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Prequel del videogioco della Playstation, un blockbuster pieno di star ma timido e privo di mordente. Azione, Avventura - USA2022. Durata 116 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +10
Prequel del celebre videogame, il film racconta la storia dell'incontro che ha portato all'amicizia tra il giovane Drake e Sully. Espandi ▽
Per risolvere una faccenda storicamente complicata come la trasposizione su grande schermo di un videogioco, Ruben Fleischer e la Sony Pictures si affidano alla star del momento, quel Tom Holland che nel 2022 ha sbancato il botteghino indossando il costume da Uomo-ragno (in Spider-Man: No Way Home). Il film è una sorta di prequel della saga videoludica, divenuta un classico della Playstation, che pesca alcuni elementi da avventure care agli esegeti – specie dagli episodi 3 e 4 – per costruire una storia sulla genesi dell’eroe e sui suoi traumi pre-adolescenziali. Se gli effetti digitali e l’uso di green screen si dimostrano all’altezza delle elevate aspettative dei fan della saga, a mancare sono l’amalgama tra le componenti e le influenze del film e la chimica tra i personaggi.Ancora una volta è confermata la scarsa propensione dei classici videoludici a tradursi in cult movie, benché, a giudicare dai titoli di coda, sembra che la produzione confidi nell’ipotesi di realizzazione di un sequel. Recensione ❯
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Una ragazza rimane senza internet in un momento molto importante e si collega alla rete di uno sconosciuto. Espandi ▽
Hot Spot - Amore senza rete parte con una citazione dalla commedia romantica Sul più bello dalla quale prende a prestito sia il trio dei roommate che un certo stile di battuta (il cosceneggiatore e produttore Roberto Proia è lo stesso per i due film, qui affiancato alla sceneggiatura da Mauro Graiani), ma della trilogia con protagonista Ludovica Francesconi non ha l'originalità e la freschezza, per rifarsi invece ad un duo di successi anni '80: Flashdance la cui storia d'amore centrale è mutuata in modo molto simile, e Pretty Woman, in particolare nella professione del protagonista e nella figura del suo amico cinico e guastafeste, Manlio (Carlo Giuseppe Gabardini), praticamente identico al Philip Stuckey del film di Garry Marshall.
Il che non è una buona notizia, perché quelle due commedie romantiche sono state girate più di quarant'anni fa, e si suppone che oggi ci voglia qualcosa di più contemporaneo e innovativo Recensione ❯
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Uno spaccato profondo nelle contraddizioni nell'Ungheria di Orbàn, tra residui post-Nouvelle Vague e un coinvolgente lavoro di scrittura. Drammatico, Ungheria, Slovacchia2023. Durata 128 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Un paese diviso in due raccontato attraverso l'esame di maturità di un diciottenne che si conclude con uno scandalo. Espandi ▽
Dal lunedì al martedì successivo. Nove giorni di un'estate ungherese vista attraverso la prospettiva di quattro personaggi diversi: uno studente Abel, il padre nazionalista del ragazzo, il professore idealista anti-Orbàn e la giovane reporter a caccia di scoop. Explanation for Everything è uno spaccato profondo dell'Ungheria di oggi ed è capace di raccontare le contraddizioni del proprio paese attraverso i diversi personaggi. Ci sono degli affascinanti residui post-Nouvelle Vague proprio nella struttura temporale del film dove l'intreccio tra arte, politica e sentimenti potrebbero far pensare al cinema di Arnaud Desplechin che si liberano nell'ottimo finale. Ga´bor Reisz, al terzo lungometraggio, parla della storia del suo paese attraverso il presente richiamando la festa nazionale del 15 marzo dove si commemora l'inizio della Rivoluzione del 1848 che ha portato l'Ungheria all'indipendenza. Lo fa con rabbia e passione, si muove in prima linea, cita direttamente Il figlio di Saul ed esplode nella potente scena dello scontro tra il padre di Abel e Jakab che ha un'energia incontrollata e coinvolgente. Recensione ❯
