chriss
|
venerdì 1 ottobre 2010
|
i misteri del film...3° parte
|
|
|
|
2001: Odissea nello spazio è un film con un finale troppo ottimistico: con l' avvento del Superuomo e dei suoi nuovi valori, l' umanità ne avrebbe giovato in eterno. Era questo il senso filosofico. Tuttavia, dopo aver analizzato la vita e le opere postume (Arancia Meccanica, Barry Lindon, Shining, Full Metal Jacket ed Eyes Wide Shut) di Stanley Kubrick, mi son dovuto arrendere ad una importante scoperta/verità: sarà proprio il regista a 'demolire' la linea tracciata dal finale di 2001: Odissea nello spazio. Se avete visto i film successivi a questo e riuscite a trovare un protagonista positivo in tutto e per tutto, fatemelo sapere anche a me: sono a vostra completa disposizione. Purtroppo per voi, non lo troverete.
[+]
2001: Odissea nello spazio è un film con un finale troppo ottimistico: con l' avvento del Superuomo e dei suoi nuovi valori, l' umanità ne avrebbe giovato in eterno. Era questo il senso filosofico. Tuttavia, dopo aver analizzato la vita e le opere postume (Arancia Meccanica, Barry Lindon, Shining, Full Metal Jacket ed Eyes Wide Shut) di Stanley Kubrick, mi son dovuto arrendere ad una importante scoperta/verità: sarà proprio il regista a 'demolire' la linea tracciata dal finale di 2001: Odissea nello spazio. Se avete visto i film successivi a questo e riuscite a trovare un protagonista positivo in tutto e per tutto, fatemelo sapere anche a me: sono a vostra completa disposizione. Purtroppo per voi, non lo troverete. Alexander DeLarge, Barry Lindon, Jack Torrance, il soldato Joker ed il dottor Bill Harford sono tutti personaggi non positivi oppure oscurati da un' altra metà. La metà di Alex potrebbe esser rappresentata dai suoi Drughi diventati poliziotti; quella di Barry dal figliastro Lord Bullington. Jack Torrance, la cui metà è Danny, rappresenta il Male, la follia vinta dalla ragione e dalla luccicanza. La foto di Jack, al termine del film, ci indica che per Kubrick il Male non muore mai. Il soldato Joker, addestrato per difendere la sua nazione e diventare un assassino, finirà per fare il giornalista. La sua metà oscura potrebbe benissimo essere quella di Animal o del Sergente istruttore Hartman. Forse il solo Danny di Shining potrebbe essere il Superuomo di 2001: Odissea nello spazio. Non fatevi ingannare! Anche Danny possiede un punto debole: il bambino teme il suo potere, la luccicanza. Io ho visto pure il Dottor Stranamore, anche se di quattro anni prima. Anche in quel capolavoro, che mette in risalto la follia degli uomoni, Peter Sellers 'diventa' tre personaggi (Capitan Mandrake, il Presidente ed il Dottor Stranamore). Se non vi ho convinto, provate a guardar meglio Eyes Wide Shut (occhi completamente chiusi). Questo film decreterà 'la morte del Superuomo'. Il protagonista maschile, Bill Harford, un dottore che si crede felicemente sposato, sarà ogni volta incapace di reagire ad una 'realtà mutante' e dalla quale verrà inesorabilmente dominato. E' emblematica la scena in cui si toglie la maschera. Quella maschera, con la quale aveva partecipato ad una specie di orgia collettiva, rappresenta 'l' altra metà' dell' uomo moderno. Ho dovuto vederlo più volte e con molta attenzione per capirne la grandezza di fondo. Io credo che Stanley Kubrick non avesse molta fiducia nell' umanità, in particolar modo negli uomini. Forse con 2001: Odissea nello spazio aveva provato a mandare un messaggio forte (anche di pace) ai 'Potenti' che si erano convinti di fare una guerra (Vietnam) giusta per il proprio paese e per tutta l' umanità. Anche la Guerra Fredda ed il periodo storico (si entrava negli anni 70') può aver influenzato Kubrick. Per me resta il film del secolo: un' opera grandiosa che 'parla' con la musica e le immagini e che riflette su quegli anni sciagurati (sempre il Vietnam), ma anche su quelli prima dell' uomo e dopo l' arrivo di questo sulla Luna. Da Hal 9000 in poi, Kubrick ha immaginato un ipotetico futuro con un finale troppo ottimistico. Peccato che tutto il lavoro venuto dopo non farà altro che smentire clamorosamente sé stesso. Rassegnamoci al fatto che per Stanley Kubrick non ci sarà nessun Superuomo! La presa di coscienza del regista ci invita nuovamente alla riflessione. Peccato se ne sia andato. Palmieri Christian...
