ixaxar
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domenica 11 maggio 2008
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capolavoro dei capolavori. il film definitivo.
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C'era una volta un minuscolo mammifero, dopo secoli divenne scimmia, poi homo sapiens, poi uomo, se non vorrà estinguersi (per incidente, autodistruzione o perchè la stellina Sole è comunque destinata a consumarsi) dovrà spostarsi nello spazio. Per cui dopo l'uomo (anello di passaggio)l'uomo-macchina ed infine pura energia intelligente. Non fa una piega. In questo film le immagini, i suoni e le musiche agiscono da protagonisti, impeccabile l'aspetto tecnico del film che vanta sequenze di enorme attendibilità scientifica. HAL sembra più umano degli stessi astronauti (che sono freddi e distaccati) in realtà conferma di essere poco umano non perchè uccide(alcuni umani lo fanno) ma perchè incapace di gestire oltre l'ipocrisia di dover servire gli umani (la sua prima legge) e contemporaneamente dover mentire loro sulla vera natura della missione.
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C'era una volta un minuscolo mammifero, dopo secoli divenne scimmia, poi homo sapiens, poi uomo, se non vorrà estinguersi (per incidente, autodistruzione o perchè la stellina Sole è comunque destinata a consumarsi) dovrà spostarsi nello spazio. Per cui dopo l'uomo (anello di passaggio)l'uomo-macchina ed infine pura energia intelligente. Non fa una piega. In questo film le immagini, i suoni e le musiche agiscono da protagonisti, impeccabile l'aspetto tecnico del film che vanta sequenze di enorme attendibilità scientifica. HAL sembra più umano degli stessi astronauti (che sono freddi e distaccati) in realtà conferma di essere poco umano non perchè uccide(alcuni umani lo fanno) ma perchè incapace di gestire oltre l'ipocrisia di dover servire gli umani (la sua prima legge) e contemporaneamente dover mentire loro sulla vera natura della missione. Per la sua mente di puro calcolatore se 2 più 2 qualche volta NON DEVE fare quattro non restano che l'errore e la conseguente autodifesa. Bowman rinasce sul serio come entità superiore o si tratta di un viaggio mentale e istruttivo che gli alieni incorporei hanno voluto trasmettere alla sua mente (tramite l'energia del monolito) e Kubrick a noi? Di sicuro l'uomo attuale non è cittadino dello spazio (vestito da astronauta e goffo nei movimenti sembra un clown). Capolavoro assoluto.
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[+] capolavoro mha.....
(di marco)
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antonio barry
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mercoledì 18 marzo 2009
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la mia interpretazione di questo capolavoro....
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Questo film non puo' essere visto come un qualsiasi altro film...questo film va ascoltato e percepito come se fosse un viaggio in quella sfera ignota che é l'origine della nostra esistenza...é un film quasi privo di dialogo con i primi 25 minuti addirittura privi di qualunque verso umano...4 milioni di anni fa..le scimmie e gli animali sono oramai destinati alla morte..vivono in gruppo..ma sono incapaci di difendersi..e la natura vince su di loro...Compare un monolita...chi l'avra'portato? un Dio? extraterrestri? Le scimmie lo toccano e da qui aquisiscono la ragione..costruiscono la prima arma necessaria ad uccidere i fagoceri per poter continuare a vivere..orami le scimmie sanno anche difendere il loro territorio e commettere omicidi anche se non del tutto necessari.
