La prima band di Nick Cave rivive in un documentario che non si ritrae di fronte agli eccessi. Documentario, Biografico - Australia2023. Durata 98 Minuti.
Il docu-film che racconta l'ascesa e l'implosione di uno dei gruppi post-punk più selvaggi di sempre. Espandi ▽
Alla fine degli anni ’70 Nick Cave, Mick Harvey, Tracey Pew, Phill Calvert e Rowland S. Howard misero a ferro e fuoco l’Australia con una musica che iniettava nelle ceneri del punk forti dosi di blues degenere e derive psychobilly. Il loro nome, benché per qualche anno lo cambiarono in Boys Next Door, era Birthday Party; il loro leader era un personaggio destinato nei decenni a seguire a divenire un gigante indiscusso del rock. La “festa di compleanno” più pericolosa e debosciata che si potesse concepire caratterizzò gli anni a cavallo dei due decenni, seminando caos in giro per il mondo. Il film di Ian White, prodotto da Wim Wenders, segue cronologicamente le vicende del gruppo, dai primi vagiti a St. Kilda, Melbourne sino alla dissoluzione a Berlino, che porterà alla nascita del primo nucleo dei Bad Seeds. Il montaggio del materiale di repertorio privilegia le esibizioni live, in cui l’eccesso era all’ordine del giorno, mentre nulla o quasi appartiene al tempo presente. Il film ha il merito di non pretendere di essere molto più di una cronistoria fedele di un’epoca di follia e le testimonianze orali di Cave e Harvey forniscono materiale sufficiente per rendere l’idea di cosa significasse un concerto animalesco dei Birthday Party. Recensione ❯
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Un racconto su Sissi colorato dalle sensibilità femministe d'oggi. Ma anche un'intelligente riflessione sul potere. Biografico, Germania, Svizzera, Austria2023. Durata 110 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
La celebre Sissi una versione inedita narrata dalla sua dama. Espandi ▽
La contessa ungherese Irma Sztáray viene convocata alla corte dell'imperatrice Elisabetta di Baviera come dama di compagnia. Irma è una donna di 42 anni che non si è mai sposata e che conserva qualcosa dello spirito agreste che un tempo aveva caratterizzato anche l'imperatrice, dunque le due trovano presto una sintonia. La dama di compagnia seguirà Sissi nei suoi inquieti peregrinaggi fra la Grecia, l'Algeria e l'Inghilterra, fino alla Svizzera dove l'imperatrice vedrà compirsi il proprio destino, mantenendo una forma di adorazione per quella creatura volubile e intemperante che avrebbe stregato con il suo carisma tutto l'impero austroungarico.
Io e Sissi rifiuta la tentazione di fare dell'imperatrice un santino, come era avvenuto in molto cinema del passato, in particolare nella serie interpretata da Romy Schneider, e anzi mostra tutte le contraddizioni e le fragilità di Elisabetta di Baviera durante il suo lungo regno.
Il racconto appartiene soprattutto a Irma, interpretata da quel prodigio della recitazione che è Sandra Hüller. L'attrice coglie tutte le sfumature del suo personaggio: dall'esitazione all'esaltazione, dalla gelosia alla tenerezza, dall'entusiasmo infantile alla profonda solitudine. Interessante è anche la riflessione che il film fa sul potere, che si esprime sia attraverso la figura di Sissi che quella di suo marito, l'imperatore Francesco Giuseppe, e che condiziona tutti i rapporti gestiti dalla coppia. Recensione ❯
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Basato sull'omonimo libro di Daniel James Brown. Espandi ▽
Tratto da un'incredibile storia vera. Il film ripercorre la storia dell'equipaggio di canottaggio formato da otto studenti che, nonostante le avversità e le poche possibilità di successo, riesce ad ottenere in modo del tutto inaspettato un posto alle olimpiadi di Berlino del 1936 in un crescendo di emozioni e successo diventato parte della storia americana e dello sport a stelle e strisce e ambientato in un momento politico ed economico assolutamente particolare e incredibilmente difficile. Recensione ❯
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Un'opera di grande rilievo e dal respiro internazionale che ci fa riflettere sulle vulnerabilità della nostra società. Drammatico, Biografico - Francia, Belgio2023.