[-]
|
|
[+] lascia un commento a chriss »
[ - ] lascia un commento a chriss »
|
|
d'accordo? |
|
alex41
|
venerdì 15 febbraio 2013
|
geniale, provocatorio, sperimentale al 100%
|
|
|
|
Cominciamo subito con le cose più ovvie: "2001: Odissea Nello Spazio" non è un film come gli altri, non è uno di quei film da capire, e non è che siccome è etichettato "fantascienza" deve per forza essere d'azione o avere alieni all'interno: anzi qui succede tutto l'opposto. E' una pellicola fantasiosa dove ciò che conta è l'immaginazione, è come un quadro affascinante ricco di colori e di varie emozioni. La trama del film non è un granché, diciamolo, ed è ciò che meno coinvolge e interessa rispetto al resto: ma cos'è allora il resto? TUTTO. Dal geniale inizio nella preistoria, passando per lo spazio infinito.
[+]
Cominciamo subito con le cose più ovvie: "2001: Odissea Nello Spazio" non è un film come gli altri, non è uno di quei film da capire, e non è che siccome è etichettato "fantascienza" deve per forza essere d'azione o avere alieni all'interno: anzi qui succede tutto l'opposto. E' una pellicola fantasiosa dove ciò che conta è l'immaginazione, è come un quadro affascinante ricco di colori e di varie emozioni. La trama del film non è un granché, diciamolo, ed è ciò che meno coinvolge e interessa rispetto al resto: ma cos'è allora il resto? TUTTO. Dal geniale inizio nella preistoria, passando per lo spazio infinito. Il film in sè può essere considerato il padre del genere, il fratello maggiore di "Eraserhead" di David Lynch e nonno di "Inland Empire". E' un film che affascina per le immagini, è un'opera sperimentale al 100%. Bellissima la colonna sonora, i tempi lenti alla lunga possono annoiare, ma solo se si va alla ricerca di un significato, ma questo film non ne ha solo uno ma vari. Lo stesso Kubrick ha detto: "se qualcuno ha capito qualcosa di questo film ho sbagliato tutto!". Presenta poi numerose scene cult rimaste nella storia, dall'osso che diventa una navicella spaziale fino a HAL 9000, la macchina che si ribella dall'uomo (eh sì Kubrick sapeva anche questo!), per non parlare poi degli ultimi 40 minuti, un viaggio da trip allucinante dove colori accesi e fortissimi sembrano venirci addosso e ci portano in altre dimensioni, fino al finale nonsense ma che io ho trovato straordinario. Questo film in conclusione è un'opera magistrale, sottovalutata, onirica, troppo intellettuale per certi palati non molto sopraffini. Ricordate che non dev'essere capito, altrimenti rovinereste tutto quanto.
[-]
|
|
[+] lascia un commento a alex41 »
[ - ] lascia un commento a alex41 »
|
|
d'accordo? |
|
paolo 67
|
mercoledì 16 maggio 2012
|
metafisica di 2001
|
|
|
|
Se fossimo scimmie e conoscessimo gli umani come noi, vorremmo diventarci? Kubrick era troppo intelligente per non mettere in causa la nostra visione antropocentrica. 2001 non dà risposte, piuttosto pone delle domande. Alle quali non ci sarà risposta finchè saremo quello che siamo. Forse un'altra civiltà, una razza aliena ci guarda e ci guida nell'evoluzione, ma non possiamo conoscerli. Kubrick ha una visione estremamente pessimistica della storia umana: la società umana è falsa, l'uomo è sempre stato un un assassino, quel poco di intelligenza che ha la usa per sottomettere i più deboli e gli innocenti, quelli che arrogantemente considera inferiori, si ribella ai padri, finisce nella follia, compresa quella dei computer che ne imita i processi mentali fino a ereditarne la schizofrenia.