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Questo film non puo' essere visto come un qualsiasi altro film...questo film va ascoltato e percepito come se fosse un viaggio in quella sfera ignota che é l'origine della nostra esistenza...é un film quasi privo di dialogo con i primi 25 minuti addirittura privi di qualunque verso umano...4 milioni di anni fa..le scimmie e gli animali sono oramai destinati alla morte..vivono in gruppo..ma sono incapaci di difendersi..e la natura vince su di loro...Compare un monolita...chi l'avra'portato? un Dio? extraterrestri? Le scimmie lo toccano e da qui aquisiscono la ragione..costruiscono la prima arma necessaria ad uccidere i fagoceri per poter continuare a vivere..orami le scimmie sanno anche difendere il loro territorio e commettere omicidi anche se non del tutto necessari..l'uomo controlla la natura grazie alla ragione e alla violenza insita nel suo animo. Una scimmia lancia in aria un osso in un atto di violenza..ed é qui che compare una navicella spaziale che porta ordigni nucleari (simbolo della nuova violenza..il film é girato dal 1965 al 1968..periodo di guerra fredda)..qui con una colonna sonora unica...e con i primi dialoghi... si scopre che sulla luna a profondita' incredibili é stato ritrovato il monolite...siamo giunti ad un altro stadio evolutivo l'uomo oramai in completo controllo dello spazio puo' procedere oltre questo stadio..3 ASTRONAUTI e un computer super intelligente capace di emozionarsi...ma che deve nascondere la verita'essendo stato programmato a tenere un segreto...partono verso giove..Il computer impazzisce..a causa della contraddizione umana che da un lato lo rende servo e amico degli astronauti e dall'altro lo programma per nascondere la verita'...a quel punto hal (il nome del computer) uccide tutti gli asronauti tranne uno...che raggiunto giove e uscito fuori dalla navicella entra in contatto con il monolite...é qui in un incredibile viaggio spazio temporale con colori e musiche che ci conducono in un mistero fittissimo...l'astronauta raggiunge una casa..qui..l'astronauta si ritrova prima giovane e poi vecchio e infine morente...ma attraverso il contatto con il monolita...puo' rinascere...é diventa Figlio delle stelle e creatore della terra..L'UOMO PRIMA DOMINATO DALLA NATURA..POI PADRONE DELLA NATURA..POI PADRONE DELLO SPAZIO...DIVIENE PADRONE DELLA VITA PROPRIA E DI QUELLA DEGLI ALTRI...QUELL'UOMO é IL NUOVO CREATORE..QUELL'UOMO é ORA UN DIO...questa é la mia interpretazione...anche perch" nel libro da cui si é ispirato il film..l'astronauta ritornato sulla terra viene colpito da una serie di missili..ma con il solo pensiero riesce a distruggerli..l'uomo oramai ha il controllo dell'esistenza...é quel feto secondo me é proprio l'alba di un nuovo Dio che é lo stadio evolutivo a cui secondo Kubrik é destinato l'uomo...
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reservoir dogs
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lunedì 27 dicembre 2010
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l'occhio; strumento d'analisi
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All'alba dell'uomo, un gruppo di scimmie trova un monolito spaziale. Tra paesaggi al tramonto ed incontri animali una scimmia scopre la clava come strumento di sottomissione.
Secoli dopo un astronave formata dal dottor Bowman (Dullea), il dottor Poole (Lockwood) ed altri tre dottori ibernati, "danza" nello spazio verso Giove alla scoperta del famoso monolito nero rinvenuto vicino alla base lunare di Clavius.
L'avanzatissimo sistema operativo HAL 9000, un computer che pilota l'astronave, comincia a commettere errori che provocano la morte dei dottori ibernati e di Poole.
Bowman disattiverà il computer e verrà risucchiato in un universo parallelo, si ritroverà dopo un lungo viaggio in una stanza settecentesca dove morirà e rinascerà come feto alieno.
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All'alba dell'uomo, un gruppo di scimmie trova un monolito spaziale. Tra paesaggi al tramonto ed incontri animali una scimmia scopre la clava come strumento di sottomissione.
Secoli dopo un astronave formata dal dottor Bowman (Dullea), il dottor Poole (Lockwood) ed altri tre dottori ibernati, "danza" nello spazio verso Giove alla scoperta del famoso monolito nero rinvenuto vicino alla base lunare di Clavius.
L'avanzatissimo sistema operativo HAL 9000, un computer che pilota l'astronave, comincia a commettere errori che provocano la morte dei dottori ibernati e di Poole.
Bowman disattiverà il computer e verrà risucchiato in un universo parallelo, si ritroverà dopo un lungo viaggio in una stanza settecentesca dove morirà e rinascerà come feto alieno.
Profonda riflessione sull'occhio come strumento d'analisi, sull'atto del guardare; l'occhio onniscente di HAL (obbiettivo fish eye) non solo si lascia osservare ma intergisce osservando a sua volta: il cinema che osserva; uno sguardo in macchina impersonale ma comunque presente che chiama in causa il fruitore.
Così come la conversazione tra HAL e Bowman: una serie di raccordi di 180° dove i due si guardano e ci guardano, in contrapposizione al campo-controcampo classico.
Un occhio tagliato dai surrealisti (Un chien andalou) che adesso si sbarra e si satura assieme al paesaggio e allo spazio in un viaggio alla scoperta dell'Universo.
Intessuto nel film; il legame tra Spazio, Tempo e Uomo troviamo anche il senso di voyerismo intrinseco in ogni fruitore.
