Titolo originale | Avis de Mistral |
Titolo internazionale | My Summer in Provence |
Anno | 2014 |
Genere | Commedia, |
Produzione | Francia |
Durata | 105 minuti |
Regia di | Rose Bosch |
Attori | Jean Reno, Anna Galiena, Chloé Jouannet, Hugo Dessioux, Aure Atika Lukas Pelissier, Tom Leeb, Jean-Michel Noirey, Hugues Aufray, Charlotte De Turckheim, Fabien Baïardi, Laurent Fernandez, Rodolphe Saulnier, Oussama Abassa, Joris Zapiain, Michel Drucker, Patrick Cottet-Moine, Andy Robert, Jeremy Mercer, Jean-Marc Ravera, Tiphaine Pitoizet, José Fernandez (III), Manuel Fernandez, Raphaël Fernandez, Raphaëlle Agogué, Jean-Pierre Lorit, Franck Crouzet, Hedvig Markgren, Anya Stenberg, Nicole Baculard, Gérard Mangiavillano, Manuel Jimenez, Lola Ingrid Le Roch. |
Uscita | mercoledì 13 aprile 2016 |
Tag | Da vedere 2014 |
Distribuzione | Nomad Film |
Rating | Consigli per la visione di bambini e ragazzi: |
MYmonetro | 2,85 su 11 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento martedì 26 aprile 2016
Sullo sfondo della Provenza, tra nonno e tre nipoti mai incontrati prima scatterà un sentimento che nessuno di loro avrebbe mai potuto immaginare. In Italia al Box Office Un'estate in Provenza ha incassato 133 mila euro .
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CONSIGLIATO SÌ
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Léa, Adrien e il fratellino Théo, parigini, vengono condotti in vacanza per due mesi nella campagna provenzale dalla nonna Irène. Lì vive anche Paul, il nonno olivicoltore, che non hanno mai conosciuto, per via di una vecchia rottura famigliare. Una casa in mezzo al nulla, senza illuminazione notturna, dove si cucina a base di aglio e non si guarda la televisione ma "è lei che guarda noi" - come sentenzia il burbero Paul - non è esattamente quello che Léa e Adrien sognavano per l'estate, ma il luogo, e i suoi abitanti, sapranno sorprenderli.
In verità, non è la sorpresa l'arma segreta di questo film: ciò che accadrà è prevedibile, quasi non c'è progressione drammatica e nell'unica improvvisata interna al racconto, ovvero l'arrivo in sella alle loro Triumph dei vecchi compagni di viaggio di Paul e Irène, la regia è così lenta che zittisce qualsiasi moto di stupore. Eppure, in questa mancata corsa al crescendo, c'è anche un sapore di autenticità, una strizzata d'occhio alla pigrizia dell'estate in campagna e una sottile, gradita, resistenza al destino che si compirà, alla risoluzione di un conflitto lungo quasi vent'anni, che non può avvenire di corsa.
Si muove così, tra ingenuità e finezze, il terzo film di Rose Bosch: la sequenza in Camargue, con i giovani amanti in fuga su un cavallo selvaggio, sembra rubata ad un video turistico di YouTube, musica compresa, ma quando è Jean Reno a lanciarsi al loro inseguimento, è tutta un'altra cosa. E ancora: c'è troppa canzone, e spudorata - The Sound of Silence a commentare la sordità del piccolo Théo, Forever Young intonata da chi non lo è più - ma c'è anche un finale che sceglie perfettamente di sfumare il suono delle parole e lasciar parlare il momento cinematografico.
Un film di buoni sentimenti, ma non per forza un feel good movie: c'è un affondo di malinconia senza timore in Un'estate in Provenza , non solo per il lutto nel passato del personaggio di Reno, ma per gli errori che si fanno, per la fatica che ci vuole; e in fondo è anche nella misura con cui l'autrice mangeggia la spudoratezza - sia quella delle bellezze locali o del product placement dell'olio di oliva - che sta l'abilità.
Tutto è bene quel che finisce bene, ovviamente: la commedia famigliare non entra in territori spigolosi, e la visione è passeggera come un pomeriggio estivo, ma non è un pomeriggio sprecato.
