Un coraggioso pilota, per salvare i suoi passeggeri da una violenta tempesta, effettua un rischioso atterraggio d'emergenza su una remota isola delle Filippine. Espandi ▽
Brodie Torrance è un pilota di aerei di linea dal passato militare, che ora vola su tratte secondarie. Il suo vero dolore è la perdita della moglie e la sua principale preoccupazione è tornare dalla figlia per l'inizio del nuovo anno. Purtroppo sulla sua rotta c'è una tempesta e la compagnia aerea, per risparmiare sul carburante di un volo poco frequentato, gli impone di volare sopra la perturbazione, che si rivela però peggiore del previsto e finisce per far precipitare l'aereo in un'isola delle Filippine in mano alla guerriglia separatista.
Jean-François Richet, il regista di Mesrine, torna in sala con un film alimentare incentrato sull'action hero Gerard Butler, al solito anche buon padre di famiglia.
Si tratta del resto di un film senza pretese, poco meglio degli action straight-to-video di una volta, con un Gerard Butler nemmeno troppo impegnato nelle scene d'azione e affiancato da un attore davvero poco carismatico: il Mike Colter della serie Tv Luke Cage. Lo scenario esotico pure non viene valorizzato in senso spettacolare e i villain sono bruti generici del tutto intercambiabili tra loro, dove anche il leader non è dotato di alcuna personalità al di là di una funzionale spietatezza. Recensione ❯
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Il film segue il sergente John, che nel suo ultimo turno di servizio in Afghanistan è accompagnato dall'interprete locale Ahmed, che rischia la propria vita per portare in salvo John ferito. Espandi ▽
Nel 2018 il sergente John Kinley sta supervisionando con i suoi uomini un posto di blocco sulle strade dell'Afghanistan. Nel corso dell'operazione un camion bomba esplode uccidendo uno dei soldati e l'interprete assegnato alla squadra. Kinley si affiderà quindi ai servizi di Ahmed, un nuovo interprete dalla storia personale ricca di ombre e con un forte spirito indipendente, tanto che sarà a volte lui a prendere in mano la situazione, risultando per altro assai utile alla squadra. Quando un'operazione finisce in tragedia, toccherà ad Ahmed cercare di salvare Kinley nel bel mezzo dei territori talebani. Ma se anche ci riuscisse, l'esercito degli Stati Uniti saprà davvero ricompensarlo per i suoi eroici sforzi?
Con The Covenant Guy Ritchie affronta un tema insolitamente serio rispetto alla propria carriera e anche la sua regia opera all'insegna di un maggior contegno. Purtroppo, nonostante il messaggio di denuncia, il film scivola nei fatti in una retorica militarista del buon soldato.
Nel complesso Ritchie però cerca di restare mimetico alla materia trattata. Ma non basta per farne un film davvero importante come avrebbe voluto il regista, ma si tratta comunque di un'opera dignitosa, tesa e morale pur se, in conclusione, troppo hollywoodiana. Recensione ❯
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Un thriller distopico basato sull'omonimo romanzo di Iain Reid del 2018. Espandi ▽
2065, da qualche parte nel Midwest degli Stati Uniti. L'acqua scarseggia a causa di una profonda siccità, le città si sono sovrappopolate e le campagne sono state abbandonate, mentre il governo ha avviato una campagna per creare insediamenti nello spazio celeste. Ma Junior e sua moglie Hen continuano a vivere in una casa in mezzo al nulla, cercando di far crescere quel poco che è rimasto intorno a loro. La casa è nella famiglia di Junior da due generazioni e lui non vuole andarsene, Hen invece è stanca di quella vita da reclusi, anche perché nel tempo il rapporto con suo marito si è logorato.
Un giorno bussa alla loro porta un funzionario del governo, Terrance: Junior è stato scelto per imbarcarsi a bordo di una stazione spaziale in orbita intorno alla terra e dovrà prepararsi all'impresa. Il giovane uomo non può rifiutarsi di servire la patria per affrontare la migrazione climatica, e la notizia peggiore è che a sostituirlo, mentre è nello spazio, manderanno un suo clone per tenere compagnia a Hen. La coppia ha due anni di tempo per abituarsi all'idea, non certo facile da accettare, per nessuno dei due.
