erra77
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mercoledì 23 gennaio 2013
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film straordinario
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Film per chi ama il cinema, astenersi occasionali, questa è arte
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detti68
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mercoledì 23 gennaio 2013
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ma proprio bello....
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ho già detto tutto nella frase di lancio.....bello, bello , bello
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dedis
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mercoledì 23 gennaio 2013
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film da vedere e rivedere
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film da vedere e rivedere, magari anche da ririvedere
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ugougi
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mercoledì 23 gennaio 2013
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film meraviglioso
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Ho visto gente dare 1 stella a questo film dimostrando ancora una volta di criticare Tarantino perchè antipatico e troppo famoso. Questo è un capolavoro.
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federick supertramp
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mercoledì 23 gennaio 2013
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la storia secondo quentin.
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Dopo la geniale pellicola "Bastardi senza Gloria" il maestro di Knoxville torna a colpire con un film spaghetti western. Questo, infatti, potrebbe essere il secondo capitolo di una trilogia che percorre binari di avvenimenti storici. Se è vero che il precedente film di Tarantino per molti ha raggiunto la perfezione, non ci si sarebbe aspettati che il nuovo Django potesse fare altrettanto. Invece, ancora una volta, il regista ci ha stupiti con una prova davvero importante quasi paragonabile a quella antecedente. "Djamgo Unchained" però è strutturato davvero bene: sceneggiatura eccellente, fotografia magnifica, colonna sonora immensa e un interpretazione grandiosa di Leonardo Di Caprio, Jamie Foxx e un immenso Christoph Waltz (ancora una volta da Oscar).
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Dopo la geniale pellicola "Bastardi senza Gloria" il maestro di Knoxville torna a colpire con un film spaghetti western. Questo, infatti, potrebbe essere il secondo capitolo di una trilogia che percorre binari di avvenimenti storici. Se è vero che il precedente film di Tarantino per molti ha raggiunto la perfezione, non ci si sarebbe aspettati che il nuovo Django potesse fare altrettanto. Invece, ancora una volta, il regista ci ha stupiti con una prova davvero importante quasi paragonabile a quella antecedente. "Djamgo Unchained" però è strutturato davvero bene: sceneggiatura eccellente, fotografia magnifica, colonna sonora immensa e un interpretazione grandiosa di Leonardo Di Caprio, Jamie Foxx e un immenso Christoph Waltz (ancora una volta da Oscar). Chi è un amante del genere tarantiniano non può perdersi quest'ultima opera, aspettando che Quentin, ci soroprenda ancora una volta, con la chiusura di questa grandiosa trilogia storica.
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mirko77
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mercoledì 23 gennaio 2013
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la 'catarsi' americana
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Django Unchained è un buon film, ma è qualche spanna al di sotto di Bastardi Senza Gloria pur condividendone diversi aspetti, a cominciare dal tema cruciale della vendetta. Però se è vero che lo schiavismo è odioso tanto quanto il nazismo, è anche vero che per noi europei la 'catarsi' dell'annientamento di Hitler ha una maggiore presa. Tarantino, in Django, sembra quasi scusarsi con il popolo tedesco. Il suo co-protagonista, il Dr King Schultz è sì un prussiano cacciatore di taglie, ma ha una doppia morale: non sopporta le ingiustizie a danno degli indifesi, al contrario degli spietati assassini crucchi di Bastardi senza Gloria.
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Django Unchained è un buon film, ma è qualche spanna al di sotto di Bastardi Senza Gloria pur condividendone diversi aspetti, a cominciare dal tema cruciale della vendetta. Però se è vero che lo schiavismo è odioso tanto quanto il nazismo, è anche vero che per noi europei la 'catarsi' dell'annientamento di Hitler ha una maggiore presa. Tarantino, in Django, sembra quasi scusarsi con il popolo tedesco. Il suo co-protagonista, il Dr King Schultz è sì un prussiano cacciatore di taglie, ma ha una doppia morale: non sopporta le ingiustizie a danno degli indifesi, al contrario degli spietati assassini crucchi di Bastardi senza Gloria. Ho apprezzato molto il modo in cui Tarantino irride il Ku Klux Klan, altro tema spinoso della cultura americana. Django Unchained condivide con il suo diretto precedente anche diversi espedienti narrativi. Entrambe le sceneggiature hanno bisogno, ad un certo punto, di un'informazione acquisita quasi 'per caso',e che pone i protagonisti in una posizione di vantaggio: In Bastardi si tratta della scoperta che l'alto comando tedesco al completo si riunirà in un piccolo cinema francese per la visione di Orgoglio della Nazione, in Django della prigionia di Broomhilda proprio a Candyland. Nel corso dei film, questa posizone di vantaggio relativo verrà a cadere: per mezzo dell'intuito di Stephen che smaschera le intenzioni di Django, e per mezzo del comandante tedesco che intuisce la farsa cospiratoria dei bastardi nella taverna. Non mi sono piaciute alcune scelte musicali. Mi riferisco in special modo al rap, utilizzato in modo forse un po' troppo forzato. Ottime le interpretazioni dei soliti Di Caprio e Waltz.
