Titolo originale | Hors Saison |
Anno | 2023 |
Genere | Drammatico, |
Produzione | Francia |
Durata | 115 minuti |
Al cinema | 10 sale cinematografiche |
Regia di | Stéphane Brizé |
Attori | Guillaume Canet, Alba Rohrwacher, Marie Drucker, Sharif Andoura, Emmy Boissard Paumelle Lucette Beudin, Hugo Dillon, Stéphane Brizé, Johnny Rasse. |
Uscita | lunedì 23 dicembre 2024 |
Tag | Da vedere 2023 |
Distribuzione | I Wonder Pictures |
Rating | Consigli per la visione di bambini e ragazzi: |
MYmonetro | 3,00 su 26 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento martedì 10 dicembre 2024
Una coppia si ritrova dopo anni dalla separazione. Le occasioni dell'amore è 27° in classifica al Box Office. martedì 11 febbraio ha incassato € 2.634,00 e registrato 95.404 presenze.
CONSIGLIATO SÌ
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Mathieu è un attore che ha abbandonato nella fase delle prove quella che avrebbe dovuto essere la sua prima esperienza teatrale. È andato a cercare rifugio in un spa in una cittadina della Francia occidentale che si affaccia sul mare. Lì ritrova, in modo del tutto inatteso, Alice con cui aveva avuto una relazione quindici anni prima.
L'incontro a distanza di molto tempo tra due persone che si erano amate letto in una località marittima in un periodo dell'anno fuori stagione. Come le loro vite?
Brizé afferma di aver pensato a questa storia nel periodo del Covid avvertendo in modo del tutto particolare un senso di profonda precarietà. Apparentemente, nel suo film, a trovarsi inizialmente in una condizione precaria è solo Mathieu che ha lasciato a piedi (come si dice in gergo) l'intera compagnia che contava sul suo nome a l'affiche (come dicono in Francia) per il nuovo spettacolo. La motivazione è quella che nel passaggio dallo schermo al palcoscenico avrebbe potuto fare una brutta figura. Le sequenze iniziali, con le piccole complicazioni di adattamento alla Spa e con quelle create dalla notorietà, sembrano voler indirizzare il film su un registro da commedia, per quanto raffinata.
Il clima cambia quando Mathieu viene raggiunto da Alice, di origini italiane, che ha saputo della sua presenza e che ora vive lì con un marito medico e una figlia. Tornare a ripensare al passato e scoprire da parte di entrambi un senso di smarrimento nei confronti del presente sembra essere una conseguenza inevitabile.
Brizé ne fa emergere progressivamente i due differenti approcci alla vita. Mentre Alice si è ritirata nel suo bozzolo di moglie e insegnante di piano Mathieu ha sposato una star del telegiornale ed è un attore molto noto. Ma è proprio un pianoforte ad un certo punto ad offrire una lettura simbolica delle loro esistenze: i tasti suonano una musica senza che ci siano delle mani a sfiorarli. È quanto in fondo è accaduto ad entrambi. Hanno continuato ad eseguire il loro spartito senza che ci fossero le mani dell'altro a stabilirne la giusta armonia. Un'armonia che ora sembrerebbe da cercare nuovamente se non fossero intervenuti un distacco e tre lustri di lontananza.
Fuori stagione potrebbero essere allora non solo il soggiorno nell'hotel in un periodo non di punta da parte di Mathieu ma anche il reciproco desiderio di tornare ad essere ciò che un tempo erano stati superando rancori e incomprensioni e, soprattutto, le condizioni attuali. Il tempo, affermava un detto popolare, è un gran dottore perché lenisce le eventuali ferite. Purché chi le ha subìte e chi le ha (più o meno volontariamente) inferte non si incontrino di nuovo.
