50 giorni di cinema internazionale di Firenze 2016 i film documentari
50 giorni di cinema internazionale di Firenze, il programma dei 95 film genere documentario. Firenze - 29 ottobre/9 dicembre 2016. Le recensioni, trame, listini, poster e trailer, ordinabili per:
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In un emozionante crescendo, l'opera racconta una storia dimenticata di profondo smarrimento e disperazione. . Documentario, Italia2016. Durata 52 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
L'alluvione raccontata attraverso interviste inedite e impressionanti filmati d'archivio mai visti prima e interamente a colori. Espandi ▽
L'alluvione attraverso gli occhi e la macchina da presa di Beppe Fantacci che, insieme a Emilio Pucci e Enzo Tayar, escogitò un piano per risollevare dal fango più di 300 aziende artigianali, molte delle quali continuano ancora oggi la loro attività. Il film racconta i giorni dell'alluvione e
della ripresa con testimonianze inedite di famiglie come Bargellini, Ferragamo e Pucci, e impressionanti filmati d'archivio mai visti prima e interamente a colori. Recensione ❯
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Un ritratto privo di falsi pudori, capace di guardare in profondità e con partecipazione. Biografico, Documentario - Italia2016. Durata 52 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Essere gay, negli anni 1970-1980 a Bari, è difficile, Lorenzo, detto "Varichina" lotta contro il mondo che non lo accetta. Espandi ▽
Lorenzo De Santis, soprannominato "Varichina" perché da ragazzino andava a consegnare porta a porta i prodotti che la madre vendeva, è stato il primo barese a manifestare pubblicamente e senza inibizioni la propria omosessualità negli anni '70. Con il contributo di numerose testimonianze e con l'intervento di attori ne viene raccontata la personalità. Recensione ❯
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Il primo esperimento italiano di 'trattamento intensificato' per responsabili di violenze sessuali. Documentario, Italia2016. Durata 83 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Un anno intero di lavoro tra l'equipe dell'Unità di Trattamento Intensificato per Autori di Reato Sessuale del CIPM e i detenuti 'abitando' i luoghi delle riprese. Espandi ▽
Nella casa di reclusione di Bollate (Milano) ha luogo il primo esperimento italiano di "trattamento intensificato" per responsabili di violenze sessuali. La camera di Claudio Casazza si colloca con circospezione all'interno del centro, aprendo una finestra su un universo disturbante, su cui è difficile soffermare lo sguardo. Giorno dopo giorno, i racconti, le osservazioni, le opinioni degli internati si intrecciano con le sollecitazioni e gli interrogativi posti dagli psicologi. Questi ultimi stabiliscono un contatto con personalità sfuggenti, trincerate dietro alibi e deresponsabilizzazioni, tentando un percorso di cura. Recensione ❯
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Il lungo viaggio di Joyce lussu tra fronti e frontiere, tra l'antifascismo militante e la lotta anticolonialista. Espandi ▽
Il lungo viaggio di Joyce lussu tra fronti e frontiere, tra l'antifascismo militante e la lotta anticolonialista. Attraverso suggestivi materiali d'archivio, una "storica" intervista di marco Bellocchio e con la voce di Maya Sansa. Recensione ❯
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Un documentario che parte dalla tragedia operaia dell'incendio alla Triangle Waist Company di New York nel 1911, per arrivare alla morte di quattro operaie a Barletta, in Puglia, nel 2011. Espandi ▽
New York, 1911. La fabbrica tessile Triangle, situata all'ottavo piano di un grattacielo privo di scale e sistemi antincendio, prende fuoco, e perdono la vita più di 150 operaie, alcune buttandosi dalla finestra, altre soffocate, altre infine carbonizzate. L'incendio avviene di sabato, ma la fabbrica è affollata, giacchè le operaie sono abituate a lavorare sette giorni su sette. Barletta, 2011. Una palazzina crolla trascinando con sé le operaie di una fabbrica di confezioni, tutte precarie pagate "a cottimo", riunite in locali privi di norme di sicurezza. Restano sotto le macerie cinque vittime, una delle quali ha 14 anni ed è la figlia del titolare, lui stesso addetto ad uno dei macchinari dell'azienda. Recensione ❯