Il messaggio che Kubrick diede sull'opera lascia al fruitore un piena e libera interpretazione del film: "Ognuno è libero di speculare sul significato filosofico ed allegorico del film. Io ho cercato di rappresentare un'esperienza visiva, che aggiri la comprensione per penetrare con il suo contenuto emotivo direttamente nell'inconscio".
Eternamente tra i dieci film più belli della storia del cinema.
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weach
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lunedì 10 ottobre 2011
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un ebreo deluso ed un totem di input esoterici
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un Ebreo ed un totem di input esoterici
E' avvincente interagire con un opera dell'intelletto totalizzante come 2001 odissea nello spazio, assorbirne gli intensi movimenti energetici, cercare di entrare attivamente in questo flusso potente cercando di non disperdersi in questo turbinio di sollecitazioni. La prima domanda che ti viene legittima e forse banale: riuscirò ad assorbire tanta energia visionaria senza venirne sopraffatto? 2001 odissea nello spazio di Stanley Kubrick ,anno di produzione 1968 "è ora in analisi " vediamo cosa ne viene fuori !!!!!!!!Fredric Raphael, scrittore e sceneggiatore e collaboratore di kubrick, dopo la morte del regista, scrisse il libro Eyes Wide open .
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un Ebreo ed un totem di input esoterici
E' avvincente interagire con un opera dell'intelletto totalizzante come 2001 odissea nello spazio, assorbirne gli intensi movimenti energetici, cercare di entrare attivamente in questo flusso potente cercando di non disperdersi in questo turbinio di sollecitazioni. La prima domanda che ti viene legittima e forse banale: riuscirò ad assorbire tanta energia visionaria senza venirne sopraffatto? 2001 odissea nello spazio di Stanley Kubrick ,anno di produzione 1968 "è ora in analisi " vediamo cosa ne viene fuori !!!!!!!!Fredric Raphael, scrittore e sceneggiatore e collaboratore di kubrick, dopo la morte del regista, scrisse il libro Eyes Wide open . un libro su kubrick complesso in parte d'amore per lui ma anche di contestazione e rigetto di alcune sue modalità di essere e concezioni esistenziali .Pedissequamente riportiamo alcune sue dichiarazioni su regista : " kubrick era un ebreo antisemita ...disse una volta che Hitler aveva ragione quasi in tutto ". Rapahael sull'apparente rigetto del cineasta della sua identità razziale dice: " capire il kubrick ebreo è essenziale per capire l'uomo".
Di cosa aveva paura Kubrick ?Sempre rispondeFredric Raphael :"non lo so penso fosse stato una persona dalla giovinezza molto solitaria. Le biografie ci dicono che non era molto simpatico. si è costruito un'identità ,un alter ego. E' diventato un artista; questo personaggio di artista lo ha messo a riparo dal mondo esterno ...E' emigrato da se stesso per inventare il personaggio Kubrick Stanley, regista e creatore solitario. E' diventato se stesso diventando altro ".
2001 odissea nello spazio, anno di produzione 1968, è palcoscenico di dottrina esoterica con insegnamenti segreti, riservati a pochi adepti che magari attinti direttamente dalla kabbalah ?
Il monolito nero è una espressione fantasiosa oppure racchiude una simbologia da interpretare ?
Kubrick, con Bowman sul letto di morte nell'ultima enigmatica sequenza di fronte al monolito nella stanza Vittoriana, voleva dare solo una rappresentazione per immagini della "circolarità" della vita di cui tanto parlano le culture orientali '?
Hal 9000, l'intelligenza artificiale di 2001 odissea nello spazio avrà poi il sopravvento sull'uomo come sostiene il "transumanista "e futurologo Ray kurzweil nel suo libro ispirato the singolarity?
Quale è il senso del vuoto kubrickiano'?.
Potremmo porci molte altre domande e le nostre elucubrazioni ci porterebbero probabilmente verso spazi infiniti oppure alla stasi del'intelletto come nel caso di Rock Hudson che alla prima del film disse:" qualcuno in sala mi sappi spiegare qualcosa!"
2001 odissea nello spazio è opera visionaria al limite della comprensibilità razionale , profondamente coinvolgente; è classico della cinematografia ed il pensiero cinematografico successivo di S.f. ne attingerà a piene mani sia per il suo afflato universale trasognato che per le mirabili ricostruzioni sceniche .
E' film che vaga fra l'homo novus tecnologico ed il baratro esistenziale in una sorta di fusione sincronica.