Una donna cerca di rivivere vecchi sentimenti di una storia che non ha mai chiuso, con l'uomo che l'aveva lasciata per una vita di notorietà. Probabilmente perché non mai ha accettato il rifiuto a causa di una bassa autostima. Entrambi insoddisfatti della loro vita (piangono) e vivono nascondendo le loro insoddisfazioni. Le frasi sul cosa mostriamo agli altri dette all'inizio [...] Vai alla recensione »
Film che ci descrive due che si rivedono per caso dopo 15 anni, lui aveva lasciato lei: è l'occasione per raccontarsi le loro vite successive ad allora, ognuno con relativo coniuge, lei, Alice, ha una figlia di 15 anni (rimase delusa dalla separazione e non perdette tempo?) e lui, Mathieu, un ragazzo di 11. Lei ha un lavoro – si direbbe - di motivatrice di anziane signore, le [...] Vai alla recensione »
Nel film Le occasioni dell’amore, il regista Stéphane Brizé cerca di fare delle riflessioni multiple (o, meglio, far fare delle riflessioni multiple ai disorientati spettatori): il problema della solitudine; di essere interessati solo al successo (all’americana), con tutto che si muove in questa direzione; di essere attorniati da “robottini” con i quali risulta [...] Vai alla recensione »
Spettatori purtroppo non all'altezza di questa piccola perla francese. Film rarefatto di atmosfere e dialoghi con un'ironia di vita solo accennata a contrappreso dei dolori dell'animo e il protagonismo umano ridotto a bokeh di emozioni magistralmente condotte tra un valzer di fisarmonica e un gioco di mimi.
Confesso (erm erm ...) di essere andata solo per la presenza di Canet (passatemela), perchè normalmente non è un genere di film che prenderei in considerazione. Alla fine non mi è dispiaciuto, ho apprezzato la scelta di dialoghi semplici e recitazioni spontanee, con l'assenza di momenti troppo 'clou'. Ripeto, non il mio genere di film, ma attori splendidi, bellissima [...] Vai alla recensione »
Io non l ho trovato crudo l ho trovato bello i 2 attori bravi io al posto della protagonista non sarei tornata indietro, ma il film si base su questa occasione di chiudere bene una relazione, la narrazione della sigra anziana in struttura che si risposa con una donna e un po scontata visto che ora va di moda fare comin out penso si dice così,il protagonista l ho visto molto umano [...] Vai alla recensione »
Film generazionale sull'amore sofferente, ben fatto ,molto ben interpretato ma non coinvolgente almeno per me .Il mare d' Inverno ha sempre il suo fascino ed è un di più. Si può vedere ma ribadisco l'età dello spettatore può essere importante.
Evviva, c’è ancora qualcuno che fa film senza piazzarci la “distopia”, senza una camera che si muove ossessivamente, senza che l’inquadratura stacchi ogni mezzo secondo… Questo è un film fatto di dialoghi di precisione chirurgica e di immagini rigorose e suggestive. “Vecchio” ma moderno. Magari la vicenda è risaputa, ma lo stile registico [...] Vai alla recensione »
film ben fatto, tema interessante, attori credibili e bravi
Una commedia molto elegante, con dialoghi credibili ed emozionanti.