La trama è parecchio confusa, al punto che i due attori protagonisti Saoirse Ronan e Paul Mescal sembrano far fatica a stare dietro alle eccessive contorsioni dei loro personaggi e di una trama che in fondo non dice molte cose, ma le ripete ossessivamente e in modo a volte incoerente. Altro punto a sfavore del film è un commento musicale incessante che spesso schiaccia il film con la sua presenza ingombrante. Recensione ❯
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Winterbottom firma un esperimento coraggioso che parla della Palestina, tra thriller politico, archivi originali e love story. Thriller, Gran Bretagna, Italia2023. Durata 119 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Un thriller politico ambientato negli anni Trenta che affronta il modo in cui l'estremismo politico e la violenza creino una separazione tra le persone costringendole a scegliere da che parte stare. Espandi ▽
Shoshana Borochov è un'ebrea arrivata a Tel Aviv alla fine degli anni Venti con madre e fratello dall'Ucraina, insieme ad altri circa centomila europei. Una popolazione di esuli che a metà anni Trenta raggiungerà il mezzo milione di individui. È il periodo tra le due guerre, detto Mandatory Palestine, ossia la Palestina mandataria sotto il controllo britannico (1920-1948). Un prologo di immagini tratte da immagini di cronaca e cinegiornali d'epoca commentate dalla voce di Shoshana in voce fuori campo riassume i primi scontri tra arabi e ebrei per la rivendicazione della Palestina.
Shoshana sceglie di concentrarsi su un aspetto meno noto della questione israelo-palestinese, cioè il ruolo del colonialismo britannico tra le due guerre, per criticarne violenza e paternalismo.
Si tratta di un esperimento coraggioso, che torna ad un tempo antecedente alla fase più violenta del conflitto, è più che apprezzabile lo sforzo di approfondire una pagina storica dimenticata e di mettere la questione in relazione al contesto più ampio e complesso delle conseguenze della Prima guerra, dell'imminenza della Seconda, e dei pesi in gioco sullo scacchiere della politica globale. Recensione ❯
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La storia di un agente dell'MI6, reclutato da un'associazione mondiale di controspionaggio. Espandi ▽
La storia di un agente dell'MI6 (Jason Statham), reclutato da un'associazione mondiale di controspionaggio per cercare di sventare la vendita di una nuova arma letale, che minaccia di sovvertire l'ordine del pianeta. Affiancato contro i suoi desideri da un esperto in high-tech della CIA, parte per una missione in giro per il mondo per infiltrarsi nella cerchia di un trafficante d'armi miliardario. Recensione ❯
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Un guilty pleasure da guardare senza farsi troppe domande, godendosi, pop corn alla mano, i risvolti imprevedibili della storia. Drammatico, Thriller - Gran Bretagna2023.
Una serie dedicata ad una relazione apparentemente perfetta. Finchè un tradimento manda fuori di testa uno dei due. Espandi ▽
Quella tra Liv e Will sembra una relazione perfetta: giovani, belli e innamorati, sono l'immagine ideale della coppia felice. Dopo un anno di matrimonio, decidono di lasciare l'Inghilterra per partire insieme alla volta degli Stati Uniti, così che Will possa perseguire la sua carriera. Live, completamente dedita al consorte, trascorre le sue giornate ad occuparsi della casa, in attesa che lui faccia ritorno. Tutto sembra andare per il meglio, quando le capita per le mani un messaggio inaspettato, che le apre gli occhi su una verità sconcertante e dolorosa: Will è andato a letto con un'altra donna. Confusa e ferita, Liv decide di vendicarsi.
Adattamento dell'omonimo romanzo di B.E. Jones, la serie scritta e ideata da Marnie Dickens racconta in modo accattivante la storia di vendetta di una donna in guerra: con il marito, con la madre, con il suo passato e con sé stessa. Quel che manca è un sufficiente approfondimento delle dinamiche profonde che muovono e legano i personaggi, oltre a una scrittura solida che guidi la storia al di là del desiderio di stupire lo spettatore.
