Titolo originale | The Piano |
Anno | 1993 |
Genere | Drammatico |
Produzione | Australia, Francia, Nuova Zelanda |
Durata | 121 minuti |
Regia di | Jane Campion |
Attori | Holly Hunter, Harvey Keitel, Sam Neill, Anna Paquin, Kerry Walker, Genevieve Lemon Tungia Baker, Ian Mune, Peter Dennett, Te Whatanui Skipwith, Pete Smith (II), Bruce Allpress, Cliff Curtis, Carla Rupuha, Mahina Tunui. |
Tag | Da vedere 1993 |
MYmonetro | 3,78 su 4 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento lunedì 1 giugno 2020
Una donna muta, vedova, con una figlia, per convenienza familiare deve sposare uno sconosciuto. Si trasferisce con lui in un'isola sperduta in Nuova Zelanda. Non le è concesso di suonare il piano, sua unica consolazione. Il film ha ottenuto 8 candidature e vinto 3 Premi Oscar, Il film è stato premiato al Festival di Cannes, 6 candidature e vinto un premio ai Golden Globes, In Italia al Box Office Lezioni di piano ha incassato 2,4 mila euro .
CONSIGLIATO SÌ
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Palma d'Oro, ex aequo, al Festival di Cannes. L'originale regista di Sweetie e Un angelo alla mia tavola debutta nel grande cinema ufficiale. Ciò comporta co-produzioni, grandi nomi, capitali cospicui e una storia di buona presa per il pubblico. Ma la Campion mantiene intatta la sua personalità di autrice. Purtroppo la bravura tecnica questa volta sfiora il manierismo. Ancora una volta la protagonista è una donna con problemi di comunicazione con gli altri. È muta, vedova con una figlia, e per convenienza familiare deve sposare uno sconosciuto. Si trasferisce con lui in un'isola sperduta in Nuova Zelanda. Non le è concesso di suonare il piano, sua unica consolazione. Ma con l'aiuto di un uomo all'apparenza rozzo, in realtà molto sensibile, il suo desiderio sarà esaudito. Tra loro nasce un particolare idillio che farà uscire di senno il marito. Dopo colpi di scena degni di un melodramma, il lieto fine è d'obbligo.
Verso la metà dell'Ottocento Ada McGrath, una donna scozzese muta dall'età di sei anni, viene mandata in Nuova Zelanda insieme a sua figlia Flora per sposare il colono inglese Alistair Stewart. Ada ha portato con sé un pianoforte, il suo unico mezzo di comunicazione con il resto del mondo, ma suo marito rifiuta di tenere lo strumento e lo vende al loro vicino Baines, al quale Ada inizia a dare lezioni di musica.
Ambientato nel continente australiano verso la metà del XIX secolo, Lezioni di piano è il terzo film diretto dalla regista neozelandese Jane Campion, che rievoca l'impetuoso romanticismo alla Emily Brontë e le selvagge atmosfere di Cime tempestose per raccontare un'appassionata storia d'amore, sullo sfondo di suggestivi paesaggi battuti dalla pioggia e bagnati dalle onde dell'Oceano Indiano. Accolto come un capolavoro dalla critica internazionale, Lezioni di piano ha ottenuto la Palma d'Oro come miglior film al Festival di Cannes del 1993 e si è aggiudicato tre premi Oscar: miglior attrice (Holly Hunter), miglior attrice non protagonista (l'undicenne Anna Paquin) e miglior sceneggiatura originale, insieme a molti altri riconoscimenti in tutto il mondo.
La sceneggiatura della pellicola, firmata da Jane Campion e ispirata ad un libro di Jane Mander, è incentrata sulla figura di Ada McGrath (Hunter), che all'inizio del film ci annuncia che quella che stiamo ascoltando non è la sua voce, ma sono i suoi pensieri: la donna, infatti, è muta fin da bambina, e la sua sola forma di espressione con il mondo esterno è il pianoforte, attraverso il quale Ada riesce a dar sfogo alle sue emozioni più intime. Fino al momento in cui musica ed erotismo si legheranno in un intreccio inestricabile, quando Ada accetterà di dare lezioni private al rude Baines (Harvey Keitel) allo scopo di riacquistare lo strumento che suo marito Alistair (Sam Neill), un uomo convenzionale e privo di sensibilità, aveva deciso di vendere, e suscitando la sua violenta gelosia.