Dice Stanley Kubrick, in qualche modo confermando quanto già detto:"ognuno è libero di speculare sul significato filosofico del film, io ho tentato di rappresentare un'esperienza visiva che aggira la comprensione per penetrare con il suo contenuto emotivo direttamente nell'inconscio"
Il film trae libera ispirazione dal racconto di Arthur Clarke "the Sentinel"
Capolavoro indiscusso di Stanley kubrick è in contempo una profonda introspezione e ricerca del se profondo ma anche promozione del progetto spaziale americano poco prima del grande volo sulla luna .
il regista, di origini austriache, ha cercato di immaginare, con la collaborazione di massimi scienziati della Nasa stessa , il futuro dell'uomo nello spazio, il mistero del non conosciuto alla ricerca delle sue radici, ha di fatto costruito un totem enigmatico dove si espandono spiritualità ed visioni esoteriche della vita.
E'stato film di propaganda commerciale perché con tanto budget messo finalmente a disposizione,il regista ha potuto avere in mano gli strumenti espressivi per costruire un progetto profondo, complesso,., sentito , lirico, esistenziale , multi direzionale .
Per andare in cielo ci vuole anche uno slancio emotivo, unico vero propellente per consentire alla classe politica di progettare un sogno per l'umanità.
Il futuro dipinto da kubrick è quello che poi ci è caduto addosso?No , siamo lontani anni luce dalla verità fantascientifica rappresentata; si è sognato di fare tanto ma la rincorsa verso Dio è lontana anche perché la missione è verso altri orizzonti :non sarà mai un volotecnologico che ci porterà a lui, ma piuttosto" il contatto" con l'ente creatore si instaurerà attraverso un atto consapevolezza dentro il nostro se qui ed ora.
La magia di 2001 odissea nello spazio sta nel fatto che il grande regista ha saputo coinvolgerci nel suo sognooffrendoci una collocazione centrale,quella di liberi pensatori, interpreti del suo sogno volutamente celato e che resterà tale per sempre .
Rimarranno indelebili, scolpite nell'immaginario, quasi surreali, tante immagini del film in vivida passerella quali la stupenda scena dell'alba dell' uomo, la missione Discovery, il dialogo astuto fra la macchina Hal 9000 ed il protagonista David, il volo trionfale della navetta nella fase di allunaggio sula base Clavius ,la solennità del monolito, la missione su Giove ,la rappresentazione psichedelica del viaggio verso l'ignoto, la perdita della dimensione spazio tempo; la danza armonica e vibrazionale della stazione orbitante , la pulsante ellissi piena di energia. Mentre ancora le note musicali disegnano simbologie perfette con Jhoann Strauss jr nel "Sul bel Danubio blu" o quelle di Richard Strauss "Così parlò Zarathustra " o ancora quelle di Gyorgy Ligeti e di ARam Kachaturian un sentimento di grandiosità ci pervade tutti rendendoci partecipi , per un attimo, del grande mistero della vita. Le emozioni di un genio sono avvincenti, a volte destabilizzanti, comunque indirizzo verso percorsi inesplorati,vicini agli archetipi universali. L'enigma di questo kubrick oggi , e per sempre , si espanderà nelle nostre coscienze stimolando attimi di consapevolezza, forse solo intuizioni, comunque sempre oltre la banalità. Capolavoro indiscusso da assorbire con prudente attenzione e da custodire con cura in ogni cineteca che si rispetti. -
buona visone-
weach illuminati
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fulvio p.
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lunedì 16 luglio 2012
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indagine su altri sensi possibili
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di questo film mi piace: l'atmosfera contemplativa, l'uomo puntino nello spazio muto, le scelte estetiche essenziali e armoniche, la sintesi creativa e intellettuale del regista per cui l'approccio con l'alieno diventa qualcosa di incomprensibile per la mente umana. L'alieno è l'impensabile, è completamente fuori dalla conoscenza umana e probabilmente dalla possibilità di quest'ultima di poterlo comprendere nel suo senso. Questa volta l'atto di scoperta per cui l'uomo conosce - come accade per la scimmia antropomorfa che inventa l'uso dell'arma fino alla massima scienza che arriva a creare dei robot umanizzati - è per l'uomo che è l'animale più "potente", un esperienza che appartiene ad un Altro senso, non razionalizzabile: che ha una altra fisica, un'altra biologia, un altro cosmo etc.