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francesco ionadi
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mercoledì 23 gennaio 2013
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un film troppo sopravvalutato!!!
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So già che gli estimatori di Tarantino mi assaliranno, ma io proprio non riesco a farmi piacere i suoi film. Non vedevo l'ora di visionare questa pellicola al cinema, dopo aver notato la sfilza di voti altissimi (4/5 e 5/5) dati nelle opinioni degli utenti. Almeno per me, è stata una mezza delusione. Per carità, fotografia, costumi e scenografie rasentano la perfezione, ma a visione ultimata non mi è rimasto niente. Non sono riuscito ad affezionarmi a nessun personaggio (anche se l'interpretazione di Christoph Waltz è magistrale). Forse è per l'abuso di ironia (in un contesto drammatico) che permea l'intero film. Il regista avrebbe dovuto spingere l'acceleratore nelle scene drammatiche e dosare con più cura l'ironia.
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So già che gli estimatori di Tarantino mi assaliranno, ma io proprio non riesco a farmi piacere i suoi film. Non vedevo l'ora di visionare questa pellicola al cinema, dopo aver notato la sfilza di voti altissimi (4/5 e 5/5) dati nelle opinioni degli utenti. Almeno per me, è stata una mezza delusione. Per carità, fotografia, costumi e scenografie rasentano la perfezione, ma a visione ultimata non mi è rimasto niente. Non sono riuscito ad affezionarmi a nessun personaggio (anche se l'interpretazione di Christoph Waltz è magistrale). Forse è per l'abuso di ironia (in un contesto drammatico) che permea l'intero film. Il regista avrebbe dovuto spingere l'acceleratore nelle scene drammatiche e dosare con più cura l'ironia. Da metà film in poi, non vedevo l'ora che finisse, a causa dei tempi troppo dilatati. Anche la colonna sonora non mi ha fatto impazzire, l'ho trovata inadeguata. Voto:3/5.
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tonysamperi
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mercoledì 23 gennaio 2013
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quasi capolavoro.
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SULLA SCENEGGIATURA :
Che Quentin Tarantino fosse appassionato dei cosiddetti “Spaghetti Western” (ovvero i Western all’italiana) non era una novità. Tratta ispirazione dal Django di Franco Nero (Film italiano del 1966), lo stesso Quentin si è occupato della sceneggiatura.
La prima cosa da dire su questa pellicola è: non serve essere amanti dei western per apprezzarla.
Restando in linea con lo stile di “Bastardi senza gloria”, “Django Unchained” è un film completo sotto tutti i punti di vista: ha fuso il classico western con lo splatter.
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SULLA SCENEGGIATURA :
Che Quentin Tarantino fosse appassionato dei cosiddetti “Spaghetti Western” (ovvero i Western all’italiana) non era una novità. Tratta ispirazione dal Django di Franco Nero (Film italiano del 1966), lo stesso Quentin si è occupato della sceneggiatura.
La prima cosa da dire su questa pellicola è: non serve essere amanti dei western per apprezzarla.
Restando in linea con lo stile di “Bastardi senza gloria”, “Django Unchained” è un film completo sotto tutti i punti di vista: ha fuso il classico western con lo splatter. Ne vengono fuori 165 minuti di puro intrattenimento.
I titoli di testa, così come la colonna sonora in apertura, rimandano immediatamente ai classici western di produzione italiana. La colonna sonora è stata inserita in modo magistrale, che riempie le scene senza dialoghi, gli slowmotion. In chiusura “Lo chiamavano trinità”.
I dialoghi, in cui primeggia la figura del dr. Shultz e il suo dialogo pungente, con la sublime interpretazione di Christoph Waltz, permettono di assaporare la trama nella sua totalità.
La trama si articola sul tema della schiavitù/liberazione/vendetta, mostrando un Texas ottocentesco crudele e spietato, che snatura l’umanità degli schiavi, riducendoli a meri pezzi di carne.
Fulcro passivo la bella Washington, che guida il protagonista alla vendetta.
Climax, colpi di scena, sparatorie e adrenalina ci sono per l’intera durata della pellicola, assorbendo completamente l’attenzione dello spettatore. Forse si poteva inserire qualche inseguimento a cavallo.
SUL CAST:
Primeggia in tutto e per tutto Christoph Waltz, era già stato grande in “Bastardi senza gloria” e qui non è stato da meno.
Jamie Foxx ha un’espressività eccezionale, perfetto nel suo ruolo.
DiCaprio si dimostra sempre un grande attore, anche se qui ha una parte ridotta, segnalerei la scena in cui smaschera i due protagonisti, fantastica.
