Boba Fett e Fennec Shand si fanni strada nel mondo criminale della Galassia quando tornano sulle sabbie di Tatooine per rivendicare il territorio un tempo controllato da Jabba the Hutt. Espandi ▽
A dispetto del titolo che fa pensare a un chiaro protagonista,
The Book of Boba Fett è una serie bipartita tra due eroi e proprio per questo non riesce a dare il giusto respiro alla narrazione di nessuno di loro. Un vero e proprio autogol, dove le prime quattro puntate sembrano promettere una storia tutta concentrata su Boba Fett – deludendo quindi il pubblico in attesa di nuove avventure del mandaloriano e di Grogu, ma per lo meno con una apparente convinzione di fondo – a cui segue una improvvisa inversione a U, dove tornano i beniamini che hanno rilanciato
Star Wars. È come se nemmeno i produttori ci avessero davvero mai creduto, in Boba Fett, e a un certo punto ci dicessero che avevano scherzato. La narrazione su Boba, che pure partirebbe bene per lo meno nei flashback, si sfalda sempre più, vittima di una costruzione trasandata che infatti si rivela usa e getta come un paravento. Questi limiti erano certamente evidenti già in fase di soggetto, eppure si è andati avanti rischiando di bruciare la credibilità faticosamente riconquistata alla saga di
Guerre Stellari con
The Mandalorian.