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di questo film mi piace: l'atmosfera contemplativa, l'uomo puntino nello spazio muto, le scelte estetiche essenziali e armoniche, la sintesi creativa e intellettuale del regista per cui l'approccio con l'alieno diventa qualcosa di incomprensibile per la mente umana. L'alieno è l'impensabile, è completamente fuori dalla conoscenza umana e probabilmente dalla possibilità di quest'ultima di poterlo comprendere nel suo senso. Questa volta l'atto di scoperta per cui l'uomo conosce - come accade per la scimmia antropomorfa che inventa l'uso dell'arma fino alla massima scienza che arriva a creare dei robot umanizzati - è per l'uomo che è l'animale più "potente", un esperienza che appartiene ad un Altro senso, non razionalizzabile: che ha una altra fisica, un'altra biologia, un altro cosmo etc...Questo mette in discussione il nostro senso di esistenza e ogni possibile antropocentrismo. In questo film ho visto concretizzarsi il tentativo di far uscire l'uomo dall'esser-uomo per divenire un qualcosa di altro e superarsi, ma questa volta ciò sembra impossibile almeno per lo spettatore, e questo ci rende per un attimo consapevoli della nostra finitezza e ci fa dolcemente accettare la nostra strana condizione nell'universo come una delle infinite parti e infiniti sensi, che non è detto non possano ampliarsi ed aprire nuovi orizzonti.
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forgy
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giovedì 13 novembre 2014
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esperienza particolare
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2001 odissea nello spazio è chiaramente più di un film fatto, da quello che definire un genio della pellicola è riduttivo.
Dalla prima scena con le scimmie, alle conversazione con Hal, alla stanza bianca è difficile non notare quanto sia un'opera grandiosa e stilisticamente affascinante.
La colonna sonora è fantastica ,anche se personalmente la musica classica non la sopporto, si adatta perfettamente al contesto e al senso di "enormità" dell'Universo.
Vi chiederete quindi perchè tre stelle e non cinque: semplicemente perchè è un film non adatto a tutti (compreso me).
Nonostante il film sia ricco di significati lo reputo semplicemente noioso.
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2001 odissea nello spazio è chiaramente più di un film fatto, da quello che definire un genio della pellicola è riduttivo.
Dalla prima scena con le scimmie, alle conversazione con Hal, alla stanza bianca è difficile non notare quanto sia un'opera grandiosa e stilisticamente affascinante.
La colonna sonora è fantastica ,anche se personalmente la musica classica non la sopporto, si adatta perfettamente al contesto e al senso di "enormità" dell'Universo.
Vi chiederete quindi perchè tre stelle e non cinque: semplicemente perchè è un film non adatto a tutti (compreso me).
Nonostante il film sia ricco di significati lo reputo semplicemente noioso.
La parte delle scimmie, le scene di spostamento nello spazio ,per quanto accurate, e il viaggio interdimensionale ,per quanto d'effetto, possono portare a spazientire lo spettatore per via dell'estrema lentezza.
Dico inoltre con tutta sincerità che la fase della vecchiaia e della rinascita ad "essere superiore" non l'avevo capita, e vorrei sapere se è dovuta a una mia scarsa attenzione/sensibilità oppure è oggettivamente difficile da interpretare.
Un film che comunque tutti dovrebbero vedere per avere almeno la possibilità di valutarlo.
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neopolo marte miniel
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domenica 30 novembre 2014
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oltre l'uomo
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2001 sembra riprendere il tema dell'apprendista stregone: l'uomo che inventa una macchina per dominare l'universo che gli si rivolta contro. Secondo l'interpretazione nietzschiana, l'uomo, che si affranca dallo stato animale con la tecnologia, per raggiungere il superuomo deve liberarsi della tecnologia, del controllo razionale di sè e delle debolezze sentimentali come è rappresentato nella sequenza della disattivazione dell'immeschinito Hal (in cui la filastrocca sottolinea la infantile crudele onnipotenza che si ritroverà nei drughi di Arancia Meccanica, film che chiarisce il senso della parabola di 2001). Il monolito nero appare nei momenti decisivi dell'evoluzione umana, in cui avviene la piena soddisfazione degli istinti, cioè l'omicidio, o ancor meglio l'associazione dell'istinto con l'intelligenza - in contrasto tra loro nella società civile con le sue leggi e norme morali (per la gente comune ma non per le cerchie più esclusive del potere, completamente amorali) - rappresentati dall'occhio, sempre legato alla presenza del monolito.