Una buona novità: il film esce in sala anche con i sottotitoli per i non udenti.
L'estate trascorsa forzatamente da tre ragazzi nell'affascinante campagna della Provenza, a casa dei propri nonni, origina uno scontro/incontro tra due generazioni di individui, consolidando, man mano che il tempo passa, sempre di più il loro legame affettivo. E' ciò che succede nel film "Un' Estate in Provenza" dove, appunto, tre nipoti (un ragazzo, una ragazza [...] Vai alla recensione »
Il film racconta l'incontro e lo scontro tra due generazioni (nonni e adolescenti) con due modi di vivere completamente opposti. Nonostante l'apparente distanza tra di loro, ne esce fuori una commedia piena di tenerezza ed affetto. Jean Reno nei panni del nonno burbero è come sempre bravissimo, e i giovani protagonisti non sono da meno. La bellezza dei luoghi e l'immersione nella provenza accompagnati [...] Vai alla recensione »
Paul è un anziano e burbero olivicoltore della Provenza che non vede la figlia da vent'anni. Un giorno, a sua insaputa, arrivano da Parigi i 3 nipoti mai visti prima, mandati dalla loro madre in quanto impegnata in uno stage in Canada e, contestualmente, con l'obiettivo di far conoscere i nonni. L'approccio non è dei migliori tant'è che dei tre, soltanto il piccolo [...] Vai alla recensione »
La garanzia Jean Reno è il motivo principale per cui vedere questo film, che tutto sommato non è malaccio. Ma non è nemmeno il massimo. Cominciamo dalla recitazione degli attori. Su tutti ovviamente il mtitico killer di Leon, ma gli altri? Anna Galiena non piace, complice una terribile doppiatura! I ragazzi, per carità se la cavano, ma il migliore resta comunque il bambino [...] Vai alla recensione »
Un film molto colorato , pieno di luce . D'altra parte la Provenza , terra preferita dai grandi pittori , è , prima di tutto , luce e colori e quindi non poteva essre diversamente. Il film è carino , simpatico , a tratti perfino divertente ed anche un po' nostalgico per chi fa parte della generazione dei due protagonisti , forse un po' scontato con qualche eccesso di [...] Vai alla recensione »
Il titolo originale del film"Avis de Mistral" allude al momento del raccolto delle olive e metaforicamente al momento dello scontro/incontro fra generazioni lontane(i nonni Paul e Irene e i nipoti Lea,Adrien e Theo) che finalmente si confrontano e si conoscono dando vita a una commedia delicata dai sapori autentici. Autentici come i valori della famiglia, del sapere agricolo che nonno Paul, un inaspettato [...] Vai alla recensione »
E' proprio un brutto tonfo UN'ESTATE IN PROVENZA, il nuovo film della regista francese Rose Bosh, che aveva così ben diretto nel 2011, sempre con Jean Reno, l''intenso VENTO DI PRIMAVERA. E sì che nei titoli di testa, gli occhioni del piccolo Théo, che scopriremo poi essere sordomuto (bella ma un po' banale la scelta di “Sound of Silence” in sottofondo), [...] Vai alla recensione »
Commedia divertente e ben interpretata (splendida ed inaspettata Anna Galiena). Un'estate in Provenza è uno di quei film che ti riconcilia con il cinema, una commedia a tratti commovente che gioca le sue carte tra uno scontro generezionale e la nostalgia dei tempi andati. Ottima la colonna sonora che sposa con ironia il racconto.
Il film mi è piaciuto tantissimo. Le locations, la splendida colonna sonora, gli attori... Il cinema che respira e che fa respirare.
Un'estate in Provenza è un film che fa uscire dalla sala col sorriso. Nessuna velleità da film d'autore impegnato, un'ora e mezza che scorre via in modo assolutamente gioioso. Bello.
Ho visto "Un'Estate in Provenza" al Lucca Film Festival e devo dire che ne sono rimasto colpito. Ozon a parte, il cinema francese mi convince raramente, ma questa è stata per me una bella eccezione. E' un film elegante, che diverte in modo intelligente senza mai scadere nel volgare o nel prevedibile. Degna di nota la colonna sonora, dal sapore nostalgico e meravigliosamente rock.