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Com'è difficile lasciarsi dopo tanti anni di convivenza. Espandi ▽
Tommaso e Zoe vivono insieme da dieci anni. Lei ha un importante ruolo dirigenziale in un'azienda che realizza videogame; lui è uno scrittore il cui ultimo libro ha un finale triste che non piace al suo editore, e risponde alla posta del cuore di una rivista femminile dietro lo pseudonimo Marquez. A quella rubrica Zoe invia una lettera in cui spiega di voler lasciare il proprio compagno, non sapendo che Marquez è Tommaso. E lui, venuto a conoscenza dell'insoddisfazione della sua compagna, cerca di non farsi lasciare, chiedendole sotto mentite spoglie i motivi della sua infelicità. Recensione ❯
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Provost ritrae Bonnard e la moglie Marthe. Una coppia che ha saputo trasformare il proprio vissuto in arte. Biografico, Francia2023. Durata 122 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Provost esplora il rapporto tra il pittore francese Pierre Bonnard e la sua compagna di una vita e musa per eccellenza, protagonista di un terzo dei suoi dipinti, Marthe de Méligny. Espandi ▽
Pierre Bonnard trova come modella occasionale la fioraia (di un negozio di fiori finti) Marthe che gli si presenta con un cognome falso per fare una buona impressione. Da quel giorno i due, con vicende alterne, finiranno con il costruire un rapporto in cui lei diventerà per i detrattori la donna che lo ha isolato dal mondo parigino e per lui colei che sarà al centro di un terzo delle sue opere. I film sugli artisti sono spesso concentrati su un percorso che metta in luce genio e sregolatezza ed in essi prevalgono gli uomini. Non a caso a un certo punto Marthe chiederà a Pierre perché i nudi nei quadri sono quasi sempre femminili. “Perché i pittori sono uomini e non donne” sarà la risposta. Provost invece trae la propria ispirazione dalla coppia e, in particolare, dal bisogno di rileggere la figura di Marthe, divenuta a un certo punto della sua vita pittrice a sua volta. Provost riesce nello scopo di descrivere un uomo e una donna che trasformano il loro vissuto in arte e riesce anche, evitando l’aneddotica da museo delle cere che spesso inficia i biopic sugli artisti, a farci immaginare l’origine delle ninfee di Monet come l’esito di una giornata estiva e di un incontro tra amici in campagna e, ancora una volta, con una mano che sublima la realtà in arte. Recensione ❯
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Tramite la figura di Giovanna Marini si attraversa la grande musica popolare italiana. Espandi ▽
Omaggio a Giovanna Marini, icona della musica folk italiana e protagonista della Storia italiana. Il doc racconta l'impegno di una vita a sostegno della musica popolare e il meticoloso lavoro di raccolta e studio dei canti popolari, che parlano di amore, famiglia e difficolta della cultura subalterna del nostro Paese. Una riflessione sull'utilizzo della voce, veicolo di ricerca e azione sulla realtà. Recensione ❯
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Un'action-comedy tutta ritmo e buoni sentimenti che scherza con la dimensione divistica dei protagonisti. Thriller, Gran Bretagna, USA2024. Durata 108 Minuti.
