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François Ozon

François Ozon è un regista, produttore, scrittore, sceneggiatore, è nato il 15 novembre 1967 a Parigi (Francia).
Nel 2013 ha ricevuto il premio come miglior sceneggiatore europeo al European Film Awards per il film Nella casa. François Ozon ha oggi 55 anni ed è del segno zodiacale Scorpione.

Largo ai giovani: il dirompente Ozon

A cura di Vincenzo Bevar

Regista francese considerato ormai in tutto il mondo uno dei cineasti dotati di maggior talento, grazie soprattutto ad un uso dei generi cinematografici classici particolarmente ironico e divertito. Assieme a coetanei come Jean-Paul Civeyrac, Yves Caumon e Philippe Ramos, Ozon negli ultimi anni ha dato vita ad una sorta di nuova corrente per il cinema francese composta da cineasti aperti alla sperimentazione linguistica.

Gli inizi
La carriera di Ozon come regista inizia alla scuola di Cinema La Femis, dove realizza un discreto numero di cortometraggi come Une robe d'été e Scènes de lit tra il 1996 ed il 1998. Sempre nel 1998 porta a termine il primo lungometraggio dal titolo Sitcom, pellicola grottesca che lo lancia nel circuito nazionale francese. Amanti criminali e Gocce d'acqua su pietre roventi sono invece i due film che lo rendono famoso in patria confermandolo come uno dei registi emergenti dotati di maggiore talento. Il secondo soprattutto è ripreso da una pellicola di Fassbinder e rappresenta il trampolino di lancio per il successo internazionale che non tarda ad arrivare. Nel 2002 infatti, Otto donne e un mistero raggiunge gli schermi di tutta Europa grazie ad una sapiente miscela di comicità e sperimentazione legata ai generi cinematografici, oltre che ad un cast d'eccezione che annovera al suo interno attrici di spessore come Catherine Deneuve, Fanny Ardant, Isabelle Huppert e Danielle Darrieux.
Swimming pool e Cinqueperdue, invece, sebbene in tono minore rispetto alla pellicola precendente, servono a conoscere meglio le potenzialità narrative di questo sorprendete regista, in grado di creare strutture e schemi tanto impeccabili esteticamente quanto funzionali sul piano della narrazione.

Il successo
Nel 2005 torna sugli schermi con una pellicola di spessore interpretata questa volta da Jeanne Moreau e Valeria Bruni Tedeschi, pupilla di Ozon, raccontando la storia di un fotografo al quale viene diagnosticato un tumore all'ultimo stadio e che, invece di iniziare le cure necessarie, sceglie di lasciare che la malattia segua il suo corso naturale. Il film dal titolo Il tempo che resta segna forse la definitiva consacrazione di un regista in grado di scandagliare le profondità di ogni genere, riportando a galla storie dense di umanità e passione.
Nel 2007 realizza Angel - La vita, il romanzo, una pellicola ambientata all'inizio del ventesimo secolo ma riletta e rivissuta in chiave moderna, grazie anche al contributo di Romola Garai, attrice inglese dal talento cristallino. Nel 2009 torna sul grande schermo con il bel melodramma Ricky - Una storia d'amore e libertà, commedia fantastica su un angelo partorito da un ventre femminile per nulla divino, con attorno piccoli frammenti di vita quotidiana fatti di litigi familiari, di povertà, di un destino spesso atroce. Nel 2010 esce con due pellicole: Il Rifugio, storia di una donna tossicodipendente (la brava Isabelle Carré), che perde per colpa di una dose tagliata male il suo compagno Louis (Melvil Poupaud). A questo punto la donna cade in uno stato di disperazione, acuito dalla scoperta che attende un figlio dall'uomo. Richiama nuovamente i due attori francesi per eccellenza (Catherine Deneuve e Gérard Depardieu) per Potiche - La bella statuina, presentato con successo al 67° Festival del cinema di Venezia. Nel 2013 esce invece Nella casa, un dramma che ha come protagonista un sedicenne con il talento per la scrittura, e che utilizza tutto ciò che vede nell'interno borghese della famiglia dell'amico Rapha per "arricchire" i propri racconti. Il risultato è un complesso mix di ironia e sottile inquietudine, aspetti del racconto sui quali il cineasta francese ha spesso giocato e sperimentato. Nel 2013 lavora anche ad un altro film: la storia di un'adolescente che si prostituisce per proprio piacere, Giovane e bella. Dopo Una nuova amica (2014) porta alla 73. Mostra del Cinema di Venezia Frantz, una storia d'amore ai tempi della Grande Guerra.
Tra gli ultimi film da lui diretti troviamo Doppio amore, Grazie a Dio, Estate '85, È andato tutto bene e Mon Crime - La colpevole sono io.

