29ª edizione del Trieste Film Festival, il programma dei 24 film genere documentario. Trieste - 19/28 gennaio 2018. Le recensioni, trame, listini, poster e trailer, ordinabili per:
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L'attrice norvegese Gorild Mauseth affronta il compito quasi impossibile di interpretare Anna Karenina in una lingua che non ha mai parlato nel paese d'origine dell'autore. Espandi ▽
Gørild Mauseth, grande attrice norvegese, non ha mai recitato in russo, ma decide di accettare la sfida di interpretare Anna Karenina a Vladivostok. Parte così per un viaggio in treno attraverso la Russia, sulle tracce di Anna, della sua terra, della sua storia e della sua lingua, in numerose tappe che la arricchiranno di incontri e di splendidi scenari. Mentre cerca l'Anna di Tolstoj, però, si rende conto che sta cercando la "sua" Anna, e in definitiva se stessa. Recensione ❯
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Nel classico stile di Godard, un documentario sui Rolling Stones e la registrazione in studio di Simpathy for the Devil. Espandi ▽
Bombardare la narrativa tradizionale attraverso 10 piani sequenza: metà sui Rolling Stones che registrano Sympathy for the Devil, per il settimo album Beggars Banquet, metà sulla rivoluzione che non decolla, tra Pantere nere letteraliste, scritte sui muri, un libraio nazi (il produttore Iain Quarrier) e Eve Democracy (Anne Wiazemsky) intervistata sul ruolo degli intellettuali e poi braccata. Recensione ❯
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Vengono chiamati gregari, sempre alle spalle del gruppo, senza diritto a una vittoria personale. Questi meravigliosi perdenti sono i veri guerrieri del ciclismo professionale. Espandi ▽
Per molti di noi, quei ciclisti che corrono in fondo alla gara sono semplicemente dei perdenti: sacrificano le loro carriere e le vittorie personali per fare in modo che i loro compagni di squadra possano vincere. Arunas Matelis ha seguito gli ultimi della classe del ciclismo professionale per 7 anni, durante il Giro d'Italia. Riprese anche in Friuli Venezia Giulia. Recensione ❯
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Margarita Mamun viene raccontata in un momento cruciale della sua carriera: in procinto di ritirarsi il suo ultimo obbiettivo è l'oro olimpico Espandi ▽
Un documentario su come lo straordinario metodo russo di preparazione degli atleti, in realta` si basi su un'estrema coercizione fisica e mentale. Vediamo la famosa ginnasta russa Margarita Mamun in un momento cruciale della sua carriera: in procinto di ritirarsi, ha un ultimo obiettivo da raggiungere, l'oro olimpico. Un graffiante "dietro le quinte" sulla sofferenza richiesta da uno sport come la ginnastica ritmica, rinomato per la sua bellezza estetica. Recensione ❯
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Un documentario sul documentario che diventa appassionante riflessione sul mestiere del documentarista. Documentario, Italia2018. Durata 100 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Alcuni registi internazionali provano a raccontare "lo stato di salute" della Terra per mezzo del loro cinema. Espandi ▽
Una data che i sardi non dimenticano è quella del 1962. Anno in cui il Parlamento Italiano approvò il Piano di Rinascita per la Regione Sardegna. Finalmente, vennero poste in essere quelle misure legislative che cercarono di frenare l'emigrazione sarda e la sua crisi economica con interventi nella realtà agropastorale e investimenti sull'industrializzazione tardiva. Ma la Sardegna era veramente degna di tali aiuti? Si trovava veramente in uno stato di emergenza? E se le risposte fossero state affermative, quanto sarebbero stati ingenti i finanziamenti per l'isola? Insomma, quanto valeva in sporche ma benedette lire la salvezza del popolo sardo? Recensione ❯
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Un documentario interessante sugli 'economics refugee' che hanno trovato un american dream. Documentario, Italia2017. Durata 79 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +10
Un piccolo gruppo di vecchi espatriati americani in pensione si ritira in Ecuador per sfuggire agli effetti della crisi economica globale. Espandi ▽
Cotacachi, Ecuador è una cittadina circondata da montagne in cui si sono trasferiti centinaia di cittadini americani in pensione. Qui si sono costruite o ristrutturate abitazioni più che confortevoli e vivono bene. È una forma di migrazione molto particolare quella che Cravero e Jona raccontano in questo interessante documentario i cui protagonisti sono 'gringos'. Si va da una delle psicologhe di sostegno che ha operato dopo la strage nella scuola di Columbine all'ex produttore televisivo. Questi migranti, che dalla soglia di povertà sono risaliti a un livello di vita decisamente più che accettabile, sono però profondamente diversi da quelli di altri popoli che tendono a ricostruire il proprio habitat. Loro invece no: di gringos, dicono, ce ne sono già anche troppi. Recensione ❯
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Una porta chiusa nell'appartamento della madre di Mila fornisce un passaggio per la sua straordinaria storia di famiglia e per la tumultuosa eredità politica del suo Paese. Espandi ▽
Una porta chiusa dentro un appartamento di Belgrado ha tenuto una famiglia separata dal proprio passato per oltre 70 anni. Una conversazione intima della regista con la madre, mentre la "frattura" politica dentro l'appartamento rivela una casa e un paese tormentato dalla Storia. Dalla regista di Cinema Komunisto (vincitore concorso documentari TSFF 2011). Ha vinto l'IDFA di Amsterdam 2017. Recensione ❯
