TROVASTREAMING Tutti i film disponibili prodotti in Francia distribuiti da I Wonder Pictures
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Un'opera attuale sulla difficoltà, o addirittura impossibilità, di un dialogo. Vincent Lindon sempre una garanzia. Drammatico, Belgio, Francia2024. Durata 110 Minuti.
Pierre, operaio nelle ferrovie, ha due figli uno dei quali, il maggiore, si avvicina a gruppi di estrema destra che rappresentano l'esatto contrario dei principi del padre. Espandi ▽
Pierre, ferroviere cinquantenne, alleva i suoi due figli da solo. Quando Louis, il più giovane, lascia casa per studiare alla Sorbona di Parigi, Fus, un po' più grande e non molto bravo negli studi, diventa sempre più riservato. Affascinato dalla violenza, si ritrova coinvolto in gruppi di estrema destra, antitesi dei valori di suo padre. Recensione ❯
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Da commedia raffinata a dramma, un film su una relazione 'fuori stagione'. Drammatico, Francia2023. Durata 115 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Una coppia si ritrova dopo anni dalla separazione. Espandi ▽
Mathieu è un attore che ha abbandonato nella fase delle prove quella che avrebbe dovuto essere la sua prima esperienza teatrale. È andato a cercare rifugio in un spa in una cittadina della Francia occidentale che si affaccia sul mare. Lì ritrova, in modo del tutto inatteso, Alice con cui aveva avuto una relazione quindici anni prima.
L'incontro a distanza di molto tempo tra due persone che si erano amate letto in una località marittima in un periodo dell'anno fuori stagione. Come le loro vite? Brizé afferma di aver pensato a questa storia nel periodo del Covid avvertendo in modo del tutto particolare un senso di profonda precarietà.
Fuori stagione potrebbero essere allora non solo il soggiorno nell'hotel in un periodo non di punta da parte di Mathieu ma anche il reciproco desiderio di tornare ad essere ciò che un tempo erano stati superando rancori e incomprensioni e, soprattutto, le condizioni attuali. Il tempo, affermava un detto popolare, è un gran dottore perché lenisce le eventuali ferite. Purché chi le ha subìte e chi le ha (più o meno volontariamente) inferte non si incontrino di nuovo. Recensione ❯
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Elegante, ambizioso, imperfetto. Un melò tra passato e futuro in cui si riconosce la firma di un grande autore. Drammatico, Fantascienza - Francia, Canada2023. Durata 145 Minuti.
Una donna decide di liberarsi da tutte le emozioni tornando alle vite precedenti. Espandi ▽
Grande affresco spazio-temporale in cui l’amore diventa questione metafisica, e il melò si fa fibra connettiva del tempo. Ci restituisce un Bertrand Bonello che torna a spiegare le ali della sua ambizione di cineasta. In un film denso e ricco di ispirazioni, parte dell’anima viene da “La bestia nella giungla” di Henry James. In questa versione se ne prendono saggiamente solo alcune parti ma rimane l’idea evocativo-paranoica di una catastrofe sempre dietro l’angolo. Bonello ci va a nozze, dipingendo tre presenti senza futuro, collegando la vera alluvione di Parigi del 1910 all’angoscia di guerre civili potenziali nel presente, fino a un domani “pacificato” in cui la risorsa a rischio di estinzione sono i turbamenti imperfetti dell’animo umano. Un’impalcatura elegante che fa risplendere il film intero. Sontuoso nel disseminare leitmotiv visivi e poetici qua e là, mozzafiato nel disegnare istantanee di vita urbana futura e deserta per le strade di Parigi, Bonello fa un film vulnerabile e imperfetto, opera non del tutto compiuta ma nella cui anima riconosciamo inconfondibile i meriti di un grande autore. Recensione ❯