Serie tv basata sul libro del 2018 "D'argent et de sang" del giornalista Fabrice Arfi sulla frode multimiliardaria della tassa sul carbonio che è stata soprannominata "la frode del secolo" dai media francesi. Espandi ▽
Simon Weynachter, un magistrato inflessibile e ossessivo, si impegna a smascherare un complesso schema di frode. Fitoussi, Bouli e Jérôme Attias formano il trio criminale protagonista, che sfrutta un sistema di società fittizie per trarre profitto dalla compravendita di crediti di emissione di CO2. Questa operazione finanziaria, originariamente progettata per combattere il cambiamento climatico, si trasforma così in una gigantesca truffa.
Giannoli dimostra nuovamente la sua abilità nel raccontare storie capaci di intrecciare intimità emotiva e dinamiche globali, offrendo un prodotto in grado di intrattenere un pubblico internazionale e stimolare una riflessione profonda sulle vulnerabilità del sistema economico.
Cuore pulsante della serie è l'interpretazione di Vincent Lindon nel ruolo di Weynachter: sguardo penetrante, postura sempre vigile e composta, Lindon incarna un personaggio mosso da un forte senso di giustizia, ma profondamente umano nelle sue vulnerabilità. Recensione ❯
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Lo straordinario viaggio di uno dei giochi per computer più iconici del mondo. Espandi ▽
Il film racconta l'incredibile storia di come uno dei videogiochi più popolari di sempre sia arrivato a contagiare i giocatori più accaniti di tutto il mondo. Henk Rogers (Taron Egerton) scopre Tetris nel 1988 e decide di puntare tutto sul videogioco viaggiando in Unione Sovietica, dove unisce le forze con il suo inventore Alexey Pajitnov (Nikita Efremov) per riuscire a portarlo all'attenzione delle masse. Basato su una storia vera, "Tetris" è un thriller ambientato all'epoca della Guerra Fredda, con personaggi 'cattivi' che fanno il doppio gioco, eroi improbabili e una corsa avvincente fino al traguardo. Recensione ❯
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Faenza fa un racconto cauto che sfuma la durezza dell'ospedale psichiatrico e resta sul sentiero della cronaca. Biografico, Italia2023. Durata 101 Minuti.
A Milano, sui Navigli, c'è un appartamento sempre pieno di intellettuali e artisti. Sono tutti lì per lei, Alda
Merini. Faenza e Laura Morante raccontano la poetessa più amata. Espandi ▽
Legge poesie Alda Merini, legge i suoi versi a un pubblico distratto ma tra loro c'è Arnoldo (Mosca Mondadori), un giovane uomo che diventerà il suo sostegno e il suo interlocutore. È a lui che racconta, tra un caffè e una sigaretta sempre accesa, la storia della sua vita. Comincia dalla prima giovinezza, Alda, dal sogno precluso di studiare e di farsi poetessa. Ma nonostante la madre e i professori troppo pedanti, riuscirà nell'impresa grazie al circolo letterario e la stima di Spagnoletti, Corti e Quasimodo.
Poi il matrimonio con Ettore, "prestinaio" a Milano che la sposa e la fa internare. Tre figlie e dodici anni di manicomio dopo, uscirà per 'seppellire' il suo sposo senza perdono e ricominciare una vita che l'incontro con Michele Pierri, poeta napoletano e spirito libero, farà bella e radiosa come il sole di Taranto. Trent'anni li separano ma un sentimento lirico li unisce fino alla crisi di Alda e alla morte di Michele. Rientrata a Milano, continuerà sola e morirà nel novembre del 2009, con una sigaretta in mano e tante rime negli occhi.
Diviso in tre capitoli, che seguono tre stagioni della sua vita e vivono con tre attrici differenti, ma legate dallo stesso ardore, Folle d'amore è un racconto cauto che sfuma la durezza dell'ospedale psichiatrico - che ha costituito l'esperienza essenziale della sua esistenza, fino a condizionare la sua vita privata e l'atto stesso della scrittura - e resta sul sentiero della cronaca. Recensione ❯
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Biopic su Golda Meir, l'unica donna ad aver ottenuto l'incarico di primo ministro nella storia di Israele. Espandi ▽
L'invasione del suolo israeliano da parte di Egitto e Siria, che scatenerà la guerra dello Yom Kippur, coglie impreparato, nell'ottobre del 1973, il paese intero oltre che il primo ministro Golda Meir, già alle prese con una malattia grave e segreta. Le perdite dell'esercito sono numerose ma non sfuggono al taccuino del capo di stato, che ne sente la responsabilità fino all'ultimo uomo mentre cerca di navigare un conflitto che rischia di mettere in ginocchio il paese e i rapporti esterni con gli Stati Uniti.