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2001 sembra riprendere il tema dell'apprendista stregone: l'uomo che inventa una macchina per dominare l'universo che gli si rivolta contro. Secondo l'interpretazione nietzschiana, l'uomo, che si affranca dallo stato animale con la tecnologia, per raggiungere il superuomo deve liberarsi della tecnologia, del controllo razionale di sè e delle debolezze sentimentali come è rappresentato nella sequenza della disattivazione dell'immeschinito Hal (in cui la filastrocca sottolinea la infantile crudele onnipotenza che si ritroverà nei drughi di Arancia Meccanica, film che chiarisce il senso della parabola di 2001). Il monolito nero appare nei momenti decisivi dell'evoluzione umana, in cui avviene la piena soddisfazione degli istinti, cioè l'omicidio, o ancor meglio l'associazione dell'istinto con l'intelligenza - in contrasto tra loro nella società civile con le sue leggi e norme morali (per la gente comune ma non per le cerchie più esclusive del potere, completamente amorali) - rappresentati dall'occhio, sempre legato alla presenza del monolito. Se ognuno può fare deduzioni secondo le proprie credenze, il film ha rafforzato in chi l'aveva la visione satanica col monolito come simbolo del potere demoniaco che ha generato l'intelligenza umana e ha guidato la sua evoluzione. La società continua a ripetere l'omicidio, fondatore della Storia, trasfomandolo in violenza rituale, sacrificale, creatrice, protettrice e pacificatrice. Più che su chi sono gli alieni il film sembra porre la domanda su chi siamo noi. I film successivi di Kubrick, come già accennato, tenteranno una risposta. E, in attesa di affrancarci dalla crisalide biologica con tutte le sue -anche tragiche - necessità, è una risposta che può dispiacere ma non venir negata; e a ben guardare ben presente - il genio straordinario di Kubrick lo ha intuito come dimostrano le sue scelte per le colonne sonore - in compositori come Beethoven o Schubert - io direi anche Mozart -. In questo senso più che giusta la traduzione dell'Ubermennsch di Nietzsche piuttosto che Superuomo in Oltreuomo, così come oltre ogni limite dell'umano è il "bambino delle stelle" del finale del film.
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sir gient
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venerdì 23 gennaio 2015
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la granitica materia oscura...
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..Spesso mi chiedo come alcune menti umane siano in grado di trascendere il noumeno...come ci riescano è una cosa che mi sorprende e sorprenderà sempre... la critica e il pubblico hanno spesso additato a questo capolavoro come un film incomprensibile... certo è che, facile non è.
A distanza di anni è stato radiografato, sezionato, simbolizzato, eretto a portavoce del pensiero megalitico umano, si è persino riusciti secondo alcuni a capire il perchè la nutella piaccia cosi tanto a noi umani rivedendo la pellicola al contrario....
La mente di un genio non è sezionabile, la sua lungimiranza e il suo pensiero non sono direttamente proporzionali alla circonferenza del suo cranio.
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..Spesso mi chiedo come alcune menti umane siano in grado di trascendere il noumeno...come ci riescano è una cosa che mi sorprende e sorprenderà sempre... la critica e il pubblico hanno spesso additato a questo capolavoro come un film incomprensibile... certo è che, facile non è.
A distanza di anni è stato radiografato, sezionato, simbolizzato, eretto a portavoce del pensiero megalitico umano, si è persino riusciti secondo alcuni a capire il perchè la nutella piaccia cosi tanto a noi umani rivedendo la pellicola al contrario....
La mente di un genio non è sezionabile, la sua lungimiranza e il suo pensiero non sono direttamente proporzionali alla circonferenza del suo cranio.... quindi in questo film non c'è nulla da capire... va semplicemente guardato con gli occhi di chi ama il cinema e la sua più profonda essenza, è poesia strutturale, un quadro cubista, una foto realistica della propria fantasia e del proprio pensiero...
Kubrick porta in scena il "Suo Pensiero" e i suoi pensieri...le sue fantasie, la sua immaginazione, la sua matematica, il suo credo, la sua fede...noi comuni mortali restiamo a contemplare il processo di fusione di tutti questi elementi cercando di dare un senso, ma come chi ha detto che questa vita forse un senso non c'è l'ha, noi dobbiamo semplicemente guardare e riflettere e poi dopo aver riflettuto pensare con la nostra testa e vedere le cose come potrebbero essere secondo noi, ma, seguendo il filo logico di un genio....
Solo allora forse capiremo che il senso di kubrick sta nel farci pensare e non nel dare giudizi su una personale interpretazione del creato...