La recensione di Massimiliano esprime pienamente il mio pensiero e lo stato d'animo all'uscita del cinema. Gli attori belli e bravissimi nell'esternare sentimenti non facili. Anche per la seconda parte mi ritrovo per quanto scritto. Grazie
Film lento colonna sonora sicuramente non accattivante fotografia non bellaGli attori anche se bravi non mi hanno trasmesso nessuna emozione
Alba ? l'attrice pi? monotona e sopravvalutata nella storia del cinema
Mathieu, popolare attore di cinema, è sull’orlo di una crisi di nervi. Dopo aver rinunciato alla pièce teatrale che avrebbe potuto offrirgli una nuova credibilità, ripara fuori stagione in Bretagna. Nel vuoto immacolato di un centro di talassoterapia, sorride suo malgrado a chi lo riconosce ma Mathieu non sta bene. Qualche lacrima e qualche bagno di vapore dopo, trova una lettera alla reception. È di Alice, la donna italiana che ha amato quindici anni prima e poi ha lasciato andare. Lei vive a Quiberon (col marito e la figlia) e vorrebbe tanto rivederlo. Lui accetta. Le occasioni dell’amore debutta e chiude con una ripresa a plongée, un taxi arriva e poi riparte. In mezzo, una parentesi di vita, dolce e malinconica. Ci sono almeno due film in Le occasioni dell’amore, il primo ha il sapore di un documentario, un attore abbandonato al suo destino nei corridoi di un hotel a forma di transatlantico, il secondo ha la consistenza di un melodramma che non può accadere perché tutto appartiene al passato. Si comincia con la commedia stravagante, il racconto al singolare di una vedette in piena crisi esistenziale, sopraffatta da una macchina del caffè recalcitrante, da copioni insipidi, trattamenti termali insensati e pianti copiosi. Il centro benessere è un mondo senza affetti che riecheggia la sua vita ben regolata, meccanica, incentrata sull’efficienza, anche un po’ vanesia. Guillaume Canet è l’eroe di un primo film nel film che poi deraglia sulla spiaggia e si trasforma in una struggente storia d’amore tra due anime che non hanno mai rielaborato il lutto.
Le occasioni dell'amore di Stéphane Brizé è arrivato nelle sale italiane lo scorso 23 dicembre. Un film intenso, lento e colmo di domande, che tratteggia un cinema di matrice, respiro e forma esistenzialista, con un richiamo alla tradizione francese, in questo senso, più che evidente. Ma non solo, anche italiana. Il protagonista, infatti, interpretato da Guillaume Canet è un attore, Mathieu, che sta [...] Vai alla recensione »
Fuori Stagione (titolo originale del film) è la spa in Bretagna dove alloggia l'attore Mathieu. È un uomo in profonda crisi che spera di risolvere grazie alla talassoterapia. Fuori Stagione è l'amore che ha legato Mathieu ad Alice: dopo 15 anni il destino li fa incontrare in questo posto ventoso e arcigno come sono diventate le loro anime e il loro cuore al termine di quella storia d'amore che ha [...] Vai alla recensione »
Titolo originale "Hors-saisonn, e il centro benessere sulla costa bretone semideserto. Mathieu (Canet), divo del cinema, si è rifugiato lì per superare un momento di crisi. Preparava il debutto in teatro, all'ultimo se l'è fatta sotto e si è tirato indietro. Forse anche il matrimonio non lo soddisfa più. II caso gli fa incontrare Alice (Rohrwacher).
Mathieu (Guillaume Canet) è un noto attore cinematografico parigino, fidanzato con una giornalista televisiva decisionista e iper-impegnata. La raggiunta soglia dei cinquant'anni e una probabile stanchezza della relazione sentimentale lo hanno messo in crisi, e a questo si è aggiunta la volontà di mettersi alla prova con il teatro, salvo poi pentirsene e battere miseramente in ritirata.
Hors-Saison, nella versione italiana Le occasioni dell'amore, è uno di quei film preziosi che sorprendono lo sguardo all'improvviso, e lo fanno con delicatezza, senza promesse, quasi come un sussurro - lo stesso che portò nel finale della Mostra del cinema lo scorso anno, spargendo un soffio di aria leggero dopo molto fracasso big budget. Ma cosa ci racconta Stephan Brizé, regista francese che conosciamo [...] Vai alla recensione »
Mathieu ha abbandonato le prove di uno spettacolo teatrale, terrorizzato dalle critiche che avrebbero potuto accompagnare il suo debutto in palcoscenico. Il resto della troupe puntava su di lui per richiamare pubblico, si ritrova senza l'attore protagonista e senza il nome da mettere in cartellone. Si rifugia in una SPA, nel punto della Francia dove tira più vento.