Due killer a contratto abituati a lavorare da soli vengono assegnati allo stesso incarico. Espandi ▽
Una donna di potere, figura nota della scena politica, si porta in camera un ragazzino in un hotel di lusso di New York City e, poco tempo dopo, il pavimento è costellato di vetri rotti e di sangue, e del corpo del giovane privo di sensi. Come uscire puliti da un affare tanto sporco? Chiamando l’unico uomo che può risolvere il problema. Un ‘fixer’ di cui non si sa e non si deve sapere né il nome né altro. Un professionista senza eguali, un lupo solitario. Peccato, però, che si presentino in due, con le medesime caratteristiche. Com’è possibile? Non c’è tempo per reclamare l’esclusiva, la notte è breve, il caso scotta, e ai due ‘Wolf’ non resta che collaborare. Jon Watts costruisce un’action-comedy piena di humour, che scherza continuamente con la dimensione uber divistica dei due protagonisti, Brad Pitt e George Clooney, e la loro amicizia fuori dallo schermo. Tuttavia qui il crime non è solo un pretesto, è parte integrante del gioco: inseguimenti, sparatorie, panetti di droga, motel d’infimo ordine e una scorta di nastro telato. Recensione ❯
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Luca Barbareschi porta sullo schermo un testo teatrale di David Mamet che nella trasposizione non perde di efficacia. Drammatico, Italia2023. Durata 120 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Uno psichiatra vede deragliare la sua carriera e la sua vita privata dopo essersi rifiutato di testimoniare a favore di un ex paziente violento ed instabile che ha causato la morte di diverse persone. Espandi ▽
Carlos David Hirsch è uno psichiatra ebreo che esercita a New York che si trova al centro di un processo mediatico che rischia di mettere fine alla sua attività professionale. Un suo giovane paziente ha commesso una strage dichiarandosi poi gay. Un quotidiano ha riportato erroneamente una definizione dell'omosessualità pubblicata in un libro del terapeuta scatenandogli contro una parte dell'opinione pubblica. Se a ciò si aggiunge che Hirsch si rifiuta di testimoniare in tribunale in favore del paziente, nonché di consegnare i taccuini su cui ha preso appunti sulle sedute l'avvocato e amico che lo sostiene teme di poter fare ben poco in suo favore. Luca Barbareschi porta sullo schermo un testo teatrale di David Mamet che nella trasposizione non perde di efficacia. La sceneggiatura è di David Mamet, scrittore, sceneggiatore e regista di cui la critica internazionale riconosce da sempre il valore. Il personaggio dello psichiatra che Barbareschi interpreta non è del tutto di invenzione perché si rifà a un caso che negli Stati Uniti, a partire dal 1969, è stato al centro della cronaca nonché nel dibattito in tema di legislazione. Recensione ❯
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Un affresco imponente, avvincente ed esaltante. Steve McQueen pensa in grande senza rinnegare il passato. Drammatico, Gran Bretagna, USA2024. Durata 120 Minuti.
La storia di un gruppo di londinesi durante i bombardamenti della Seconda Guerra Mondiale. Espandi ▽
Londra, 1940. Mentre sui cieli della città è iniziata l'offensiva della Germania nazista con una campagna di bombardamenti chiamata "Blitz", molti cittadini cercano di mettersi in salvo. Molti bambini vengono mandati dalle loro famiglie in campagna per tenerli al riparo dalla guerra. Tra questi c'è George che non ha nessuna intenzione di partire. Sale sul treno ma nel corso del viaggio decide di scappare per tornare verso casa. Non sarà però così semplice e dovrà affrontare numerose difficoltà. Durante il suo cammino trova persone disposte ad aiutarlo ma anche chi vuole approfittarsi di lui. Intanto la madre, che lavora in una fabbrica di munizioni, si mette disperatamente alla sua ricerca.
L'affresco è imponente, sia a livello visivo che sonoro. Sono presenti i rumori fortissimi dei bombardamenti e delle esplosioni che accompagnano le immagini della città in fiamme, dei feriti negli improvvisati ospedali da campo e degli aerei che invadono i cieli. La ricostruzione realistica è meticolosa ma lontana da ogni tentazione documentaristica.