Samuel L. Jackson sinceramente non l’avrei camuffato da vecchio, non mi è sembrato credibile, anche se esegue in modo sufficiente la sua parte.
SUL DOPPIAGGIO:
Dopo “Bastardi” torna Sergio Benassi al doppiaggio di Christoph Waltz, con un’altra performance strabiliante.
Sempre grandi anche gli altri, Pino Insegno doppia Django, Francesco Pezzulli ritorna per DiCaprio, un buon Massimo Corvo doppia Jackson.
Infine segnalerei un accennato Carlo Valli all’inizio del film.
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(di paolo salvaro)
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juan13
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mercoledì 23 gennaio 2013
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il solito tarantino...
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anche questa volta tarantino non delude, mostrandoci tutto quello che ci si aspetta dai suoi film....e questo è l'unico limite di django.
forse i dialoghi non sono più sul livello dei primi 3 film, ma in questo lo splatter e la violenza, venuti meno in bastardi, ritornano alla grande, quasi in modo giocoso se si può usare questo ossimoro.
la recitazione è di altissimo livello: waltz, dicaprio e sam jackson lasciano il segno, jamie foxx èl'eroe perfetto....forse un gradino sotto l'interprete femminile, anche per un ruolo quasi simbolico, marginale.
la storia è ben congeniata, semplice, quasi favolistica, ma avvincente.
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anche questa volta tarantino non delude, mostrandoci tutto quello che ci si aspetta dai suoi film....e questo è l'unico limite di django.
forse i dialoghi non sono più sul livello dei primi 3 film, ma in questo lo splatter e la violenza, venuti meno in bastardi, ritornano alla grande, quasi in modo giocoso se si può usare questo ossimoro.
la recitazione è di altissimo livello: waltz, dicaprio e sam jackson lasciano il segno, jamie foxx èl'eroe perfetto....forse un gradino sotto l'interprete femminile, anche per un ruolo quasi simbolico, marginale.
la storia è ben congeniata, semplice, quasi favolistica, ma avvincente. il tema di fondo del film è uno showcase sulrazzismo...che ci viene presentato così crudo, così radicato e così normale da farlo odiare allo spettatore quasi come a waltz, che alla fine non piò più resistere.
colonna sonora notevolissima, perfetta.
il film è molto molto lungo...sembra finire più volte...ma solo la vednetta finale di django chiude il cerchio.
in un certo senso il finale si accosta sia a deathproof che a bastardi.
cosa manca?
come dicevo all'inizio qualcosa di diverso, qualcosa che non ti aspetti, qualcosa di poco tarantiniano...
poco male cmq.
da vedere.
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alexambro
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mercoledì 23 gennaio 2013
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il western alla quentin
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Tarantino l'aveva detto, nella sua carriera gli sarebbe piaciuto cimentarsi con il western, e tra le varie storie già navigate quale potrebbe essere più compatibile di quelle dell'oscuro Django.
Troviamo una rivisitazione in chiave moderna di un western, come è già anche stato fatto, niente di nuovo, ma la firma del regista e il suo inconfondibile stile vanno a dare una marcia in più alla pellicola rendendo questo film unico nel suo genere.
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Tarantino l'aveva detto, nella sua carriera gli sarebbe piaciuto cimentarsi con il western, e tra le varie storie già navigate quale potrebbe essere più compatibile di quelle dell'oscuro Django.
Troviamo una rivisitazione in chiave moderna di un western, come è già anche stato fatto, niente di nuovo, ma la firma del regista e il suo inconfondibile stile vanno a dare una marcia in più alla pellicola rendendo questo film unico nel suo genere. Impeccabile l'interpretazione del premiato ai golden globes come miglior attore non protagonista Christoph Waltz e di Leonardo DiCaprio, che indubbiamente vanno a essere parte fondamentale del prodotto e lo rendono qualcosa di prezioso, portando lo spettatore a immergersi completamente in dialoghi ricchi di tensione che non lo faranno distogliere lo sguardo dal grande schermo per nessun motivo. Altra nota di merito alla bellissima colonna sonora che va a chiamare in causa compositori e cantanti del calibro di Morricone e Elisa Toffoli, donando alla sceneggiatura un carisma degno di pellicole che portan la firma “Quentin Tarantino”.
Un film imperdibile per tutti, soprattutto i fans del regista, per chi l'ha sempre seguito e anche per chi apprezza il genere, che forse lo andranno a guardare con un occhio più attento e critico, ma non potranno uscire dalla sala delusi, notando inoltre i multipli omaggi che spaziano dalle comparse alle musiche e scene “miliari”. Sicuramente invito alla visione anche i meno appassionati e chi non si sarebbe mai sognato di passare un sabato sera a vedere un western, piacerà di sicuro, garantito.
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