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Un poetico ritratto adolescenziale che spazia dal documentario al musical. Documentario, Francia2016. Durata 84 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +10
Un film che sfida gli stereotipi sulle periferie d'Europa, oggi spesso al centro della cronaca più cupa, regalandoci una speranza per le nuove generazioni. Espandi ▽
Aulnay-sous-Bois è una delle più pericolose banlieue parigine. Una zona calda dell'Île-de-France tormentata da sollevazioni popolari, tensioni razziali e caos politico. Tra gli oltre ottantamila abitanti della periferia francese, undici adolescenti sognano ad occhi aperti un futuro migliore. L'immaginazione è l'unica arma contro l'emarginazione da Parigi di cui, lontano dai pericoli della banlieue, si scorge la Torre Eiffel, simbolo di un benessere in antitesi con la difficile quotidianità dei giovani di periferia. Anime senza radici che, unite da sogni e ambizioni, aspirano ad un futuro migliore. Ribelli che, con coraggio, ironia e swagger, non smettono di colorare il tragico mondo che li circonda. Recensione ❯
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Laura e Danilo non riescono ad avere un figlio e decidono di intraprendere la strada della fecondazione assistita. Lui è un regista, lei è la sua produttrice e insegnante di Yoga e nei mesi che precedono il primo tentativo di PMA (Procreazione Medicale Assisitita) sono spaesati e si rendono conto della complessità dell'esperienza che stanno per affrontare. Decidono allora di filmarsi per lasciare una traccia di quello che stanno vivendo, per elaborare e in futuro poter condividere, attraverso il cinema, questa esperienza intensa e inaspettata. Qui inizia VITA NOVA, un film che parla del sogno di diventare genitori, del miracolo della vita come fatto assolutamente non scontato e della moderna condizione di coppia in cerca di un figlio. Laura e Danilo provano a capirne di più mettendosi in gioco in prima persona nella speranza che questo film possa diventare strumento di riflessione per loro e per chi lo vedrà. Recensione ❯
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Thomas Koré, fotografo francese, osservatore famelico e feticista dell'immagine, percorre il mondo alla ricerca di esperienze estreme. Il suo cammino incrocia quello di Fouad Saleh, un fuggiasco senza una storia né memoria del passato. Vagabondi notturni tra Siria e Giordania, i due attraversano insieme la terra desolata e deserta del sesso a pagamento nelle stanze d'albergo, nella più profonda provincia araba. Un film sulla perdita di sé, evocativo dell'approccio fotografico di Antoine D'Agata (consulente alla sceneggiatura del film) al quale il personaggio di Thomas Koré si ispira. Recensione ❯
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I membri del New York Prime Timers ogni mese partecipano a "sex parties". Distinti ottantenni introducono lo spettatore nel vivo delle loro vite private, raccontando cosa significhi per loro poter continuare a praticare l'amore libero nonostante l'avanzare dell'età. Recensione ❯
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Film documentario sul fotografo Robert Frank Espandi ▽
Robert Frank ha rivoluzionato la fotografia e il cinema indipendente. Ha documentato miniere e minatori gallesi, indiani, peruviani, banchieri di Londra e americani. Ha rivelato con onestà, senza batter ciglio la discesa nelle profondità del suo io più solitario e nascosto. Recensione ❯
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Le "pietre rotolanti" in tour nel 2016: in Cile, Argentina, Uruguay, Brasile, Perù, Messico e a Cuba. Documentario, Gran Bretagna2016. Durata 105 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Un ritratto di una band ancora sulla vetta del successo, che ha visto tutto ma che è ancora affamata e desiderosa di esplorare nuovi orizzonti. Espandi ▽