[+]
Se fossimo scimmie e conoscessimo gli umani come noi, vorremmo diventarci? Kubrick era troppo intelligente per non mettere in causa la nostra visione antropocentrica. 2001 non dà risposte, piuttosto pone delle domande. Alle quali non ci sarà risposta finchè saremo quello che siamo. Forse un'altra civiltà, una razza aliena ci guarda e ci guida nell'evoluzione, ma non possiamo conoscerli. Kubrick ha una visione estremamente pessimistica della storia umana: la società umana è falsa, l'uomo è sempre stato un un assassino, quel poco di intelligenza che ha la usa per sottomettere i più deboli e gli innocenti, quelli che arrogantemente considera inferiori, si ribella ai padri, finisce nella follia, compresa quella dei computer che ne imita i processi mentali fino a ereditarne la schizofrenia. In 2001 la morte dell'uomo è un nuovo inizio, una rinascita nell'oblio e nell'innocenza del bambino nietzschiano. Kubrick ha chiarito, o dato altre versioni estetiche e “morali” di 2001 nei film successivi, soprattutto SHINING e EYES WIDE SHUT, in cui la battuta finale è una ironica quanto seria riaffermazione della superiorità della natura, di chi l'ha creata o la plasma, che ha l'ultima parola.
[-]
|
|
[+] lascia un commento a paolo 67 »
[ - ] lascia un commento a paolo 67 »
|
|
d'accordo? |
|
weach
|
domenica 12 giugno 2011
|
una frontiera di input esoterici
|
|
|
|
2001 odissea nello spazio ,anno di produzione 1968.
E'dottrina esoterica con insegnamenti segreti riservati a pochi adepti ?Oppure è semplice contatto per immagini e suoni con le tracce dei sacri misteri delle vita materica?
Il monolito nero va interpretato come una espressione fantasiosa oppure racchiude una simbologia da interpretatre ?
Kubrick, con Bowman sul letto di morte nell'ultima enigmatica sequenza di fronte al monolito nella stanza vittoriana , voleva solo dare una rappresentazione per immagini della "circolarità" della vita di cui tanto parlano le culture orientali ?
Hal 9000,l'intelligenza artificiale di "2001 odissea nello spazio" ha avuto il definitivo sopravvento come sostiene lo scienziato transumanista e futurologo Ray Kurzweil nel suo libro profondamente ispirato "the singularity"?
Quale è il senso del vuoto e del silenzio kubrickiano?
Potremmo porci molte altre domande e le nostre elucubrazioni ci potrebbero portare verso spazi infiniti oppure verso la stasi dell'intelletto come nel caso di Rock Hudson che alla prima del film disse:"c'è qualcuno in sala che sappia spiegarmi qualcosa?".
[+]
2001 odissea nello spazio ,anno di produzione 1968.
E'dottrina esoterica con insegnamenti segreti riservati a pochi adepti ?Oppure è semplice contatto per immagini e suoni con le tracce dei sacri misteri delle vita materica?
Il monolito nero va interpretato come una espressione fantasiosa oppure racchiude una simbologia da interpretatre ?
Kubrick, con Bowman sul letto di morte nell'ultima enigmatica sequenza di fronte al monolito nella stanza vittoriana , voleva solo dare una rappresentazione per immagini della "circolarità" della vita di cui tanto parlano le culture orientali ?
Hal 9000,l'intelligenza artificiale di "2001 odissea nello spazio" ha avuto il definitivo sopravvento come sostiene lo scienziato transumanista e futurologo Ray Kurzweil nel suo libro profondamente ispirato "the singularity"?
Quale è il senso del vuoto e del silenzio kubrickiano?
Potremmo porci molte altre domande e le nostre elucubrazioni ci potrebbero portare verso spazi infiniti oppure verso la stasi dell'intelletto come nel caso di Rock Hudson che alla prima del film disse:"c'è qualcuno in sala che sappia spiegarmi qualcosa?".
2001 odissea nello spazio di Stanley Kubrick è opere visionario,filosofica , al limite della "comprensibilità razionale " , profondamente coinvolgente:é' classici della cinematografica "il pensiero cinematografico fanascientifico successiva sia per il suo afflato universale e trasognato che per le sbalorditive ricostruzioni sceniche.
E' film che vaga fra le tecnologie raffinate dell'homo novus tecnologico ed il baratro esistenziale in una sorta di fusione sincronica estrema .
Dice Stanley Kubrick , in qualche modo confermando quanto già detto :"ognuno è libero di speculare sul significato filosofico del film, io ho tentato di rappresentare un 'esperienza visiva che aggira la comprensione per penetrare con il suo contenuto emotivo direttamente nell’’ inconscio".
Il film trae ispirazione dal racconto di Arthur Clarke "The Sentinel".
