36ª edizione del Torino Film Festival, il programma dei 18 filmonde. Torino - 23 novembre/1 dicembre 2018. Le recensioni, trame, listini, poster e trailer, ordinabili per:
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Una ragazza ha visto morire il marito e medita vendetta. Espandi ▽
Quanto denaro vale la vita di un uomo? Quanti soldi sono necessari per risarcire la felicità perduta? È il dubbio che ossessiona una ragazza che ha visto morire il marito per un incidente stradale e che, mentre lavora come domestica, medita "vendetta sociale" contro la ricca coppia che ha investito il suo amore. Da un romanzo di Xu Yigua, un film impressionista, delicato e spietato, sul tempo dei sentimenti e sulla stratificazione degli spazi e dei valori sociali. Recensione ❯
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Kirchheimer ritrova vecchie riprese girate insieme a Hess di una New York anni Cinquanta/Sessanta e decide di rimontarle. Espandi ▽
New York, 1958-1960. Vecchie riprese in 16mm, girate all'epoca da Kirchheimer e Walter Hess, ritrovate e rimontate. Mute, con Šostakovic e Debussy. Una rapsodia non in blu, ma in bianco e nero. La sinfonia di una città che, cantiere dopo cantiere, letteralmente sale. Recensione ❯
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Ferri è un talento raro e in piena crescita, che trae spunto dal primo Ferreri e da Buñuel per costruire un discorso personale. Drammatico, Italia2018. Durata 64 Minuti.
La ripetizione di un rito di celibato e di solitudine tra la trasposizione anni 90 di Don Quijote e Dulcinea. Espandi ▽
Milano, anni Novanta. In un appartamento disadorno una ragazza riceve un uomo per una prestazione sessuale, ma tra di loro non c'è alcun contatto fisico. Solo un assurdo gioco delle parti: lui pulisce ossessivamente, lei si spoglia e si cambia d'abito. Recensione ❯
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Il regista Lacuesta ritorna sui luoghi del film La leyenda del tiempo, per scoprire ancora qualcosa sui due protagonisti. Espandi ▽
Dodici anni dopo La leyenda del tiempo, Lacuesta ritorna nei luoghi di quel film e ritrova i suoi protagonisti, i fratelli Isra e Cheito, segnati dal tempo, uno appena uscito di prigione, l'altro sbarcato dalla nave della marina per cui lavora. La camera li segue, forse inventa le loro vite, tradisce la finzione e il documentario recupera frammenti del vecchio film e incontra nelle fragilità di questi uomini la sostanza delle emozioni. Recensione ❯
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Un viaggio tra mondo sensibile e realtà spirituale attraverso le pagine del diario di una veggente di Smirne. Espandi ▽
Pagine dal diario di una veggente di Smirne degli anni Settanta, temuta dalla gente come il demone turco Gulyabani, abusata dal padre, rapita da un bandito. Keltek fa di lei lo spettro di un rapporto empatico tra storia e uomo, mondo sensibile e realtà spirituale, luce e ombra, effetti ottici e immagini di repertorio. Dopo Meteorlar, mezz'ora di cinema senza confini da uno dei grandi registi dei prossimi anni. Recensione ❯
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Un film che riaffronta i terribili fatti accaduti nel 1941 in Romania per mano del presidente rumeno Antonescu. Espandi ▽
«Non m'importa se passeremo alla storia come barbari»: parola del presidente rumeno Antonescu, che nel '41 avviò la pulizia etnica del fronte orientale. A quel fatto, oggi dimenticato (o meglio, nascosto), una regista dedica un reenactment pubblico a Bucarest, di cui Jude segue la tormentata lavorazione, fra prove, discussioni, ricerche, censure, incomprensioni. Un "Effetto notte" di straordinaria lucidità sul rapporto fra memoria, identità e rappresentazione. Recensione ❯
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De Bernardi rende nuova vita alle pagine dell'omonina tragedia di Euripide. Espandi ▽
Il regista Tonino De Bernardi (Piccoli orrori, Appassionate, Rosatigre) nell'estate del 2017 trascorre le sue vacanze estive ad Amarynthos, sull'isola greca di Eubea (Evia). Si dà l'occasione per riscoprire la tragedia "Ifigenia in Aulide", regione che fronteggia, sulla terraferma, quel luogo di villeggiatura. Come? Con un meccanismo scoperto, amici e ospiti del regista, calati nei ruoli di Ifigenia, Achille, Agamennone e Clitemnestra, nonché del coro, si prestano a leggere, rigorosamente in greco e a favore di macchina, alcuni estratti dal testo euripideo. Recensione ❯
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Tra guardare, essere guardati ed essere visti. Documentario, USA2017. Durata 70 Minuti.