Ne risulta un pot-pourri sicuramente avvincente e ben confezionato, ma privo di spessore: un guilty pleasure da guardare senza farsi troppe domande, godendosi, pop corn alla mano, i risvolti imprevedibili della storia. Recensione ❯
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Un giallo che coinvolge quattro detective di quattro periodi storici diversi alle prese con un mistero terribile e una cospirazione senza tempo. Espandi ▽
Edmond Hillinghead cerca di risolvere un omicidio nel 1890 commesso a Londra nel famigerato quartiere di Whitechapel. Anche Karl Whiteman è alle prese con una morte misteriosa ma siamo nel 1940, mentre la sergente Shahara Hasan deve affrontare il suo caso nel 2023. Infine DS Maplewood opera in futuro post apocalittico, nel 2050. Il collegamento tra i vari casi è fornito dall'inquietante leader politico Elias Mannix. La serie è l'adattamento dell'omonimo fumetto del compianto fumettista britannico scomparso nel 2021 ma le epoche narrate divergono perché il presente della storia a fumetti era il 2015. Il cast della serie è notevole a cominciare da Stephen Graham che dà il volto a Mannix, al suo fianco troviamo Shira Haas (Unorthodox) che interpreta Maplewood, Kyle Soller (Andor) che interpreta Hillinghead mentre Jacob Fortune-Loyd è Whiteman. A sceneggiare la serie l'esperto Paul Tomalin. Recensione ❯
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Durante un'imboscata, ex paramilitare irlandese in pensione, Michael (Colin Morgan), è testimone dell'assassinio della moglie incinta da parte dell'ufficiale delle forze speciali britanniche Tempest (Aml Ameen). Ferito e creduto morto, l'irlandese riesce a fuggire, cercando vendetta per le strade buie e paranoiche della Londra degli anni '70. Crudo e pieno di suspense, Dead Shot è un thriller adrenalinico che lascerà il pubblico a riflettere sul vero costo della vendetta. Recensione ❯
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Le vicende di una giovane donna che soffre di sonnambulismo estremo e si risveglia con un cadavere in casa sua. Espandi ▽
Kilkinure, County Mayo, Irlanda, 2015. Lorna Brady lavora in una sartoria, si mangia spesso le unghie e gira per la cittadina in vestaglia da notte. Lorna è sonnambula, Lorna è una sopravvissuta. Durante la sua gioventù fu tenuta segregata in una delle tante Magdalene Laundries del paese, istituti gestiti dagli ordini religiosi dove donne e ragazze "problematiche" venivano spedite per lavorare nelle lavanderie e non intorbidire l'ipocrita società irlandese dell'epoca. Lì ha perso la bambina che aveva partorito a quindici anni, lì è rimasta spezzata per sempre. Ma ora, dopo una notte di cui non ricorda nulla, Lorna si ritrova con il cadavere di una donna sconosciuta dentro casa. Intanto, il detective Colman Akande arriva a Kilkinure indagando sul caso di un prete ucciso il giorno prima a Dublino...
Il corpo è la prigione dell'anima, e il corpo femminile la prigione più profonda. Siamo sempre lì, è sempre questo il centro di tutto e anche di The Woman in the Wall. Il corpo gravido allontanato dai genitori, il corpo femminile piagato dalle suore, il corpo lavoro sfruttato dalle istituzioni, il corpo sessuale usato e respinto dalla società, il corpo civico violato dalla polizia. Lorna e le altre sopravvissute non posseggono uno spazio dove posizionare quello che sono. The Woman in the Wall fa quello che può per restituirglielo. Recensione ❯
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Due agenti di polizia britannici nella loro caccia al poeta carismatico e combattente per la libertà sionista Avraham Stern. Espandi ▽
Medio Oriente, fine anni '40. Sullo sfondo del nascente stato israeliano, Thomas Wilkin e Geoffrey Morton, due agenti della polizia britannica di stanza in Palestina, sono chiamati ad investigare su Avraham Stern, poeta e capo carismatico dell'ala oltranzista della sinistra in Israele. Recensione ❯
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Due agenti segreti, ed ex amanti, sono alle prese con un attacco informatico che sta minacciando i loro Paesi. Espandi ▽
