John Ridley si confronta con uno dei miti immortali del pantheon rock, affidandone il ruolo alla sorprendente interpretazione di André Benjamin. Biografico, Drammatico - Gran Bretagna, Irlanda, USA2013. Durata 118 Minuti.
Presentato in anteprima mondiale al Toronto Film Festival 2013, Jimi: All Is By My Side è film di apertura di Biografilm Festival 2014. Espandi ▽
Vita e opere di Jimi Hendrix, dall'anonimato come turnista per Curtis Knight all'affermazione in terra britannica con la Jimi Hendrix Experience, tra donne che lo guidano, come Linda Keith, o che provano a amarlo, come Kathy XXX. Fino al festival di Monterey, che lo consegnerà definitivamente alla storia. Recensione ❯
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Immerso in una natura malickiana, muta e osservatrice, il film registra la realtà senza nessuna preoccupazione didascalica. Drammatico, Italia2013. Durata 98 Minuti.
Sara, una ragazza religiosa e tranquilla, viene scossa da un nuovo sentimento per un ragazzo appena arrivato. Espandi ▽
Sara ha pochi anni e tanti fratelli educati in casa da mamma e papà, allevatori di capre in Texas. Figlia maggiore dei Carlson, Sara conduce una vita serena accudendo gli animali della fattoria, collaborando all'economia domestica e all'educazione dei suoi fratellini. La sua giovane vita è scandita dalle preghiere e dalla lettura della Bibbia, che commenta e argomenta con la madre e le sorelle. L'incontro con Colby Trichell, allevatore di tori e cowboy senza sella, turba la sua esistenza ordinata precipitandola in una crisi profonda. A scompigliarla è un sentimento nuovo che la conduce frequentemente davanti al recinto e al sorriso accogliente di Colby. Ma un giorno nel suo ranch, Sara scopre una coetanea più intraprendente e il suo cuore si ferma. Rifugiatasi nell'imperturbabilità bucolica del suo mondo, diventerà più grande attendendo il domani dentro un abito bianco. Recensione ❯
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Che cosa significa difendere le proprie credenze anche a costo di rischiare la vita per esse?Fino a che punto cinque uomini si possono spingere pur di proteggerle? Espandi ▽
Gennaio 2011. La piazza Tahrir del Cairo si trasforma nel cuore pulsante di una speranza collettiva. Cristiani e musulmani la affollano fino all'inverosimile per ottenere un risultato che ormai è a portata di mano: l'uscita di scena del dittatore Mubarak e l'avvento della democrazia. Il giovane entusiasta Ahmed Hassan, l'attore angloegiziano Khalid Abdalla e l'aderente alla Fratellanza Musulmana Magdy Ashour sono tre tra le figure che emergono in un documentario che segue le vicende del popolo egiziano che passa dal trionfo alla disillusione, dall'esultanza allo sconforto senza però mai perdere la speranza in un futuro di reale condivisione delle scelte fondamentali. Recensione ❯
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Il documentario illumina la struttura patriarcale che caratterizza l'organizzazione di questo movimento femminista. Documentario, Australia, Ucraina2013. Durata 78 Minuti.
Un documentario sul gruppo ucraino delle Femen che cerca di far luce sulle cause che hanno dato origine al fenomeno di protesta. Espandi ▽
Uno spettro si aggira per l'Europa: lo spettro del femminismo. Organizzatesi per protestare contro la visione maschilista riservata alle donne ukraine, considerate suddite dei mariti o carne sul mercato del turismo sessuale, le Femen di Kiev concedono per la prima volta alla filmaker australiana Kitty Green un accesso ravvicinato alle loro vite, al dietro le quinte delle loro proteste e alle contraddizioni interne al movimento. Recensione ❯
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Partendo da un'estetica ispirata ai dettami punk del do it yourself, il documentario inizia con intenzioni leggere per poi incupirsi con l'alzarsi del muro dell'odio. Documentario, Russia, Gran Bretagna2013. Durata 90 Minuti.