Blitz non rinnega l'opera precedente di McQueen ma mai come stavolta punta a una dimensione spettacolare puramente cinematografica. Recensione ❯
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Quando la gente di Littlehampton inizia a ricevere lettere scandalose e oscene, il sospetto cade immediatamente sulla focosa Rose, che potrebbe perdere la custodia della figlia. Espandi ▽
Fare commedia in modo arguto, sottile, raffinato, è arte sempre più rara. Appartiene di sicuro alla penna di Johnny Sweet e alla maestria registica di Thea Sharrock, che firmano un’opera deliziosa, scorretta e imperdibile. Al centro c’è un mistero da risolvere: lettere oscene piene di insulte dal mittente sconosciuto. Siamo nel primo ventennio del Novecento, le donne non sono ben viste in società, e Sharrock ne sottolinea con amara ironia a più riprese la realtà ingiustamente subalterna. L’ironia con cui Sharrock porta sullo schermo tutta questa narrazione è feroce e politicamente scorretta, ma soprattutto colpisce tutte e tutti indiscriminatamente. A tutto questo si aggiunge l’umorismo marcato, e amaro al tempo stesso, con cui si affronta in maniera narrativamente ammirevole il fenomeno contemporaneo degli “haters”, attraverso questa storia “più che vera” (avvertono i titoli di testa). Recensione ❯
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Un film necessario e ad altezza di sguardo di bambino: la storia vera del ragazzino simbolo della lotta contro lo sfruttamento del lavoro minorile. Animazione, Italia, Francia2015. Durata 90 Minuti. Consigli per la visione: Film per tutti
Il film è stato realizzato con una tecnica mista di animazione 3D su scenografie disegnate. Espandi ▽
Iqbal, un ragazzino sveglio e vivace di dieci anni, vive con il fratello Aziz e la madre Ashanta a Kardù, un piccolo villaggio in qualche parte povera del mondo. L'epopea di Iqbal comincia il giorno in cui decide di andare al mercato di Mapur per vendere alcuni giocattoli e pietre colorate e recuperare così i soldi necessari per pagare le medicine necessarie a curare il fratello malato. A Mapur Iqbal incontra Hakeem, che si offre di comprargli le medicine per Aziz: in cambio, però, dovrà lavorare nella fabbrica di tappeti del suo amico Guzman. Per quanto tempo dovrà lavorare? Recensione ❯
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Un interessante esordio che coniuga spettacolo ed autorialità e lancia un nuova voce del cinema mainstream francese. Avventura, Drammatico, Fantascienza - Francia2020. Durata 87 Minuti.
La luna rossa minaccia la nostra esistenza sulla terra. La nostra unica speranza è l'enigmatico Paul WR, l'astronauta più talentuoso della sua generazione. Espandi ▽
L'ultimo giorno sulla Terra è un interessante esordio alla regia di un lungometraggio da parte di Romain Quirot, non a caso premiato a Sitges e passato anche al Science+Fiction di Trieste. Il regista è oggi coinvolto in diversi altri progetti tra cinema e Tv e già aveva firmato una prima versione di questa storia in forma di corto, visibile anche sul web sottotitolato in inglese e intitolato Le dernier voyage de l'énigmatique Paul W.R.. L'ultimo giorno sulla Terra è una metafora del riscaldamento globale e altre catastrofi causate dall'uomo sul pianeta, ma non ha la freddezza della satira di Adam McKay, bensì lo slancio malinconico di un road movie alla fine del mondo, tragico ed ecologista, che lancia un nuova voce del cinema mainstream francese. Non si tratta della risposta francese a Don't Look Up, bensì di un film precedente che, tra postapocalisse, ecologia e intimismo, riesce nel raccontare una storia di fantascienza senza rinunciare allo spettacolo né all'autorialità. Recensione ❯
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Un doc che è il lucido ritratto di una generazione. Giovani umiliati e offesi dalle rassicurazioni di un regime. Documentario, Svezia, Norvegia, Francia, Germania2022. Durata 103 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
La testimonianza dei malesseri, dei conflitti e delle tensioni di una gioventù perduta. Espandi ▽