Il titolo originale, "Fuori stagione", del crepuscolare film di Stephan Brizé definisce meglio il senso di questo apologo esistenziale: nel ritrovarsi dopo anni dalla loro relazione, Mathieu e Alice non hanno una nuova occasione d'amore, quanto vivono un fuori stagione, un'esperienza tanto intensa quanto al di là del tempo naturale delle cose. Mathieu vive a Parigi, Alice in una piccola località di [...] Vai alla recensione »
Un dramma intimo, tra amore e risarcimento, fa seguito nella filmografia di Brizé alla vigorosa trilogia del lavoro («La legge del mercato», «In guerra», «Un altro mondo», tutti con Vincent Lindon protagonista). Il francese è d'altronde un autore dal percorso poliedrico, che adatta lo stile di ripresa, la messa in scena e lo svolgimento stesso in base ai soggetti: per «Le occasioni dell'amore» (titolo [...] Vai alla recensione »
Un uomo, una donna, per dirla con Claude Lelouch, e un punto fermo, "Mi hai lasciata", che non sarà a capo, ma daccapo. Succede ne Le occasioni dell'amore, traduzione del distributore I Wonder dall'originale francese Hors Saison, per cui possiamo gettare il cuore oltre l'ostacolo di un'offerta cinematografica stentata: è per distacco il miglior film sotto l'albero, e l'investitura gli sta perfino stretta. [...] Vai alla recensione »
Storia d'amore e fantasmi dal passato: tra le spiagge deserte e malinconiche di Bretagna anche il silenzio del mare ha una personalità, osservatore coinvolto del nuovo incontro tra due ex amanti. In un hotel bianco ospedale, dove forse è passato il Trintignant di Lelouch o il Delon di Zurlini, il regista dell'aggressiva trilogia sul lavoro interpretata da Vincent Lindon fa pausa intimista raccontando [...] Vai alla recensione »
Mathieu, il celebre attore francese protagonista dell'ultimo film di Stéphane Brizé (interpretato da Guillaume Canet, che quasi fa il verso a se stesso, o comunque si mette coraggiosamente in gioco), vive una condizione simile al lutto. Nessuno nella sua vita è morto, ma la delusione che egli stesso ha causato scappando dalle prove del suo primo spettacolo teatrale a Parigi, rifugiandosi d'inverno [...] Vai alla recensione »
Nel 2022, il suo precedente Un altro mondo (Un autre monde) era stato proclamato Film della Critica dal Sindacato Nazionale dei Critici Cinematografici, oggi il maestro francese Stéphane Brizé ci regala un altra perla con l'ultimo Le occasioni dell'amore. Una commedia romantica, tenera e "invernale" sulle occasioni perse e ritrovate nella quale ritroviamo la nostra Alba Rohrwacher al fianco del Guillaume [...] Vai alla recensione »
Brizé abbandona le terre calde del cinema sociale e impegna- to per esplorare regioni più intime, seguendo Mathieu (Canet), celebre attore che nel pieno di una crisi esistenziale si è rifugiato in una località balneare fuori stagione. Il suo incontro con Alice (Rohrwacher), amante ritrovata per caso perché abita da quelle parti, dà inizio a un altro film.
Hors-Saison (Out of Season) si muove sospeso tra il rimpianto affettivo e la nostalgia, la tenerezza dei ricordi passati e l'ironia conquistata con la consapevolezza della maturità, le domande segrete e inconfessabili e i nodi emotivi irrisolti, una nuova vita piacevole e appagante e le famose porte che restano nel tempo semi aperte, ma che in fondo non sono mai state spalancate.
Un famoso attore in crisi professionale ed esistenziale. Un'insegnante di pianoforte insoddisfatta della sua vita di provincia. Innamorati molti anni prima, i loro percorsi di vita si sono separati, le tracce disperse, le ferite aperte lentamente rimarginate. Si rincontrano quasi per caso sulle coste piovose della Francia settentrionale e li travolge la malinconia.