La miniserie in 6 episodi franco-britannica di Apple TV + si caratterizza da subito per il doppio binario che la trama intraprende. Da un lato abbiamo una classica spy story, che attraverso un intreccio piuttosto esposto e lineare ci porta a riflettere sulle complesse connessioni geopolitiche tra Europa e Medio Oriente. Il secondo binario narrativo è interamente trainato dal fascino dei due protagonisti: Vincent Cassel ed Eva Green. Due sex symbol, che portano entrambi un bagaglio fascinoso e intrigante. Malgrado le indiscutibili capacità attoriali dei due protagonisti, che reggono il loro ruolo in tutti gli episodi e attirano costantemente la nostra attenzione, esattamente come gli eventi catastrofici che si alternano nella miniserie, anche questo aspetto risulta estemporaneo, gratuito, uno specchio per le allodole. Liaison non affascina quanto Cassel e Green; spreca, potremmo dire, questo atteso incontro attoriale. Recensione ❯
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Un artista drag viene aggredito. Mesi dopo decide di iniziare una relazione con il suo aggressore. Espandi ▽
Jules è un artista drag a Londra. Dopo uno spettacolo, viene brutalmente aggredito e, traumatizzato, si chiude in se stesso. Mesi dopo, riconosce il suo aggressore in una sauna gay e inizia una relazione con lui, in incognito. Recensione ❯
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Miniserie crime che mescola thriller e azione con un pizzico di commedia. Espandi ▽
Joe vive in una cittadina dello stato di Washington assieme al suo compagno Jules e i due figli di lui che accompagna spesso a scuola. Desidera aprire un bistrot ma le autorità locali gli mettono i bastoni tra le ruote. Improvvisamente però il suo passato torna a galla così come la sua vera identità. Joe in realtà è David, nome in codice "Muscoli", un personal trainer inglese arrivato negli Usa dopo aver partecipato a una rapina a Londra tre anni prima con una squadra al comando della boss criminale Dianne Harewood. Una sera riceve infatti una telefonata da "Ufficiale", una truffatrice professionista.
I frequenti salti temporali, se da una parte possono sembrare troppo insistiti, dall'altra però riescono a mantenere alta la tensione e a scoprire in modo più approfondito tutti i personaggi.
La struttura temporale a volte rallenta la serie ma non la ostacola. Inoltre Rapina e fuga conferma la sua solidità nel riuscire a tenere le storie intrecciate e trova nell'ultimo episodio una grande sequenza in metropolitana sospesa tra puro action e un amaro post-noir tra gli anni '80 e '90. Recensione ❯
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Dopo il presunto suicidio del fratello sacerdote, Grace si reca nel remoto convento scozzese dove è caduto e ha trovato la morte. Espandi ▽
Dopo il presunto suicidio del fratello sacerdote, Grace si reca nel remoto convento scozzese dove è caduto e ha trovato la morte. Diffidando del racconto della Chiesa, scopre omicidi, sacrilegi e un'inquietante verità su se stessa. Recensione ❯
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Un crime drama creato dal regista di The Business Nick Love e ambientato in Spagna negli anni '80. Espandi ▽
Anni ’80: la famiglia Lord, ex signori del crimine londinesi, ripiega sulla Costa del Sol spagnola per sfuggire alle conseguenze delle sue azioni. Dopo aver perso il controllo del loro impero criminale a Londra a causa di una violenta faida con bande rivali, i Lord cercano di ricostruire la loro fortuna in terra straniera. La Costa del Sol si rivela però altrettanto insidiosa, popolata da criminali locali pronti a tutto pur di difendere i propri interessi. Gene Lord, il più giovane della famiglia, e la sua fidanzata Cindy si trovano rapidamente coinvolti in una spirale di violenza e tradimenti, mentre i Lord tentano di affermare nuovamente il loro potere. Ma in questo nuovo ambiente, dove nemici e alleati si confondono, la famiglia dovrà affrontare pericoli inaspettati, compresi quelli che si nascondono all’interno del proprio clan. La costa del crimine, la nuova serie Sky creata da Nick Love (The Football Factory, The Business), si distingue per un contesto temporale e spaziale interessanti, con un’estetica fortemente ispirata agli anni ’80 che include neon brillanti, abbigliamento vintage e una colonna sonora carica di hit del periodo. La serie però si perde in una superficie patinata, fatta di riferimenti agli anni ‘80 e sequenze stilisticamente ricercate, che lasciano però poco spazio allo sviluppo dei personaggi e delle loro motivazioni. Recensione ❯
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