Quanti di noi non hanno mai pensato ad un input esterno che ha dato il via a tutto ?... c'è chi la chiama fede, chi lo ciama dio,chi lo chiama spirito, chi lo calcola con la statistica e chi lo tasforma in un bosone di x... kubrick lo pensa come un'incognita quale è ed allora tutto gira e si incentra dentro un insignificante quanto alienante parallelepipedo nero.... forma semplice unica, sola, stabile, perpetua, presente allora, presente ora e presente domani... il solo fatto di esserci spinge l'uomo ad evolversi per cercare di dare una risposta alla sua presenza e l'unico risultato è quello di capire che non siamo ancora pronti e forse non lo saremo mai, persi per sempre alla ricerca della nostra itaca come Odisseo che navigava e naufragava tra le onde di uno spazio allora come adesso infinito e oscuro.......
Amo questo film così come amo l'essenza del cinema.
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cress95
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lunedì 10 agosto 2015
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a lezione di fantascienza dal maestro kubrik
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Personalmente ritengo che Kubrik sia stato il più grande regista di tutti i tempi. Voglio dire: chi altri è stato capace di sintetizzare concetti estremamente complessi come l'evoluzione in semplici scene come quella in cui un primate colpisce una carcassa d'animale, armato di un osso che ha appena realizzato di poter e saper brandire?
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Personalmente ritengo che Kubrik sia stato il più grande regista di tutti i tempi. Voglio dire: chi altri è stato capace di sintetizzare concetti estremamente complessi come l'evoluzione in semplici scene come quella in cui un primate colpisce una carcassa d'animale, armato di un osso che ha appena realizzato di poter e saper brandire?
Ed è proprio l'evoluzione la vera e propria protagonista dell'immortale e trascendentale opera del Maestro, evoluzione che fa da palcoscenico al dramma, all'inquietudine crescente che da sempre ha spaventato e al contempo affascinato il genere umano: la paura di rimanere schiacciato dal progresso, di restare vittima del proprio stesso genio, della propria tecnologia. Il terrore nutrito dall'uomo che quell'istinto primordiale a superare i propri limiti possa un giorno diventare la causa della sua stessa rovina.
In questa famosissima trasposizione cinematografica del soggetto di Arthur Clarke (che successivamente ne avrebbe tratto la sceneggiatura per l'omonimo romanzo), il conflitto uomo-macchina viene affrontato dal Kubrik come mai fatto prima di lui (e anche dopo a dir la verità) e approfondito nell'idea di una macchina (l'intramontabile Hal 9000, doppiato nella versione italiana dal grande Gianfranco Bellini) talmente perfetta da rivelarsi alfine imperfetta, sviluppando sentimenti umani che la impongono di prepotenza (e di pieno diritto) nell'immaginario cinematografico mondiale.
La stupefacente bellezza dell'opera che ha definito cosa si intente per "fantascienza" riposa anche nella cura maniacale che viene data ai dettagli: la vita degli astronauti a bordo della "Discovery One" è così dettagliata da trasmettere ogni fibra della sua claustrofobica e asfissiante essenza; l'infinita ostilità dello spazio è riprodotta senza mezze misure, in un silenzio assordante nel quale a far da padrone è un alienante "Danubio blu" (l'opera di Johann Strauss), che non rompe, bensì accentua la riflessione metafisica di sfondo al dramma della vicenda intera.
L'esperienza visiva realizzata dal Kubrik non ha, e non può avere eguali: il coinvolgimento dello spettatore ha pure finalità catartiche, alla pari di quella astrazione dalle umane contingenze che porta l'astronauta Bowman (Keir Dullea) a divenire infine parte viva dell'universo, dopo essersi liberato del suo essere mortale, sotto forma di quel metaforico "bambino delle stelle" che domina il finale.
Hal 9000 e la sua razionale superbia non sono che l'emblema dell'inesorabile futuro che attende l'uomo nella prospettiva di un cattivo uso dell'ancestrale e misterioso dono dell'evoluzione (il famoso monolite), dono che lo rende partecipe del mistero dell'universo, perché proprio dai suoi meandri più oscuri esso proviene.
La pellicola si chiude dunque in modo circolare, con un incisivo "Così parlò Zarathustra", il poema sinfonico di Richard Strauss d'apertura dell'opera, usato saggiamente per sottolineare i momenti di maggior metamorfosi, la più grande e importante delle quali è stata quella condotta dalla pellicola stessa nello sfondo disordinato e contorto del genere fantascientifico dello scorso millennio.