Capolavoro indiscusso di Stanley Kubrick è in contempo una profonda introspezione
e ricerca del "se profondo " ma anche promozione del progetto spaziale americano poco prima del "grande volo sulla luna "
.Il regista ha cercato di immaginare ,con la collaborazione di scienziati valenti della NASA. stessa ,il futuro dell’uomo nello spazio, il mistero del non conosciuto alla ricerca delle radice ; ha costruendo così un totem enigmatico dove trovano espansione ed assonanza con le componenti esistenziali , spirituali ed esoteriche della vita.
E' stato film anche di propaganda commerciale per tante aziende che avrebbero poi partecipato al business spaziale che si sarebbe poi dischiuso negli anni a venire.!!!
Ma Stanley kubrick ringrazia comunque perché con tanto budget messo finalmente a disposizione, ha potuto avere in mano gli strumenti espressivi per produrre un progetto complesso, profondo, sentito, lirico , esistenziale , “multidirezionale”.
Per andare in cielo ci vuole anche uno slancio emotivo, unico vero propellente per consentire alla classe politica di "progettare un sogno per l'umanità".
Il futuro dipinto da Kubrick è quello che poi ci è caduto addosso ?
No , siamo lontani anni luce dalla verità fantascientifica rappresentata; si è sognato di fare tanto ma la rincorsa verso Dio è lontana anche perché non sarà mai un volo tecnologico che ci porterà a lui , ma piuttosto un atto di consapevolezza, un viaggio all'interno di noi stessi capace di cambiarci.
La magia di "2001 odissea nello spazio" sta nel fatto che il grande regista ha saputo coinvolgerci nel suo sogno dando a noi una collocazione centrale :quella di liberi pensatori , di interpreti del suo sogno volutamente celato e che resterà tale per sempre.
Rimangono indelebili, scolpite nel nostro immaginario , quasi surreali, tante immagini del film in vivida passerella quali la stupenda scena dell’alba dell'uomo,la missione Discovery,il dialogo astuto fra la macchina Hal 9000 ed il protagonista David , trionfali della la navetta nella fase di allunaggio sulla base Clavius , la solennità del monolito , la missione su Giove, le rappresentazione psichedeliche del viaggio verso l'ignoto,la perdita della dimensione spazio tempo ,la trionfale danza della stazione orbitale , la pulsante ellissi piena di energia.
Mentre ancora vibrano le note di Johann Strauss jr" Sul bel Danubio blu o quelle di Richard Strauss " Così parlò Zarathustra " o ancora quelle di Gyorgy Ligeti e di Aram Kachaturian un sentimento di grandiosità ci pervade tutti rendendoci partecipi, per un attimo, del grande mistero della vita.
Le emozioni di un genio sono avvincenti , a volte destabilizzanti, comunque indirizzo verso percorsi inesplorati vicini agli archetipi universali.
L'enigma di questo Kubrick oggi ,e per sempre ,si espanderà nelle nostre coscienze stimolando attimi di consapevolezza, forse solo intuizioni, comunque sempre oltre la banalità. .
Capolavoro
indiscusso da assorbire con prudente attenzione
buona visione
weach illuminati
[-]
|
|
[+] lascia un commento a weach »
[ - ] lascia un commento a weach »
|
|
d'accordo? |
|
marco86
|
lunedì 13 agosto 2007
|
che dire?
|
|
|
|
Capolavoro. Difficile trovare le parole con questo film (opera d'arte): ormai si è già detto e scritto di tutto.
Quindi riporto direttamente le parole del regista Stanley Kubrick:
« Ognuno è libero di speculare a suo gusto sul significato filosofico del film, io ho tentato di rappresentare un'esperienza visiva, che aggiri la comprensione per penetrare con il suo contenuto emotivo direttamente nell'inconscio »
[+] il cinema è, innanzitutto, arte figurativa
(di andrea)
[ - ] il cinema è, innanzitutto, arte figurativa
[+] il cinema è, innanzitutto, arte figurativa (2)
(di andrea)
[ - ] il cinema è, innanzitutto, arte figurativa (2)
|
|
[+] lascia un commento a marco86 »
[ - ] lascia un commento a marco86 »
|
|
d'accordo? |
|
paolo 67
|
mercoledì 25 aprile 2012
|
l'importanza di "2001: odissea nello spazio"
|
|
|
|
Con questo film personalissimo Kubrick ha cambiato il linguaggio del cinema, sia tecnicamente che narrativamente, facendogli fare un salto di qualità. Se la NASA lo ha definito “esaltante e sconcertante” la filmoteca vaticana lo ha posto in testa alla lista dei maggiori film d'arte di tutti i tempi. La trama è fatta di momenti e eventi nel tempo collegati dalla comparsa del monolito nero. Per Arthur Clarke, autore dei romanzi che hanno ispirato Kubrick e cosceneggiatore del film, il monolito era la prova di intelligenze extraterrestri, nel film comunque rappresenta la trascendenza. L'uomo come lo conosciamo muore, nasce il bambino-stella. Clarke faceva rilevare la coincidenza impressionante che per ogni uomo che è vissuto sulla Terra nella nostra galassia splende una stella (sono in numero uguale).
