneo e in altre aule. La classe dove "il Prof." teneva lezione era talmente colma di studenti, curiosi e appassionati che si creavano delle file all'esterno.
Le stesse file che vediamo strabordare fuori e dentro al Castello Sforzesco di Milano, dove si sono tenuti i suoi funerali il 23 febbraio 2016. Il film di Davide Ferrario parte da qui, dall'annuncio della perdita di questo personaggio che osserviamo, di spalle, camminare tra i corridoi apparentemente infiniti della sua biblioteca. Renate Eco Range, raffinata compagna di Eco e madre dei tanti figli, racconta di essere stata in mezzo a quella folla milanese (e non solo) cercando di raggiungere il marito, acclamato e salutato con affetto e stima.
Di affetto e di stima è composto questo percorso narrativo fatto di libri. Ferrario è riuscito nell'intento raccontando un grande pensatore e intellettuale, tra i più speciali del nostro tempo - e di quello passato -, attraverso il suo elemento naturale, il libro. Recensione ❯
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Un saggio sull'erotismo e sulle sue mistificazioni che si muove tra le zone meno conosciute del documentario italiano . Documentario, Italia2019. Durata 75 Minuti.
Un reportage costruito attraverso i documentari erotici degli anni '60. Espandi ▽
Attraverso una fitta e incalzante costruzione di sequenze tratte dai documentari erotici degli anni '60, il cosiddetto genere "mondo", il film propone un viaggio nella vita notturna degli anni '60 di città come Parigi, Londra, New York, Hong Kong, Tokyo e altre località esotiche, mappate dall'immaginario popolare di questo cinema che nella forma del reportage evocava l'universo del proibito, del nudo, del desiderio. Recensione ❯
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Un caro amico di Pasolini è concinto che lo scrittore si sia immolato alla sua volontà di aderire a un ponderato e lucido progetto mortifero, Espandi ▽
Qualcuno sostiene che Pier Paolo Pasolini sia stato ammazzato da un ragazzetto di borgata a seguito di un rapporto omoerotico finito male. Altri sostengono che sia stato fatto fuori dalla politica perché era un personaggio troppo scomodo. C'è poi un pittore, suo fraterno amico, che è invece stato convinto che lo scrittore si sia immolato alla sua volontà di aderire a un ponderato e lucido progetto mortifero, in cui la morte è da intendersi come ultimo capolavoro, finale rappresentazione di un'esistenza artistica senza precedenti. Dopo la morte del poeta, egli ha fatto dell'elaborazione e della ricerca di prove corroboranti la sua teoria, un'ossessione che lo ha animato fino alla fine dei suoi giorni. Questo pittore si chiama Giuseppe Zigaina e a lui è dedicato questo cortometraggio. Recensione ❯
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La ri-scoperta di una figura fondamentale della nostra cultura in un'opera che ne coglie tutte le sfumature. Documentario, Italia2023. Durata 128 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
In occasione del 70° anniversario della nascita dell'indimenticabile Massimo Troisi, docufilm che ne racconta il mito e la genialità tramite materiali inediti. Espandi ▽
Mario Martone torna ad incontrare, dopo averlo fatto nella vita, Massimo Troisi riproponendolo a chi 'c'era' quando entrava progressivamente nella case (con la televisione) e nel cuore (con il cinema) degli italiani di qualsiasi latitudine e anche a chi è venuto dopo. Lo fa attraverso un percorso nella sua carriera di attore e di regista ma anche in quella di uomo con il suo carattere schivo ma estremamente sensibile. Ne ricostruisce il lavoro e le passioni tramite le testimonianze di chi, come Anna Pavignano, lo ha amato e ne ha condiviso il percorso di scrittura e di molti altri che ne hanno apprezzato la genialità e l’arte. A settanta anni dalla nascita Troisi viene ricordato in un'opera che coglie tutte i molteplici aspetti del suo essere uomo ed artista. Recensione ❯
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Un docufilm che ripercorre il percorso artistico e umano del grande attore attraverso le voci vive dei colleghi ed esperti nostalgici del teatro di Totò. Espandi ▽
Un
viaggio nella vita e nell'arte del principe della risata Totò, attraverso la sua
lunga carriera artistica, con un approfondimento sull'improvvisa cecità,
avvenuta sul palcoscenico del Politeama di Palermo la sera del 3 maggio 1957.
Elemento cardine del docufilm, candidato al Premio Nastri d'Argento 2020, è la
ricostruzione, in bianco e nero, dell'intervista rilasciata da Totò a Giovanni Di
Girolamo proprio quando la cecità colpì l'artista napoletano. Il giornalista Di
Girolamo è interpretato da Ferdinando Chifari mentre il ruolo di Totò è affidato a
Gianfranco Ponte, grande studioso di Antonio De Curtis e attore egli stesso che,
con i suoi spettacoli, veste gli immortali panni di Totò, intrattenendo il pubblico
con i suoi più celebri sketch. Recensione ❯
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