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Un affettuoso mix di dramma e commedia sul set esplosivo di un film che non si riesce a concludere. Drammatico, Francia2023. Durata 119 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
La storia ruota attorno a Simon che sta dando il via alle riprese di un film sulla lotta combattuta da un gruppo di operai per mantenere in vita la loro fabbrica e, con essa, il loro lavoro. Espandi ▽
Sul set, il regista Simon è a rischio di perdere il controllo: la storia già esplosiva degli operai di una fabbrica che lottano per salvare i posti di lavoro diventa complicata da gestire da entrambi i lati della cinepresa. Trovandosi a decidere a chi assegnare la realizzazione del “making of”, è intenzionato ad affidare il compito a una delle comparse, Joseph, giovane pizzaiolo con ambizioni da cineasta. Il regista francese Cédric Kahn gira Making of in una fase di grande fervore della carriera, nello stesso anno in cui fa uscire Le procès Goldman. Qui è il cinema stesso a essere messo alla sbarra, in una cronaca caotica delle riprese di un film in cui tutto è sempre a un passo dall’andare a rotoli. Kahn guarda al mestiere del cinema come pura sopravvivenza, impietoso pragmatismo, controllo delle masse e politica d’ufficio. Scene corali di discussione si aprono senza che lo spettatore sappia se sta assistendo all’una o all’altra. Perché cinema e lavoro sono, in fondo, la stessa cosa. Recensione ❯
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Una commedia animata musicale che rende meno insopportabile la perdita e l'oblio. Animazione, Francia, Italia2023. Durata 73 Minuti. Consigli per la visione: Film per tutti
Un film che parla dell'infanzia dal punto di vista di un bambino, senza essere sentimentale o esagerato. Espandi ▽
Linda non ha preso l'anello di sua madre! Non meritava di essere punita! Che ingiustizia!
E ora Paulette, la mamma di Linda, farà di tutto per farsi perdonare dalla figlia, anche se questo significa preparare il pollo con i peperoni, nonostante non sappia cucinare. Ma come si fa a comprare un pollo durante uno sciopero generale? Dal pollaio al camioncino dei cocomeri, dalla polizia dal grilletto facile al camionista allergico, dalla nonna alle inondazioni, Paulette e sua figlia si imbarcano alla ricerca del pollo, coinvolgendo la "banda di Linda" e, alla fine, l'intero quartiere. All'insaputa di Linda, il delizioso piatto di pollo che suo padre era solito preparare è la chiave della memoria. Recensione ❯
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Divertente, appassionato, profondo, un film vicino all'arte di arrangiarsi della commedia all'italiana. Commedia, Francia2023. Durata 120 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
La storia di due amici incorreggibili, Albert e Bruno: uno vive di espedienti e l'altro ha una vita privata disastrosa. Espandi ▽
I destini di Bruno e Albert s'incrociano casualmente. Entrambi hanno una cosa in comune: sono indebitati fino al collo e la loro vita personale è alla deriva. Si illudono che il loro debito possa essere estinto dalla Banca di Francia con l'intervento di Henri Tomasi che fa parte di un'associazione specializzata nel sovraindebitamento. Nel frattempo iniziano a frequentare senza convinzione un gruppo di attivisti ecologisti. Tra loro c'è anche Cactus, di cui Albert s'innamora. Ma sia lui che Bruno cercano di approfittare delle loro manifestazioni pubbliche per trarne un profitto personale.
Se tra circa trent'anni si girerà un film ambientato nei giorni d'oggi, viene subito da pensare a Un anno difficile. Perché sa raccontare il presente ma lo mostra anche come testimonianza per il futuro.