Un ritratto che segue una traccia piuttosto convenzionale, fatta di maternità simbolica, spirito di sacrificio e soluzioni narrative ripetute come quella dello scontro militare vissuto attraverso il prisma penitenziale della "war room", che con varie soluzioni espressioniste si distorce nel suono e nella visione per assicurarci della sofferenza filtrata della protagonista.
Pur elementare e poco ispirato, il risultato sarebbe passabile se non fosse per l'inadeguatezza ad accogliere le enormi questioni che ogni trattazione del conflitto arabo-israeliano si porta dietro. Recensione ❯
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La storia definitiva di Davide contro Golia, basata sulla folle storia vera di persone comuni che si sono arricchite trasformando GameStop (il negozio di videogiochi) nell'azienda più alla moda del mondo. Espandi ▽
La storia definitiva di Davide contro Golia, basata sulla folle storia vera di persone comuni che hanno ribaltato il copione a Wall Street e si sono arricchite trasformando GameStop (il negozio di videogiochi) nell'azienda più alla moda del mondo. Recensione ❯
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Un thriller avvincente, basato in parte sulla vita di Goldsman e ispirato alla pluripremiata biografia di Daniel Keyes, "Una stanza piena di gente". Espandi ▽
New York, 1979. Danny Sullivan, istigato dall’amica Ariana, vorrebbe terrorizzare un uomo con un’arma da fuoco, ma finisce per sparare colpi di pistola imprecisi e seminare il panico in un Rockefeller Center affollato. Arrestato dalla polizia, viene affidato alla terapia della dottoressa Rya Goodwin, dapprima interessata a lui per salvare la propria carriera universitaria, ma gradualmente sempre più empatica verso la complessa psiche di Danny, che sembra nascondere molte verità su quanto avvenuto. Apple Tv+ conferma l’alto profilo delle proprie produzioni originali, con una serie dal cast di pregio – Tom Holland, anche produttore esecutivo, Amanda Seyfried e Christopher Abbott – affidata a registi di talento, quali Brady Corbet e Kornél Mundruczó. La critica americana si è divisa, come è inevitabile che avvenga con un progetto così peculiare, che ha il difetto di essere forse troppo condizionato sul piano visivo da ingombranti modelli cinematografici del passato, a cui è impossibile non pensare di fronte a colpi di scena specifici. Recensione ❯
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Cronologia in tre parti della Carrà: molto ritmo e ricchi archivi in un'indagine che rende onore alla show woman di fama internazionale. Biografico, Italia2023.
La storia pubblica e privata di un mito che ha superato ogni barriera culturale e generazionale entrando nell'immaginario collettivo con la sua energia dirompente. Espandi ▽
Carrà-logia in tre capitoli, punteggiati da ricordi e testimonianze delle persone a lei vicine e care: dall'infanzia nel bar di famiglia a Bellaria all'apice del successo di Milleluci (1943-1974); dal trasferimento in Spagna e le tournée in Sud America al rientro in Italia (1975-1983); e infine da Pronto, Raffaella? al passaggio a Mediaset e il ritorno in RAI, con una dissolvenza sugli ultimi anni della show woman, scomparsa nel 2021.
Millecinquecento clip e molte interviste si rincorrono miracolosamente lungo tre ore, chirurgicamente pensate, dopo la sala, per lo streaming in tre puntate su Disney+. Sono egregiamente montate da Chiara Ronchini, Emanuele Svezia e Luca Manes, abili decisori alle prese con un'ardua schiera di informazioni e soprattutto un tripudio, un carnevale, un sabba gioioso e volutamente chiassoso e iperrealista, di coreografie, brani musicali, sigle TV.
Luchetti si accosta all'icona - di gusto, queer, musicale, di costume - senza preconcetti né fanatismi e coinvolge interlocutori competenti. Raffa sa essere insieme rispettosa immersione nella privacy visceralmente protetta dalla Pelloni e viaggio nella storia della tv e del costume italiani. Recensione ❯
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L'ascesa al potere della regina Carlotta, il suo matrimonio con il Re Giorgio, una grande storia d'amore ma anche un importante cambiamento sociale. Espandi ▽
Dopo la stipulazione di un contratto di matrimonio da parte del fratello Adolfo e della Regina Madre di Inghilterra, la giovane Carlotta di Meclemburgo-Strelitz, nobile delle colonie, si ritrova costretta a viaggiare fino a Londra per sposare niente di meno che il Re in persona, Giorgio III. Impaurita e offesa per essere stata data in moglie a un uomo sconosciuto senza il suo consenso, Carlotta tenta senza successo di scoprire qualcosa sul suo futuro sposo. Spaventata dall'aura di mistero che circonda la figura di Giorgio, tenta di fuggire: viene però fermata da un uomo bello e affascinante, che le farà cambiare idea. Il matrimonio reale - frutto di un "grande esperimento" - viene così celebrato e i segreti di Palazzo cominceranno a emergere.