Nel 2016 la rock band più famosa e longeva di tutti i tempi è stata impegnata in una tournée in nove città del Sud America. La tappa più clamorosa che si aggiunge a queste è stata l'Avana, Cuba. Il Paese ribelle per antonomasia, dove gli Stones non hanno mai messo piede prima e dove la loro musica è (come molto altro) stata bandita a lungo. Recensione ❯
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Vita e visione di Anna Piaggi, ispirazione e punto di partenza per numerosi stilisti e designer di tutto il mondo. Espandi ▽
Alina Marazzi per questo documentario su Anna Piaggi si avvale di un fornito catalogo di materiale d'archivio che comprende foto e filmati di interviste, comparsate televisive, reportage giornalistici, che come in un mosaico ci restituiscono un'immagine della sua attività di giornalista di moda dalla penna raffinata e dalla originale idea di moda. Nei filmati che via via si susseguono la vediamo in compagnia di noti fotografi che era solita frequentare, come Mario Mandrini, Ugo Mulas e Mario Dondero; con suo marito, il fotografo Alfa Castaldi; con lo stilista e fotografo tedesco, nonché amico di lunga data, Karl Lagerfeld; o ancora, con il collezionista Vern Lambert, che la accompagnava nei mercatini dell'usato a Londra a caccia di abiti e accessori provenienti da contesti ed epoche diverse, che poi lei utilizzava per comporre le sue originalissime mise. Recensione ❯
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A distanza di 70 anni, tre fratelli tornano a Firenze animati da un solo scopo: ritrovare la grotta che fu la loro casa e la loro salvezza. Espandi ▽
La storia vede protagonisti tre fratelli (oggi di 73, 82 e 84 anni) appartenenti alla famiglia Anati, di Firenze. Nel 1943, per sfuggire alle persecuzioni razziali, la famiglia trova rifugio in un bosco fuori città, si stabilisce in una grotta di fortuna dove riescea sopravvivere per molti mesi grazie alla complicità di alcune persone del luogo. Dopo la guerra, gli Anati si trasferiscono definitivamente in Israele. A distanza di 70 anni i tre uomini tornano oggi a ripercorrere i boschi nei dintorni di Firenze animati da un solo scopo: ritrovare la grotta che fu la loro casa e la loro salvezza. Recensione ❯
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Falchi e falconieri in competizione nel deserto del Qatar Espandi ▽
Il film si concentra su tre anni di osservazione della caccia col falco, antica tradizione medievale praticata ancora oggi dall'aristocrazia araba. La guida è un falconiere che sta portando ad un importante torneo in Qatar i suoi falchi da competizione. Recensione ❯
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Il documentario shock sui migranti che tentano di oltrepassare le barriere della frontiera spagnola nel nord del Marocco. Espandi ▽
Il Monte Gurugu affaccia sull'enclave spagnola di Melilla, sulla costa mediterranea settentrionale dell'Africa. L'Unione europea e l'Africa sono separati qui da un impianto di confine ad alta sicurezza, composto da tre recinzioni. I rifugiati, per lo più provenienti dalla regione sub-sahariana, vivono in un centro ai piedi del monte. Da qui sono in molti a tentare di attraversare la frontiera terrestre tra il Marocco e la Spagna. Uno di loro è Abou Bakar Sidibé, proveniente dal Mali, che in Les Sauteurs è sia il protagonista che uno dei registi. Dopo 14 mesi nel campo e numerosi tentativi falliti di battere il sistema di recinzione, Abou inizia le riprese concentrandosi sulla sua routine quotidiana, le sue perlurstrazioni della zona e le attese noiose tra un "salto" e l'altro. Le immagini che ne escono sono un documento imprescindibile per capire l'organizzazione sociale della comunità dei rifugiati, senza tralasciare quel velo di tristezza rappresentato dalla presunta Eldorado d'Europa. Recensione ❯
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