Mathieu è un famoso attore, cinquant'anni che iniziano a farsi sentire, in fuga dalla routine parigina dopo una sofferta rinuncia - un atto di paura e, nelle parole di molti, di vigliaccheria - a un debutto teatrale che stava preparando e di cui forse non si è sentito all'altezza. Si è nascosto in un albergo termale a Quiberon, costa atlantica della Bretagna, sospeso tra sedute di talassoterapia e [...] Vai alla recensione »
Chiude il Concorso "Hors saison" di Stéphane Brizé, che abbandonati i duelli socio-politici nel mondo del lavoro, torna alle perlustrazioni intimistiche, con un film quasi piccolo (di fatto sono solo due i personaggi), preferendo quasi una mistica della location bretone, con tutta la propria struggente malinconia, a un confronto sui territori del rimpianto tra Mathieu (Guillaume Canet) e Alice (Alba [...] Vai alla recensione »
Un regista piuttosto discontinuo, Stéphane Brizé. Se, infatti, nel corso della sua carriera, il cineasta francese non sempre ha soddisfatto le aspettative di pubblico e critica, lasciandosi spesso prendere la mano da una pericolosa retorica, alla Mostra del Cinema di Venezia 2021 aveva piacevolmente sorpreso tutti con la presenza in concorso di Un altro mondo, terzo capitolo della trilogia incentrata [...] Vai alla recensione »
Reduce da In guerra (2021), capitolo conclusivo della sua trilogia sul capitale affidata al volto-rivelazione di Cannes Vincent Lindon, Ste´phane Brize´ porta in Concorso a Venezia Hors-saison (Out of season), opera tanto blanda nella sua critica sociale quanto anodina nel sondare i sentimenti umani, segno di un inaspettato imborghesimento dell'autore francese.
Negli ultimi anni il cinema di Stéphane Brizé si è articolato con ammirabile coerenza sui temi concernenti il mondo del lavoro, indagati, attraverso la fondamentale presenza retorica di Vincent Lindon, nella trilogia formata da La legge del mercato, In guerra e Un altro mondo con una precisione socio-antropologica che forse trova solo in Ken Loach un equivalente contemporaneo di pari livello.
Che a Stéphane Brizé interessino l'intimità e l'umanità dei personaggi che racconta non è certo una novità. Anche i suoi film più politici infatti si costruiscono intorno a individui alle prese con una lotta personale i cui risvolti esteriori e le cui conseguenze pubbliche diventano strumento nelle mani del regista per mettere a tema la questione civile e sociale.
Un uomo, una donna: e quello che resta. E a cui ci si aggrappa. Come un ricordo dimenticato in un cassetto mai davvero svuotato. Come un addio che è tale solo fino ala prossima volta. E' un film molto bello sulla persistenza dell'amore, del sentimento (uno dei temi più frequentati dalla Mostra), sull'inespresso, sugli sguardi che non hanno bisogno di parole: e sul rimpianto, che, ovunque la giri, è [...] Vai alla recensione »
Un dramma intimo, tra amore e risarcimento, succede alla vigorosa trilogia sul mondo del lavoro («La legge del mercato», «In guerra», «Un altro mondo», con Vincent Lindon come protagonista). D'altronde il 56enne Stéphane Brizé è autore dal percorso poliedrico, dimostratosi capace di adattare lo stile di ripresa, la messa in scena e lo stesso andamento ai soggetti selezionati.
"Non riesco a far uscire quello che ho dentro", dice a un certo Alice, in uno dei momenti più dolorosi di Hors-saison. Ha appena fatto ascoltare a Mathieu un brano che ha composto. Ma non sta semplicemente parlando di un'attività creativa in cui dar libero sfogo al suo talento di pianista. È un discorso più generale, che riguarda la possibilità di riconoscere le esigenze di una profondità autentica [...] Vai alla recensione »
Si sono amati, Mathieu e Alice, e si sono lasciati ("Mi hai lasciata", puntualizza lei). Quindici anni dopo si ritrovano: lui, attore di successo che ha mollato il suo primo spettacolo teatrale a dieci giorni dalla première, si rifugia in una spa specializzata nella talassoterapia; lei, insegnante di piano, vive sul mare, vicino alla struttura. Il tempo è passato, le loro vite sono quello che sono, [...] Vai alla recensione »