Girato nel corso di 12 anni, è il resoconto di una storia d’amore in una società in rovina.Marusya Syroechkovskaya e Kimi Morev. Due giovani come tanti, troppi, che nella Federazione russa non trovano una loro collocazione. Il film si apre con la smentita del titolo. Kimi non si è salvato ed assistiamo al suo funerale. Da quel momento il documentario diventa un lungo flashback che all’origine non doveva diventare un film. Siamo di fronte a un ritratto di una generazione che definire ‘perduta’ finirebbe con l’essere un’attribuzione impropria. Se vogliamo restare nel solco della tradizione russa possiamo rinvenirvi una matrice dostoevskiana trasposta ai tempi nostri. Ci viene mostrato un mondo di umiliati e offesi su cui cadono dall’alto le rassicuranti e patriottiche parole dei potenti. In questa descrizione partecipe e non finalizzata in anticipo sta la forza di un film che si dimostra più efficace di molti pamphlet contro il regime. Recensione ❯
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Nel paesino di Velianova cominciano a scomparire dei ragazzi e la comunità rivive l'incubo di dieci anni prima quando un "mostro" aveva ucciso alcuni giovani. I carabinieri cominciano ad indagare. Espandi ▽
Nel paesino di Velianova scompaiono due ragazzi di buona famiglia, e subito la comunità rivive l’incubo di dieci anni prima, quando un “mostro” mai identificato aveva rapito, torturato e ucciso alcuni giovani. Questa volta però uno dei due ragazzi scomparsi è il figlio del Capitano dei Carabinieri Rio, che non ha intenzione di restare a guardare. Della stessa caserma fa parte anche il tenente Meda, che tiene malamente a bada una violenza repressa e frequenta prostitute, una delle quali gli chiede aiuto per trovare sua figlia Irina, scomparsa da giorni.
Un thriller dall’impianto tradizionale, realizzato secondo tecniche cinematografiche contemporanee. La sceneggiatura è un gioco ad incastro e funziona piuttosto bene, anche se le sottolineature sono pesanti e incessanti, e la regia d’azione è buona. Ma il film risente di un eccesso di finzione. A salvare la storia sono le interpretazioni di Massimo Popolizio e soprattutto di Edoardo Pesce, che invece conoscono bene il valore del lavorare “in levare” e dunque affrontano dialoghi spesso retorici togliendo loro letterarietà e aggiungendo spessore: del resto lo dice una battuta stessa del copione: “Il dolore non è quello che dici, è quello che taci”. Recensione ❯
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Un film che segna una svolta nel sottogenere cibo-cinema: non più competizione ma condivisione di sapere. Drammatico, Francia2023. Durata 145 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
La storia di Eugenie, stimata cuoca, e di Dodin, il raffinato gourmet con cui ha lavorato negli ultimi 20 anni. Espandi ▽
Sul finire del XIX secolo in Francia Eugenie, cuoca sopraffina, e Dodin-Bouffant, famoso gastronomo, lavorano fianco a fianco da vent’anni. Il loro è un rapporto di reciproca fiducia che progressivamente si è trasformato in una relazione sentimentale. Eugenie però si ritrae dinanzi all’idea che si consolidi in un matrimonio. Lui però non ha intenzione di arrendersi e si muove, per ottenere il risultato desiderato, sul terreno che li accomuna: la cucina. Il rapporto tra cinema e cibo è ormai di lunga data ma un film come quello diretto da Tran Anh Hung segna decisamente una svolta in quello che è diventato quasi un sottogenere. Fin dalle prime inquadrature, e per l’intera durata del film, vegetali, carni e tutto ciò che contribuisce alla riuscita di un piatto (ivi compreso un profluvio di pentole in rame) sono al centro dell’inquadratura e vengono portati sullo schermo grazie ad uno sguardo che è al contempo tecnicamente attento e sensorialmente partecipe. Su questo pentagramma sensoriale si sviluppano le note di un autunno della vita che vede due persone (una delle due preferisce l’estate mentre l’altra finisce con l’amarle tutte) comunicarsi sentimenti attraverso l’attenzione che mettono nella preparazione dei piatti. Recensione ❯
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