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Un bancario sardo negli anni '20 viene distaccato in Cina dal Credito Italiano per lavorare come funzionario della Italian Bank for China. Espandi ▽
Francesca Lixi realizza un fantasioso viaggio in Cina, L'uomo con la lanterna, che ricostruisce la vita di Mario Garau, zio della regista, ricomponendo il puzzle di un uomo misterioso e bizzarro. Appunti, foto, filmati in 8mm e poi il lavoro in VFX sopra questi frammenti fanno del documentario un lavoro in cui l'immaginazione e il gioco tentano di ricostruire non solo la figura di un uomo ma contestualizzarla in un ambiente, con differenze e similitudini sulla contemporaneità. Recensione ❯
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Il triste racconto dell'antisemitismo e la sconvolgente descrizione dell'Olocausto in Romania. Espandi ▽
Dal grande Radu Jude un documentario che presenta una sbalorditiva collezione di fotografie di una cittadina rumena negli anni Trenta e Quaranta. Il sonoro ci rivela invece apertamente quello che le fotografie non fanno: l'ascesa dell'antisemitismo e la sconvolgente descrizione dell'Olocausto in Romania. Recensione ❯
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Nei volti che Elisabetta Sgarbi sfoglia, frontalmente e dappresso, c'è tutta la bellezza della soglia. Documentario, Italia2017. Durata 50 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Un film girato con amorosa attenzione: un viaggio in un paese a due passi dal nostro, nella sua lingua, nei suoi paesaggi, nelle nostre somiglianze. Espandi ▽
La frontiera chiude ma allo stesso tempo invita alla sua infrazione. La letteratura, per sua natura, ha sempre attraversato la soglia e trasgredito l'ammonimento. Soprattutto gli autori e i poeti centro-europei, sensibili all'altrove dentro paesi di confine nati sul territorio dell'impero austro-ungarico. È lo spazio della Mitteleuropa, uno spazio marcato dall'esperienza della dislocazione. Un trasferimento volontario o involontario, individuale o collettivo, che può provocare incertezza e crisi identitaria. Recensione ❯
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La famigerata storia degli Hansa Studios di Berlino. Espandi ▽
David Bowie, Iggy Pop, Depeche Mode, Nick Cave, U2, Einsturzende Neubauten, Nina Hagen: al mondo esistono pochi studi di registrazione che hanno ospitato una lista di musicisti così eccezionale come gli Hansa Studios di Berlino. Qui, artisti di fama internazionale hanno prodotto hit dopo hit all'interno di un complesso di studi unico nel suo genere, che spiccava, quasi solitario, nella desolazione di Potsdamer Platz, a Ovest della città, a pochi metri dal famigerato muro di Berlino. Recensione ❯
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La fantastica e colorata storia del movimento hippie sovietico. Espandi ▽
Un viaggio inatteso, pop e colorato, sulle orme del movimento hippie sovietico per scoprire che anche in quella parte di Europa negli anni '70 esisteva un mondo underground e psichedelico. Appassionati di musica rock, dediti al culto di 'peace & love', i giovani freak desiderosi di libertà riuscirono a creare un loro sistema alternativo anche attraverso raduni in stile Woodstock nonostante il rigido regime dell'Unione Sovietica. Recensione ❯
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Alcuni atleti mettono alla prova i loro limiti personali in una delle gare di corsa più dure e impegnative: la Spartathlon. Espandi ▽
Ogni anno atleti provenienti da tutto il mondo partecipano a una delle gare più prestigiose e impegnative, la Spartathlon. La "storica" distanza di 246 km fra Atene e Sparta dev'essere percorsa in 36 ore. Gli atleti e lo stesso regista, Balazs Simonyi, hanno tutti dei motivi personali per partecipare alla "ultra" maratona. Nessuno di essi è in grado di sapere se riuscirà a finirla, però ognuno sa che è fondamentale cercare di farcela e raggiungere forse l'impossibile. Recensione ❯
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La vita di Mosze Waks produttore cinematografico di Hollywood e aristocratico polacco in esilio. Espandi ▽
Il ritratto di Mosze Waks, nato da una povera famiglia in un piccolo stato dell'Ucraina e morto a Madrid come "Principe Michael Waszynski", produttore cinematografico di Hollywood e aristocratico polacco in esilio. Lungo la strada, nella sua vita, ha fatto da assistente a Friedrich Murnau nella produzione del film Nosferatu, ha fatto infuriare il ministro della propaganda del Terzo Reich, Joseph Goebbels, con il suo film The Dybbuk e ha prodotto il film più caro della storia del cinema, La caduta dell'impero romano. Recensione ❯
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Un viaggio in un mondo rigorosamente maschile dove è il gioco a essere al centro dell'attenzione. Espandi ▽
Tutti sanno che il gioco è una cosa seria. Il regista Matjaz Ivanisin ne è convinto e ha scelto di portarci in un mondo rigorosamente maschile. Vediamo uomini colpire sacchi da boxe in un parco divertimenti, lottare gli uni aggrappati agli altri fino a che le spalle degli avversari non toccano terra... Un viaggio che ci porta anche nel Sud Italia e in Sardegna. Tuttavia, durante le riprese del documentario, il regista entra in crisi creativa... Recensione ❯
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