[+]
Con questo film personalissimo Kubrick ha cambiato il linguaggio del cinema, sia tecnicamente che narrativamente, facendogli fare un salto di qualità. Se la NASA lo ha definito “esaltante e sconcertante” la filmoteca vaticana lo ha posto in testa alla lista dei maggiori film d'arte di tutti i tempi. La trama è fatta di momenti e eventi nel tempo collegati dalla comparsa del monolito nero. Per Arthur Clarke, autore dei romanzi che hanno ispirato Kubrick e cosceneggiatore del film, il monolito era la prova di intelligenze extraterrestri, nel film comunque rappresenta la trascendenza. L'uomo come lo conosciamo muore, nasce il bambino-stella. Clarke faceva rilevare la coincidenza impressionante che per ogni uomo che è vissuto sulla Terra nella nostra galassia splende una stella (sono in numero uguale). 2001 è un film di idee, non di emozioni. 2001 è un film ottimista sull'evoluzione dell'umanità in qualcosa di meglio, di più armonico di quanto abbiamo avuto finora. Da questo punto di vista, accusato di nichilismo, Kubrick ha dato con 2001 uno dei film più progressisti della storia del cinema. HAL dimostra che il valore di un film (come in 007) si misura dal cattivo. Ritratto freddo ed esatto di quello che non capiamo, non è un film divertente, un intrattenimento, è piuttosto terrificante, con un senso di glaciale tensione, ma non mancano momenti di umorismo. Kubrick e Clarke: “Se qualcuno dirà che ha capito il film, abbiamo fallito”. Viaggio psichedelico, estremamente raffinato, il film coglie lo spirito degli anni '60, tanto che ebbe subito successo nel pubblico giovane, quello che ascoltava “Lucy in the sky with diamonds” dei Beatles e “The piper at the gates of dawn” dei Pink Floyd. Il film parla dell'evoluzione dell'intelligenza. L'uomo si affranca dalla scimmia con la tecnologia, ma le sue potenzialità sono superiori alla tecnologia stessa (è uno dei temi ottimistici di 007). HAL rappresenta l'uomo terrestre contemporaneo, la sua civiltà tecnologica. Kubrick aveva probabilmente una visione cospirativa delle società (vedi ARANCIA MECCANICA e EYES WIDE SHUT), in conflitto perenne. L'apparizione del monolito (che sembra alludere a poteri misteriosi, forse a una intelligenza superiore che guida l'evoluzione umana), che incute insieme terrore e speranza, rappresenta ogni volta una rottura delle gerarchie, l'uscita del conflitto dalla sua latenza. Kubrick parla del potere delle immagini, dei film, dello spettacolo, della propaganda (citava non a caso Goebbels) e confida nell'intelligenza dell'uomo-spettatore, che stimola verso il suo destino di rinnovamento.
[-]
|
|
[+] lascia un commento a paolo 67 »
[ - ] lascia un commento a paolo 67 »
|
|
d'accordo? |
|
paleutta
|
giovedì 15 novembre 2007
|
la semplicità dell'ignoto
|
|
|
|
sorvolando su tutti gli apprezzamenti che potrei fare sul film che per me rappresenta una sorta di pietra miliare quasi degna di venerazione, cercherò di esprimere in modo semplice il mio punto di vista. Secondo me questo film, come quasi tutti quelli di Kubrick, va preso così com'è senza porsi troppe domande sui vari significati più o meno celati dietro ai vari simbolismi. Fermo restando che gli spunti di discussione che innesca sono molti e che tutte le teorie e le domande filosofiche religiose esistenziali che suggerisce, accendono la fantasia e la riflessione profonda, ribadisco che secondo me in realtà non c'è nessun bisogno di farlo. Il romanzo di A.Clarke "La sentinella" che lo ha ispirato è un breve racconto che non si spertica in questioni amletiche esistenziali o teologiche.