Jean Reno in un ruolo davvero inedito; il film consente di ammirare le doti attoriali di un attore troppo spesso relegato agli stereotipi del film d'azione francese. Ho avuto modo di assistere all'anteprima di Un'estate in Provenza ed ero parte di un pubblico entusiasta al quale è arrivato con forza il messaggio del film e che ha ammirato con questa delicata commedia francese sul senso della vita e [...] Vai alla recensione »
Mettiamo insieme tutti i luoghi comuni sui giovani d'oggi, sugli anziani hippie, sui francesi, sulle svedesi, sulla campagna e sulla città, ed altro ancora, ed ecco sfornato un prodotto terribile. Aggiungiamo poi un paio di spruzzate di pietà con un bambini sordomuto, un alcolizzato con fratello morto, tre fratelli con i genitori appena separati ed il livello si abbassa ulteriormente.
Bellissimi paesaggi della Provenza,luci fantastiche.film piacevole e nostalgico,mi é piaciuto tanto ,dolce adatto a tutti. Jean Reno e un grande. Lo consiglio
Non c'è che dire: i luoghi comuni ci sono proprio tutti! Più scontato dei saldi!
Se vi bastano i panorami e il sole andate pure... altrimenti visto che è estate opate per panorami più reali o per un altro film. Questo è francamente improponibile: banale fino all'esasperazione.
Film interessante che usa la leggerezza della commedia francese e dell'ambientezione da cartolina per mettere in scena un interessante confronto tra generazioni non privo di importanti riflessioni....da vedere.
Forse se non si diventa nonni non si riesce a capire fino in fondo, a prima vista può sembrare la solita commedia dei buoni sentimenti, ma mi ha colpito molto che il nonno musone e taciturno va subito in empatia con il nipote sordomuto, e che alla fine dica, a suggello della sua esperienza ( e del film ) : " La più bella estate della mia vita !".
C'è un limite a tutto, all'incapacità di dar vita a personaggi in grado di oltrepassare, sia pure di un minimo, il luogo comune ed alla banalità delle storie, ai tuffi nella nostalgia più becera, per di più condita da moralismi improbabili, ed al folclore da cartolina, ma ciò che proprio non riesco a sopportare è l'uso di certi mezzucci per [...] Vai alla recensione »
Tre fratelli giungono in Provenza insieme alla nonna per passare un’estate al Sud, lontano dall’amata Parigi, nel cascinale del nonno coltivatore di olive, lontano dalla civiltà e a contatto con un anziano che non hanno mai conosciuto. Lo spunto non è originale, ma nulla nel film lo è. La descrizione della Provenza è da cartolina, con uomini che giocano a bocce [...] Vai alla recensione »
Commedia divertente sullo sfondo di una provenza meravigliosa, bravissimi Jean Reno e il piccolo Theo. Film piacevole e sicuramente da vedere
Quella "certa qualità" del cinema francese. Ai tempi tellurici dei "Cahiers du cinéma", quelli dei giovani turchi, lo si diceva con accezione negativa, prendendo di mira l'accademismo dei film popolari, impeccabili nella forma ma poco incisivi nella sostanza.
Terminata la temperie ideologica (che però investiva eccome anche l'estetica) si è tornati a considerare il calligrafismo dei cineasti d'oltralpe con più indulgenza. Tanto più che di quella "qualità", prima di tutto letteraria (copioni di ferro e di conseguenza una regia funzionale al testo), sono oggi interpreti registi anche impegnati, che vorrebbero andare oltre il semplice intrattenimento raccontando storie "polemiche" o "politiche".
Può sembrare paradossale, ma Un'estate in Provenza di Rose Bosch appartiene a questa categoria. Paradossale perché sulla carta la vicenda pare innocua: due nonni, interpretati da Jean Reno e Anna Galiena, accolgono in campagna i tre nipoti, uno dei quali, il più piccolo, sordo dalla nascita. La convivenza è difficile per tutti, finché un risvolto narrativo che affonda le proprie radici nel passato della coppia, e soprattutto del nonno, non trasforma il soggiorno dei ragazzi in un'occasione di crescita reciproca.