MYMOVIES.IT N.D.
CRITICA N.D.
PUBBLICO 3.00
Tre personaggi si muovono nelle loro vite e la regista Martine Syms li riprende con attenzione attivando vari processi riflessivi. Espandi ▽
Girl è un'infermiera nera, WB ("White Boy") un suo amico bianco: la loro è un'amicizia che potrebbe essere amore e l'artista losangelina Martine Syms la racconta utilizzando il linguaggio visivo dei social media, lavorando sul rapporto tra immagine, identità, corpo e società nella cultura delle donne nere americane. Un'opera sulla differenza tra guardare, essere guardati e rimanere invisibili. Recensione ❯
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La storia di un padre e di un figlio che vivono insieme ma conducono vite totalmente parallele, fino ad arrivare al punto di rottura. Espandi ▽
Un adolescente americano, il padre severo, gli amici, le fotografie, le liti, l'alienazione. Un film come tanti. Se non fosse che un gesto di ribellione spezza il patto della finzione, il rapporto di forza fra la macchina da presa e la scena. Che fare allora? Chiudere tutto o seguire la vita nel suo fluire? E a quel punto, chi è il regista, chi sono gli attori e cos'ha da dire il cinema? Un film perfettamente imperfetto. Recensione ❯
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La storia di un gruppo di personaggi immersi nelle loro quotidianità. Espandi ▽
I pensieri d'amore, l'urgenza dei desideri, lo smarrimento della solitudine, le attese tradite: istantanee di vita per raccontare le esistenze sospese di un pugno di personaggi, colti negli angoli della loro quotidianità. Philippe Ramos (Capitaine Achab, Jeanne captive) trova il suo nuovo film tra i fotogrammi fissi (alla Jetée di Marker) e le piccole fughe da fermo della vita di personaggi assenti alla propria esistenza. Recensione ❯
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La storia del regista e attore Mathieu Almaric sul set di Barbara. Espandi ▽
Se Barbara era fatto di tre film in uno, questo ritratto di André S. Labarthe e Quentin Mével è il quarto film, l'immagine mancante e perfettamente complementare, quella di Mathieu Amalric regista alle prese con una grande attrice, ma anche Mathieu Amalric grande attore alle prese con una regista, perché "gli attori sanno del personaggio più del regista". Recensione ❯
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Due ragazze ripercorrono il sentiero dove la sorella di una di loro si è suicidata. Espandi ▽
Due ragazze, una foresta, un sentiero per ripercorrere l'impervia via crucis della sorella di una di loro, che lì s'è suicidata. Lo strazio di un cammino che copre la distanza tra l'agonia di chi sfugge alla vita e il dolore di chi resta, elaborato in un film estremo: duro come un horror senza orrore, faticoso come scavare in cerca di una via d'uscita. Dalla Corea, un'opera prima senza pietà. Recensione ❯
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Due amici ripresi nella loro quotidianità con la fredda e luminosa Finlandia come sfondo. Espandi ▽
Nella luce fredda del nord, le ore e i giorni di due amici, dispersi tra la meccanica della quotidianità e le attese di una realtà decadente che rivela se stessa nelle albe e nei tramonti, nelle notti trascorse a bere e nei risvegli storditi. L'artista finlandese Matti Harju si offre in questo autoritratto della (sua) vita, placido e dolce forse senza volerlo. Recensione ❯
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Ritratto familiare e intimo del regista De Bernardi e sua moglie, tra ricordi, emozioni, arte e quotidianità. Espandi ▽
Ritratto intimo, nella loro casa di Casalborgone, alle porte di Torino, del regista Tonino De Bernardi e di sua moglie Mariella, guide spirituali di un viaggio intrapreso da Teresa Villaverde in un mondo isolato, familiare, carico di parole e ricordi (di persone, stagioni, film). Un'opera libera, privata e per questo universale, sul rapporto fra generazioni, sulla trasmissione del sapere, sull'amore e sul legame fra arte e vita. Recensione ❯
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Un film in bilico tra astrattismo e concretezza che narra le vicende di un vecchio marinaio e due donne che conosce. Espandi ▽
Vita randagia di un vecchio marinaio, che ha per compagni una bottiglia e due donne, sballate più di lui. La notte brava di un Achab dismesso, alla deriva sulla terra ferma, senza nemmeno una balena bianca da combattere. Film sospeso tra sogno e delirio, concreto come Claire Denis e astratto come Leos Carax. Recensione ❯
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