[+]
sorvolando su tutti gli apprezzamenti che potrei fare sul film che per me rappresenta una sorta di pietra miliare quasi degna di venerazione, cercherò di esprimere in modo semplice il mio punto di vista. Secondo me questo film, come quasi tutti quelli di Kubrick, va preso così com'è senza porsi troppe domande sui vari significati più o meno celati dietro ai vari simbolismi. Fermo restando che gli spunti di discussione che innesca sono molti e che tutte le teorie e le domande filosofiche religiose esistenziali che suggerisce, accendono la fantasia e la riflessione profonda, ribadisco che secondo me in realtà non c'è nessun bisogno di farlo. Il romanzo di A.Clarke "La sentinella" che lo ha ispirato è un breve racconto che non si spertica in questioni amletiche esistenziali o teologiche. Credo che vada accettato quello che si vede così com'è, neanche Kubrick stesso era in grado di dare risposte alle inevitabili domande che gli venivano poste.
Il monolito, da dove arriva? Perchè Hal9000 impazzisce? Chi è il supremo architetto di tutta la vicenda? Boh!! Il bello è proprio questo, senza fare del qualunquismo, credo che in realtà nel film non si chieda di cercare di capire quello che viene proposto. Si presenta semplicemente una realtà, degli eventi che si susseguono senza preoccuparsi troppo delle cause scientifiche o religiose che li hanno procurati. E' la metafisica. Qualcuno più preparato di me mi dica se sto bestemmiando. Inutile negare che anche io ho cercato di interpretare, di provare a teorizzare sulle intenzioni dell'autore. Mi sono reso conto che è perfettamente inutile. Le simbologie sono suggestive, intriganti e stimolanti, ma in realtà sono un pò fini a se stesse. La bellezza della pellicola è il come ti cattura, la bellezza delle immagini, le musiche, l'assoluta verosimiglianza tecnologica. E' tutto perfetto. Se si cerca di dare una spiegazione ci si infila in un labirinto intricato come un dipinto di Bosch, non se ne viene fuori. Solo sulla sequenza di apertura ci sarebbe da parlare per ore. Lo schermo nero con quella frequenza sonora. Se lo si osserva attentamente non è esattamente nero e oscuro, è come se ci fosse una tensione luminosa che cerca di liberarsi. A me è venuto in mente l'universo prima del big bang...Quello che mi riempie di rabbia sorda e sgomento è sentire molte persone descriverlo come una rottura di palle, un film senza trama dove vengono dette dieci parole. Addirittura un mio collega ha definito "banalotta" la sequenza della scimmia che lancia in aria l'osso che cadendo ci proietta nel futuro trasformandosi nell'astronave. Personalmente quello che mi affascina di più di 2001, più che la componente filosofica trascendentale è la componente tecnologica e scientifica. Sembra impossibile che quello che si vede sia un set cinematografico ed eravamo nel 1968...L'unico neo secondo me è quando David Bowman si lancia dalla capsula dentro il Discovery senza l'elmetto rimanendo per qualche secondo nel vuoto dello spazio ormai in prossimità di Giove. Dubito che in quelle regioni il nostro corpo possa resistere alla temperatura che credo cominci ad avvicinarsi allo zero assoluto (-273°c) senza una protezione neanche per una frazione di secondo.
[-]
[+] la tua è una posizione leggittima
(di luc)
[ - ] la tua è una posizione leggittima
[+] simbolismi di domande
(di andrea)
[ - ] simbolismi di domande
|
|
[+] lascia un commento a paleutta »
[ - ] lascia un commento a paleutta »
|
|
d'accordo? |
|
weach
|
martedì 4 gennaio 2011
|
hall 9000 prenderà poi il sopravvento sull'uomo?
|
|
|
|
Hall 9000 di "2001 odissea nello spazio di Stanley Kubrick" ha avuto il defintivo sopravvento come sostiene lo scienziato transumanista e futurologo Ray Kurzweil nel suo libro famoso "the singularity"?
"2001 odissea nello spazio" di Stanley Kubrick è visionario,filosofico , al limite della "comprensibilità razionale " e profondamente coinvolgente:é' uno dei classici della cinematografica "universale" che trascende la sola fantascienza, che nel contempo diviene riferimento indiscusso per tutta la cinematografia fantascientifica successiva sia per il suo afflato universale e trasognato che per le sbalorditive ricostruzioni sceniche.
