Raffa

Film 2023 | Biografico,

Regia di Daniele Luchetti. Un film Da vedere 2023 con Clara Alocci, Italo Angelini, Renzo Arbore, Saverio Ariemma, Marco Bellocchio. Cast completo Genere Biografico, - Italia, 2023, Uscita cinema giovedì 6 luglio 2023 distribuito da Nexo Digital. - MYmonetro 3,28 su 14 recensioni tra critica, pubblico e dizionari.

Condividi

Aggiungi Raffa tra i tuoi film preferiti
Riceverai un avviso quando il film sarà disponibile nella tua città, disponibile in Streaming e Dvd oppure trasmesso in TV.



Accedi o registrati per aggiungere il film tra i tuoi preferiti.


oppure

Accedi o registrati per aggiungere il film tra i tuoi preferiti.

Ultimo aggiornamento mercoledì 5 luglio 2023

La storia pubblica e privata di un mito che ha superato ogni barriera culturale e generazionale entrando nell'immaginario collettivo con la sua energia dirompente. Il film ha ottenuto 1 candidatura a David di Donatello, In Italia al Box Office Raffa ha incassato 48 mila euro .

Consigliato sì!
3,28/5
MYMOVIES 3,50
CRITICA 3,35
PUBBLICO 3,00
CONSIGLIATO SÌ
Cronologia in tre parti della Carrà: molto ritmo e ricchi archivi in un'indagine che rende onore alla show woman di fama internazionale.
Recensione di Raffaella Giancristofaro
martedì 4 luglio 2023
Recensione di Raffaella Giancristofaro
martedì 4 luglio 2023

Carrà-logia in tre capitoli, punteggiati da ricordi e testimonianze delle persone a lei vicine e care: dall'infanzia nel bar di famiglia a Bellaria all'apice del successo di Milleluci (1943-1974); dal trasferimento in Spagna e le tournée in Sud America al rientro in Italia (1975-1983); e infine da Pronto, Raffaella? al passaggio a Mediaset e il ritorno in RAI, con una dissolvenza sugli ultimi anni della show woman, scomparsa nel 2021.

Scritto da Cristiana Farina con Carlo Altinier, Barbara Boncompagni, Totò Coppolino, Salvo Guercio, rispetta un ordine cronologico che è stata "la decisione più difficile da prendere, perché solo seguendola dall'inizio si capisce quanta strada abbia fatto", come dichiara Daniele Luchetti, motivato da un turbamento adolescenziale irrisolto e dall'eccezionalità della scalata di Raffaella Pelloni.

La bambina che a quattro anni si faceva accompagnare dalla nonna Andreina al saggio di danza al Teatro Comunale di Bologna, indicando una sicura propensione ai palchi, è qui indagata in chiave psicanalitica: se ne rilegge la tenacia di molte stagioni performative e private attraverso il trauma dell'abbandono del padre. Funzione che avrebbe finito col trovare in sé stessa, realizzandosi e scrivendo da sola le regole.

Una volontà ferrea e nessun aiuto esterno la assistono, quando da provinciale si trasferisce a Roma con la madre severa per frequentare il Centro Sperimentale, dopo aver intuito che puntando solo sul ballo non può andare lontano.

L'iniziale oscillazione tra danza e cinema, con prevalenza temporanea del secondo, su cui il compagno di studi Marco Bellocchio emette un giudizio perentorio, è confutata da un breve home movie in bianco e nero del complice, autore e pigmalione Gianni Boncompagni, che ne esalta per pochi secondi tutta l'innata, quasi lolitesca fotogenia. È un momento incantevole e incantato del film, un riverbero della Sandrelli di Pietrangeli, che ha lasciato tracce di sé anche nel prezioso riuso del Lasciati baciare col Letkiss in Lacci.