Il primo paese è a due chilometri, il primo cinema a dieci chilometri" protestano seduti sul treno. Non è un viaggio felice quello di Léa, Adrien e Théo verso la casa del nonno, eppure l'estate che passeranno nella campagna della Provenza cambierà la loro vita. E' una storia di formazione e un ritratto di famiglia incompleta - padre assente, madre che affida i figli ai genitori per poter fare il suo [...] Vai alla recensione »
Nata insieme al cinema (non è per dire: classe 1895, si registra come la prima casa di produzione in assoluto) la Gaumont stavolta ci porta un potpourri di umorismo e baruffe familiari, amori contrastati e paesaggi da buen ritiro con Un'estate in Provenza. La nonna sprint interpretata da Anna Galiena porta senza preavviso i suoi tre nipoti parigini a passare la bella stagione a casa sua, nella regione [...] Vai alla recensione »
Nella bellissima campagna provenzale, non lontano da Avignone, dove degradano morbidi gli ulivi e le strade tortuose cingono colline, i tre fratelli Lea, Adrien e il piccolo Leo, sordomuto dalla nascita, i cui genitori sono in fase di separazione, vanno a trovare il nonno Paul (Jean Reno) e la nonna Irene (Anna Galliena). I ragazzini non hanno mai conosciuto il nonno, burbero e rigido coltivatore [...] Vai alla recensione »
Innesto di commedia francese spensierata in un percorso narrativo da family movie statunitense, Un'estate in Provenza è ambientato nella campagna del sud della Francia, assolata e bucolica, in realtà l'inferno sulla terra per i due adolescenti costretti dalla separazione dei genitori a rivedere i nonni materni assieme al fratelliro sordomuto (il film precede, qualora ve lo chiediate, il recente La [...] Vai alla recensione »
A causa della separazione dei genitori, Adam, Lie a Theo vengono spediti a trascorre le vacanze nella fattoria del nonno Paul (Reno), mai incontrato prima. Per i tre ragazzi, cresciuti a Parigi, l'impatto con un mondo agli antipodi dal loro stile di vita è devastante. In particolare per gli adolescenti Adam e Lia, isolati dal mondo e senza la possiiblità di comunicare con gli amici si prospetta un'estate [...] Vai alla recensione »
Il film, interamente girato in Provenza, vede tre fratelli parigini costretti a passare un'estate in campagna dai nonni. Per Léa, Adrien e il fratellino Théo, sordo dalla nascita non è certo la vacanza dei loro sogni e in meno di ventiquattro ore è scontro generazionale con il nonno Paul, un olivicoltore rigido e burbero che non hanno mai conosciuto a causa di un vecchio conflitto familiare con la [...] Vai alla recensione »
Ha il sapore delle cose semplici e la luce di una giornata estiva in mezzo alla campagna la commedia Un'estate in Provenza, per la regia di Rose Bosch, che dopo l'anteprima al Lucca Film Festival approda in sala il 13 aprile. Il film (che sarà doppiato in italiano, sottotitolato per non udenti e audiodescritto per non vedenti) ha uno scenario "bucolico": la campagna provenzale che fa da sfondo allo [...] Vai alla recensione »
Vacanze estive in campagna dai nonni: una pacchia, per molti. E invece no, almeno vedendo Un'estate in Provenza, film della regista Rose Bosch, con Jean Reno e Anna Galiena nonni di tre nipoti: Lea e Adrien adolescenti, e Theo, il più piccolo, sordomuto. Nel film lo scontro è generazionale ma anche personale, per via dei cattivi rapporti che i nonni, in particolare lui, Reno, hanno con la figlia.
A Cavallo della sua bellissima Triumph ha girato il mondo, in sella con l'amata moglie Irene. Da anni però si è ritirato in campagna, in Provenza, deluso da tutto, in lotta con la figlia e con l'alcol. Ma nell'estate del 2013 i suoi tre nipoti sono costretti - causa separazione genitori - a trascorrere con lui due mesi di villeggiatura forzata, a due passi dalla Camargue.