[+]
Hall 9000 di "2001 odissea nello spazio di Stanley Kubrick" ha avuto il defintivo sopravvento come sostiene lo scienziato transumanista e futurologo Ray Kurzweil nel suo libro famoso "the singularity"?
"2001 odissea nello spazio" di Stanley Kubrick è visionario,filosofico , al limite della "comprensibilità razionale " e profondamente coinvolgente:é' uno dei classici della cinematografica "universale" che trascende la sola fantascienza, che nel contempo diviene riferimento indiscusso per tutta la cinematografia fantascientifica successiva sia per il suo afflato universale e trasognato che per le sbalorditive ricostruzioni sceniche.
E' film che vaga fra le tecnologie raffinate dell'homo novus tecnologico ed il baratro esistenziale in una sorta di fusione sincronica estrema .
Il film trae ispirazione dal racconto di di Arthur C. Clarke "the sentinel".
Capolavoro indiscusso di Stanley Kubrick è in contempo una profonda introspezione
e ricerca del "se profondo " ma anche promozione del progetto spaziale americano poco prima del "grande volo sulla luna ".
Il regista ha cercato di immaginare ,con la collaborazione di scienziati valenti,della Nasa stessa ,il futuro dell’uomo nello spazio, ma anche nel mistero del non conosciuto alla ricerca delle radice ; ha trasformato il film in un enigma dove trovano espansione ed assonanza le componenti esistenziali , spirituali ed esoteriche della vita.
E' stato film anche di propaganda commerciale e per tante aziende che avrebbero poi partecipato al business spaziale che si sarebbe poi dischiuso negli anni a venire.!!!
Ma Stanley kubrick ringrazia comunque perché con tanto budget messo finalmente a disposizione, ha potuto avere in mano gli strumenti espressivi per produrre un progetto complesso, profondo, sentito, lirico , esistenziale , “multidirezionale”.
Per andare in cielo ci vuole anche uno slancio emotivo, unico vero propellente per consentire alla classe politica di "progettare un sogno per l'umanità".
1968 è l'anno di " 2001 odissea nello spazio ".
1969 è l'anno in cui l'uomo è sbarcato sulla luna .
Strane coincidenze : lascio ad altri le riflessioni e le probabili congetture .
Il futuro dipinto da Kubrick è quello che poi ci è caduto addosso ?
No , siamo lontani anni luce dalla verità fantascientifica rappresentata; si è sognato di fare tanto ma la rincorsa verso Dio è lontana anche perché non sarà mai un volo tecnologico che ci porterà a lui , ma piuttosto un atto di consapevolezza, un viaggio all'interno di noi stessi capace di cambiarci.
La magia di "2001 odissea nello spazio" sta nel fatto che il grande regista ha saputo coinvolgerci nel suo sogno dando a noi una collocazione centrale :quella di liberi pensatori . di interpreti del suo sogno volutamente celato e che resterà tale per sempre.
Resteranno per sempre, quasi surreali, tante immagini del film in vivida passerella quali la stupenda scena dell’alba dell'uomo,la missione Discovery,il dialogo astuto fra la macchina Hal 9000 ed il protagonista David , le immagini trionfali della navetta nella fase di allunaggio sulla base Clavius , la solennità del monolite , la missione su Giove, le rappresentazione psichedeliche del viaggio verso l'ignoto,la perdita della dimensione spazio tempo ,la trionfale danza della stazione orbitale , la vibrante ed energetica ellissi.
Vivere è un atto di coraggio ma accompagnati dall' intelligenza di un genio è ancora più difficile ed emozionante .
Weach illuminati
[-]
|
|
[+] lascia un commento a weach »
[ - ] lascia un commento a weach »
|
|
d'accordo? |
|
nick castle
|
martedì 1 settembre 2009
|
il miglior film di fantascienza di sempre!
|
|
|
|
Qualunque film di fantascienza prodotto precedente e successivamente a questo, sarà sempre inferiore, il paragone sarà sempre impensabile. Lo stile di Kubrick, originalissimo e personale, si fonde omogeneamente con la fotografia di Geoffrey Unsworth(e non capisco perchè quando si parla di sodalizio regista-fotografo, si nomina sempre quello tra Kubrick e John Alcott, Alcott fotografò solo alcune scene, di 2001: Odissea nello spazio). Una storia impeccabile, sia dal punto di vista della veridicità scientifica, come da quello della narrazione. Effetti fotografici speciali superbi, invidiati ancora oggi(creati e diretti dallo stesso Kubrick, ma supervisionati da Douglas Trumball, Tom Howard, Con Pederson, Wally Veevers, per non parlare della lunghissima schiera di non accreditati agli effetti visivi.