La Campion dipinge in maniera sublime l'ardente sensualità nel rapporto fra Ada e Baines, accompagnando la narrazione con le splendide immagini delle coste della Nuova Zelanda, che le permettono di rappresentare con ancora maggior vigore il conflitto fra desiderio e morale, civiltà e natura, amore e morte, che è alla base della trama. Lo scontro inevitabile fra l'impeto dei sentimenti (e dell'eros) e la repressione sociale scatenerà così un turbine di eventi sempre più drammatici, per poi concludersi in un inaspettato lieto fine che appare come un trionfo dell'arte e della vita sulle pulsioni di morte della protagonista. Grazie alla sua superba interpretazione nella parte di Ada, Holly Hunter ha ricevuto il premio Oscar, il Golden Globe ed il premio come miglior attrice a Cannes. Fra le varie scene del film, indimenticabile quella in cui Ada si lascia sprofondare in acqua insieme al suo pianoforte. Un merito particolare va all'avvolgente colonna sonora composta da Michael Nyman.
con la recensione in prima pagina. Non mi sembra per niente un melodramma, soprattutto se con melodramma si vuole dare una connotazione negativa e romanticamente tragica, il film "The piano". al contrario è particolarmente nuovo per l'approccio poco sdolcinato (ma senza mai scadere nella volgarità da una parte o nel moralismo dall'altra) al tema dell'amore e dell'attrazione tra uomo e donna.
Il capolavoro di Jane Campion per eccelenza, un raffinato e suggetivo melodramma come non se ne vedevano da annni: tutto e perfetto dai costumi di metà ottocento aglla spendida fotografia che ci fa immergere completamente nella natura selvaggia della nuova zelanda, alla sceneggiatura che non presnta ne buchi e ne cadute di tono, fino alla colonna sonora che penetra nnell' animo dello [...] Vai alla recensione »
Ada è una giovane vedova, di nobile famiglia scozzese, muta da quando era piccola, con figlioletta a carico, promessa sposa di un possidente terriero che abita in Nuova Zelanda. Arriva così in quella terra semitropicale, immersa nel verde di una foresta intatta e meravigliosa, portando con sè ciò che è la sua vera voce: il suo piano, lo strumento con cui esprime tutta [...] Vai alla recensione »
Storia di matrimoni per procura di una vedova scozzese muta che arriva in isola sperduta della Nuova Zelanda per conoscere il promesso marito. La regista è Jane Campion che realizza un opera cinematrografica di primo piano. Questo è l'ingrediente formale de" Lezioni di piano" che vince premi oscar e nomination.
Palma d'Oro ex-aequo a Cannes 1993: Ada, vedova scozzese con figlia a carico, sposa per procura ad un coltivatore in Nuova Zelanda, é muta fin da bambina. Tutto ciò che la connette al mondo esterno è il suo pianoforte, proprio l'unica cosa che il marito rifiuta di portare a casa. Sarà Baines, il migliore amico di lui, maori per metà a restituirglielo e ad [...] Vai alla recensione »
Jane campion dirige in maniera eccezionale questo magnifico film, un melodramma intenso e coinvolgente che non puo non far emozionare , si rimane incantati dalla bellezza dei paesaggi neozelandesi, dalla sublime musica Di Micheal Nyman, dalla interpretazione di Holly Hunter che secondo me, e una delle migliori della storia del cinema. Una storia di una donna muta dall'eta di 6 ann,i della sua unica [...] Vai alla recensione »
Siamo nel 1825; sulle rive della costa ancora selvaggia della Nuova Zelanda, sbarca, proveniente dall’Inghilterra, Ada, con sua figlia Flora e il suo pianoforte. Suo padre, per convenienza, l’ha data in sposa a Neil Steward, un ricco colono che vorrebbe formarsi la sua famiglia. Ada è muta dall'età di cinque anni, si esprime con il suo piano, che suona come se facesse [...] Vai alla recensione »
Nel 1825 Ada (Hunter), figlia di un ricco scozzese, viene data in moglie a un proprietario terriero neozelandese (Neill). Parte perciò per raggiungere il marito con la figlia Flora (Paquin) e il suo pianoforte. La donna non parla dall’età di sei anni, non perché non ne sia capace, ma perché non vuole: il suo mutismo è figlio di segreti inconfessabili del [...] Vai alla recensione »
Non mi sembra per niente un melodramma, soprattutto se con melodramma si vuole dare una connotazione negativa e romanticamente tragica, il film "The piano". al contrario è particolarmente nuovo per l'approccio poco sdolcinato (ma senza mai scadere nella volgarità da una parte o nel moralismo dall'altra) al tema dell'amore e dell'attrazione tra uomo e donna. [...] Vai alla recensione »
Questo è uno dei più bei film che io abbia mai visto: per me è il capolavoro di Jane Campion. La storia è stupenda, commovente, toccante e molto profonda. Il personaggio di Ada McGrath è sicuramente uno dei più belli e ben riusciti della storia del cinema: una donna muta, che parla a gesti o con foglietti, bravissima nel suonare il pianoforte che diventa [...] Vai alla recensione »
bel film con buoni sentimenti; la rinascita di una donna e della sua passione pre il suo pianoforte mezzo per esprimersi al meglio!!bravisssima holly hunter u film da vedre e rivedere
bell film emozionate e coinvolgente grazie anche all' ottima prova degli attori capolavoro per eccellenza di jane campion che ha saputo dirigere un film spettacolare
holly hunter è stata magnific ad interpretare una donna muta, ma di garnde talente proprio grazie al suo pianoforte che gli permette di superare le difficoltà della vita.otiima storia, fotografia e costumi per uno dei film più belli e affascinanti di jane campion!!! da vedere e rivedere
bellissimo un filn che ti entra nell' anima grande holly hunter bella storia e bei paesaggi
film stupendo in ogni suo aspetto dall'ottima recitazione degli attori(Hunter,Neil,Keitel) alla magnifica colonna sonora(Nyman) ..da vedere assolutamente!!