Ultimi film

Drammatico, (Francia - 2022), 85 min.
Drammatico, (Francia - 2020), 100 min.
Drammatico, (Francia - 2019), 137 min.
Thriller, Drammatico - (Francia - 2017), 110 min.
Drammatico, (Francia - 2016), 113 min.
Drammatico, (Francia - 2014), 107 min.
Drammatico, (Francia - 2013), 94 min.
Drammatico, (Francia - 2012), 105 min.

Focus

FOCUS
mercoledì 9 ottobre 2019
Marzia Gandolfi

Non è la prima volta che François Ozon affronta temi di risonanza sociale, la prostituzione con Giovane e bella, l'identità sessuale con Una nuova amica, ma è la prima volta che si appassiona a un grand sujet della società: il silenzio della Chiesa davanti ai preti pedofili. La materia è così forte che la messa in scena sembra invisibile ma non per questo meno virtuosa. Potrebbe trattarsi di un film processo, un processo rimandato troppo a lungo, potrebbe trattarsi di un film inchiesta, adattato da una storia vera, potrebbe trattarsi ancora di un film sociale, un film importante su un soggetto tabù

APPROFONDIMENTI
mercoledì 6 novembre 2013
Mauro Gervasini

Di tutta la generazione di registi francesi nati e cresciuti negli anni 60, quelli che la Nouvelle Vague l'hanno solo vista al cinema, François Ozon, classe 1967, è il più irrequieto e inafferrabile criticamente. Non che la sua opera sia priva di temi ricorrenti, anzi. La sessualità, l'elaborazione del lutto, il tempo che passa e persino la libertà al potere, contro vari tipi di istituzioni (la famiglia in primis) sono argomenti trattati in tutti i film, spesso la loro stessa ragione d'essere

INCONTRI
sabato 4 settembre 2010
Gabriele Niola

Catherine Deneuve bella statuina comica Chiunque conosca il cinema di François Ozon ma non lo abbia mai visto in volto non può che rimanere sorpreso nel notare la sua giovane età (nel caso di chi scrive capita ogni volta). Il regista francese dirige con l'arroganza del maestro navigato e soprattutto con l'abilità di chi ha girato mille film e non "solo" una ventina in vent'anni (una media da Woody Allen)

INCONTRI
lunedì 1 ottobre 2007
Tirza Bonifazi Tognazzi

Il film Londra, primi '900. Angel vive sopra il negozio di drogheria gestito dalla madre vedova, ma fantastica di diventare una scrittrice di successo e trasferirsi a Paradise, la casa dei suoi sogni. La sua incredibile immaginazione le permette di scrivere un romanzo che in men che non si dica la porta a realizzare i suoi desideri. Accettata nei circoli aristocratici incontra Esmé, un giovane pittore senza talento che ama segretamente da anni e che sposa nel tentativo di realizzarsi anche come donna

News

Il regista racconta il suo approccio all' inchiesta al centro del suo ultimo lavoro. Dal 17 ottobre al cinema.
Il più irrequieto e inafferrabile tra i registi francesi nati negli anni 60.
In concorso Le Passé di Asghar Farhadi e Tian Zhu Ding di Jia Zhangke.
La pellicola è tratta da una commedia teatrale.
Ozon trasforma il romanzo di Elizabeth Taylor in un melodramma d'altri tempi.
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