Tre giovani donne devono scontare sette anni in prigione per aver organizzato uno spettacolo satirico dentro a una cattedrale di Mosca. Espandi ▽
Marzo 2012. Tre attiviste del gruppo Pussy Riot vengono arrestate per aver preso parte ad un'incursione situazionista di pochi secondi nella Cattedrale moscovita di Cristo Salvatore. La preghiera punk di Nadia, Masha e Katia, "Madre di Dio diventa una femminista e liberaci da Putin", fa infuriare all'unisono il potere politico e quello ecclesiastico. Il documentario di Maxim Pozdorovkin e Mike Lerner, presentato al Sundance, racconta la vicenda processuale delle tre donne, contestualizzandola dentro una storia - quella russa - di scarsissima tolleranza delle controculture. Recensione ❯
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Una serie di conversazioni tra Noam Chomsky e Michel Gondry vengono messe in immagini animate dal regista stesso, assecondando la fantasia scatenata dai discorsi Espandi ▽
Il regista Michel Gondry racconta e riporta alcune conversazioni avute con Noam Chomsky. Montando l'audio registrato dei suddetti incontri (sfociando solo raramente nel video) e utilizzando un sistema di disegno su lucidi animato con la consueta stop motion, le conversazioni sono illustrate assecondando la fantasia di Gondry come se fosse possibile guardare cosa accada nella sua testa mentre ascolta le parole di Chomsky. Recensione ❯
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Un anno con Ulay, artista concettuale di Amsterdam, tra i pionieri della body art, della performance art e della polaroid art. Espandi ▽
Dopo aver scoperto di essere affetto da una forma grave di cancro ed essersi sottoposto ad una prima fase di chemioterapia, l'artista Ulay decide di girare il mondo assieme ad una troupe per visitare i luoghi importanti della sua vita professionale e reincontrare i compagni, amici e sodali di una vita per un ultimo saluto. Recensione ❯
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Dopo Robert McNamara, oggetto di analisi in The Fog of War, Errol Morris intervista Donald Rumsfeld. Espandi ▽
Donald Rumsfeld risponde alle domande di Errol Morris sui punti più ambigui e spinosi della sua parabola governativa, a partire dal suo ruolo nell'amministrazione Nixon per arrivare alle sue dimissioni dopo gli insuccessi della guerra in Iraq. Figlio del successo incredibile di pubblico e critica di Fog of War, Errol Morris ci riprova con un altro obiettivo che appartenga al cuore strategico-istituzionale del lato più aggressivo e patriottico degli Stati Uniti d'America: Donald Rumsfeld, incaricato alla Difesa durante l'amministrazione George W. Bush e artefice della guerra in Iraq. Un'occasione per un terzo grado spietato che metta in difficoltà la vecchia volpe repubblicana e insieme gli consenta di raccontare la sua versione dei fatti. Recensione ❯
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Tim Hetherington è caduto sul campo, nel 2011 in Libia, durante la rivolta civile che ha abbattuto il regime di Gheddafi. Aveva sempre sfidato la morte e fotografato la guerra. Espandi ▽
Il fotoreporter e regista Tim Hetherington è stato sempre alla ricerca dell'umanità all'interno del contesto bellico, come evidenziato dal suo pluripremiato lavoro. Quando lui e Sebastian Junger ripresero per un anno la quotidianità di un plotone di soldati americani in Afghanistan (Restrepo, film candidato all'Oscar), non erano semplicemente alla ricerca di azione, ma volevano concentrarsi su quei piccoli e apparentemente insignificanti momenti che rendono tale una guerra. Il film è un omaggio a Hetherington, che nonostante trascorse la maggior parte del suo tempo viaggiando per le zone di guerra, era sempre alla ricerca della verità, prima che dell'avventura. Recensione ❯
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Film corale, di osservazione, sul complesso meccanismo che presiede il funzionamento della radio. Documentario, Francia, Giappone2013. Durata 103 Minuti.
Come si
rende per immagini un universo che vive di suoni e di parole? Espandi ▽
Come si racconta una radio? È la sfida stilistica che Nicolas
Philibert raccoglie in questo originale documentario. Come si
rende per immagini un universo che vive di suoni e di parole?
Con umiltà, è la risposta: mettendosi in ascolto. Philibert lo fa
"abitando" per molti mesi la sede di Radio France: ne percorre
i corridoi, ne spia gli animatori e gli ospiti maneggiando con
sensibilità una camera mobile ma mai invasiva. Dal più anonimo
dei presentatori a star internazionali come Umberto Eco, tutti
coloro che danno vita all'esperienza di Radio France diventano
così protagonisti, parte di un affresco collettivo ricco di sorprese,
professionalità, umanità e molta ironia. Recensione ❯
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Un documentario composto da filmati e interviste censurate su una una compagnia teatrale bielorussa messa fuorilegge dal governo perché "sovversiva". Espandi ▽
La vita è un palcoscenico, diceva Shakespeare. E sul palcoscenico ci si può giocare la vita, potrebbero aggiungere i membri del Belarus Free Theatre, una compagnia teatrale bielorussa messa fuorilegge dal governo perché "sovversiva". I loro spettacoli trattano liberamente di argomenti tabù come la libertà sessuale e la piaga dell'alcolismo, il suicidio e le violazioni dei diritti politici, con una franchezza che non piace al potere, e che può costare molto cara. Il film entra nelle case e nelle cantine dove gli attori combattono la loro battaglia, catturando spettacoli clandestini e testimonianze coraggiose. E racconta il potere dell'arte contro ogni tentativo di ingabbiare la forza delle idee. Recensione ❯
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Un vibrante tributo a un'affascinante icona dello spettacolo. Espandi ▽
Cos'hanno in comune The Rocky Horror Picture Show, A Chorus Line e Yoko Ono? Michael White, impresario inglese che ha prodotto più di 300 spettacoli e film negli ultimi cinquant'anni e ha lanciato la carriera di numerosi artisti. Playboy, giocatore d'azzardo, protagonista della scena mondana, "Chalky", come lo chiamano i suoi amici, è arrivato al successo dal basso, guidato dal talento e dall'istinto, fino a brillare di luce propria nel firmamento della scena culturale londinese. Conversando con i suoi amici più stretti, tra cui Yoko Ono, Kate Moss, John Cleese e Naomi Watts, l'attrice/modella Gracie Otto dipinge un vibrante tributo a un'affascinante icona dello spettacolo. Recensione ❯
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