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paolocorsi
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domenica 31 gennaio 2016
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il superuomo è il bambino
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Per usare le parole della NASA, che ha collaborato al progetto, questo film é uno sconcertante capolavoro. I pochi recensori favorevoli che ebbe all'inizio lo consideravano una sinfonia visiva; il paragone era con la nona di Beethoven ma forse è più corretto parlare di Mozart, col quale "2001" condivide insieme tristezza e euforia, e vari stadi intermedi tra cui una malinconia che si trova nei grandi capolavori mozartiani come la sinfonia in sol minore che ai contemporanei suscitarono orrore. Per non parlare di inquietanti analogie nelle loro vite. I grandi capolavori (lo stesso Bach fa testo) sono i creatori di quello che poi verrà codificato e difeso come catechismo dai tradizionalisti e i conservatori.
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Per usare le parole della NASA, che ha collaborato al progetto, questo film é uno sconcertante capolavoro. I pochi recensori favorevoli che ebbe all'inizio lo consideravano una sinfonia visiva; il paragone era con la nona di Beethoven ma forse è più corretto parlare di Mozart, col quale "2001" condivide insieme tristezza e euforia, e vari stadi intermedi tra cui una malinconia che si trova nei grandi capolavori mozartiani come la sinfonia in sol minore che ai contemporanei suscitarono orrore. Per non parlare di inquietanti analogie nelle loro vite. I grandi capolavori (lo stesso Bach fa testo) sono i creatori di quello che poi verrà codificato e difeso come catechismo dai tradizionalisti e i conservatori. Al livello più comprensibile il film sembra avallare la teoria degli antichi astronauti, per cui gli alieni avrebbero nei tempi passati non solo visitato la Terra, ma guidato il percorso evolutivo della specie umana. Quando il film venne realizzato era ancora attivo il "Progetto Blue Book" dell'aeronautica militare degli Stati Uniti sui presunti avvistamenti di UFO, il quale si concluse con circa il 5% di casi "non identificati" (cioé che non si potesse affermare con certezza né che fossero UFO né che non lo fossero). Così come molti a suo tempo avevano ritenuto la guerra nucleare - tema del "dottor Stranamore" - fosse prossima, quando uscì "2001" si pensava lo stesso per la manifestazione degli extraterrestri, oltre che per le stazioni spaziali e astronavi come quelle della sequenza più euforica del film, prima del finale che suona come un risveglio da un incubo. Se il monolito rappresenta quello che e al di là della nostra comprensione esso può essere inteso e spiegare il film, cioé gli interrogativi fondamentali dell'umanità, secondo le proprie credenze. Come quella satanista di Michael Aquino che nel 1975 lasciò la Chiesa di Satana di Anton LaVey e fondò il Tempio di Set, il quale che vide in "2001" la conferma che l'intelligenza umana fosse dovuta a Satana. Secondo questa intepretazione il bambino finale, l'essere superiore che detiene ormai il potere potrebbe essere quello che vedeva la luce, nello stesso anno in cui uscì 2001, da parte di un un'altro grande cineasta, come figlio di Rosa Maria. Altri invece vi videro la esemplificazione cinematografica della Bibbia, o del Corano, o della New Age. E ancora dell'esoterismo alchemico o dello gnosticismo. Quale che sia l'interpretazione, il feto é comunque un punto di arrivo di un uomo (se di uomo si può parlare, se il viaggio oltre l'infinito di Bowman non sia la fine dell'umanità) nuovo. Per poter accedere a un nuovo stadio, dopo l'immobilità della civiltà del Duemila così come era stata immobile la specie scimmia prima dell'alba dell'uomo, Bowman deve praticare al computer quella che sembra simboleggiare in una penetrazione nella propria coscienza il taglio della parte razionale del cervello, identificata nella tecnologia, che potrebbe censurare ma anche far impazzire: essere cioè come in "Shining" é Danny, non Jack Torrance. Un bambino, appunto, così' come in un'altra tra le intepretazioni principali del film, forse quella che si è affermata maggiormente (considerando anche le note di "Così parlò Zarathustra" per le liberazioni fondamentali dalla scimmia all'uomo e dall'uomo al superuomo): i concetti del filosofo Nietzsche: "Innocenza è il fanciullo e oblio, un nuovo inizio, un giuoco, una ruota ruotante da sola, un primo moto, un sacro dire di sí." Il superuomo è il bambino.
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