Un'epifania che Boncompagni - demiurgo anche di un'altra tv a venire, estemporanea e rimasta senza epigoni - coglierà e renderà cifra stilistica nel primo piano flou, quasi un provino permanente, di "Pronto, Raffaella?" show dileggiato perché entrato nel cuore di milioni di telespettatori che vedono in Carrà una salvatrix mundi, l'amica a cui chiedere aiuto. La stessa delicatezza si ritrova nell'evocazione lirica finale, che trasmette, con vestiti esposti al sole e al vento, la pervasività di Raffa, trasversale a Paesi, generazioni e classi sociali, e che al contempo opera un fertile rovesciamento di ruolo: Japino è la vedova che non può né parlare né essere consolata.

Millecinquecento clip e molte interviste si rincorrono miracolosamente lungo tre ore, chirurgicamente pensate, dopo la sala, per lo streaming in tre puntate su Disney+. Sono egregiamente montate da Chiara Ronchini, Emanuele Svezia e Luca Manes, abili decisori alle prese con un'ardua schiera di informazioni e soprattutto un tripudio, un carnevale, un sabba gioioso e volutamente chiassoso e iperrealista, di coreografie, brani musicali, sigle TV ("la vestivo non perché piacesse agli uomini, ma perché tutti dovevano restare a bocca aperta", sentenzia il costumista - ma sarebbe meglio dire creatore di mondi paralleli - Luca Sabatelli).

Una cura analoga si rintraccia nel montaggio del suono: spesso la voce di Carrà o alcuni take sono isolati, con effetti aggiunti, ad anticipare immagini rutilanti e la carica sensuale di un pop casalingo, che colpisce sotto la cintura, tema che meriterebbe da solo uno studio complementare.

Nel suo svolgersi, Raffa fa sue delle convenzioni del linguaggio ormai codificato dalle piattaforme - il rapido montaggio iniziale di voci, i cartelli cronologici con font vintage, la folla di brevi interventi a effetto (anche se fortunatamente i collaboratori stretti prevalgono sugli ammiratori), l'accentuazione in chiave comica di alcuni "caratteri", le accelerazioni enfatiche nei momenti musicali, l'ancoraggio rapido a repertori di cronaca per inquadrare il contesto sociopolitico e l'innovazione, lo scarto professionale e umano portato da Carrà nel piccolo schermo.

E al tempo stesso, con eleganza e misura tutta luchettiana, evidenzia, seziona e trascende una popolarità indiscussa e pre-trash - anche se oggi la sua tv ci sembra monacale - conquistata in anni di devozione al lavoro e disciplina militaresca. Un successo che alla prima donna della televisione italiana non era perdonato: per sé stesso e perché lei voleva "fare da sé" in un ambiente di lavoro scritto da e per gli uomini. Intercettando un cambiamento in atto, aprendo spazi nella TV pubblica per la liberazione sessuale, anche a colpi di sfioramenti sulla pelle, soffocando il riso indotto da un Alberto Sordi che gioca a fare l'eccitato.

Luchetti si accosta all'icona - di gusto, queer, musicale, di costume - senza preconcetti né fanatismi e coinvolge interlocutori competenti. Barbara Boncompagni è guida delicata e ironica nella sfera privata (il pudore di non condividere la malattia, i momenti di intimità di una famiglia bizzarra, per i tempi, il Tir di azalee recapitato da Berlusconi), Salvo Guercio è il Virgilio informato nel percorso professionale, Emanuele Crialese - il suo L'immensità è una dichiarazione di riconoscenza a Carrà - e lo stylist Nick Cerioni sono limpidi messaggeri del ruolo sostanziale di quel caschetto biondo nella consapevolezza e uscita allo scoperto della comunità oggi riassunta nell'acronimo LGBTQIA+.

Raffa sa essere insieme rispettosa immersione nella privacy visceralmente protetta dalla Pelloni e viaggio nella storia della tv e del costume italiani. Illumina la ragazza nata negli anni '40 con l'imprinting e modello di riferimento emiliano-romagnolo della zdora (aiuta la variante provinciale rezdora: reggitrice, di tutto, non solo della casa) e la donna sospesa tra indipendenza e precipizi affettivi, intelligente e istintiva al punto di saper cambiare prima di fossilizzarsi. "Quando una sfida non mi piace più, prendo la Carrà e la porto via". Paura e desiderio, sempre nella gioia di vivere e comunicare col pubblico. Tutto torna, se nella sintesi del produttore José Luis Gil - valente temerosa (audace timorosa) - risuona lo stesso ossimoro di Andrea Lo Vecchio (autore di "Rumore"): Cuore / batticuore.