Il loro cinema non ha freni, accumula piuttosto che sottrarre, ma ha la stessa urgenza dell'opera di Stéphane Brizé. Per questo l'equilibrio formale apparentemente precario è invece uno dei suoi punti di forza e fanno di Un anno difficile un film divertente, appassionato e profondo. Non perdete i titoli di coda perché ci sono altri passaggi della storia decisivi. Recensione ❯
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Jazz e decolonizzazione s'intrecciano e riscrivono un episodio della Guerra Fredda. Espandi ▽
1960: sedici Paesi africani vengono ammessi alle Nazioni Unite, scatenando un terremoto politico. Per mantenere il controllo sulle ricchezze dell'ex Congo belga, Re Baldovino trova un alleato nell'amministrazione Eisenhower, che teme di perdere l'accesso alle forniture di uranio, vitale per la produzione di bombe atomiche. In veste di ambasciatore, il jazzista Louis Armstrong si trasforma inconsapevolmente nel paravento per il primo colpo di Stato post-coloniale in Africa, mentre altri artisti come Nina Simone, Duke Ellington e Dizzy Gillespie si trovano di fronte a un gravoso dilemma: come rappresentare un paese in cui vige ancora la segregazione razziale? La guerra fredda raggiunge l'apice quando il leader sovietico Nikita Kruscev denuncia all'Assemblea Generale la complicità delle Nazioni Unite nella destituzione di Lumumba. Un magistrale racconto a più voci e a ritmo sincopato su come è stata minata l'autodeterminazione africana negli anni '60. Recensione ❯
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Un thriller sci-fi autenticamente selvaggio e sensoriale che arriva diretto nella sua umanità. Avventura, Francia2023. Durata 130 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Un'avventura tra un padre e il figlio, in un mondo in cui alcuni umani hanno iniziato a mutare in altre specie animali. Espandi ▽
François ha appena portato suo figlio Émile a una visita medica. Poi è bloccato nel traffico quando un furgone con a bordo delle misteriose creature, deraglia. Lì c’era anche la moglie di François che, come molti altri individui, ha cominciato a trasformarsi in animale. L’uomo e il ragazzo si mettono così alla sua ricerca e sono aiutati da una poliziotta. Nel frattempo anche in Émile appaiono i primi segni della mutazione. È l’affiatamento tra i protagonisti Paul Kircher e Romain Duris uno dei punti di forza di The Animal Kingdom, che segna il ritorno alla regia di Thomas Cailley a nove anni del gran bell’esordio di The Fighters - Addestramento di vita. The Animal Kingdom è un film autenticamente selvaggio e sensoriale che conferma l’abilità del cineasta francese nell’esplorazione di un universo che cambia sotto i nostri occhi – forse metafora della pandemia – e lo fa attraverso un cinema che arriva diretto nella sua umanità. Recensione ❯
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Racconto esilarante e paranoico, metafora della violenza post pandemia. Drammatico, Francia, Belgio2023. Durata 108 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Un uomo è perseguitato ed è costretto a cambiare vita. Non capisce però il perché di questi attacchi. Espandi ▽
Vincent, grafico pubblicitario e uomo mite, è aggredito in ufficio da uno stagista. Quello che assomiglia a un regolamento di conti assume presto contorni perturbanti, perché il giorno successivo un altro collega lo pugnala con una biro. È l'alba di un incubo. Vincent lascia la città e si isola progressivamente in campagna. Un esilio costellato di incontri inaspettati.Tutti vogliono uccidere Vincent.
Opera prima di Stéphan Castang, Vincent doit mourir è una metafora della violenza all'opera nella società francese post pandemia. Racconto esilarante e paranoico, assume tutta l'ansia e la collera della nostra epoca volgendole in un fenomeno sovrannaturale contagioso.
Horror che flirta con la commedia sentimentale (e il thriller paranoico), Vincent doit mourir è armato di ascia e di un'audacia folle che irriga l'avventura di un eroe inviso al mondo. Le ragioni dimorano inspiegabili ma il godimento è spiegabile con un soggetto parente diretto del film di zombie, con cui condivide la carica sovversiva e politica. Recensione ❯
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Un'opera che mette letteralmente in scena il dolore delle donne fino a diventare un film dossier su una società misogina pronta al sacrificio. Drammatico, Francia, Tunisia, Germania, Arabia Saudita2023. Durata 107 Minuti.