La regina Carlotta riconferma l'abilità di Shonda Rhimes di confezionare storie d'amore avvincenti e appassionanti, capaci di toccare le corde dell'emotività del largo pubblico. Tingendosi stavolta di maggiore profondità, il prequel di Bridgerton lascia spazio al dramma senza dimenticare la leggerezza e l'erotismo.
Non mancano le scene bollenti, marchio distintivo della serie: lo sguardo sui corpi appassionatamente aggrovigliati nelle stanze di Buckingham House è marcatamente femminile. Recensione ❯
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L'autore del celebre inno in un biopic classico estremamente dettagliato nella ricerca storica e nella ricostruzione degli ambienti. Biografico, 2023. Durata 116 Minuti.
La vita, gli amori, gli ideali di libertà del giovane poeta e patriota Goffredo Mameli, autore dell'inno degli Italiani, morto a soli 21 anni, il 6 luglio del 1849, combattendo per l'indipendenza dell'Italia. Espandi ▽
Gli amori e gli ideali di libertà di Goffredo Mameli sono mostrati in un biopic classico, estremamente dettagliato nella ricerca storica e nella ricostruzione degli ambienti. Dal 1835, anno in cui si vede Mameli bambino al 1849, anno della sua morte, il film diretto da Angelo Antonucci ripercorre le tappe più importanti del poeta e patriota italiano autore del celebre inno riconosciuto per legge come quello nazionale della Repubblica nel 2017. Fino ad ora, la sua figura è apparsa solo marginalmente al cinema e in tv. È comparso infatti nella fiction Anita Garibaldi del 2012 e, fugacemente in Il nome del popolo sovrano (1990) di Luigi Magni. Interpretato da Emanuele Macone, Goffredo Mameli viene mostrato con precisione ma senza un autentico trasporto emotivo tranne negli scontri col padre dove l’urlo di Vincent Riotta è forse il momento più forte di un film che, per restare sottotraccia, rischia di diventare anonimo. Recensione ❯
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La storia e le proteste di Bayard Rustin, attivista per i diritti civili degli omosessuali che ha contribuito a organizzare la storica marcia su Washington tenutasi nel marzo del 1963. Espandi ▽
L'attivista Bayard Rustin affronta il razzismo e l'omofobia mentre contribuisce a cambiare il corso della storia dei diritti civili orchestrando la marcia su Washington del 1963. Recensione ❯
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Daniele Luchetti articola il miracolo Carla Fracci e misura la sua vita con poetiche e tensioni estetiche. Biografico, Italia2023. Durata 90 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
L'arte dell'étoile che ha fatto del corpo la sua massima espressione e un riferimento per tutti gli artisti venuti dopo di lei. Espandi ▽
La pratica biografica è uno dei grandi fenomeni cinematografici (e letterari) contemporanei. La narrazione di una vita e l'enunciazione di una verità a proposito di quella vita rappresenta anche il cuore del nuovo progetto di Daniele Luchetti. Due anni dopo la morte di Carla Fracci, l'autore pesca nei suoi ricordi di infanzia quel primo incontro causale con l'étoile italiana, avvenuto anni prima a Cinecittà sul set di Verdi di Renato Castellani.
Daniele Luchetti articola quella figura introversa e lontana, quella lingua di gambe e di braccia che non smetterà mai di parlarci, di parlargli. Tra le parole e le immagini, tra le testimonianze e la memoria, fa capolino il miracolo Carla Fracci, bagliore bianco, scultura vivente cantata da Eugenio Montale.
Carla 'ci parla' di un mondo sotto una campana di vetro, con codici invariati nei secoli, che produce silhouette con ossa sporgenti, piccoli seni e chignon tirati. In equilibrio su quel luogo segreto e nodoso che erano i suoi piedi attraversa questo 'techetechetè d'autore' nutrito dagli archivi RAI. Recensione ❯
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