Sei d'accordo con Raffaella Giancristofaro?
Powered by  
STAMPA
RECENSIONI DELLA CRITICA
giovedì 28 dicembre 2023
Pedro Armocida
Il Giornale

Raffa, anche con la sua durata monstre, è la vivisezione del personaggio di Raffaella Carrà attraverso un ricchissimo elenco di testimonianze (significativa tutta la parte iberica dove era un idolo forse più che nel nostro Paese). Straordinari materiali d'archivio che il regista Daniele Luchetti utilizza per raccontare in maniera non agiografica il pubblico e il privato di una donna che ha fatto la [...] Vai alla recensione »

venerdì 14 luglio 2023
Massimiliano Schiavoni
Quinlan

La storia di un'immagine. Dacché esiste l'uomo e lo spettacolo, la dicotomia tra privato e pubblico è una costante di qualsiasi arte performativa. Dacché esiste l'uomo e lo spettacolo, è altrettanto costante la mitopoiesi di nuove figure al centro di proiezioni di massa. Raffaella Carrà ha attraversato i decenni decisivi in cui il mezzo principe di tali processi mitopoietici si è tramutato nella televisione [...] Vai alla recensione »

martedì 11 luglio 2023
Giovanni Guidi Buffarini
Corriere Adriatico

Luchetti rende omaggio alla Carrà con un doc fluviale, tre ore secche, dopo il (rapido) passaggio nei cinema andrà su Disney+ suddiviso in tre parti. Un po' faticoso a vederlo tutto insieme, la costruzione classica anzi tipica non aiuta, ma è encomiabile il lavoro di ricerca dei materiali, 1500 filmati dichiara il regista. Fra le testimonianze, il cinefilo non può non segnalare quella di Marco Bellocchio, [...] Vai alla recensione »

martedì 11 luglio 2023
Maria Sole Colombo
Film TV

La Carrà è dinamite pura, ha l'argento vivo addosso: ballerina indisciplinata e attrice dimenticabile, trova nelle telecamere Rai specchi generosi e a lei intimamente congeniali, capaci di magnificare la sua luce interiore di performer totale. Il corpo scatta con un'esuberanza da atleta mentre il viso si anima di microespressioni di bambina, ed è così che Raffaella domina incontrastata gli studi dei [...] Vai alla recensione »

sabato 8 luglio 2023
Mariarosa Mancuso
Il Foglio

Nata Raffaella Pelloni, diventò Carrà perché qualcuno ebbe l'idea di accoppiare un genio del passato a un grande artista del Novecento. Portò fortuna, molto fortuna: la ragazza aveva talento, coraggio per sfidare la pruderie della televisione italiana ( "Tuca Tuca" espone pancia e ombelico, inesistente e coperto da pantaloni a vita alta quando Hollywood osava il midriff), sensualità a misura di famiglia [...] Vai alla recensione »

venerdì 7 luglio 2023
Giovanni Spagnoletti
Film Tv

"Raffaella Carrà: the Italian pop star who taught Europe the joy of sex" è quanto si leggeva su un autorevole giornale inglese, "The Guardian", qualche anno fa nel novembre 2020. Esagerazione? Quasi di sicuro no, anche in considerazione del fatto che la soubrette, cantante, ballerina, attrice, autrice e conduttrice televisiva e radiofonica di nome Raffaella Maria Roberta Pelloni alias Raffaella Carrà [...] Vai alla recensione »

giovedì 6 luglio 2023
Ferruccio Gattuso
Sentieri del Cinema

«Non ho paura di invecchiare, anzi sono molto curiosa di vedere come sarà la mia vita»: così si esprime Raffaella Carrà in Raffa, il documentario di Daniele Luchetti giunto nelle sale italiane (fino al 12 luglio, poi approderà sulla piattaforma Disney+ in tre puntate: dura 185 minuti) in 150 copie, distribuito da Nexo e prodotto da Fremantle. Come sia stata la vita della romagnola Raffaella Pelloni [...] Vai alla recensione »