La storia di una donna tunisina deve fronteggiare la scomparsa di due delle sue figlie. Espandi ▽
Olfa Hamrouni ha quattro figlie che vorrebbe maritare come ‘madama Dorè’, col principe di Spagna o magari con lo scudiero del re. Le figlie si ribellano e le maggiori finiscono divorate dai lupi. Ma non è una favola e nemmeno una filastrocca quella che racconta Kaouther Ben Hania in una nuova e singolare avventura artistica che ricostruisce la vicenda di una donna e delle sue quattro figlie. Ma chi sono i lupi? Qual è la natura delle tenebre che annuncia l’autrice e che ha inghiottito due sorelle? L’intelligenza del suo proposito è di non rispondere subito, di tenere alta la nostra attenzione sul percorso che ha condotto queste donne dove sono, davanti allo spettatore a raccontare una storia vera, terrificante e banale, come il male. Les filles d’Olfa mette letteralmente in scena un dolore ereditato come una maledizione, come una violenza che si trasmette inesorabilmente di madre in figlia. Kaouther Ben Hania finirà per dirci cosa ne è stato di Rahma e Ghofrane, interrompendo la ‘favola’ ed entrando bruscamente nella cronaca. Lo psicodramma volge in film dossier edificante, completando il puzzle e riportandoci alla realtà delle cose, a una società misogina che sacrifica le sue sorelle. Recensione ❯
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Nicolas incontra i suoi creatori: una storia animata di amicizia raccontata con grazia e tenerezza. Animazione, Francia2022. Durata 82 Minuti. Consigli per la visione: Film per tutti
I creatori del Piccola Nicolas incontrano il loro personaggio e gli racconteranno la loro amicizia. Espandi ▽
È la fine degli anni '50. Lo scrittore René Goscinny e l'illustratore Jean-Jacques Sempé creano insieme il personaggio del piccolo Nicolas, che diventerà il protagonista di una lunga serie di avventure a fumetti ed entrerà nel cuore dei bambini di tutto il mondo, soprattutto quelli francesi, per cui Nicolas è un vero e proprio compagno di giochi. La caratteristica di queste storie è il modo in cui gli autori si immedesimano totalmente con il loro eroe pensando come fa un bambino della sua età, con la capacità unica di rievocare l'universo infantile senza giudicarlo. Ne Le petit Nicolas però è il protagonista ad entrare nel mondo dei suoi inventori, interagendo con loro e dandoci modo di conoscerli meglio per capire qual era il loro rapporto e quali ricordi del duo sono confluiti nella sua creazione.
Dopo i due deliziosi film firmati da Laurent Tirard e interpretati da Valérie Lemercier e Kad Merad, Le petit Nicolas torna alle origini con un film di pura animazione che riprende il tratto caratteristico delle storie a fumetti che hanno incantato generazioni di bambini.
Il film è virtualmente dedicato a coloro che hanno scelto una vita creativa che consente loro di reinventarsi e di non abbandonare il proprio fanciullo interiore, ed è indicato sia per i più piccoli che per gli adulti, che coglieranno i molti riferimenti all'epoca e al luogo in cui è ambientata la storia, provando una forte nostalgia per la Parigi del mito. Recensione ❯
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Un'animazione vintage e nostalgica sull'elaborazione di una separazione. Divertente e istruttiva per tanti tipi di pubblici. Animazione, Spagna, Francia2023. Durata 90 Minuti. Consigli per la visione: Film per tutti
Tratto dalla graphic novel omonima di Sara Varon, Robot Dreams segna l'esordio nel lungometraggio d'animazione di Pablo Berger. Espandi ▽
Lo spagnolo Pablo Berger si cimenta nella trasposizione animata della graphic novel omonima di Sara Varon, dando vita a un film interessante, del tutto peculiare rispetto al panorama del cinema di animazione internazionale. Il mio amico Robot infatti non cerca la perfezione verista del digitale né si accosta all’animazione contemporanea. Quella di Berger è un’operazione dichiaratamente vintage e nostalgica, tanto nel tratto adottato, che nei contenuti, calati nell’epoca aurea della Grande Mela di inizio anni Ottanta, al termine della creatività inesauribile dei ’70 e appena prima del reaganismo.
