Anno | 2022 |
Genere | Documentario |
Produzione | Italia |
Durata | 46 minuti |
Regia di | Leonardo Ferrari Carissimi |
Attori | Esther Cuspinera, Michael Smadja, Billy Smith (II) . |
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Ultimo aggiornamento venerdì 23 settembre 2022
Un caro amico di Pasolini è concinto che lo scrittore si sia immolato alla sua volontà di aderire a un ponderato e lucido progetto mortifero,
CONSIGLIATO N.D.
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Qualcuno sostiene che Pier Paolo Pasolini sia stato ammazzato da un ragazzetto di borgata a seguito di un rapporto omoerotico finito male. Altri sostengono che sia stato fatto fuori dalla politica perché era un personaggio troppo scomodo. C'è poi un pittore, suo fraterno amico, che è invece stato convinto che lo scrittore si sia immolato alla sua volontà di aderire a un ponderato e lucido progetto mortifero, in cui la morte è da intendersi come ultimo capolavoro, finale rappresentazione di un'esistenza artistica senza precedenti. Dopo la morte del poeta, egli ha fatto dell'elaborazione e della ricerca di prove corroboranti la sua teoria, un'ossessione che lo ha animato fino alla fine dei suoi giorni. Questo pittore si chiama Giuseppe Zigaina e a lui è dedicato questo cortometraggio.
"È realista solo chi crede nel mito"; questo l'esergo - tratto da Il sogno del centauro - su cui si apre il primo capitolo de Il sogno di una cosa, il mediometraggio documentario (o meglio documentato: su questo aspetto si tornerà più avanti) che Leonardo Ferrari Carissimi ha costruito sulla vita, e ancor più sulla morte di Pier Paolo Pasolini. Nel centenario della nascita del grande intellettuale [...] Vai alla recensione »