giovedì 6 luglio 2023
Giorgio Amadori
Sentieri Selvaggi

Questo è l'interrogativo irrisolto con il quale si esce dalla visione del documentario di Daniele Luchetti su Raffaella Carrà. La showgirl più importante che l'Italia abbia mai avuto viene ricordata attraverso un corposo excursus di tre ore, diviso in tre episodi per la visione sulla piattaforma Disney+. L'impostazione formale procede cronologicamente, anno dopo anno, ciascuno di questi introdotto [...] Vai alla recensione »

giovedì 6 luglio 2023
Fabio Vittorini
Duels.it

Lo scorso 18 giugno ricorreva l'ottantesimo compleanno di Raffaella Maria Roberta Pelloni in arte Raffaella Carrà, la più grande icona della cultura pop italiana di tutti tempi, che ci ha lasciato il 5 luglio di due anni fa. Per omaggiare questo doppio anniversario che riguarda non solo la persona, ma la sua eredità culturale, Disney+ ha commissionato a Cristiana Farina, sceneggiatrice di uno dei melò [...] Vai alla recensione »

giovedì 6 luglio 2023
Francesco Alò
Il Messaggero

Per Marco Bellocchio, studente come lei nei 60 al Centro Sperimentale di Cinematografia, aveva un primo piano moscio («Non uscivano fuori gli occhi»). La maestra di danza bocciò le caviglie deboli. Per mamma era volgare («Raccogli le labbra!» intimava). Papà la abbandonò addirittura sulla culla. Eppure Raffaella Maria Roberta Pelloni divenne infine la Carrà, showgirl rivoluzionaria (primo ombelico [...] Vai alla recensione »

giovedì 6 luglio 2023
Lidia Saller
Il Giornale

Luchetti celebra la showgirl dei record (a due anni dalla scomparsa), separando carriera e vita privata: la Carrà, esagerata, eccessiva, splendida e la Pelloni, riservata, fragile, diffidente. Parallelamente, o conseguente- mente, l'Italia del Dopoguerra cambia volto e costumi. Luchetti realizza un bellissimo documentario di tre ore in altrettanti capitoli, alternando materiale dagli archivi Rai e [...] Vai alla recensione »

mercoledì 5 luglio 2023
Davide Turrini
Il Fatto Quotidiano

"Io Pelloni prendo la Carrà e la porto via". Raffa, il documentario fiume (tre ore) di Daniele Luchetti su Raffaella Carrà, non è affatto una lunga colata di immagini melassa celebrative. L'intenzione tutta cinematografica, affabulatrice e vincente sta nel problematizzare il personaggio, infondergli un inquieto chiaroscuro psicologico, usare l'archivio e le tante, anche troppe, testimonianze (Emanuele [...] Vai alla recensione »

martedì 4 luglio 2023
Lorenzo Ciofani
La Rivista del Cinematografo

La fine è nell'inizio e da lì si riparte: nei primi minuti di Raffa c'è subito la morte della protagonista, avvenuta il 5 luglio 2021 dopo una breve malattia. Annunciata in diverse lingue per mettere subito in chiaro lo statuto internazionale di un'icona e l'influenza culturale della showgirl più importante d'Europa. Ma anche per aprire un cerchio, che ha a che fare con il mistero di una donna che, [...] Vai alla recensione »

NEWS
TRAILER
venerdì 16 giugno 2023
 

Regia di Daniele Luchetti. Dal 6 al 12 luglio al cinema. Guarda il trailer »

Vai alla home di MYmovies.it
Home | Cinema | Database | Film | Calendario Uscite | MYMOVIESLIVE | Dvd | Tv | Box Office | Prossimamente | Trailer | Colonne sonore | MYmovies Club
Copyright© 2000 - 2024 MYmovies.it® - Mo-Net s.r.l. Tutti i diritti riservati. È vietata la riproduzione anche parziale. P.IVA: 05056400483
Licenza Siae n. 2792/I/2742 - Credits | Contatti | Normativa sulla privacy | Termini e condizioni d'uso | Accedi | Registrati