Divertente e istruttivo, nostalgico ma adatto anche alle nuove generazioni o a un pubblico inconsapevole dei molti riferimenti, Il mio amico robot sembra ideale per rivolgersi a un target più ampio e garantire maggiore notorietà al nome di Berger, dentro e fuori il cinema di animazione. Recensione ❯
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Provost ritrae Bonnard e la moglie Marthe. Una coppia che ha saputo trasformare il proprio vissuto in arte. Biografico, Francia2023. Durata 122 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Provost esplora il rapporto tra il pittore francese Pierre Bonnard e la sua compagna di una vita e musa per eccellenza, protagonista di un terzo dei suoi dipinti, Marthe de Méligny. Espandi ▽
Pierre Bonnard trova come modella occasionale la fioraia (di un negozio di fiori finti) Marthe che gli si presenta con un cognome falso per fare una buona impressione. Da quel giorno i due, con vicende alterne, finiranno con il costruire un rapporto in cui lei diventerà per i detrattori la donna che lo ha isolato dal mondo parigino e per lui colei che sarà al centro di un terzo delle sue opere. I film sugli artisti sono spesso concentrati su un percorso che metta in luce genio e sregolatezza ed in essi prevalgono gli uomini. Non a caso a un certo punto Marthe chiederà a Pierre perché i nudi nei quadri sono quasi sempre femminili. “Perché i pittori sono uomini e non donne” sarà la risposta. Provost invece trae la propria ispirazione dalla coppia e, in particolare, dal bisogno di rileggere la figura di Marthe, divenuta a un certo punto della sua vita pittrice a sua volta. Provost riesce nello scopo di descrivere un uomo e una donna che trasformano il loro vissuto in arte e riesce anche, evitando l’aneddotica da museo delle cere che spesso inficia i biopic sugli artisti, a farci immaginare l’origine delle ninfee di Monet come l’esito di una giornata estiva e di un incontro tra amici in campagna e, ancora una volta, con una mano che sublima la realtà in arte. Recensione ❯
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Un'avventura, tra il letterario e il realistico, che racconta di un amore assoluto. E di un'estate di crescita. Drammatico, Francia2023. Durata 84 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +10
Una tata propone alla bambina che accudisce di seguirla a Capo Verde per un'ultima estate insieme. Espandi ▽
Cléo ha sei anni e trascorre le giornate con la tata Gloria, una signora capoverdiana arrivata in Francia per lavorare. Quando la donna è costretta a tornare a casa per occuparsi dei figli, Cléo le fa promettere che si rivedranno presto. L'estate successiva, così, la bambina vola a Capo Verde. Presto per Cléo la gioia di riabbracciare Gloria si trasforma nel dolore per doverla condividere con altri e la sua estate diventa un complicato ma inevitabile percorso di crescita.
La regista francese Marie Amachoukeli (al secondo film dopo il lavoro a sei mani Party Girl) rielabora i suoi ricordi d'infanzia e racconta la storia di un amore assoluto, visto dalla prospettiva bassa e miope di una bambina.
Narrativamente, la scelta più interessante del film consiste così nel viaggio di Cléo a Capo Verde, un'idea nata dalle discussioni della regista con l'interprete di Gloria, Ilça Moreno Zego: compiendo un tragitto al contrario rispetto a quello solito degli adulti (e in tal senso Marie Amachoukeli è brava a sottolineare in più momenti la natura economica del legame fra Gloria e il padre di Cléo), Cléo vive un'avventura tra il letterario (la sua è un'inevitabile fase di passaggio da romanzo di formazione) e il realistico. Recensione ❯
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Un film attento e delicato che si mette a disposizione delle persone più fragili, consentendo loro di raccontarsi. Documentario, Francia, Giappone2023. Durata 109 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Un documentario che racconta il grande lavoro di un centro per malattie mentali che galleggia sulla Senna. Espandi ▽
Un documentario che osserva con rispetto le persone fragili consentendo loro di esprimere disagi ed aspettative. Il regista, con una camera che si mette a disposizione di chi parla senza mai cercare la bella inquadratura, consente loro di raccontarsi, di esprimere le proprie insicurezze ma anche il proprio bisogno non solo di essere aiutati ma anche, a volte, di aiutare. A tutti Philibert offre la possibilità di lanciare non proclami ma messaggi dettati dalle singole esperienze di vita e di disagio. Le immagini che aprono questo suo lavoro diventano così emblematiche. Le serrande che al mattino si sollevano in seguito all'arrivo della prima degli operatori sanitari sono analoghe a quelle che le immagini, i corpi, le voci che ci propone si dovrebbero sollevare nelle nostre coscienze di cosiddetti 'normodotati' per permetterci di non appartenere alla schiera di 'quegli altri'. Quelli che in "Non al denaro non all'amore né al cielo" Fabrizio De André fotografava così: "Continuarono gli altri fino a leggermi: matto”. Recensione ❯
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