un film struggente e profondamente toccante che non puo' non lasciare indifferenti!!!! da vedere
BELLISIMO LA MUSICA IN QUESTO FILM DIVENTA L'IDEALE DI SOPREVVIVENZA PER CONTINUARE A VIVERE NONSTANTE I PROBLEMI CHE CI RISERVA LA VITA, FANTASTICI GLI ATTORI SOPRATTUTTO HOLLY HUNTER CHE HA SAPUTO DARE AL PERSONAGGIO UNA SENSIBILTA' STRAORDINARIA, STUPENDE ANCHE LE MUSICHE!!!! CAPOLAVORO DA VEDRE E RIVEDERE!!!!
stupendo e raffinato melodramma sull, amore e la rinascita spirituale di una donna DA VEDERE!!!!
UN FILM VINCITORE DELLA PALMA D'ORO AL FESTIVAL DI CANNES E DI TRE OSCAR TRA CUI QUELLO ALLA MIGLIOR ATTRICE, UNA INTERPRETAZIONE STRAORDINARIA DI HOLLY HUNTER VERA IN OGNI MOMENTO DEL FILM UN DARMMA CHE COINVOLGE LO SPETTATORE FINO AL GRANDIOSO FINALE DOVE SI RIMANE SENZA PAROLE PER LE EMOZIONI CHE SUSCITA FINO ALLA PIU ACUTA COMMOZIONE DA VEDERE!!!!
Nuova Zelanda, metà '800. Ada Mcgrath, vedova, e muta dall'età di 6 anni, accetta suo malgrado l'ordine del padre, prendendo come sposo Alistair (Sam Neill), la donna, assieme alla giovane figlia, si sposterà su di un'isola remota della Nuova Zelanda, in compagnia del suo fedele pianoforte, e sarà proprio il pianoforte il filo conduttore di questa delicata [...] Vai alla recensione »
Magistrale film. Prova degli attori eccezzionale, Holly Hunter su tutti e anche una piccola bambina prodigio. Colonna sonora geniale e fotografia con un buon alternarsi tra bei paesaggi e immagini cupe.
UN DRAMMA INTENSO E COMMUOVENTE IN CUI UNA DONNA MUTA TROVA UNA VIA D'USCITA E RIESCE A CONTINUARE A VIVERE DA VEDERE !!!!
Bella la musica e suggestiva l'ambientazione. Per il resto non mi ha colpito particolarmente. Sbrodola sulla gelosia, l'incapacità di amare, la necessità del compromesso. Confesso: mi sono annoiato. Eppoi, l'happy ending non si regge. Era meglio se andava a fondo col piano.
Una perla. Film stupendo, trama molto bella, recitazione sublime (soprattutto quella di Holly Hunter, impressionante) e colonna sonora incredibile...se non è un capolavoro questo...
uno dei film piu belli e romantici di sempre un film sull' eros sulla femminilità , holly hunter da oscar per un raffinato melodramma che è già diventato un classico
Sicuramente "Lezioni di Piano" è un buon film, ma non sono convinto che sia così eccezionale come venne dipinto all'epoca della Palma D'Oro. L'ho trovato un po' troppo retorico e poco coinvolgente soprattutto all'inizio, mentre la seconda parte lo riscatta parzialmente. Quello che non ho capito è l'atteggiamento della protagonista verso il marito: [...] Vai alla recensione »
Il film di Jane Campion che ha vinto a Cannes la dimezzata Palma d’oro (per la prima volta in quarantasei anni il regista vincitore era donna) e che ha appassionato il festival, è davvero molto bello: misterioso, violento e squisito, sa unire estremismo romantico, ardente sensualità e altissimo stile, confermando un talento cinematografico forte e raro.