[+]
Qualunque film di fantascienza prodotto precedente e successivamente a questo, sarà sempre inferiore, il paragone sarà sempre impensabile. Lo stile di Kubrick, originalissimo e personale, si fonde omogeneamente con la fotografia di Geoffrey Unsworth(e non capisco perchè quando si parla di sodalizio regista-fotografo, si nomina sempre quello tra Kubrick e John Alcott, Alcott fotografò solo alcune scene, di 2001: Odissea nello spazio). Una storia impeccabile, sia dal punto di vista della veridicità scientifica, come da quello della narrazione. Effetti fotografici speciali superbi, invidiati ancora oggi(creati e diretti dallo stesso Kubrick, ma supervisionati da Douglas Trumball, Tom Howard, Con Pederson, Wally Veevers, per non parlare della lunghissima schiera di non accreditati agli effetti visivi. Le inquadrature dell'obbiettivo di HAL-9000 e del monolito nero hanno fatto storia. Per chi non lo sapesse, John Alcott non fu l'unico direttore della fotografia addizzionale, ci furono anche Gilbert Taylor, Michael Wilson e Robert Gaffney.
[-]
|
|
[+] lascia un commento a nick castle »
[ - ] lascia un commento a nick castle »
|
|
d'accordo? |
|
weach
|
domenica 14 novembre 2010
|
uno slancio emotivo
|
|
|
|
Capolavoro indiscusso di Stanley Kubrick è in contempo una profonda introspezione
e ricerca del "se profondo " ma anche promozione del progetto spaziale americano poco prima del "grande volo sulla luna ".
Il regista ha cercato di immaginare ,con la collabrazione di scenziati valenti, della Nasa stessa ,il futuro dell 'uomo nello spazio.
E' stato film anche di propaganda commercile e per tante aziende che avrebbero poi partecipato al business spaziale che si sarebbe poi duischiuso negli anni a venire.!!!
Ma Stanley kubrick ringrazia comunque perchè con tanto budget messo finalmente a disposizione, ha potuto avere in mano gli strumenti espressivi per produrre un progetto complesso, profondo, sentito, lirico , esistenziale , multidirezionale.
[+]
Capolavoro indiscusso di Stanley Kubrick è in contempo una profonda introspezione
e ricerca del "se profondo " ma anche promozione del progetto spaziale americano poco prima del "grande volo sulla luna ".
Il regista ha cercato di immaginare ,con la collabrazione di scenziati valenti, della Nasa stessa ,il futuro dell 'uomo nello spazio.
E' stato film anche di propaganda commercile e per tante aziende che avrebbero poi partecipato al business spaziale che si sarebbe poi duischiuso negli anni a venire.!!!
Ma Stanley kubrick ringrazia comunque perchè con tanto budget messo finalmente a disposizione, ha potuto avere in mano gli strumenti espressivi per produrre un progetto complesso, profondo, sentito, lirico , esistenziale , multidirezionale.
Per andare in cielo ci vuole anche uno slancio emotivo, unico vero propellente per consentire alla classe politica di "progettare un sogno per l'umanità".
1968 è l'anno di " 2001 odissea nello spazio ".
1969 è l'anno in cui l'uomo è sbarcato sulla luna .
Strane coincidenze : lascio ad altri le riflessioni e le probabili congetture .
Il futuro dipinto da Kubrick è quello che poi ci è caduto addosso ?
No , siamo lontani anni luce dalla verità fantascientifica rappresentata; si è sognato di fare tanto ma la rincorsa verso Dio è lontana anche perchè non sarà mai un volo tecnologico che ci porterà a lui , ma pittosto un atto di consapevolezza, un viaggio all'interno di noi stessi capace di cambiarci.
La magia di "2001 odissea nello spazio" sta nel fatto che il grande regista ha saputo coinvolgerci nel suo sogno dando a noi una collocazione centrale : quella di liberi pensatori . di interpreti del suo sogno volutamente celato e che resterà tale per sempre.
Vivere è un atto di coraggio ma accompagnati dall' intelligenza di un genio è ancora più difficile ed emozionante .
weach illuminati
[-]
|
|
[+] lascia un commento a weach »
[ - ] lascia un commento a weach »
|
|
d'accordo? |
|
|